Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 143 del 22 settembre 2020


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1305 del 08 settembre 2020

Attivazione dello "Sportello Famiglia" previsto dalla legge regionale 28 maggio 2020 "Interventi a sostegno della famiglia e della natalità" (art. 21).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, si approva un sostegno economico per l’attivazione dello “Sportello Famiglia” previsto dalla legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” (articolo 21), rivolto agli “Ambiti territoriali sociali” del territorio regionale individuati con la deliberazione n. 1191 del 18 agosto 2020, suddividendo il finanziamento in ragione della popolazione residente al 1° gennaio 2019 (Fonte Geo-Demo ISTAT).

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto - nell'osservanza dei principi sanciti dagli articoli 2, 29, 30 e 31 della Costituzione, dall’articolo 6, comma 1, lettera n) dello Statuto e dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, firmata a New York il 20 novembre 1989, ratificata ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176 - promuove e persegue una politica organica ed integrata volta a riconoscere e sostenere la famiglia nel libero svolgimento delle sue funzioni sociali ed ha approvato, a tal fine, la legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020, ”Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”.

La medesima legge prevede, all’articolo 21:

  • l’attivazione, da parte dei Comuni (in forma singola o associata) degli “Sportelli per la famiglia”, che assicurano attività di supporto per agevolare la conoscenza delle norme e dei provvedimenti nazionali, regionali e locali in materia di politiche familiari e di accesso ai servizi rivolti ai nuclei familiari;
  • la collaborazione da parte dei Comuni nei confronti della Giunta regionale per l'individuazione di forme di coordinamento tra gli “Sportelli per la famiglia” e i servizi del territorio regionale che svolgono attività d'interesse per i nuclei familiari, al fine di fornire un supporto complessivo alla famiglia;
  • la definizione, in capo alla Giunta regionale, delle forme di coordinamento tra i servizi territoriali e gli “Sportelli per la famiglia”.

Prima della legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020, l’Amministrazione Regionale, con la deliberazione n. 1247 del 1° agosto 2016 della Giunta Regionale, aveva avviato un’attività progettuale a carattere sperimentale denominata “Sportello Famiglia”. Al riguardo, lo “Sportello Famiglia” si poneva quale intervento a sostegno del ruolo genitoriale, puntando a diffondere, a favore delle famiglie o delle persone interessate a costituirne una, informazioni relative ai servizi sanitari e sociali, alla scuola, alla formazione ed all’università, alle opportunità (anche d'impiego), alle iniziative, ai bandi, alle agevolazioni e alle scadenze fiscali (in connessione con le progettualità regionali in essere). Si qualificava per l’ascolto del bisogno espresso dalle famiglie-utenti e l’orientamento verso i servizi del territorio più appropriati, erogati da soggetti pubblici o privati (autorizzati ai sensi della normativa vigente), in grado di offrire sostegno alla famiglia, con particolare attenzione agli aspetti sociali, psicologici e legali.

Inoltre, lo “Sportello” si caratterizzava per l’attivazione di uno sportello fisico o di un “luogo virtuale in internet”, la presenza di una figura di riferimento per l’interfaccia con i servizi socio-sanitari pubblici e privati del territorio (autorizzati ai sensi della normativa vigente), l’aggiornamento, costante e attivo, dei collegamenti alle banche-dati di utilità per le famiglie o per le persone interessate a costituirne una e la produzione di apposito materiale esplicativo e divulgativo cartaceo o “on web”.

Con il decreto n. 50 del 9 maggio 2017 del Direttore della Direzione Servizi Sociali, sono state approvate le attività progettuali relative a 31 Comuni aderenti al progetto “Sportello Famiglia” e, con decreto n. 125 del 23 ottobre 2017, è stata impegnata la somma complessiva di euro 591.629,26.

