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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 40 del 23 marzo 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 241 del 09 marzo 2021

"Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'art. 242 del D.L. 34/2020" di cui alla DGR n. 786/2020 e individuazione delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse FSC di cui alla DGR n. 1332/2020. Ulteriori determinazioni.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione, si dispone di ri-destinare le risorse FESR e FSE del ciclo di programmazione 2014-2020, trasferite alle misure emergenziali previste nell’ambito dell’Accordo di cui alla DGR n. 786/2020, che si rendono progressivamente disponibili, all’attuazione di ulteriori interventi di contrasto agli effetti della pandemia da COVID-19, per continuare a dare risposta alle persone, alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese più colpite dalla crisi, e di approvare le misure da attuare con le risorse FSC assegnate alla Regione del Veneto con la Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 e di cui alla DGR n. 1332/2020, riclassificate nelle aree tematiche del “Piano Sviluppo e Coesione”.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

La crisi prodotta dalla pandemia da COVID-19 ha impattato pesantemente sul contesto socio-economico veneto e ha indotto la Regione del Veneto a trasferire le risorse programmate della politica di coesione regionale 2014-2020 e del bilancio regionale verso misure urgenti in risposta agli effetti dell’emergenza per il sistema socio-sanitario, le attività economiche, i lavoratori e le famiglie.

Nello specifico, il percorso volto a trasferire le risorse dei programmi della politica di coesione regionale - Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) verso misure emergenziali è stato avviato immediatamente dopo i primi provvedimenti nazionali in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da COVID-19 (a partire dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e DPCM 23 febbraio 2020).

A marzo 2020,  con la deliberazione n. 404 del 31 marzo 2020, la Giunta Regionale ha adottato le prime linee di indirizzo per trasferire le risorse, ancora disponibili sui Programmi Operativi Regionali (POR) FESR e FSE 2014-2020 del Veneto, a favore dei servizi di sanità pubblica, delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese, prendendo atto delle modifiche al quadro normativo europeo, che in risposta all’emergenza sanitaria, hanno ampliato le possibilità di utilizzo dei fondi Strutturali e di Investimento Europei (fondi SIE), introdotte dall’Unione europea con il pacchetto “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus” (Reg. (UE) n. 460/20 e Reg. (UE) n. 558/20) e consentito agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico, in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato, di cui al "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" (C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e s.m.i) nel cui contesto è stato approvato il regime quadro per l’Italia (SA.57021 e s.m.i).

A partire da aprile 2020 si sono tenuti una serie di incontri tra il Ministro per il Sud e per la coesione territoriale, le Regioni e le relative Autorità di Gestione (AdG) dei POR FESR e FSE che, nei primi giorni del mese di giugno, hanno portato alla definizione dei contenuti dell’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020, ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del decreto-legge 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 (cd. “Accordo Provenzano”).

Tale Accordo prevede specifiche norme volte ad ampliare la possibilità di sostenere spese legate all’emergenza con il contributo dei fondi SIE e al contempo assicura la prosecuzione degli impegni già assunti nell’ambito dei POR FESR e FSE 2014-2020, attraverso la riprogrammazione e nuova assegnazione di corrispondenti risorse nazionali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), di cui alla delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, a copertura delle misure FESR e FSE a suo tempo programmate.

Considerato quanto previsto dall’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2019, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58 e s.m.i, anche in ottemperanza a quanto stabilito dagli artt. 241 e 242 del succitato decreto-legge n. 34/2020, le misure a suo tempo programmate nell’ambito dei POR confluiscono e sono riclassificate nelle aree tematiche del Piano Sviluppo e Coesione (PSC), così come ad oggi definite dall’intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano - seduta del 17 dicembre 2020 - sullo schema di delibera del CIPE, recante la disciplina dei nuovi  "Piani sviluppo e coesione" di riclassificazione degli strumenti programmatori finanziati con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020.

Alla luce dei contenuti dell’Accordo, tenuto conto delle prime evidenze sugli impatti della pandemia sul contesto socio-economico veneto, nel mese di giugno 2020 con la DGR n. 745 del 16 giugno 2020 è stato individuato l’ammontare delle risorse trasferibili dai POR FESR e FSE Veneto 2014-2020 a interventi emergenziali riconducibili alle quattro priorità previste dall’Accordo stesso: 1. Emergenza Sanitaria, 2. Attività Economiche, 3. Lavoro, 4. Sociale. I diversi interventi sono state attuati immediatamente, come di seguito meglio precisato.

Lo scorso 10 luglio, il succitato Accordo, il cui schema è stato adottato con DGR n. 786 del 23 giugno 2020, è stato sottoscritto dal Presidente della Regione del Veneto e dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Tale percorso di trasferimento delle risorse dei programmi della politica di coesione regionale FSE e FESR verso misure emergenziali è stato oggetto anche della “Informativa al Consiglio regionale sull'utilizzazione delle risorse POR FSE e FESR 2014-2020 in risposta all'emergenza COVID-19 e relativo accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge n. 34/2020” di cui alla DGR INF 9 del 15 luglio 2020 e DCR di presa d’atto 87 del 21 luglio 2020.

A seguire, nel mese di settembre 2020, con la deliberazione n. 1332 del 16 settembre 2020, la Giunta Regionale ha preso atto delle risorse disponibili a valere sul FSC e ha autorizzato le strutture competenti alla attuazione delle misure previste in continuità con le diverse priorità di investimento programmate nei POR FESR e POR FSE 2014-2020, da attuare con le risorse nazionali assegnate al Veneto sulla base della delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 che ha disposto la riprogrammazione delle risorse FSC già nelle disponibilità della Regione, pari a un importo 5,9 milioni di Euro, e la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo pari a 247,80 milioni di Euro, per una disponibilità complessiva di risorse nazionali destinate a proseguire la programmazione della politica di coesione regionale 2014-2020 pari a 253,7 milioni di Euro.

