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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 100 del 07 luglio 2020


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 814 del 23 giugno 2020

Individuazione delle risorse, per l'anno 2020, da destinare ai "Consultori familiari socio-educativi", ai sensi dell'art. 15 della L.R. numero 28 del 25 marzo 1977.

Note per la trasparenza

Con il presente atto, si individuano le risorse da assegnare, per l’anno 2020, ai “Consultori familiari socio-educativi”, ai sensi dell’art. 15 della legge regionale 25 marzo 1977, numero 28, “Disciplina dei consultori familiari”, sulla base dei dati dell’attività 2019.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto - allo scopo di realizzare il servizio di consulenza e di assistenza al singolo, alla coppia ed alla famiglia, in atto o in via di formazione, secondo le finalità indicate nell’articolo 1 della legge numero 405 del 29 luglio 1975, “Istituzione dei consultori familiari” - ha disciplinato, con la legge regionale numero 28 del 28 marzo 1977, l’istituzione dei consultori familiari pubblici e privati nel proprio territorio.

La medesima legge regionale, all’articolo 15, ha disposto la concessione di contributi ai “Consultori familiari riconosciuti” che non perseguono fini di lucro e che assicurano la gratuità delle prestazioni e con la legge regionale 20 luglio 1989, numero 22, così come modificata dall’articolo 78 della legge regionale numero 3 del 3 febbraio 1998, è stato determinato l’ammontare massimo del contributo annuale in euro 12.394,97, per ogni singolo Consultorio Privato riconosciuto, per accedere al quale il richiedente deve presentare, entro il 31 gennaio, un’apposita domanda, corredata dal programma delle iniziative da attuare entro l'anno e dal resoconto dell'attività svolta nell'anno precedente.

Con la deliberazione numero 1349 del 22 agosto 2017 la Giunta Regionale ha approvato i requisiti per una nuova unità di offerta denominata “Consultori familiari socio-educativi”, la quale va ad integrare l'Allegato B della deliberazione numero 84 del 16 gennaio 2007 della Giunta Regionale, contenente le unità di offerta non soggette ad autorizzazione all'esercizio ma che entrano a far parte del sistema dei servizi resi in quanto previsti dal Piano socio-sanitario regionale e per i quali l'erogazione del servizio è soggetta all'obbligo di comunicazione di avvio dell'attività, da presentare al Comune dove hanno sede (e per conoscenza alla Regione del Veneto), dando evidenza, al momento della comunicazione d’avvio, del possesso dei requisiti di cui all’Allegato A del medesimo provvedimento.

La Giunta Regionale con la deliberazione numero 198 del 20 febbraio 2018 ha stabilito una parziale modifica ad un requisito minimo specifico già individuato con la delibera numero 1349 del 22 agosto 2017, con riferimento agli standard minimi dell’unità di offerta.

Con il decreto numero 31 del 18 dicembre 2019, il Direttore regionale della struttura competente ha approvato l’elenco regionale dei 31 “Consultori Familiari Socio-Educativi” attivi nel 2019 nel territorio della Regione del Veneto, indicando anche la data di avvio delle attività e la scadenza triennale della comunicazione di avvio.

Con il decreto del 4 settembre 2019, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato la ripartizione delle risorse finanziarie afferenti al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) per l’anno 2019, assegnando alla Regione del Veneto la somma di euro 28.987.738,95. Le Regioni, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, hanno programmato, per l’annualità 2019, gli impieghi delle risorse loro destinate ai sensi dell’art. 2, comma 1 del predetto decreto, in coerenza con il “Piano sociale nazionale” relativo al triennio 2018-2020.

Per l’annualità 2019, la programmazione degli impieghi del FNPS è stata comunicata dalla Regione del Veneto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota del 4 novembre 2019 (prot. numero 473878/2019) e prevede un importo complessivo di euro 1.412.861,56 nella Macroattività “Accesso, valutazione e progettazione” dell’Area 1 “Famiglia e minori”, comprensivo dell’intervento a favore dei Consultori familiari socio-educativi, ammontante ad euro 385.000,00.    

Con il presente atto, si intende porre il focus sull’impegno a sviluppare azioni inerenti ai “Servizi per l’accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale”, proponendo l’assegnazione del contributo, per l’anno 2020, a favore dei 31 “Consultori familiari socio-educativi” attivi nel 2019, per le loro attività di promozione/prevenzione e di sostegno a favore delle persone e delle famiglie, in un’ottica di collaborazione ed integrazione con i servizi socio-sanitari del territorio (ai sensi della legge regionale numero 28 del 28 marzo 1977, articolo 15).

Pertanto, con il presente provvedimento, si propone di destinare, per l’anno 2020, la somma complessiva di euro 385.000,00 ai 31 “Consultori familiari socio-educativi” attivi nel 2019, di cui al decreto numero 31 del 18 dicembre 2019 del Direttore regionale competente.

