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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 52 del 20 aprile 2021


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 426 del 06 aprile 2021

Modifica delle tariffe di remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate, approvate con dgr n. 1805 dell'8 novembre 2011 e s.m.i..

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si recepisce, mediante la modifica delle tariffe di remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate, l’incremento del costo della produzione derivante dai rinnovi dei contratti collettivi di lavoro, per ultimo quello riferito alla sanità privata e intervenuto nel corso dell’esercizio 2020.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Considerato che il Contratto Collettivo Nazionale della Sanità Privata risultava scaduto da molti anni, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 17 ottobre 2019 aveva stabilito, e successivamente ribadito nella seduta del 27 luglio 2020, la fondamentale importanza del rinnovo del CCNL della Sanità privata e la non ulteriore differibilità di tale adempimento, anche per poter affrontare l’epidemia da Covid-19 in condizioni di stabilità organizzativa.

La Conferenza, nel prendere atto anche di quanto chiarito e confermato dal Ministro della Salute con riferimento al tema delle tariffe, aveva ribadito l’impegno delle Regioni e delle Province autonome a farsi carico “fino al 50%” dei costi del rinnovo contrattuale, affinché non si registrassero ulteriori ritardi e si procedesse con sollecitudine alla firma del contratto per scongiurare un nuovo stato di tensione che, in una particolare situazione come quella in corso nell’anno 2020, avrebbe costituito un indebolimento del Sistema Sanitario Nazionale nel suo complesso.

Per quanto riguarda le tariffe, il Ministero della Salute aveva confermato la propria determinazione a perseguire un aggiornamento delle stesse tariffe (DRG) per l’acquisto di prestazioni di ricovero, elemento importante per le parti contrattuali ai fini della stipula del nuovo contratto.

Per adempiere all’impegno assunto in sede di Conferenza delle Regioni e delle province autonome, la Giunta regionale, con deliberazione n. 1222 del 25 agosto 2020, cui si fa rinvio, ha istituito un finanziamento a funzione a favore delle strutture private accreditate ospedaliere per il riconoscimento del 50 % degli oneri derivati dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente. Il medesimo provvedimento delineava il procedimento per addivenire all’erogazione del finanziamento.

La dgr n. 1222/2020 ha, altresì, previsto che il finanziamento a funzione sia successivamente riassorbito con l’adeguamento delle tariffe a livello nazionale, come da dichiarazione del Ministero della Salute, precisando che l’adeguamento delle tariffe risulta, infatti, lo strumento più indicato per la copertura dei finanziamenti derivanti dall’adeguamento degli accordi contrattuali.

Il CCNL della Sanità Privata è stato sottoscritto, in data 8 ottobre 2020, dal Ministero della Salute, da AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), da ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) e dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative.

Dalla sottoscrizione del citato CCNL e dalla sua effettiva applicazione è disceso l’impegno della Regione del Veneto di dare concreta attuazione a quanto disposto dalla deliberazione n. 1222/2020.

Pertanto, la Giunta regionale, nella seduta del 9 febbraio 2021, ha approvato la deliberazione n. 149 ad oggetto “Determinazioni in merito al riconoscimento del 50% degli oneri derivati dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente a favore delle strutture private accreditate ospedaliere. DGR n. 1222 del 25 agosto 2020”, cui si fa rinvio.

Con la dgr n. 149/2021, a fronte di un importo complessivo da riconoscere alle strutture ospedaliere private accreditate, è stato assegnato alle strutture medesime, quale quota in acconto, l’importo pari al 40% del citato 50%, previsto dalla deliberazione n. 1222/2020, secondo la ripartizione indicata nell’Allegato A alla dgr n. 149/2021 ed è stata incaricata l’Azienda Ulss di riferimento territoriale di ciascuna struttura interessata di provvedere all’erogazione degli importi, a valere sulle proprie risorse di bilancio fatte salve le eventuali verifiche da operare in sede di chiusura del bilancio 2020. Inoltre, a parziale modifica di quanto previsto dalla dgr n. 1222/2020, il riconoscimento del 50% degli oneri derivanti dagli incrementi contrattuali in parola è stato riconosciuto quale finanziamento straordinario e non come finanziamento a funzione.