Contemporaneamente, le modifiche sostanziali a specifici elementi dei POR, tra cui l’inserimento di nuove priorità di investimento e/o di nuove operazioni ad esse collegate, coerenti con quanto previsto dal citato Accordo, e le conseguenti variazioni ai target degli indicatori fisici e alle poste finanziarie, sono state presentate dalle Autorità di Gestione del POR FESR e FSE alla Commissione europea che le ha approvate, in ottobre 2020 per il FSE, con decisione di esecuzione C(2020)7421 del  22/10/2020 e in novembre 2020 per il FESR, con decisione di esecuzione C(2020)7754 del 5/11/2020.

Le priorità previste dall’Accordo per le misure emergenziali (DGR 786/2020) sono state attuate con le risorse a valere sul POR FESR Veneto 2014-2020 e sul POR FSE Veneto 2014-2020, con i provvedimenti qui di seguito riportati.

  1. Emergenza sanitaria:

Sono state trasferite dal POR FESR risorse per 75 milioni di Euro, di cui 25 milioni di Euro per spese anticipate dallo Stato, per il sistema socio-sanitario, per l'acquisto di dispositivi e di attrezzature e per altre spese sanitarie, misure queste afferenti all’Azione del POR FESR “1.6.1 - Investimenti necessari per rafforzare la capacità del complesso dei servizi sanitari di rispondere alla crisi provocata dall’emergenza epidemiologica”. Con la DGR n. 1627 del 24 novembre 2020, l’Autorità di Gestione del POR FESR ha assunto la modalità di gestione “a regia regionale” ed è stata individuata la Direzione Risorse Strumentali SSR quale Struttura Responsabile di Attuazione (SRA) e Azienda Zero della Regione del Veneto quale Beneficiario dell’Azione 1.6.1. Con la contestuale DGR n. 1628/2020 è stato adottato il relativo disciplinare sulle modalità attuative della misura.

  1. Attività economiche:

E’ stato trasferito un ammontare complessivo di risorse pari a 70 milioni di Euro, di cui 59 milioni di Euro a valere sulle risorse del POR FESR e 11 milioni di Euro su quelle del POR FSE.

I provvedimenti attuati a favore delle attività economiche per sostenere attività di ricerca e innovazione, concessione di garanzie sul capitale circolante delle imprese, misure di sostegno ai settori maggiormente colpiti dalla crisi sono i seguenti:

  • DGR n. 783 del 16 giugno 2020 che ha approvato il "Bando per contributi a supporto delle micro e piccole imprese colpite dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 nei settori commercio, somministrazione e servizi alla persona" che ha stanziato risorse per 20,6 milioni di Euro di cui 18 milioni di Euro a valere sul POR FESR e 2,6 su risorse regionali, totalmente erogate a 8.052 imprese (POR FESR. Asse 3. Azione 3.1.1 "Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale");
  • DGR n. 784 del 16 giugno 2020, che a supporto delle esigenze di liquidità delle imprese colpite dall'emergenza ha implementato di ulteriori 11 milioni di euro la "Sezione speciale Regione Veneto" istituita presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI, portando la dotazione di risorse regionali confluite nella Sezione a complessivi 36 milioni di Euro. Nello specifico è stata implementata la sottosezione destinata alle garanzie di portafogli di finanziamenti alla quale sono riservati 21 milioni di Euro. Inoltre, al fine di ovviare alla carenza di liquidità delle imprese e garantire che le perturbazioni causate dall’epidemia di COVID-19 non ne compromettano la redditività, sono state adeguate le modalità di intervento della “Sezione speciale Regione Veneto” alle nuove modalità operative del Fondo centrale di garanzia per le PMI in relazione alle garanzie di portafogli di finanziamenti, introdotte con il decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 (POR FESR. Asse 3. Azione 3.6.1“Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci”);
  • DGR n. 822 del 23 giugno 2020 che ha stanziato risorse per 20 milioni di Euro, di cui 15 milioni di Euro a valere sul POR FESR e 5 milioni di Euro su risorse regionali, finanziando 11 progetti di ricerca e sviluppo realizzati dalla Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali, presentati da partenariati composti da un totale di 173 imprese e 9 organismi di ricerca, volti a individuare nuovi modelli industriali, produttivi, di business e di consumo in grado di contemperare le esigenze di tutela della salute con quelle di mantenimento delle attività produttive e commerciali (POR FESR. Asse 1. Azione 1.1.4 "Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi");
  • E’ stata data attuazione ad una serie di misure emergenziali a sostegno delle imprese del turismo per uno stanziamento complessivo pari a 21,3 milioni di Euro, di cui 18,3 milioni di Euro provenienti dal POR FESR, le cui istruttorie sono ancora in corso, e 3 milioni di Euro dal POR FSE impegnati in progetti in corso di realizzazione, comprendenti:
    1. DGR n. 1262 del 1 settembre 2020 che ha ulteriormente incrementato, per un importo complessivo di 3,6 milioni di Euro, la dotazione finanziaria del bando di cui alla DGR n. 2045/2018 per la concessione di contributi alle PMI di pianura per investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico (POR FESR. Asse 3. Azione 3.3.4 "Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche attraverso interventi di qualificazione dell'offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa". Sub-azione C) "Investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico");
    2. DGR n. 1390 del 16 settembre 2020 che ha stanziato risorse per 3 milioni di Euro per l'erogazione di contributi per investimenti innovativi in ambito digitale nel settore ricettivo turistico per favorire la ripresa della domanda turistica dopo l'emergenza COVID-19 (POR FESR. Asse 3. Azione 3.3.4 - Sub-azione C));
    3. DGR n. 1391 del 16 settembre 2020 che ha stanziato risorse per 3 milioni di Euro per l'erogazione di contributi per interventi di adeguamento delle strutture turistico-ricettive al rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste dalle normative nazionali e dalle linee guida per la riapertura e l'ordinario svolgimento delle attività turistiche, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (POR FESR. Asse 3. Azione 3.3.4 - Sub-azione C));
    4. DGR n. 1392 del 16 settembre 2020 che ha stanziato risorse per 6,5 milioni di Euro per l'attivazione, sviluppo, consolidamento di aggregazioni di PMI per interventi sui mercati nazionali e internazionali che favoriscano la ripresa della domanda turistica verso destinazioni e prodotti turistici della Regione in coerenza con l'immagine coordinata della Regione del Veneto «Veneto The Land of Venice» (POR FESR. Asse 3. Azione 3.3.4 - Sub-azione D "Promozione");
    5. DGR n. 1571 del 17 novembre 2020 che ha stanziato risorse per 3,2 milioni di Euro per il supporto delle PMI del settore turistico che svolgono attività di agenzie di viaggio e turismo colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 (POR FESR. Asse 3. Azione 3.1.1);
    6. DGR n. 866 del 30 giugno 2020 che ha stanziato risorse per 3 milioni di Euro per la misura "Ri-partiamo! Per il rilancio del turismo in Veneto", finanziando 27 progetti di adeguamento e rilancio dell’offerta di servizi e prodotti attraverso strumenti operativi, dotazioni, promozione, interventi formativi e di accompagnamento per il rilancio dei servizi/prodotti turistici (POR FSE. Asse I. Priorità d'investimento 8.v “Adattamento al cambiamento da parte di lavoratori, imprese e imprenditori”);
  • A favore del settore delle attività culturali e dello spettacolo sono stati stanziati inoltre 7,5 milioni di Euro dal POR FSE per le seguenti misure:
    1. DGR n. 932 del 9 luglio 2020 che ha approvato l’Accordo con l’Istituto nazionale della Previdenza Sociale (INPS), per l’erogazione di un bonus regionale del valore di 1.000 Euro “una tantum”, integrativo delle misure previste a livello nazionale a favore dei lavoratori iscritti al Fondo dello spettacolo beneficiari delle indennità erogate da INPS, di cui al decreto-legge n. 18/2020, “Cura Italia”, art. 38 e al decreto-legge n. 34/2020, “Rilancio”, art. 84, comma 10. Tale platea, con la DGR n. 1567 del 17 novembre 2020, è stata poi estesa ai lavoratori intermittenti beneficiari dell’indennità prevista a livello nazionale dall’art. 84, comma 8 lettera b). A fronte di uno stanziamento iniziale pari a 3 milioni di Euro, successivamente incrementato per ulteriori 1,5 milioni di Euro dalla DGR n. 1258 del 1 settembre 2020, per uno stanziamento complessivo di 4,5 milioni di Euro, sui 5 milioni di Euro inizialmente programmati, per sostenere i lavoratori iscritti al Fondo dello spettacolo, sono al momento stati pagati bonus regionali per 3.150.000 di Euro, corrispondenti a 3.150 lavoratori. Ulteriori posizioni sono al momento in fase di verifica da parte di INPS. (POR FSE. Asse II. Priorità d'investimento 9.iv “Miglioramento dell’accesso ai servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d’interesse generale”);
    2. DGR n. 818 del 23 giugno 2020 che ha stanziato risorse per 3 milioni di Euro per la misura "Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura", finanziando 27 progetti per la ripartenza delle attività culturali e dello spettacolo attraverso strumenti operativi, dotazioni, promozione, interventi formativi e di accompagnamento (POR FSE. Asse I. Priorità d'investimento 8.v).
  1. Lavoro:

