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Materia: Edilizia abitativa
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1189 del 18 agosto 2020
Criteri per la ripartizione del Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (FSA) per l'anno 2020. Art. 11, legge n. 431/1998.
Con il presente provvedimento la Giunta regionale individua i criteri per la ripartizione tra i Comuni, delle risorse del Fondo per il sostegno alla locazione (FSA) anno 2020 finalizzate all’assegnazione di contributi a cittadini titolari di contratti di affitto ai sensi della legge n. 431/1998 e autorizza l’avvio delle procedure per l’acquisizione del servizio informatico e di supporto giuridico per lo svolgimento interattivo della procedura amministrativa riguardante il Fondo.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
La legge 9 dicembre 1998, n. 431, recante “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo”, all’art. 11, ha istituito presso il Ministero dei Lavori Pubblici (ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) il “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”, al fine di sostenere le fasce sociali più deboli. Con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 7 giugno 1999, sono stati fissati i requisiti minimi dei conduttori per beneficiare dei contributi integrativi a valere sulle risorse assegnate al Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione.
Le risorse assegnate al Fondo vengono ripartite annualmente, ai sensi del comma 5 del citato articolo 11, come sostituito dall’art. 7, comma 2-bis, della legge 12 novembre 2004, n. 269, fra le Regioni dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Si precisa che nel periodo 2016-2018 lo Stato non ha destinato risorse al Fondo.
Per ciascuno degli anni 2019 e 2020, la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020», all’art. 1, comma 20, ha assegnato al Fondo la dotazione di 10 milioni di euro.
Con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 6 maggio 2020, n. 195, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 maggio 2020, n. 138, è stata approvata la ripartizione tra le Regioni delle risorse del Fondo relative all’annualità 2020 e al Veneto risultano assegnati euro 4.341.299,67. Di tale importo euro 56.766,60 sono già destinati alla copertura del servizio informatico e di supporto giuridico per lo svolgimento interattivo della procedura amministrativa riguardante il Fondo FSA 2019 come previsto dalla DGR n. 622/2020.
Al fine di ridurre il disagio abitativo che è dato riscontrare nel territorio nazionale, ulteriormente incrementato a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il comma 1, dell'articolo 29, del decreto legge n. 34 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ha disposto di incrementare la dotazione del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione di cui all'articolo 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, di ulteriori 160 milioni di euro per l'anno 2020. Sul successivo decreto di riparto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che assegna al Veneto ulteriori euro 10.129.699,22, è stata sancita l’intesa ai sensi del citato art. 11, comma 5, legge n. 431/98, nella seduta della Conferenza Unificata del 6 agosto 2020.
Il medesimo decreto prevede l’impiego delle maggiori risorse stanziate anche per l’integrazione di specifici procedimenti FSA-covid già attivati dalle Regioni, individuando criteri di selezione dei beneficiari sostanzialmente simili a quelli deliberati con DGR n. 622 del 19 maggio 2020.
Poiché la perdita di reddito o di entrate non è misurabile e compatibile con i criteri previsti per il Fondo Sostegno Affitti e considerato che in base agli esiti del procedimento FSA-covid, a causa delle limitate risorse disponibili e dei conseguenti criteri di accesso, sono risultate idonee n. 6.021 domande sulle n. 18.876 pervenute, si propone di destinare euro 4.500.000,00 delle maggiori risorse sopra citate spettanti alla Regione del Veneto in base allo schema di riparto Ministeriale, al procedimento FSA-covid secondo i criteri che verranno individuati in un prossimo provvedimento, ed euro 5.629.699,22 ad integrazione del Fondo FSA2020.
Le somme disponibili per l’FSA 2020, già trasferite dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, sono integrate da economie relative a precedenti edizioni del Fondo ammontanti ad euro 2.639,12, nonché dalle risorse assegnate al Fondo inquilini morosi incolpevoli non spese dai Comuni ad alta tensione abitativa.
Al riguardo, per l’annualità 2019 del Fondo inquilini morosi incolpevoli, con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze datato 23 dicembre 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 febbraio 2020, n. 31, sono state assegnate al Veneto risorse per complessivi euro 1.796.050,39. Dopo la ripartizione dei suddetti fondi sulla base del fabbisogno espresso dai Comuni, la somma residua di euro 780.935,13 è stata destinata, con DGR n. 950 del 14 luglio 2020, in adesione alle disposizioni di cui all’art. 65, comma 2 quater, del decreto legge n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020, all’incremento della dotazione del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione anno 2020.
Risultano pertanto complessivamente disponibili per il Fondo per il sostegno alla locazione anno 2020, euro 10.697.806,54 di cui euro 5.629.699,22 impegnabili solo dopo l’entrata in vigore del decreto di riparto ministeriale sul cui schema è stata sancita l’intesa, ai sensi del citato art. 11, comma 5, legge n. 431/98, nella seduta della Conferenza Unificata del 6 agosto 2020.
Ai sensi dell’articolo 12, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, occorre quindi stabilire preventivamente i criteri sulla base dei quali procedere al riparto del Fondo per l’anno 2020.
È reintrodotta, senza limitazione alcuna, la possibilità di partecipare al procedimento anche per i cittadini che, in sede di dichiarazione dei redditi relativi all’anno cui si riferisce la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE, hanno usufruito della detrazione IRPEF per l’affitto, pur tenendo conto di tale detrazione in sede di erogazione del contributo.
