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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 68 del 18 maggio 2021


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 574 del 04 maggio 2021

Messa in sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Piave - Approvazione dello schema di convenzione con l'Autorità di Distretto per le attività connesse al contratto di fiume per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento, nell’ambito delle attività per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave, al fine di concretizzare il contratto di fiume per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave approva il relativo piano di lavoro predisposto dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, lo schema di convenzione regolante i rapporti con la stessa Autorità di Distretto e indica le modalità di finanziamento delle attività.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

I problemi di carattere idraulico che interessano la Regione del Veneto, messi in evidenza dalla piena del 1966, riportati in primo piano dalla piena del 2010 e, da ultimo, dalla tempesta VAIA del 2018, impongono la necessità di intervenire quanto prima, mantenendo la questione della difesa del suolo al centro dell'azione politico-istituzionale.

Sono stati intrapresi, nel corso degli ultimi 50 anni, vari studi ed indagini, ai quali sono seguiti interventi di rinforzo delle arginature ma non in grado di mitigare l'esposizione al rischio alluvione del territorio, quali serbatoi o casse di espansione per laminare le piene.

Sicuramente in mancanza di opere di difesa, il rischio alluvione per il Fiume Piave è particolarmente elevato e potrebbe comportare, oltre a ingenti danni materiali, il pericolo concreto di perdita di vite umane, come già avvenuto nel 1966: da analisi svolte dall’Autorità di Distretto Idrografico Alpi Orientali nell’ambito dell’aggiornamento del Piano di gestione del Rischio Alluvioni, si stima una popolazione esposta a rischio diretto di circa 80.000 persone.

Le conoscenze sin qui acquisite permettono di stimare la portata che il Piave è in grado di convogliare nella parte terminale, ove è arginato ma con sezioni insufficienti, in circa 2.100 – 2400 mc/sec, elevabili con interventi nel basso corso fino a 3000 mc/sec, a fronte di portate massime, che possono arrivare a circa 5000 mc/sec allo sbocco in pianura, valore stimato per la piena del 1966.

Le attuali condizioni, che per gli aspetti del rischio idraulico sono decisamente più gravi di quelle del 1966, per effetto della intensa urbanizzazione civile e industriale del territorio, potrebbero essere decisamente migliorate attraverso una linea di interventi, strutturali e non strutturali, delineabile sulla base dei numerosi studi condotti e della valutazione critica dei risultati attesi.

Tutti gli studi condotti sino ad oggi hanno individuato soluzioni che in via principale affidavano la soluzione ad una combinazione di opere di laminazione nel medio corso del fiume con la sistemazione fluviale del basso corso finalizzata ad incrementare la portata massima convogliabile verso mare.

Nel 2016, sottolineando le preoccupazioni per una situazione in quel momento di paralisi, l’Amministrazione regionale il 9 settembre scriveva una nota al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sottolineando che si riteneva “doveroso procedere con estrema celerità alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza del Piave” e che era pertanto necessario “definire in maniera chiara” quali fossero le soluzioni” in grado di garantire tale sicurezza.

Con Decreto Direttoriale del MATTM n. 505 del 22.11.2017 veniva quindi approvato il primo stralcio di interventi contro il dissesto idrogeologico a valere sulle disponibilità del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico ex art. 55 L.28.12.2015, n. 22, comprendente l'intervento denominato "Casse di espansione per le piene del fiume Piave in corrispondenza delle Grave di Ciano" - Comune di Crocetta del Montello (TV), dell'importo di 55.300.000,00 Euro, finanziandone la progettazione per Euro 1.651.700,00 cod. Rendis 05IR231/G. Con lo stesso decreto ministeriale è stato anche individuato il Presidente della Regione, in qualità di Commissario straordinario Delegato per il Rischio Idrogeologico nel Veneto, quale Soggetto responsabile dell'attuazione degli interventi.