Inoltre, la dgr n. 149/2021 ha rinviato a successivo provvedimento l’esatta quantificazione del riconoscimento del 50% degli oneri derivanti dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente non medico e quindi all’assegnazione del finanziamento nei confronti di ciascuna struttura, tenuto conto dell’acconto assegnato, previa verifica di quanto dichiarato con le autocertificazioni dalle strutture ospedaliere private accreditate da effettuarsi secondo la metodologia tecnica approvata con decreto della Direzione Risorse Strumentali SSR.

Proprio questa attività di verifica delle autocertificazioni si è dimostrata particolarmente onerosa sotto il profilo amministrativo: infatti, i diversi istituti contrattuali applicati o in corso di applicazione, richiedono valutazioni complesse in ordine all’effettiva ricaduta economica nei bilanci delle strutture ospedaliere private accreditate, anche per effetto della diversa monetizzazione conseguente alle procedure di contrattazione decentrata.

Allo stato attuale, le strutture regionali e di Azienda Zero, per le parti di rispettiva competenza:

  • essendo ancora in essere l’attività di verifica delle rendicontazioni prodotte dagli erogatori privati accreditati, relative ai maggiori oneri derivanti dall’applicazione del contratto collettivo della sanità privata;
  • poiché tale attività di verifica potrebbe protrarsi nel tempo, sia per effetto dell’incompleta applicazione del contratto che per la pressione sulle attività amministrative generate dall’ulteriore ripresa del contagio e dell’attività vaccinale;
  • essendo invece disponibile la stima di maggiore costosità del sistema pubblico e privato per effetto dei rinnovi contrattuali che si sono succeduti nel tempo, prodotta da Azienda Zero su richiesta dell’Area Sanità e Sociale (nota prot. 124751 del 18.03.2021) ed acquisita agli atti della stessa con prot. n. 131682 del 23/03/2021;
  • valutato l’approssimarsi delle scadenze di bilancio e la necessità di pervenire a grandezze economiche certe per l’esercizio 2020, sia per le aziende pubbliche con riferimento ai costi di acquisto di prestazioni, che per le aziende private accreditate nella composizione dei loro ricavi di vendita;
  • valutate le istanze provenienti dalle associazioni rappresentative delle strutture ospedaliere private accreditate, in ordine alle gravi tensioni di liquidità delle stesse, per effetto dei maggiori costi sostenuti nel 2020 e non ancora ristorati, che richiedono la tempestiva conclusione delle procedure di valorizzazione delle prestazioni e conseguente fatturazione;

hanno proposto, quale strumento per la parziale contribuzione regionale ai maggiori costi derivanti dai rinnovi dei contratti delle strutture ospedaliere private accreditate, l’applicazione del solo adeguamento tariffario che resta, comunque, lo strumento più indicato ai sensi della normativa vigente, come ripetutamente segnalato dal Ministero della Salute anche in sede di Tavolo per la Verifica degli Adempimenti regionali.

Per garantire il pieno ristoro economico ai soggetti accreditati, hanno proposto che, per il medesimo periodo di riferimento della maggiorazione tariffaria, anche i budget per l’assistenza ospedaliera delle strutture ospedaliere private accreditate siano incrementati per l’importo necessario al pieno riconoscimento del corrispondente fatturato incrementale.

Parimenti, per quanto concerne le Aziende Ospedaliere (Padova e Verona) e l’Ircss pubblico del SSR veneto, nei confronti dei quali era stato assegnato, con le deliberazioni n. 333 del 26 marzo 2019 e n. 1046 del 28 luglio 2020, il finanziamento a funzione a ristoro dei maggiori costi per il rinnovo contrattuale a suo tempo intervenuto, dall’istruttoria tecnica effettuata dalle strutture regionali e di Azienda Zero, è emersa la necessità di applicare solamente l’adeguamento tariffario, quale strumento per la parziale contribuzione regionale ai citati maggiori costi; adeguamento tariffario che, si conferma, resta comunque lo strumento più indicato ai sensi della normativa vigente.

