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Materia: Settore secondario
Deliberazione della Giunta Regionale n. 60 del 26 gennaio 2021
Approvazione "Bando per l'erogazione di contributi alle PMI a prevalente partecipazione femminile. Anno 2021". Legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1.
Con il presente provvedimento si approva il bando per l'anno 2021 finalizzato all'erogazione di contributi in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile.
L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.
Al 30 settembre 2020 le imprese femminili attive in Veneto risultavano 88.181, pari al 20,5% del totale delle imprese regionali. La consistenza delle imprese femminili ha subito una leggera flessione (-509 unità, pari a un -0,6%, in linea con la contrazione delle imprese maschili) rispetto alla stessa data del 2019, che conferma il ritmo della discesa dei trimestri precedenti (Dati di fonte Infocamere elaborati da Unioncamere Veneto). Il 24% delle imprese femminile venete opera prevalentemente nel settore commercio all'ingrosso e al dettaglio, il 17,1% nell'agricoltura, silvicoltura e pesca, il 12,8% nelle altre attività di servizi, il 10,6% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione e il 9,1% nella attività manifatturiere.
Pertanto, dopo anni in cui in ogni trimestre le imprese femminili segnavano andamenti migliori delle imprese maschili, tra aprile e settembre 2020 questa maggiore velocità si è praticamente annullata soprattutto per effetto di una marcata caduta della nascita di nuove imprese femminili nel secondo trimestre (-41,1%), che si è protratta anche nei tre mesi successivi (-17,8%) determinando una contrazione complessiva di iscrizioni di imprese femminili nei primi nove mesi del 2020 del -42,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Dal rapporto Unioncamere sull’imprenditoria femminile (Anno 2020) si evince che le donne stanno pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid 19. Frenate nella voglia di mettersi in proprio dalla pandemia, le donne imprenditrici mostrano una maggior necessità di supporto economico e finanziario e sono meno fiduciose degli uomini su un rapido rientro alla produttività pre Covid. E’ necessario, quindi, intervenire per stimolare e sostenere le donne venete, le loro competenze ed esperienze e la loro voglia di fare impresa e innovare, incentivando l’avvio e il rafforzamento delle aziende gestite da donne.
La legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1 "Interventi per la promozione di nuove imprese e di innovazione dell'imprenditoria femminile" prevede che possano essere concessi contributi in conto capitale, o altre forme di intervento individuate e definite dalla Giunta regionale, alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile (art.3, comma 1, lett. a e c quinquies).
Beneficiarie degli interventi previsti dalla citata legge regionale n. 1 del 2000 possono essere le piccole e medie imprese rientranti in una delle seguenti tipologie:
Per incentivare e consolidare l'imprenditoria femminile veneta si provvede, pertanto, all'approvazione del bando, Allegato A al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale, recante i criteri di selezione degli interventi finalizzati sia all'avvio di nuove imprese femminili che al consolidamento e sviluppo di quelle esistenti.
Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto, in regime de minimis, in misura pari al 40% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione di interventi di importo non inferiore a euro 20.000,00 e non superiore a euro 130.000,00.
Sono ammissibili le spese per l'acquisto, o l'acquisizione tramite leasing finanziario, di macchinari, impianti produttivi, hardware ed attrezzature nuovi di fabbrica nonché per negozi mobili. Sono, altresì, ammissibili le spese per arredi nuovi di fabbrica; mezzi di trasporto ad uso interno o esterno ad esclusivo uso aziendale, con l'esclusione delle autovetture; opere edili/murarie e di impiantistica; software – anche in cloud, brevetti, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate; banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche; campagne promozionali anche sui social network.
Le domande di sostegno dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto. La fase di compilazione sarà attiva dalle ore 10.00 di martedì 9 febbraio 2021 alle ore 12.00 di mercoledì 24 febbraio 2021 e quella di presentazione dalle ore 10.00 di martedì 2 marzo 2021 fino alle ore 17.00 di giovedì 4 marzo 2021.
L'importo messo a bando, pari a euro 1.480.000,00, sarà finanziato mediante l'utilizzo dei fondi stanziati sul capitolo di spesa 23012 "Contributi in conto capitale per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile (Art. 3, c.1, lett. a, l.r. 20/01/2000, n. 1)" che presenta sufficiente disponibilità nel bilancio di previsione 2021 - 2023. All'iniziativa potranno, comunque, essere destinate ulteriori risorse che si rendessero disponibili a tal fine nel bilancio regionale.
Unitamente al Bando si approva anche l'"Elenco dei Codici ISTAT ATECO 2007 ammessi ai benefici", Allegato B al presente provvedimento di cui fa parte integrante e sostanziale, mentre i modelli di domanda e delle ulteriori dichiarazioni ed attestazioni che le imprese sono tenute a presentare per partecipare al bando e richiedere l'erogazione del contributo saranno approvati con decreto del Direttore della Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi, il quale provvederà anche all'assunzione del relativo impegno di spesa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123;
VISTO il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
VISTA la legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1;
VISTA la legge regionale 29 dicembre 2020, n. 41;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
VISTO l'articolo 2, comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2012, n.54;
delibera
(seguono allegati)
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