Tale contributo sarà riconosciuto ai “Consultori” che risulteranno in regola con quanto previsto dalla legge regionale numero 28 del 28 marzo 1977 (in particolare dell’art. 15) e subordinatamente alla presenza di documenti di rendicontazione delle spese e dei dati di attività relativi all’anno 2019, assicurando il rimborso delle spese sostenute al netto delle entrate e sino ad una concorrenza massima di euro 12.394,97 (ai sensi ai sensi della legge regionale numero 22 del 20 luglio 1989, così come modificata dall’articolo 78 della legge regionale numero 3 del 3 febbraio 1998), rapportato al periodo di attività.

La Giunta Regionale, con la deliberazione numero 1349 del 22 agosto 2017, ha approvato, altresì, di attivare un gruppo di lavoro per il monitoraggio dell’applicazione locale della disciplina regionale in materia di “Consultori familiari socio-educativi”.

Col D.D.R. numero 123 del 20 ottobre 2017, è stato nominato il gruppo di lavoro, che ha approfondito le esigenze di gestione del “Consultorio” rispetto alle finalità che il medesimo deve garantire in base alla disciplina stabilita dalla Regione, elaborando un prospetto di indicatori delle attività, un modello di istanza di contribuzione e una prassi per la presentazione dei dati necessari a quantificare il contributo annuale. Inoltre, i partecipanti al gruppo di lavoro hanno accompagnato le comunicazioni istituzionali della Regione con incontri auto-gestiti per singolo territorio provinciale.

Alla data attuale, il gruppo di lavoro ha esaurito le sue finalità.

Tenuto conto della necessità di assicurare un presidio costante della qualità del servizio erogato dai “Consultori familiari socio-educativi”, si ritiene opportuno riattivare il gruppo di lavoro, prevedendo, per un’ulteriore analisi delle attività, la durata di un anno dalla prima convocazione.

Ciò premesso, si determina in euro 385.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, a favore dei 31 Consultori familiari socio-educativi in oggetto, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore regionale della Direrzione Servizi sociali, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa numero 103422 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per le famiglie - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, del Bilancio regionale di previsione 2020-2022 - Esercizio 2020.

L’ammontare di euro 385.000,00 è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata numero 1527/2020, di complessivi euro 28.987.738,95, disposto con DDR numero 27 del 2 aprile 2020, ai sensi dell’articolo 53 del Decreto legislativo numero 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata numero 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.

Si incarica il Direttore regionale della Direzione Servizi sociali ad adottare tutti i provvedimenti conseguenti in attuazione del presente provvedimento, ivi compresi l’adozione dell’impegno e la ricostituzione del gruppo di lavoro.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118 e il successivo Decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126;
  • il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 settembre 2019;
  • la L.R. numero 28 del 25 marzo 1977 “Disciplina dei Consultori familiari”;
  • la L.R. numero 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;
  • la L.R. numero 54, art. 2, co. 2, lett. b), del 31 dicembre 2012 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto”;
  • la L.R. numero 46 del 25 novembre 2019, avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2020-2022”;
  • la D.G.R. numero 1349 del 22 agosto 2017 di “Approvazione dei requisiti per l'unità di offerta Consultorio Familiare Socio Educativo: integrazione all'All. B della DGR n. 84 del 6 marzo 2007 (L.R. 16 agosto 2002, n. 22)”;
  • la D.G.R. numero 198 del 20 febbraio 2018 di “Assegnazione delle risorse per gli anni 2017 e 2018 ai Consultori Familiari Socio Educativi ex L.R. n. 28/1977 e modifica alla DGR n. 1349 del 22 agosto 2017 ad oggetto ‘Approvazione dei requisiti per l'unità di offerta Consultorio Familiare Socio Educativo: integrazione all'All. B della DGR n. 84 del 6 marzo 2007 (L.R. 16 agosto 2002, n. 22)”;

delibera

  1. di considerare le premesse parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di quantificare nell’importo complessivo di euro 385.000,00 le risorse da assegnare, in attuazione della L.R. numero 28 del 25 marzo 1977, ai 31 “Consultori familiari socio-educativi” attivi nel 2019 individuati con il decreto numero 31 del 18 dicembre 2019 del Direttore regionale competente;
  3. di determinare in euro 385.000,00 l’importo massimo dell’obbligazione di spesa di cui al punto 2., all’assunzione della quale provvederà con proprio atto il Direttore regionale della Direzione Servizi sociali, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa numero 103422, denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per le famiglie - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, del Bilancio regionale di previsione 2020-2022 - Esercizio 2020;
  4. di dare atto che l’ammontare di euro 385.000,00 è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura dell’obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata numero 1527/2020 per complessivi euro 28.987.738,95, disposto con D.D.R. numero 27 del 2 aprile 2020, ai sensi dell’art. 53 del Decreto legislativo numero 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”;
  5. di incaricare il Direttore regionale della Direzione Servizi sociali ad assumere ogni atto conseguente in attuazione del presente provvedimento, comprese l’adozione dell’impegno e la ricostituzione del gruppo di lavoro regionale per il monitoraggio dell'applicazione locale del presente provvedimento, prevedendo una durata massima di attività di un anno dalla prima convocazione;
  6. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011 e non riveste natura di debito commerciale;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33;
  8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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