Alla luce di quanto finora esposto e condividendo quanto emerso in sede istruttoria e proposto dalle strutture compenti regionali e di Azienda Zero, si propone di operare alle tariffe di remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera (DRG’s), di cui alla dgr n. 1805/2011 e s.m.i., una maggiorazione lineare pari al 2,63% da applicarsi:

  • alla tariffa per i ricoveri ordinari maggiori di un giorno compresa la tariffa per ogni giornata di degenza oltre il valore soglia, con esclusione dei DRG in classe D;
  • alla tariffa per i ricoveri ordinari “0-1 giorno”,  con esclusione dei DRG in classe D;
  • alla tariffa per i ricoveri diurni (day hospital o day surgery),  con esclusione dei DRG in classe D;
  • alla tariffa giornaliera per i ricoveri ordinari per riabilitazione e lungodegenza, compresa la tariffa per ogni giornata di degenza oltre il valore soglia;
  • alla tariffa giornaliera per i ricoveri diurni per riabilitazione, compresa la tariffa per ogni giornata di degenza oltre il valore soglia;
  • alla tariffa giornaliera per i ricoveri in particolari strutture psichiatriche come da allegato B della dgr n. 1805/2011 e s.m.i.

Tale maggiorazione non si applica alle valorizzazioni aggiuntive o sostitutive di cui alla dgr n. 1805/2011 e s.m.i., in quanto finalizzate prevalentemente al ristoro di costi riferiti a componenti tecnologiche o materiali.

La maggiorazione tariffaria, pari al 2,63% delle tariffe di remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate, così come l’incremento dei budget di cui alla dgr. 597/2017 e s.m.i. anch’esso pari al 2,63% nei confronti degli erogatori ospedalieri privati accreditati decorrono dalla data del 1 luglio 2020 compreso.

L’applicazione della maggiorazione tariffaria sostituisce quindi il finanziamento di cui alla dgr n. 1222/2020 e pertanto l’acconto finanziario disposto dalla dgr n. 149/2021, se già corrisposto dalle Aziende Ulss agli erogatori ospedalieri privati accreditati, deve essere considerato quale acconto sulle prestazioni sanitarie erogate e fatturate con competenza 2020.

Si propone di dare mandato ad Azienda Zero di valutare, limitatamente all’esercizio 2020, l’impatto economico per ciascuna azienda sanitaria pubblica del SSR veneto e, qualora sfavorevole, si chiede di trasmettere all’Area Sanità e sociale una proposta di ristoro economico mediante l’utilizzo delle economie delle risorse finanziarie della Gestione Sanitaria Accentrata.

Parimenti, si propone di dare mandato ad Azienda Zero, entro 5 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, di trasmettere alle Aziende Ulss ed alle strutture ospedaliere private accreditate interessate, la quantificazione economica della maggiorazione tariffaria, al fine di perfezionare le procedure contabili sia per le prossime scadenze di bilancio, che per la liquidazione dei corrispettivi così ricalcolati.

L’incremento tariffario non recepisce il costo derivante dall’istituto “una tantum riparatoria” prevista dal rinnovo del contratto della sanità privata. Dalle analisi condotte e dalle rendicontazioni pervenute, infatti, si constata che non tutte le strutture ospedaliere private accreditate hanno provveduto a riconoscere tale istituto ai propri dipendenti: pertanto, si propone che le Aziende sanitarie riconoscano il 50% di tale costo alle strutture private accreditate a seguito di apposita rendicontazione; i relativi costi saranno iscritti per competenza nell’esercizio di fatturazione e resteranno a carico dei bilanci delle Aziende sanitarie pubbliche.

La variazione tariffaria proposta con il presente provvedimento deve intendersi provvisoria, in attesa di una più completa analisi dei costi di produzione dei ricoveri ospedalieri. A tal fine, ma anche con l’obiettivo di assicurare la completa revisione dei sistemi tariffari sia per i livelli assistenziali sanitari che socio - sanitari con cadenza triennale, con il presente provvedimento si propone di incaricare Azienda Zero di costituire a tale fine un gruppo di lavoro, che si avvarrà della collaborazione degli specialisti di volta in volta interessati,  entro 60 giorni dal ricevimento del presente atto, che dovrà riferirsi alle Direzioni regionali competenti per materia. Entro il medesimo termine, l’Area Sanità e Sociale definirà le priorità ed il cronoprogramma dei lavori.

Contestualmente, pertanto, si propone che cessino le funzioni del "Comitato per la revisione delle tariffe dei DRG", istituito con dgr n. 312/2011.

Infine, recependo le elaborazioni di Azienda Zero riportate nella citata relazione tecnica, si dà atto che la maggiorazione tariffaria consente l’assolvimento del vincolo economico del d.l. n. 95/2012 e s.m.i (spending review).