Sono state trasferite dal POR FSE risorse per 90,7 milioni di Euro per sostenere i lavoratori, di cui 42 milioni di Euro per la rendicontazione da parte di INPS dei pagamenti erogati per la CIG in deroga attivata in risposta all’emergenza COVID-19, le cui modalità organizzative gestionali e tecniche saranno oggetto di apposita convenzione tra INPS e la Regione del Veneto, il cui schema sarà oggetto di un successivo provvedimento.

Le misure emergenziali regionali, che riguardano sovvenzioni per il pagamento di salari e stipendi dei lavoratori dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, incentivi all’assunzione dei giovani, nonché una serie di misure per potenziare la capacità di risposta all’emergenza della Pubblica Amministrazione, per un valore complessivo pari a 48,7 milioni di Euro, sono state così attuate:

  • DGR n. 933 del 9 luglio 2020 che ha stanziato 10 milioni di Euro per il finanziamento dell’iniziativa denominata “Bonus Occupazionali - Incentivi per l’occupazione dei giovani e la stabilizzazione dei dipendenti delle imprese colpite dalla pandemia di COVID-19 nella Regione del Veneto”, rispetto alla quale sono state ricevute domande ammissibili, per circa 2.000 giovani, del valore di 9,8 milioni di Euro (POR FSE. Asse I, Priorità di investimento 8.ii “Inserimento sostenibile dei giovani nel mercato del lavoro”);
  • DGR n. 958 del 14 luglio 2020 che, in attuazione dell’articolo 60 del citato decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, ha stanziato risorse per 34,7 milioni di Euro per il mantenimento dei livelli occupazionali a tutela dei lavoratori, attraverso una misura di aiuto temporaneo alle imprese particolarmente colpite dalla pandemia di COVID-19, che prevede la parziale copertura del costo salariale successivamente al reintegro del lavoratore nel proprio posto di lavoro. Il progetto di attuazione della misura è stato affidato in house all’ente strumentale Veneto Lavoro, che, nei tre sportelli previsti, ha ricevuto domande per 32,5 milioni di Euro per 8.179 lavoratori, domande ad oggi ancora in corso di istruttoria (POR FSE. Asse I. Priorità di investimento 8.v);
  • Infine, nell’ambito della priorità “Lavoro” dell’Accordo sono state stanziate risorse per 4 milioni di Euro che, per la totalità delle risorse messe a disposizione, hanno finanziato progetti volti a potenziare le competenze degli operatori e ad adattare i modelli organizzativi della Pubblica Amministrazione per dotarla delle leve operative necessarie a rispondere alle nuove e diversificate esigenze dei cittadini, acuite dagli impatti della pandemia di COVID-19 (DGR nn. 819-820-865/20 - POR FSE. Asse IV. Priorità 11.1 “Investimenti nella capacità istituzionale e nell'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale”).
  1. Sociale:

Sono state trasferite dal POR FSE risorse per 18 milioni di Euro per sostenere le famiglie attraverso una misura volta a favorire la continuità delle attività di cura prestate dai servizi privati all’infanzia, scolastici e socio-assistenziali rivolti a anziani non autosufficienti e persone con disabilità e dai Comuni, nell’ambito dei centri estivi e un progetto per l’erogazione di voucher per l’acquisto di device (PC, tablet, notebook) destinati alle famiglie numerose, nello specifico:

