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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1378 del 16 settembre 2020
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione" - Reg. 1304/2013 - Asse I Occupabilità. Avviso pubblico "Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro". Integrazione delle risorse già destinate con DGR n. 526 del 28 aprile 2020.
Con il presente provvedimento si prevede, nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020, Asse I Occupabilità, di integrare le risorse già destinate con DGR n. 526 del 28 aprile 2020 per la realizzazione di progetti in grado di accompagnare le donne occupate, disoccupate e inattive, attraverso la valorizzazione dei percorsi professionali e favorirne la partecipazione nel mercato del lavoro, avvalendosi di nuovi processi di organizzazione e di modalità di lavoro agile. Si ritiene di ampliare il sostegno regionale all’iniziativa considerata la sua rilevante importanza, l’elevato numero di progetti presentati e l’ammontare complessivo del finanziamento richiesto. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
La recente emergenza sanitaria ed economica ha messo in evidenza l’importanza per i lavoratori e per le imprese di attrezzarsi in termini di strumentazione e di flessibilità in modo da adottare modalità di lavoro in smart working e con ritmi flessibili in grado di favorire al contempo, anche in tempi di normale esercizio dell’attività produttiva, la salute delle persone, la salute delle imprese, la riduzione dell’impatto ambientale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Nei momenti di crisi, come quello attuale, occorre investire in politiche rivolte a persone meno presenti nel mercato del lavoro, dotandole di strumenti che possano favorirne la loro partecipazione.
L’azione di governo della Giunta regionale prende forma dai principi dello Statuto regionale tra i quali merita una particolare attenzione il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze di genere e la rimozione di ogni ostacolo che impedisce la piena parità tra uomo e donna (Art. 6, co. 1, lett. c).
In tale contesto la Giunta regionale opera perché le donne e gli uomini abbiano le stesse opportunità in tutti gli ambiti della vita comunitaria: nel lavoro, nelle istituzioni, nella società, garantendo l’applicazione degli orientamenti dell’Unione Europea e nazionali su tutto il territorio regionale.
Con legge 13 marzo 2009, n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, il legislatore regionale ha disposto che la Regione promuova interventi di politica del lavoro finalizzati a incentivare la partecipazione al lavoro, in particolare delle donne (art. 30, comma 1, lett. a) tenendo conto del principio della concentrazione su specifici gruppi di lavoratori in ragione degli svantaggi che essi devono colmare per conseguire effettive pari opportunità (art. 30, comma 2, lett. b).
L’emergenza in atto ha imposto a numerose aziende un’accelerazione esponenziale della sperimentazione e l’attivazione di pratiche di smart working contribuendo ad abbattere resistenze e vincoli di ordine tecnologico, organizzativo e culturale. L’adozione repentina di tale modalità di lavoro con pratiche di smart working si inserisce in un quadro storico e sociale nel quale la conciliazione tra lavoro e vita privata, in particolare per le donne, sta assumendo un ruolo sempre più rilevante per la qualità della vita e ne rappresenta un obiettivo comune, in coerenza anche con le recenti disposizioni normative a livello europeo e nazionale.
Con Deliberazione n. 526 del 28 aprile 2020 la Giunta regionale ha approvato l’Avviso pubblico “Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro”, destinando all’iniziativa, finanziata nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Asse I Occupabilità, la somma di Euro 6.500.000,00.
Con tale iniziativa la Giunta regionale ha inteso offrire alle aziende strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali delle donne occupate avvalendosi di nuovi processi di organizzazione del lavoro, rafforzando le competenze tecnico-specialistiche e trasversali e favorendo la riduzione del gap di genere nello sviluppo delle progressioni di carriera. Gli interventi sono finalizzati all’introduzione in azienda di sistemi di smart working (lavoro agile, flessibile) per avviare e migliorare le politiche di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro.
L’iniziativa ha registrato un notevole interesse da parte dei soggetti ammessi alla presentazione dei progetti, testimoniato dall’elevato numero di progetti presentati e dall’ammontare complessivo del finanziamento richiesto che supera i 18,5 milioni di Euro.
Considerato pertanto l’ampio successo in termini di adesione che tale iniziativa ha raggiunto e la rilevante differenza tra i progetti presentati e la somma precedentemente destinata, si è ritenuto opportuno reperire nuove risorse trasferendo una parte di quelle allocate nel capitolo regionale di spesa 101315 (Fondo regionale per il sostegno al reddito e all’occupazione (Artt. 31, 37, L.R. 13/03/2009, n. 3), al capitolo di nuova istituzione denominato “Azioni regionali per la cofinanziabilità di programmi comunitari rivolti alla partecipazione al lavoro delle donne, dei giovani e dei soggetti svantaggiati” (L.R. n. 3 del 13/03/2009, Art. 30, c.1, lett. a).
Con il presente provvedimento che si sottopone all’approvazione della Giunta regionale, si prevede pertanto l’integrazione delle risorse già destinate con la citata DGR n. 526/2020, per un importo di Euro 2.581.000,00, quali fondi disponibili trasferibili dal sopra citato capitolo.
L’obiettivo è di ampliare il sostegno regionale alle proposte progettuali presentate in adesione all’Avviso pubblico approvato con la medesima deliberazione, per la realizzazione di progetti finalizzati ad accompagnare le donne occupate, disoccupate e inattive, attraverso la valorizzazione dei percorsi professionali e favorirne la partecipazione nel mercato del lavoro, avvalendosi di nuovi processi di organizzazione e di modalità di lavoro agile.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per l’importo massimo di Euro 2.581.000,00 saranno esigibili nel corrente esercizio.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. n. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017.
In coerenza con le disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, si propone che, al fine di rendere coerente la gestione finanziaria dei progetti presentati nell'ambito della DGR n. 526/2020 con le risorse finanziarie disponibili, sia prevista, a modifica di quanto in essa indicato, l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 50% anzichè del 70% del contributo previsto, esigibile nel corso dell’esercizio 2020. È inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 45% anzichè del 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2021.
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
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