La Direzione Programmazione Sanitaria – LEA e la Direzione Risorse Strumentali SSR sono incaricate dell’esecuzione del presente provvedimento per quanto di rispettiva competenza.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Piano socio sanitario regionale 2019-2023;

VISTA la Legge Regionale 25 ottobre 2016, n. 19 e s.m.i.;

VISTI i lavori in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 17 ottobre 2019 e nella seduta del 27 luglio 2020;

VISTE le note della Presidenza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome n. 5858 del 28 luglio 2020 e n. 5972 del 30 luglio 2020;

VISTO il CCNL della Sanità Privata è stato sottoscritto, in data 8 ottobre 2020, dal Ministero della Salute, da AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), da ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) e dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative;

VISTA la deliberazione n. 1805 dell’8 novembre 2011 e s.m.i.;

VISTE la deliberazioni n. 333 del 26 marzo 2019 e n. 1046 del 28 luglio 2020;

VISTA la deliberazione n. 1222 del 25 agosto 2020;

VISTA la deliberazione n. 149 del 9 febbraio 2021;

VISTO l’art. 2, co. 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare la maggiorazione tariffaria, pari al 2,63%, alle tariffe di remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera (DRG’s) erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla dgr n. 1805/2011 e s.m.i., secondo la metodologia di applicazione riportata in premessa;
  3. di approvare l’incremento dei budget per l’assistenza ospedaliera, di cui alla deliberazione n. 597/2017 e s.m.i., nei confronti degli erogatori ospedalieri privati accreditati, anch’esso pari al 2,63%;
  4. di stabilire che quanto previsto ai punti 2. e 3. decorra a far data dal 1 luglio 2020 compreso;
  5. di disporre che la maggiorazione tariffaria di cui al punto 2. si intenda sostitutiva dei finanziamenti previsti a ristoro dei maggiori costi per il rinnovo contrattuale di cui alla deliberazione n. 1222/2020, per gli erogatori ospedalieri privati accreditati, e alle deliberazioni n. 333/2019 e n. 1046/2020 per le Aziende ospedaliere (Padova e Verona) e per l’IRCCS - IOV;
  6. di disporre che gli acconti previsti con dgr n. 149/2021 eventualmente già liquidati agli erogatori ospedalieri privati accreditati, concorrano al fatturato degli stessi per il 2020;
  7. di disporre che Azienda Zero, entro 5 giorni dal ricevimento  del presente provvedimento, trasmetta alle Aziende Ulss ed alle strutture private accreditate interessate, la quantificazione economica della maggiorazione tariffaria, al fine di perfezionare le procedure contabili sia per le prossime scadenze di bilancio, che per la liquidazione dei corrispettivi così ricalcolati;
  8. di incaricare Azienda Zero di determinare, limitatamente all’esercizio 2020, l’impatto economico per ciascuna azienda sanitaria pubblica del SSR veneto e, qualora sfavorevole, di trasmettere all’Area Sanità e sociale una proposta di ristoro economico mediante l’utilizzo delle economie delle risorse finanziarie della Gestione Sanitaria Accentrata;
  9. di disporre che le Aziende ULSS riconoscano il ristoro del 50% del costo derivante dall’istituto “una tantum riparatoria” prevista dal rinnovo del contratto della sanità privata a seguito di apposita rendicontazione, da produrre a carico degli istituti ospedalieri accreditati una volta corrisposto ai propri dipendenti;
  10. di dare atto che la variazione tariffaria proposta con il presente provvedimento deve intendersi provvisoria, in attesa di una più completa analisi dei costi di produzione dei ricoveri ospedalieri;
  11. di incaricare Azienda Zero di costituire un gruppo di lavoro, che si avvarrà della collaborazione degli specialisti di volta in volta interessati, entro 60 giorni dal ricevimento del presente atto, che dovrà riferirsi alle Direzioni regionali competenti per materia;
  12. di disporre la cessazione delle funzioni del "Comitato per la revisione delle tariffe dei DRG", istituito con DGR 312/2011.
  13. di incaricare la Direzione Programmazione Sanitaria – LEA  e la Direzione Risorse Strumentali SSR, per le parti di rispettiva competenza, dell'esecuzione del presente atto;
  14. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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