Con la deliberazione n. 1367 del 23 settembre 2019, la Giunta Regionale ha previsto la prosecuzione dell’attività progettuale, stabilendo, in aggiunta alla precedente edizione, una misura di accompagnamento verso i Comuni beneficiari. A tal scopo, sono stati stanziati euro 470.000,00 a favore delle Amministrazioni Comunali aderenti all’avviso di finanziamento ed euro 30.000,00 per Anci Veneto di Selvazzano Dentro (PD), col fine di supportare i singoli territori nell’individuazione, sulla base della prima valutazione di esito, degli elementi di risorsa e di criticità delle attività realizzate (così da favorire una riprogettazione delle azioni, anche a prescindere dai finanziamenti della Regione del Veneto) e supportare i singoli territori nella definizione degli indicatori di monitoraggio delle attività progettuali ma anche degli indicatori di esito, sia in termini di “prodotto” (intesi quali “mutamenti intenzionalmente prodotti rispetto agli obiettivi definiti”) che di “processo” (intesi come “rilevazione della modalità di attuazione dell’azione oggetto di valutazione”).

I Comuni aderenti sono 26, il progetto si rivolge, nell’insieme, a 1.004.450 potenziali utenti e, su apposita richiesta dei Comuni attuatori e tenuto conto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, la fase di conclusione è prevista per il 31 marzo 2021 (stabilita con il decreto n. 25 del 20 marzo 2020 del Direttore della Direzione Servizi Sociali).

Con la legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018, la Regione del Veneto ha adottato il “Piano socio-sanitario regionale 2019-2023”, il quale prevede la promozione della centralità della famiglia nelle dinamiche sociali, economiche e culturali, quale obiettivo strategico da perseguire per favorire l’integrazione socio-sanitaria (Obiettivo Strategico 9, OS9).

Specificamente, il Piano socio-sanitario regionale 2019-2023 stabilisce di porre “la famiglia al centro delle dinamiche sociali, economiche, culturali, attribuendole il ruolo effettivo di soggetto di politica sociale. L’approccio che viene adottato prevede sì l’adozione di misure di supporto alla famiglia, finalizzate alla risoluzione di situazioni di disagio, ma anche, per uscire da un’ottica puramente assistenzialistica, il sostegno, la promozione e il potenziamento delle capacità della famiglia per ricoprire il ruolo attivo che oggigiorno le viene affidato” (“9.3 L’infanzia, l’adolescenza e la famiglia”, pagina 135).

A questo fine, il Piano socio-sanitario regionale prevede “la necessità di realizzare una programmazione duratura nel tempo così da andare verso un piano poliennale per la famiglia che incentivi e attivi politiche di sviluppo attraverso azioni rivolte al sostegno […] degli Sportelli famiglia” (“9.3 L’infanzia, l’adolescenza e la famiglia”, pagina 137).

Coerentemente con le disposizioni del Piano socio-sanitario regionale 2019-2023, la Giunta Regionale, da ultimo, ha approvato la deliberazione n. 910 del 28.6.2019, avente ad oggetto “Approvazione progetto sperimentale ‘Rilevazione e sostegno della fase di avvio degli Sportelli per l'assistenza familiare e del Registro regionale degli assistenti familiari’ - Articoli 7 e 8 della L.R. 17/10/2017, n. 38”, che ha stabilito, fra l’altro, anche gli “Sportelli per l’assistenza familiare”, che puntano ad offrire servizi qualificati di informazione, orientamento e supporto alle famiglie/persone, ai fini, in particolare, di facilitare l’incontro tra “domanda” (esigenze delle famiglie/persone) ed “offerta” (disponibilità, formazione ed esperienza dei lavoratori), nella prospettiva di favorire la personalizzazione, l’adeguatezza e la continuità nel tempo delle soluzioni in relazione ai bisogni, al progetto personale e al contesto di vita.

Per quanto espresso finora, la Regione del Veneto intende agevolare l’attivazione degli “Sportelli Famiglia” da parte dei Comuni in forma singola o associata (di cui all’art. 21 della legge n. 20 del 28 maggio 2020), proseguendo nel sostegno economico dello “Sportello Famiglia” avviato nel 2016, nella prospettiva di consolidare una misura coerente con gli obiettivi strategici del settore socio-sanitario e nelle more della definizione delle forme di coordinamento tra i servizi territoriali e i medesimi “Sportelli per la famiglia” attivi.

Per dare effettivo sostegno alla prosecuzione, si prevede un contributo economico complessivo di euro 500.000,00, da trasferire agli “Ambiti territoriali sociali” individuati con la deliberazione n. 1191 del 18 agosto 2020, suddividendo il finanziamento in ragione della popolazione residente 1° gennaio 2019 (Fonte Geo-Demo ISTAT), come da Allegato A al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale del medesimo.