Con il Decreto n. 21 del 28.05.2018 il Commissario straordinario ha nominato il responsabile della Struttura di Progetto "Gestione post Emergenze connesse ad eventi calamitosi e altre attività commissariali" - ora Direzione Gestione post emergenze connesse ad eventi calamitosi ed altre attività commissariali - quale Soggetto Attuatore per la progettazione degli interventi di cui al Decreto del Direttore generale per la Salvaguardia del territorio e delle Acque del MATTM del 22.11.2017 e ha disposto che detto Soggetto Attuatore per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento della progettazione, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico amministrativo connessa alla progettazione, ivi inclusi servizi e forniture, possa avvalersi, tra gli altri, delle Strutture e degli Uffici regionali.

Con il Decreto n. 23 in data 08.06.2018, il Soggetto Attuatore del Commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico nel Veneto ha individuato la Direzione regionale Difesa del Suolo quale Soggetto esecutore della progettazione e di ogni altro servizio connesso alla progettazione medesima e il suo Direttore quale responsabile del procedimento per l'intervento in parola.

La corrispondenza che è seguita da parte di alcuni Comuni interessati dall'intervento e da alcune associazioni del territorio, ha posto l'attenzione alle problematiche ambientali e ai potenziali impatti che l'opera potrebbe determinare e, in particolare, la grande preoccupazione per l'impatto sui siti Natura 2000 presenti nell'area.

Tali preoccupazioni sono state raccolte esaminate e dibattute in due incontri organizzati dalla Prefettura di Venezia in data 09.12.2019 e presso la Prefettura di Treviso in data 19.02.2020 alla presenza dei Comuni rivieraschi e delle Autorità competenti.

Sulla scorta del dibattito accesosi l’Amministrazione regionale aveva nel frattempo altresì avviato delle ulteriori interlocuzioni con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare evidenziando, in particolare attraverso una nota del 23 gennaio 2020, come i progetti esistenti fossero “basati su studi e ricerche di primari centri studi e su consistenti approfondimenti operati dall’Autorità di Distretto, organismo sovrinteso dal Ministero”. In tale nota si evidenziava altresì che non potendo la Regione “entrare nel merito della pianificazione operata dall’Autorità di Distretto e dal Governo, ma ritenendo che sia necessario procedere celermente con la messa in sicurezza del territorio” si riteneva doveroso rivolgersi al Ministro per sapere se il Governo, in merito agli interventi da realizzare lungo il bacino del Piave e, in maniera specifica rispetto all’intervento delle “Grave di Ciano”, avesse deciso di abbandonare il progetto o se ci fossero altre ipotesi alternative, “essendo in capo al Governo ogni decisione in merito”.

Con nota prot. 5723 del 26.03.2020 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nel ribadire che “...l'esigenza di messa in sicurezza dell'intera asta fluviale del Piave appare urgente e non procrastinabile al fine di garantire la salvaguardia della popolazione... Considerate altresì le preoccupazioni delle realtà territoriali in merito al potenziale impatto ambientale delle opere...” suggerisce di valutare l'opportunità di avvalersi dello strumento del "Contratto di Fiume" finalizzato alla realizzazione di una programmazione negoziata degli interventi nell'ottica di garantire una corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione sui territori fluviali, la salvaguardia dal rischio idraulico e lo sviluppo delle aree coinvolte “....assicurando il massimo coinvolgimento, oltre che dei soggetti istituzionali territoriali, anche i comitati e...le realtà associative, al fine di pervenire alla più ampia partecipazione e condivisione delle decisioni” ritenendo utile “... l'adozione di efficaci azioni compensative e di mitigazione degli impatti delle opere al fine del loro migliore inserimento nel contesto ambientale”.

Con nota prot. 136262 del 27.03.2020 questa Amministrazione ha quindi suggerito il coordinamento del Contratto di fiume da parte dell'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, organismo che dipende direttamente dal Ministero dell'Ambiente, il cui supporto offre garanzia di massima efficacia.

Successivamente, in data 2 novembre 2020, con nota prot. 465031 il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali ha quindi inoltrato il piano di lavoro per lo sviluppo del Contratto di Fiume delle Grave di Ciano.