  • con DGR n. 960 del 14 luglio 2020 sono state stanziate risorse pari a 15 milioni di Euro per l’erogazione di un contributo “una tantum” concesso nella forma di sovvenzione diretta a fondo perduto a fronte di un’improvvisa carenza o addirittura indisponibilità di liquidità, derivante dalla sospensione delle attività dei servizi educativi e socio-assistenziali privati disposta con i provvedimenti nazionali di contenimento della diffusione del coronavirus e di un contributo ai Comuni del Veneto, risultanti dall’elenco unico nazionale per il riparto delle risorse aggiuntive per l’anno 2020 del Fondo per le politiche della famiglia, ai sensi dell’articolo 105, commi 1, 2, 3, del citato decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34 per i centri estivi attivati presso il proprio territorio comunale. Le strutture finanziate sono 2.462 per un importo complessivo erogato pari a 11,671 milioni di Euro (POR FSE. Asse II. Priorità d'investimento 9.iv);
  • con DGR n. 957 del 14 luglio 2020 sono state stanziate risorse pari a 3 milioni di Euro per il finanziamento di un progetto per l’attivazione di un servizio di supporto ai nuclei familiari “numerosi”, vale a dire con un numero di figli minori pari o superiore a quattro, finalizzato all’erogazione di un voucher per l’acquisto di device nell’ottica di favorire la fruizione della didattica a distanza. Dato l’andamento delle istanze fin qui pervenute da parte delle famiglie, inferiore rispetto a quello programmato, con decreto del direttore della Direzione Formazione istruzione n. 1205/2020 sono stati ampliati taluni requisiti della direttiva adottata con DGR n. 957/2020, tra cui il posticipo al 31 gennaio 2021 del termine per la presentazione delle domande, ed è stato ridotto il massimale delle disponibilità relativo alla macroattività del progetto denominata "Erogazione dei voucher" da 2,7 milioni di Euro a 1,2 milioni di Euro al fine di consentire un immediato trasferimento delle risorse residuali così individuate verso nuove misure emergenziali (POR FSE. Asse II. Priorità d'investimento 9.iv).

Come si evince da quanto fin qui riportato, gli interventi programmati nell’ambito dell’Accordo, a valere sulle risorse del POR FESR e del POR FSE sono stati tutti tempestivamente avviati.

Le fasi di presentazione delle domande di contributo da parte delle diverse tipologie di beneficiari sono sostanzialmente chiuse. A tutt’oggi, le attività sono tuttavia ancora in corso, ciò non consente pertanto di individuare in modo puntuale le eventuali economie di spesa da esse generate.

Tuttavia, in considerazione del protrarsi della pandemia, nella c.d. "seconda ondata", e degli impatti negativi sul sistema socio-economico veneto, derivanti dalla sospensione parziale o totale delle attività di talune categorie economiche determinata dalle ulteriori misure per il contenimento attivate a livello nazionale e regionale (Dpcm del 14 gennaio 2021, decreto-legge n. 2 del 14 gennaio 2021 e Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 5 del 15 gennaio 2021) risulta opportuno procedere tempestivamente a ri-destinare le eventuali risorse FESR e FSE, che si rendono progressivamente disponibili, a nuove o reiterate misure emergenziali, dando attuazione agli interventi con successivi provvedimenti; ciò nell’ambito del coordinamento del Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria, in collaborazione con le Autorità di Gestione e le Strutture Responsabili dell’Attuazione dei rispettivi POR FESR e FSE.

A tal riguardo, si propone di procedere immediatamente con la ri-destinazione delle risorse del POR FSE risultanti residuali verso interventi volti a dare continuità al sostegno alle famiglie garantendo la disponibilità di servizi di cura per le persone anziane non autosufficienti e alle categorie di lavoratori più colpiti dalla crisi, in particolare ai giovani la cui esclusione dal mercato del lavoro è acuita dagli impatti della crisi COVID-19, attraverso la prosecuzione di alcune misure emergenziali previsti nel contesto dell’Accordo di cui alla DGR n. 786/2020 e in particolare:

  • il finanziamento dei progetti risultanti “non finanziabili per esaurimento delle risorse”, che prevedono il sostegno ai settori tra i più colpiti dalla crisi, la cultura e lo spettacolo e il turismo, attraverso attività per il rilancio dell’offerta di prodotti, servizi di cui all’iniziativa “Laboratorio Veneto” (DGR n. 818/2020) per 1.143.223,16 Euro e di cui all’iniziativa “Ri-partiamo!” (DGR n. 866/2020) per 977.272,44 Euro, ri-destinando dunque un ammontare complessivo di risorse pari a 2.120.495,60 Euro a interventi per la ripartenza, quali strumenti operativi, dotazioni, promozione, interventi formativi e di accompagnamento tramite provvedimento amministrativo adottato dal Direttore della competente Struttura Responsabile dell’Azione (SRA) individuata nella Direzione Formazione e istruzione (Priorità dell’Accordo: 2. Attività economiche - POR FSE. Asse I. Priorità d'investimento 8.v);
  • la reiterazione del bonus regionale integrativo delle misure erogate a livello nazionale a favore dei lavoratori iscritti al Fondo dello spettacolo a favore di una platea complessiva di 3.614 lavoratori, di cui 3.280 derivanti dai criteri previsti dalle citate DGR nn. 932/2020 e 1258/2020. I restanti n. 334 lavoratori, in base alle comunicazioni ricevute da INPS, risultano essere i soggetti che hanno presentato domanda per la prima volta sulla base di quanto disposto dai commi 1, 3 e 6 dell’art. 15 del Decreto-Legge 20 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, verso il quale si intende estendere tale misura regionale. Tale estensione è stata oggetto della DGR n. 176/2021 che ha stanziato ulteriori 2.450.000,00 Euro ad integrazione delle risorse già precedentemente stanziate con DGR n. 932/2020 e DGR n. 1258/2020. Lo stanziamento complessivamente disposto a favore del bonus regionale ammonta pertanto a 6.950.000,00 Euro.  (Priorità dell’Accordo: 2. Attività economiche - POR FSE. Asse II. Priorità d'investimento 9.iv);
  • su richiesta della Direzione Servizi Sociali all’AdG del POR FSE (prot. n. 25155/2021) di procedere all’erogazione di un ulteriore contributo “una tantum”, per un importo pari a 1,9 milioni di Euro, che trova copertura per 300.000,00 Euro sull’economia del precedente bando di cui alla DGR n. 960/2020 e per 1.600.000,00 Euro sullo stanziamento di cui alla DGR n. 205 del 24 febbraio 2021 a determinate categorie di soggetti privati che gestiscono servizi di cura rivolti ad anziani non autosufficienti, i cui introiti hanno subito una contrazione a causa della parziale sospensione delle attività e che hanno dovuto sostenere maggiori costi di gestione per garantire la continuità dei servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali in condizioni di sicurezza e che la cui individuazione sarà oggetto di uno specifico provvedimento (Priorità dell’Accordo: 4. Sociale - POR FSE. Asse II. Priorità d'investimento 9.iv).  