I Comuni aderenti stileranno il progetto “Sportello Famiglia” avvalendosi delle indicazioni contenute nell’Allegato B – Indicazioni per l’implementazione dello Sportello Famiglia al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale del medesimo, in modo da consentire livelli omogenei di intervento e un’adeguata possibilità di confronto fra le diverse esperienze attivate.

Con particolare riguardo ai succitati “Sportelli per l’assistenza familiare” (giusta deliberazione n. 910 del 28.6.2019), lo “Sportello Famiglia” opera in continuità sinergica ed integrata con l’azione progettuale già avviata, estendendo le attività ai compiti configurati dalla legge regionale n. 38 del 17 ottobre 2017 “Norme per il sostegno delle famiglie e delle persone anziane, disabili, in condizioni di fragilità o non autosufficienza, per la qualificazione e il sostegno degli assistenti familiari”, in particolare all’articolo 8.

Con successivo provvedimento del Direttore della Direzione Servizi sociali, verrà approvato il modulo dell’attività di implementazione dello “Sportello Famiglia”, che dovrà essere trasmesso, dagli “Ambiti territoriali sociali”, nel termine indicato nel medesimo provvedimento.

Per quanto sopra esposto si determina in euro 500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati nel capitolo di spesa n. 103422, denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per le famiglie – Trasferimenti correnti (art. 20, l. 8.11.2000, n. 328 – art. 80, c. 17, l. 23.12.2000, n. 388)”, esercizio 2020, del bilancio di previsione 2020-2022.

La Direzione Servizi Sociali, alla quale è stato assegnato il capitolo di spesa citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza e che tale spesa trova copertura con il trasferimento statale, dell’annualità 2019, dal Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui all’accertamento in entrata n. 1597/2020 di euro 28.987.738,95, disposto con DDR n. 27 del 02/04/2020 ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le Politiche Sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 8.11.2000, n. 328 –art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”. Inoltre, le obbligazioni conseguenti, di natura non commerciale, non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118 e il successivo Decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;

VISTO il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 settembre 2019;

VISTA la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTA la L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto”, in particolare l’art. 2, comma 2, lettera o);

VISTA la L.R. n. 46 del 25 novembre 2019, avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2020-2022”;

VISTA la L.R. n. 20 del 28 maggio 2020, “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”, in particolare l’art. 21;

delibera

  1. di considerare le premesse quali parti integranti del presente provvedimento;
  2. di destinare euro 500.000,00 all’attivazione dello “Sportello Famiglia” previsto dalla legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” (art. 21), rivolto agli “Ambiti territoriali sociali” del territorio regionale individuati con la deliberazione n. 1191 del 18 agosto 2020, suddividendo il finanziamento in ragione della popolazione residente 1° gennaio 2019 (Fonte Geo-Demo ISTAT), come da Allegato A;
  3. di stabilire che gli “Ambiti territoriali sociali” impiegheranno il finanziamento in aderenza alle modalità di cui all’Allegato B – Indicazioni per l’implementazione dello Sportello Famiglia;
  4. di determinare in euro 500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati nel capitolo di spesa n. 103422, denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per le famiglie – Trasferimenti correnti (art. 20, l. 8.11.2000, n. 328 – art. 80, c. 17, l. 23.12.2000, n. 388)”, esercizio 2020, del bilancio di previsione 2020-2022;
  5. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali ha attestato che il capitolo di spesa presenta sufficiente capienza e che tale spesa trova copertura con il trasferimento statale, dell’annualità 2019, dal Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui all’accertamento in entrata n. 1597/2020, di euro 28.987.738,95, disposto con DDR n. 27 del 02/04/2020, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le Politiche Sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 8.11.2000, n. 328 –art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”;
  6. di incaricare il Direttore della struttura competente, o suo delegato, ad adottare tutti gli atti necessari all'applicazione del presente provvedimento, compresa l’adozione dell’impegno di spesa a favore degli “Ambiti territoriali sociali”;
  7. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, co. 1 del D.Lgs. 14 marzo 2013, numero 33;
  9. di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1305_20_AllegatoA_428132.pdf
Dgr_1305_20_AllegatoB_428132.pdf

Torna indietro