Possono partecipare al Fondo tutti i Comuni del Veneto che si impegnino a cofinanziare il Fondo in misura non inferiore al 6,5% del fabbisogno espresso nell’ultima edizione del Fondo completata (FSA2015) fissando il cofinanziamento obbligatorio nell’importo minimo di euro 2.000,00 e massimo di euro 50.000,00 come riportato nell’Allegato A al presente provvedimento. Possono altresì concorrere i Comuni che non abbiano partecipato al FSA 2015, non elencati nell’Allegato A, qualora si impegnino a cofinanziare il procedimento nella misura minima richiesta. Qualora il Comune decida di cofinanziare in misura superiore alla quota richiesta indicata nell’Allegato A, le somme eccedenti parteciperanno ad un riparto premiale, secondo quanto precisato nell’Allegato B, al presente provvedimento.
L’impegno a partecipare al procedimento dovrà essere comunicato dai Comuni alla Regione – Unità Organizzativa Edilizia - entro 30 giorni dalla pubblicazione nel BUR del presente provvedimento, in modo da consentire di procedere entro l’anno al riparto del Fondo fra i Comuni partecipanti.
In ogni caso, ai fini dell’ammissione al procedimento, i Comuni dovranno aver provveduto alla restituzione delle economie relative ai riparti degli anni precedenti, come quantificate a seguito della rendicontazione relativa all’annualità di riferimento.
Come è noto con DGR 05/11/2019, n.1643, successivamente modificata con DGR 19 maggio 2020, n. 638, sono stati individuati i criteri per il riparto delle risorse assegnate al Fondo Sostegno Affitti anno 2019 (FSA2019) riservato ai Comuni elencati nell’Allegato B alla DGR 1643/2019. Tale procedimento è stato sospeso a causa del confinamento Covid per l’impossibilità dei cittadini di presentare la domanda e la Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fine ISEE. Attualmente sono in corso le operazioni per adempiere alle formalità di nomina dei Rup e delega alla tutela dei dati dei richiedenti come previsto dal GDPR UE n. 2016/679. Pertanto, in considerazione del perdurare dell’emergenza Covid e per limitare i disagi ai cittadini interessati al contributo, si ritiene opportuno prevedere di organizzare la raccolta delle domande FSA2019 contestualmente a quella delle domande FSA2020, limitando, per i Comuni interessati ad entrambi i procedimenti, la raccolta dei dati relativi al FSA2020 alle sole informazioni che abbiano subito una variazione da un’annualità all’altra.
Nell’Allegato B al presente provvedimento sono riportate le condizioni e le procedure per l’assegnazione delle risorse in argomento.
Infine, come nelle passate edizioni del Fondo, per agevolare i Comuni nella raccolta e trasmissione dei dati nonché nella determinazione del contributo a favore degli aventi diritto, si ritiene di mettere a disposizione dei suddetti Enti un apposito servizio informatico e di supporto giuridico, che consenta di elaborare in tempo reale le domande raccolte, di effettuare le eventuali necessarie variazioni, nonché di monitorare costantemente l’andamento del procedimento, fornendo agli Enti medesimi un servizio qualificato di assistenza tecnica e amministrativo-giuridica, la produzione dei prospetti di riparto e liquidazione, nonché le procedure per la rendicontazione dei contributi erogati. Ai fini dell’acquisizione del servizio informatico e di supporto giuridico per la gestione del procedimento FSA 2020, si procederà all’inserimento nel Programma biennale 2020-2021 ed elenco annuale 2020 dei servizi e delle forniture regionali, approvato con DGR n. 300 del 10 marzo 2020 in conformità a quanto previsto dal D.M. 16 gennaio 2018, n. 14, in particolare l’articolo 7, e dal recente D.L. 16 luglio 2020, n. 76, in particolare l’articolo 8, comma 1, lett. d), per l’importo massimo della relativa obbligazione di spesa fissato in euro 150.000,00 =Iva esclusa.
In proposito, considerato che non risultano attive convenzioni stipulate dalla “Concessionaria Servizi Informativi Pubblici” (CONSIP) aventi ad oggetto il servizio di cui trattasi e che detto servizio non può essere acquisito, in quanto non previsto, mediante le convenzioni stipulate dalle centrali di committenza regionali istituite ai sensi dell’art. 1, comma 455, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ovvero tramite altre soluzioni centralizzate locali degli acquisti, la competente Direzione Lavori Pubblici ed Edilizia propone che l’acquisizione del predetto servizio avvenga, ai sensi del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, tenendo conto altresì delle novità introdotte dal D.L. 16 luglio 2020 n. 76, finalizzate ad incentivare gli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale in relazione all’aggiudicazione dei contratti pubblici sotto soglia.
La copertura finanziaria è individuata nell’ambito delle risorse disponibili sul capitolo n. 40041/U del bilancio di previsione 2020-2022, esercizio 2020.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l’art 11 della legge n. 431/1998;
VISTO l’art. 1, comma 21, della legge n. 205/2017;
VISTO il decreto legge n.18/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020;
VISTO il decreto legge n. 32/2000 convertito con legge n. 97/2000;
VISTO l’art. 29 del decreto legge n. 34/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020;
VISTO il decreto legge n. 76/2020;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013;
VISTO il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 14/2018;
VISTO il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 23 dicembre 2019 recante “Fondo inquilini morosi incolpevoli di cui all’articolo 6, comma 5 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124. Riparto annualità 2019”;
VISTO il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 6 maggio 2020, n. 195 recante “Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. Riparto disponibilità anno 2020”;
VISTA la DGR n. 300 del 10 marzo 2020 recante “Approvazione del Programma biennale 2020-2021 ed Elenco annuale 2020 dei Servizi e delle Forniture regionali. DM 16 gennaio 2018, n. 14, art. 6”;
VISTA la DGR n. 950 del 14 luglio 2020 recante “Ripartizione tra i Comuni ad alta tensione abitativa del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli – disponibilità anno 2019. Decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124”;
VISTO l’art. 2, comma 2, lettera o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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