Le ulteriori economie a valere sulle risorse del POR FSE, una volta individuate, saranno ri-destinate alla  prosecuzione dell’iniziativa denominata “Bonus Occupazionali”, di cui alla citata DGR n. 933/20, prevedendo nuovi incentivi a favore dell'occupazione dei giovani, categoria che, secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro di Veneto Lavoro (Bussola - gennaio 2021), più di altre sta pagando l’impatto della crisi con una riduzione delle assunzioni più importante rispetto alle altre categorie di età (-28%) e che continuano ad avere un peso rilevante rispetto ai flussi di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) rilasciate a disoccupati e inoccupati (46%). La prosecuzione di tale misura emergenziale sarà oggetto di specifico provvedimento.

Oltre ai citati primi interventi da reiterare, a valere sulle economie progressivamente determinate in entrambi i POR FESR e FSE, potranno essere in ogni caso realizzate ulteriori misure emergenziali in grado di portare a compimento il percorso definito con l’Accordo e dare risposta alle persone, alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese particolarmente colpite dalla crisi COVID-19, che, come sopra richiamato, saranno attuati con specifici provvedimenti.

Al contempo, al fine di ottemperare alle obbligazioni assunte coi beneficiari nelle fasi precedenti alla fin qui illustrata riprogrammazione dei POR a favore degli interventi emergenziali e soprattutto di sostenere la ripresa, risulta urgente assicurare la prosecuzione della programmazione dei POR FESR e FSE a suo tempo definita, perseguendo le priorità di investimento individuate con la DGR n. 1332 del 16 settembre 2020; ciò in un’ottica di accompagnamento nelle trasformazioni in atto, con l’obiettivo di promuovere la resilienza e la crescita sostenibile del sistema socio-economico.

Le misure ex FESR e ex FSE e FSC, relative alle priorità di investimento individuate dalla DGR n. 1332/2020 e da attuare con le risorse FSC, messe a disposizione della Regione del Veneto con la citata Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, saranno riclassificate nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione (PSC) e del Programma Operativo Complementare (POC) secondo i requisiti ancora in fase di definizione a livello nazionale.

Si tratta delle priorità di intervento già individuate nella DGR n. 1332/2020 le cui misure attuative sono riclassificate secondo le Aree Tematiche del PSC di cui all’Allegato A - Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Inoltre, in continuità con quanto già previsto dalla citata DGR n. 1332/2020, il Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria ha in capo a sé la funzione di coordinamento degli interventi previsti e si avvarrà delle strutture regionali competenti per l’attuazione delle misure ex FESR, ex FSE e FSC. Si propone inoltre di demandare al Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria l’esecuzione degli eventuali atti successivi alla definitiva approvazione della delibera del CIPE, recante la disciplina dei nuovi "Piani sviluppo e coesione" di riclassificazione degli strumenti programmatori finanziati con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020.

Come riportato nella nota del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria, prot. n. 82682 del 22 febbraio 2021, così come integrata dalla nota di cui al prot. n. 86666 del 24 febbraio 2021, per quanto attiene alla componente relativa all’ex FESR, di seguito si illustrano le misure da attuare nel PSC:

  • Misure vincolate da atti di Giunta e/o da obbligazioni in essere coi beneficiari, assunti in una fase precedente alla sottoscrizione del cd. “Accordo Provenzano” e alla conseguente modifica del POR FESR, che riguardano:
    • la quota di risorse pari a 18.884.680,00 Euro, per il completamento dell'intervento della Banda Ultra Larga, di cui alla DGR n. 1883 del 29 dicembre 2020, come previsto nella relativa convenzione operativa (POR FESR Azione 2.1.1);
    • gli interventi, così come meglio di seguito illustrati, previsti nelle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) delle Autorità Urbane (AU) dell’Asse 6 del POR FESR per un importo complessivo pari a 17.100.000,00 euro e gli interventi delle Strategie d’Area previste ed approvate nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree interne (SNAI) per un importo complessivo pari a 6.100.000,00 Euro, da attuare secondo le procedure vigenti nonché le competenze assegnate alle Autorità Urbane così come meglio di seguito esplicitato;
    • l’Assistenza Tecnica per l’attuazione del Piano Sviluppo e Coesione, le cui attività saranno realizzate in linea con le disposizioni nazionali in corso di adozione, per le quali si prevede di allocare un importo pari a 4 milioni di Euro e che sarà oggetto di un successivo provvedimento.

Per quanto riguarda le misure originariamente previste nell’Asse 6 del POR FESR, gli interventi specifici sono elencati nelle succitate SISUS, approvate nella loro versione aggiornata con provvedimenti dei sei Comuni facenti funzioni di Autorità Urbane (Montebelluna, Padova, Treviso, Verona, Venezia e Vicenza) e da parte dell’AdG FESR con relativi Decreti del Direttore pro tempore della Direzione Programmazione Unitaria.

Si precisa che le SISUS identificano: la descrizione delle modalità attuative di ciascun intervento, il budget dei singoli interventi, i beneficiari, la localizzazione degli interventi, e le spese ammissibili.