Sempre il Ministero, con nota n. 54080 in data 22.12.2020 indirizzata al Comune di San Donà, confermando il percorso intrapreso ha precisato come “... occorra procedere speditamente alla definizione della progettazione per avviare prima possibile le opere programmate” e come lo strumento del Contratto di fiume, possa essere utilizzato quale percorso parallelo per coinvolgere tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, alla problematica ponendo un termine definito all'espressione dei suoi orientamenti.

In esito alla citata nota prot. 136262 del 27.03.2020, ad altre interlocuzioni tra cui la già richiamata nota prot. 465031 del 2 novembre 2020 e alla Conferenza Istituzionale Permanente del 29.12.2020, con nota n. 7630 in data 30.12.2020 l’Autorità di Bacino Distrettuale ha trasmesso a questa Amministrazione e al Ministero dell'Ambiente, un documento riguardante lo sviluppo del percorso del contratto di fiume per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave.

Con Deliberazione n. 302 in data 16.03.2021 questa Amministrazione ha dato atto del finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente dell’opera in argomento e, considerata la complessità dell'intervento in argomento, ha ritenuto di affiancare alla Direzione Difesa del Suolo il Dipartimento ICEA dell’Università di Padova per un supporto scientifico ed esperto nelle fasi di supervisione e controllo delle elaborazioni progettuali.

In relazione a quanto sopra, considerato che per l'Autorità di Bacino e il Ministero dell'Ambiente l’intervento in argomento è indispensabile e urgente per contribuire alla sicurezza del territorio e della sua popolazione, che il MATTM ne ha finanziato la sua progettazione, che lo strumento del "Contratto di fiume" può essere utilizzato quale percorso parallelo alla progettazione, questa Amministrazione in data 26.04.2021 ha proceduto alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento delle attività di progettazione dell’intervento.

Ciò premesso, ritenendo anche assai importante che le attività del contratto di fiume si avviino al più presto, in modo che queste si svolgano contestualmente, senza interromperle, con le attività di progettazione, si ritiene opportuno attivare la collaborazione con l’Autorità di Bacino Distrettuale approvando il piano di lavoro dalla medesima trasmesso per addivenire al contratto di fiume per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave, Allegato A al presente provvedimento di cui ne forma parte integrante, e lo schema di convenzione Allegato B al presente provvedimento di cui ne forma parte integrante, regolante i rapporti tra questa Amministrazione e l’Autorità di Bacino Distrettuale. La somma prevista per lo svolgimento delle attività in argomento, stimata in € 56.302,00 dal citato piano di lavoro, in relazione alle finalità ambientali, dell'iniziativa sarà impegnata con provvedimento del Direttore della Direzione Difesa del Suolo sul capitolo 100717 del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50;

VISTA la Direttiva 92/43/CEE “Habitat”;

VISTO il DD MATTM n. 505 del 22.11.2017;

VISTO il D.P.R. n. 357/1991;

VISTA la DGR 16.03.2021, n. 302;

VISTO l'art. 2, comma 2 della LR n. 54/2012 e smi;

delibera

  1. di approvare l’Allegato A al presente provvedimento di cui ne forma parte integrante, contenente il piano di lavoro per addivenire al contratto di fiume per la sicurezza idraulica nel bacino del Piave, predisposto dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali;
  2. di approvare l’Allegato B al presente provvedimento di cui ne forma parte integrante, contenente lo schema di convenzione regolante i rapporti tra questa Amministrazione e l’Autorità di Bacino Distrettuale;
  3. di incaricare il Dirigente pro tempore della Direzione Difesa del Suolo della sottoscrizione della convenzione di cui al punto precedente;
  4. di determinare in euro 56.302,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per lo svolgimento delle attività in argomento alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Difesa del Suolo entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100717 del bilancio "Finanziamento delle attività di informazione, sperimentazione e monitoraggio nel campo della tutela ambientale - trasferimenti correnti (art. 70, d.lgs. 31/03/1998, n.112 - L.R. 21/01/2000, n.3)";
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di demandare al Direttore pro tempore della struttura competente in materia di Difesa del Suolo l'attuazione del presente provvedimento;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_574_21_AllegatoA_447677.pdf
Dgr_574_21_AllegatoB_447677.pdf

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