Risulta pertanto necessario procedere tempestivamente con l’attuazione degli interventi prestabiliti relativi al trasporto pubblico locale, di cui alle Azioni 4.6.2 e 4.6.3 del POR FESR, per un importo complessivo pari a 6.442.205,00 Euro e alle politiche di contrasto al disagio abitativo, di cui alle Azioni 9.4.1 e 9.5.8 del POR FESR, per un importo complessivo pari a 10.657.795,00 Euro, al fine di garantire il rispetto delle tempistiche delle procedure ad evidenza pubblica, la coerenza delle programmazioni finanziarie degli enti coinvolti e la continuità dei servizi da loro erogati ai cittadini, anche alla luce del ruolo prioritario che tali ambiti di intervento rivestono in termini di servizi essenziali ai cittadini in particolare nell’attuale situazione emergenziale.

Per quanto riguarda le misure relative all’attuazione della SNAI, si tratta di una serie di bandi in attuazione delle ex Azioni 3.3.4 (settore turistico), per un importo pari a 4,7 milioni di euro e 3.1.1 (settori dell’industria del legno, del commercio e della ristorazione) per un importo pari a 1,4 milioni di euro, previsti all’interno di Strategie d’Area, proposte e approvate dai referenti istituzionali delle Aree interne e dal Comitato Tecnico Aree interne, nonché approvate prima dalla Giunta regionale con deliberazioni n. 49 del 21/01/2019 (Area interna Unione Montana Comelico), n. 918 del 28/06/2019 (Area interna Contratto di Foce - Delta del Po) e n. 78 del 26/01/2021 (Area interna Unione Montana Agordina); per le Aree interne UM Comelico e Contratto di Foce Delta del Po sono già stati siglati anche i rispettivi Accordi di Programma Quadro (si vedano rispettivamente le DGR n. 530 del 28/04/2020 e n. 1382 del 16/09/2020).

Anche in questo caso, risulta necessario mantenere gli impegni presi con i differenti livelli istituzionali, nonché garantire la coerenza delle Strategie d’area e la complementarietà con interventi sostenuti da altre fonti finanziarie, a presidio di aree del territorio regionale caratterizzate da particolare fragilità socio-economica.

  • Misure volte al rafforzamento di bandi già in essere che si confermano strategici anche in questa fase emergenziale e per il futuro, non solo nei diversi settori dell’economia veneta, ma anche a favore di Amministrazioni pubbliche in ambito di efficientamento energetico e antisismico, rispetto ai quali esistono buone progettualità finanziabili,in grado di produrre ricadute positive a favore di ampie filiere produttive venete, riguardanti:
    • lo stanziamento di 3.000.000,00 euro relativo all’Azione 2.3.1 del POR FESR per l’iniziativa sull’alfabetizzazione e inclusione digitale nell’ambito dell’Agenda Digitale, i cui requisiti di accesso e termini saranno disposti con successivo provvedimento;
    • lo stanziamento per un importo di 5.000.000,00 euro, per il finanziamento di ulteriori imprese che hanno aderito al bando per contributi a supporto delle micro e piccole imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 nei settori commercio, somministrazione e servizi alla persona, di cui alla succitata DGR n. 783/2020 (POR FESR Veneto - Azione 3.1.1), che troverà attuazione con un provvedimento amministrativo del Direttore della competente SRA individuata nella Direzione Industria artigianato commercio e servizi;
    • lo stanziamento per 9.801.000,00 euro relativo alla graduatoria del bando dell'Azione 4.2.1 del POR FESR di cui alla DGR n. 90/2020, a favore di interventi finalizzati all'efficientamento energetico delle PMI, per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa;
    • lo stanziamento di 17.213.000,00 Euro, relativo ai bandi dell'Azione 4.1.1 del POR FESR, di cui 2.560.000,00 Euro destinati all’esaurimento della graduatoria degli interventi finalizzati all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico residenziale (DGR n. 1633/2019) e i restanti 14.653.000,00 Euro destinati per 6.748.678,35 Euro all’esaurimento della graduatoria degli interventi finalizzati all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico non residenziale (DGR n. 1242/2019 e DGR n. 1969/2019), nonché la somma residua pari a 7.904.321,65 Euro per il finanziamento delle domande di sostegno pervenute su tale bando, ma non ancora istruite, che saranno valutate ed eventualmente ammesse secondo i criteri di precedenza stabiliti dall’articolo 11 del bando approvato con DGR n. 1242/2019; per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa;
    • lo stanziamento di 4.655.226,00 Euro relativo alla graduatoria del bando dell'Azione 5.3.2 del POR FESR di cui alla DGR n. 1970/2019, per interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici ubicati nelle aree maggiormente a rischio, per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa.
  • Iniziative per:
    • progetti sviluppati da reti e aggregazioni di impresa (Azione 1.1.4) e per il consolidamento di start up innovative (Azione 1.4.1), per un importo complessivo pari a 14,5 milioni di Euro, che saranno oggetto di specifici provvedimenti;
    • il sostegno al riposizionamento competitivo e agli investimenti delle imprese (Azioni 3.3.1), per la promozione della digitalizzazione e di modelli di economia circolare delle PMI (Azione 3.1.1), per un importo complessivo pari a 33,7 milioni di Euro, che saranno oggetto di specifici provvedimenti.

Per quanto attiene alle misure ex FSE si tratta di:

  • Misure volte a favorire l’accesso all’occupazione anche attraverso iniziative consolidate per lo sviluppo delle competenze, per una dotazione complessiva pari a 12,3 milioni di Euro, che comprendono iniziative come le Work Experience e l’Assegno per il lavoro, che vista l’urgenza di garantire la continuità di sostegno alle persone in cerca di lavoro in questo momento di grave contrazione dell’occupazione, sono già state attuate con le DGR nn. 74 e n. 83 del 26 gennaio 2021, per un importo complessivo pari a 10 milioni di Euro e come interventi per lo sviluppo delle competenze nel settore del restauro che saranno oggetto di specifico provvedimento;
  • Interventi mirati a sostegno dell’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani, una delle categorie maggiormente colpite dalla “crisi COVID-19”, agendo sul fronte della formazione professionale, sostenendo il sistema degli ITS veneti e dei percorsi professionalizzanti, come i tirocini per una dotazione complessiva pari a 15 milioni di Euro e i cui requisiti e termini saranno oggetto di specifici provvedimenti;
  • Iniziative a sostegno di progettualità per il rilancio e adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti attraverso interventi di formazione continua e di accompagnamento ai lavoratori in situazioni di crisi per una dotazione complessiva pari a 16 milioni di Euro e i cui requisiti e termini saranno oggetto di specifici provvedimenti;
  • Una iniziativa per la sperimentazione di nuovi modelli di promozione dell’invecchiamento attivo e in buona salute con il diretto coinvolgimento di soggetti over-54 le cui caratteristiche saranno oggetto di uno specifico provvedimento prevedendo anche uno stanziamento pari a 3 milioni di Euro;
  • Progettualità sperimentali per la modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro con particolare riferimento ai servizi di identificazione, validazione e certificazione delle competenze che saranno oggetto di uno specifico provvedimento per un valore pari a 200.000 Euro;
  • Iniziative di inclusione attiva che comprendono una serie di iniziative che vista la tipologia di destinatari rientranti tra i soggetti più colpiti dalla crisi, sono già state avviate come il potenziamento dell’Assegno per il lavoro di cui alla citata DGR n. 83 del 26 gennaio 2021, che per le fasce di destinatari più svantaggiati stanzia risorse per 15 milioni di Euro e lavori di pubblica utilità per soggetti più in difficoltà (DGR n. 16 del 12 gennaio 2021) per un importo pari a 3 milioni di Euro, nuovi modelli di innovazione sociale attraverso Azioni Integrate di Coesione Territoriale (AICT) di cui alla DGR n. 73 del 26 gennaio 2021 che ha stanziato risorse per 4 milioni di Euro, a cui si aggiungono ulteriori misure che saranno oggetto di specifici provvedimenti quali il sostegno all’accesso a percorsi professionalizzanti in settori quali quello degli Operatori Socio-Sanitari attraverso l’erogazione di voucher e mediante interventi di Re-skilling e Up-skilling per le persone in cerca di lavoro;
  • Assicurare la continuità al sostegno alla formazione iniziale per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022, per una dotazione complessiva pari a 44 milioni di Euro, di cui 27 milioni di Euro già oggetto di provvedimenti del Direttore della SRA competente (DDR 827/2020 e DDR 828/2020 del Direttore della Direzione Formazione Istruzione- F.I. 2020-2021 - terzi anni - Fondi riprogrammati in FSC).

Nelle more di approvazione da parte del CIPE della delibera recante la disciplina dei nuovi  "Piani sviluppo e coesione" di riclassificazione degli strumenti programmatori finanziati con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 e delle indicazioni che verranno fornite dall’Agenzia per la Coesione territoriale in merito al Sistema di Gestione e Controllo (Si.Ge.Co) del PSC, al fine di garantire l’operatività e la tempestiva attuazione degli interventi riclassificati nel PSC e finanziati con le risorse di cui alla delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, si procede attraverso l’ applicazione dei Si.Ge.Co dei POR FESR e FSE, nei limiti della loro compatibilità.

Si propone, di conseguenza, di demandare alle Autorità di Gestione dei programmi FESR, FSE e FSC gli adeguamenti degli strumenti operativi, finalizzati alla gestione del Piano stesso.

Per quanto attiene alle misure ex FESR di cui all’Allegato A, si propone:

  • di individuare AVEPA, ai sensi della Legge Regionale n. 31/2001, così come modificata dalla Legge Regionale n. 28/2020, quale soggetto cui affidare, in particolare, la gestione delle domande di sostegno, delle domande di pagamento, dei relativi controlli nonché delle liquidazioni di spesa, ad esclusione dell'ex Azione 2.1.1 Banda Ultra Larga; ciò è necessario anche per dare continuità alle misure già avviate del POR FESR 2014-2020, tenuto conto dell’ormai consolidata esperienza di Avepa in qualità di Organismo Intermedio del Programma;
  • per il completamento delle SISUS precedentemente finanziate dall’Asse 6 del POR FESR, di confermare le procedure vigenti nonché le competenze assegnate alle Autorità Urbane;
  • di rinviare a successivo atto l’approvazione dello schema di Convenzione con Avepa, coerentemente al quadro normativo vigente, la cui predisposizione viene demandata al Direttore della Direzione Programmazione Unitaria.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020;

VISTA la Comunicazione C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e s.m.i.;

VISTO il DL 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27;

VISTO il DL 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40;

VISTO il DL 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58;

VISTO il DL 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77;

VISTO il DL 20 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176

VISTA la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 39 del 28 luglio 2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020;

VISTA la Legge Regionale n. 31 del 9 novembre 2001 così come modificata dalla Legge Regionale n. 28 del 24 luglio 2020;

VISTE le Deliberazioni di Giunta regionale del 16 giugno 2020, n. 783 e n. 784, del 23 giugno 2020 n. 818, n. 819, n. 820 e n. 822, del 30 giugno 2020 n. 865 e n. 866, del 9 luglio 2020 n. 932 e n. 933, del 14 luglio 2020 n. 957 e n. 958 e n. 960, del 1 settembre 2020 n. 1258 e n. 1262, del 16 settembre 2020 n. 1390, n. 1391 e n. 1392, del 17 novembre 2020 n. 1567 e n. 1571, del 24 novembre 2020 n. 1627;

VISTE le Deliberazioni di Giunta regionale del 29 luglio 2016, n. 1218 e 1219;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 21 gennaio 2019, n. 49;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 28 giugno 2019, n. 918;

VISTE le Deliberazioni di Giunta regionale del 20 agosto 2019, n. 1242 e del 23 dicembre 2019, n. 1969;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 5 novembre 2019, n. 1633;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 23 dicembre 2019, n. 1970;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 27 gennaio 2020, n. 90;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 07 gennaio 2020, n. 16;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 31 marzo 2020, n. 404;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 28 aprile 2020, n. 530;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 16 giugno 2020, n. 745;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 23 giugno 2020, n. 786;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 16 settembre 2020, n. 1332;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 16 settembre 2020, n. 1382;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 29 dicembre 2020 n. 1883;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 26 gennaio 2021, n. 78;

VISTE le Deliberazioni di Giunta regionale del 26 gennaio 2021, n. 73, n. 74 e n. 83;

VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 16 febbraio 2021, n. 176;

VISTO l’Accordo “Per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020”, sottoscritto in data 10 luglio 2020 dal Presidente della Giunta Regionale con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;

VISTA l’informativa di Giunta regionale del 15 luglio 2020, n. 9/INF;

VISTA la Deliberazione di Consiglio regionale del 21 luglio 2020, n. 87;

VISTI i Decreti del Direttore pro tempore della Direzione Programmazione Unitaria n. 70 del 18 agosto 2020, n. 72 e 73 del 26 agosto 2020, n. 126 del 26 novembre 2020, n. 135 del 14 dicembre 2020, n. 7 dell'8/2/2021;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della L.R. 54 del 31/12/2012 e s.m.i.;

delibera

1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. di ri-destinare all’attuazione di nuove o reiterate misure emergenziali le eventuali risorse FESR e FSE del ciclo di programmazione 2014-2020, che si rendessero progressivamente disponibili a seguito della gestione, sulla base delle esigenze emergenti dai soggetti più colpiti dalla crisi, così come espresso in premessa, demandano l’attuazione degli interventi alle competenti Strutture Responsabili dell’Azione (SRA) con successivi provvedimenti;

3. di approvare l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che individua le misure da attuare con le risorse FSC assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, riclassificate sulla base delle Aree Tematiche del “Piano Sviluppo e Coesione” e già oggetto della DGR n. 1332/2020;

4. di confermare che, ai sensi della DGR n. 1332/2020, le strutture regionali competenti sono autorizzate ad attuare gli interventi già a suo tempo programmati nell’ambito dei Programmi FESR e FSE 2014-2020 oggetto dell’Allegato A di cui al punto precedente, con il coordinamento del Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria;

5. di demandare al Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria l’esecuzione degli atti successivi alla definitiva approvazione della delibera CIPE recante la disciplina dei nuovi “Piani di sviluppo e coesione”, così come espresso in premessa;

6. di dare avvio alle seguenti iniziative, incluse nell’Allegato A, la cui attuazione, per i motivi descritti in premessa, risulta urgente:

  1. la Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (ex Azione 2.1.1 del POR FESR 2014-2020) per la quota a carico del PSC, a seguito della DGR n. 1883 del 29 dicembre 2020;
  2. lo stanziamento per un importo di 3.000.000,00 euro relativo all’Azione 2.3.1 POR FESR 2014-2020 per l’iniziativa sull’alfabetizzazione e inclusione digitale nell’ambito dell’Agenda Digitale, con la dotazione finanziaria di 3.000.000 Euro, i cui requisiti di accesso e termini saranno disposti con successivo provvedimento;
  3. lo stanziamento per un importo di 5.000.000,00 euro, per il finanziamento di ulteriori imprese che hanno aderito al bando per contributi a supporto delle micro e piccole imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 nei settori commercio, somministrazione e servizi alla persona, di cui alla succitata DGR n. 783/2020 (POR FESR Veneto - Azione 3.1.1), che troverà attuazione con un provvedimento amministrativo del Direttore della competente SRA individuata nella Direzione Industria artigianato commercio e servizi;
  4. lo stanziamento per un importo di 9.801.000,00 euro relativo alla graduatoria del bando dell'Azione 4.2.1 del POR FESR di cui alla DGR n. 90/2020, a favore di interventi finalizzati all'efficientamento energetico delle PMI, per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa;
  5. lo stanziamento per un importo di 17.213.000,00 Euro, relativo ai bandi dell'Azione 4.1.1 del POR FESR, di cui 2.560.000,00 Euro destinati all’esaurimento della graduatoria degli interventi finalizzati all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico residenziale (DGR n. 1633/2019) e i restanti 14.653.000,00 Euro destinati per 6.748.678,35 Euro all’esaurimento della graduatoria degli interventi finalizzati all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico non residenziale (DGR n. 1242/2019 e DGR n. 1969/2019), nonché la somma residua pari a 7.904.321,65 Euro per il finanziamento delle domande di sostegno pervenute su tale bando, con le modalità espresse in premessa; per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa;
  6. lo stanziamento per un importo di 4.655.226,00 Euro relativo alla graduatoria del bando dell'Azione 5.3.2 del POR FESR di cui alla DGR n. 1970/2019, per interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici ubicati nelle aree maggiormente a rischio, per la cui attuazione, in continuità con le procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo vigente per il POR FESR, è individuata Avepa;
  7. gli interventi previsti per il completamento delle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) delle Autorità urbane (AU) dell’Asse 6;
  8. gli interventi previsti per il completamento delle Strategie d’Area previste ed approvate nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree interne (SNAI).

7. di individuare AVEPA, ai sensi della Legge Regionale n. 31/2001, così come modificata dalla Legge Regionale n. 28/2020, quale soggetto cui affidare, in particolare, riguardo alle iniziative di cui ai punti 6b, 6c, 6d, 6e, 6f, 6g e 6h, la gestione delle domande di sostegno, delle domande di pagamento, dei relativi controlli e delle liquidazioni di spesa;

8. di confermare, per il completamento delle SISUS precedentemente finanziate dall’Asse 6 del POR FESR, le procedure vigenti e le competenze assegnate alle Autorità Urbane;

9. di rinviare a successivo atto l’approvazione dello schema di Convenzione con AVEPA, coerentemente al quadro normativo vigente, la cui predisposizione viene demandata al Direttore della Direzione della Programmazione Unitaria;

10. di demandare alle Autorità di Gestione dei programmi FESR, FSE e FSC, gli adeguamenti degli strumenti operativi finalizzati alla gestione del PSC;

11. di demandare ai Direttori delle Strutture Responsabili di Attuazione (SRA), già individuate nell’ambito dei POR FESR e POR FSE 2014-2020, la predisposizione e l’adozione dei provvedimenti necessari all’attuazione di quanto stabilito al punto 6, nelle more dell’approvazione da parte del CIPE della delibera recante la disciplina dei nuovi “Piani sviluppo e coesione”, secondo quanto previsto dai Si.Ge.Co dei rispettivi POR, nei limiti della loro compatibilità;

12. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

13. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 c. 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;

14. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_241_21_AllegatoA_443368.pdf

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