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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 26 giugno 2020


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 818 del 23 giugno 2020

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Ob. specifico 4 - Priorità d'investimento 8.v .Approvazione dell'Avviso pubblico "Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti finalizzati a rilanciare il settore dei servizi e delle produzioni culturali e creare un volano per far ripartire le prestazioni delle organizzazioni e dei professionisti della cultura, dei beni culturali e dello spettacolo dal vivo.

Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Cristiano Corazzari, riferisce quanto segue.

Lo scorso 30 gennaio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia da Covid-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

L’attuale emergenza, sanitaria ed economica, ha avuto l’effetto di un terremoto sul mercato del lavoro con riferimento a tutti i settori produttivi. L’ambito culturale ha accusato in modo particolare l’interruzione delle attività, con importanti danni sia in termini economici e sociali, sia rispetto alla crescita della comunità e dell’individuo.

Le misure adottate in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno imposto la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico, con un evidente impatto importante per gli operatori del settore culturale che si sono trovati a dover interrompere le proprie attività e che si trovano ora in situazioni di difficoltà a causa dei mancati incassi e del permanere di costi di gestione delle strutture che gestiscono.

Come rilevato dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro, “nel periodo 23 febbraio -– 17 maggio 2020 si è registrata una perdita congiunturale netta di posizioni di lavoro dipendente che si attesta attorno a 60-65.000 unità (-3% dell’occupazione dipendente)”, e che ha colpito più pesantemente proprio “i servizi di editoria e cultura, registrando 67 assunzioni tra il 23 febbraio e il 3 maggio 2020 contro le 1.150 registrate  nello stesso periodo 2019, e 13 assunzioni tra il 4 maggio e il 17 maggio 2020 contro le 69 registrate nello stesso periodo 2019”.

Nelle settimane di sospensione delle attività, la tecnologia ha avuto un’importanza strategica nel proseguimento della produzione e della fruizione culturale; molte strutture hanno risposto all’emergenza riorganizzando i propri servizi con l’adozione e il potenziamento di modalità in remoto online o offline, per esempio promuovendo visite virtuali di spazi museali o organizzando seminari e conferenze via web, webinar, stanze virtuali, ecc. Ma pur compiendo uno sforzo organizzativo e creativo per reinventare i propri servizi, il settore culturale e, in particolare, il comparto dello spettacolo dal vivo e delle arti performative, ha patito, in misura ancora maggiore, la crisi. L’interruzione delle attività ha avuto un impatto rilevante nello sviluppo del territorio se si considera che il Veneto è la regione che produce più presenze (ovvero il numero di partecipanti in manifestazioni per le quali non è previsto il rilascio di titoli d’accesso), dopo la Lombardia, negli ambiti dello spettacolo, ovvero nelle attività cinematografica, teatrale, concertistica, sportiva, ballo e concertini, mostre ed esposizioni, attività con pluralità di generi.

Occorre, pertanto, ridisegnare il settore di produzione e servizi culturali così importante per lo sviluppo e la crescita di ogni individuo così come dell’intera società. Le imprese e le organizzazioni culturali devono innovare per ampliare il proprio pubblico e sviluppare nuovi servizi, contenuti e nuove pratiche creative che apportino un valore per la collettività. Per la ripresa delle attività, i soggetti di natura privata, comprese le imprese culturali e creative e i soggetti di natura pubblica che operano nei settori delle arti espositive e dello spettacolo dal vivo (ed in particolare del teatro, della musica, della danza) e che gestiscono attività di proiezione cinematografica, dovranno attenersi ai protocolli di sicurezza finalizzati al contenimento del rischio di contagio da Covid-19.

Ciò comporta lo sviluppo di nuovi prodotti e esperienze culturali per i propri spettatori e la revisione delle modalità operative e organizzative di erogazione degli spettacoli, anche in nuovi spazi o con modalità in remoto, ecc.

La rinascita dell’intero tessuto imprenditoriale e sociale del Veneto può ripartire facendo leva anche su questo settore, fornendo strumenti agli operatori e ai protagonisti del settore delle industrie creative e culturali per rilanciare nuove produzioni in grado di narrare a livello internazionale il contesto della società attuale. Si tratta di una sfida economica e imprenditoriale e allo stesso tempo artistica e culturale di assoluta unicità, che esige anche adeguati strumenti di comunicazione (canali web e contest), adeguati spazi di condivisione (festival e rassegne) seppure con nuove modalità di servizio (distanziamento sociale, piccoli gruppi, ecc).

Tale iniziativa ha la più ampia finalità di rilanciare il settore dei servizi e delle produzioni culturali e creare un volano per far ripartire le prestazioni delle organizzazioni e dei professionisti della cultura, dei beni culturali e dello spettacolo, prevedendo un Piano di Adeguamento e Rilancio dei servizi e dei prodotti erogati dalle imprese del settore. Tale Piano dovrà essere sviluppato a partire dall’analisi dei bisogni delle organizzazioni destinatarie, verosimilmente mutati in seguito all’emergenza Covid-19, nell’ottica di individuare soluzioni innovative per adeguare, ridefinire e rilanciare i servizi erogati dalle stesse organizzazioni.

Tale iniziativa, si pone all’interno dell’Asse Occupabilità del POR FSE 2014-2020 agendo sull’obiettivo specifico 4.

Tutto ciò premesso si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura” per un importo complessivo di Euro 3.000.000,00 a valere sull’Asse I – Occupabilità – POR FSE 2014-2020 – Ob. specifico 4 – Priorità d’investimento 8.v (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – POR FSE 2014-2020 – Ob. specifico 4 – Priorità d’investimento 8.v.  Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 3.000.000,00, saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020 con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2020 - Euro 2.100.000,00 di cui:

  • Euro 1.050.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota comunitaria - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 735.000,00 quale quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota statale - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 315.000,00 quale quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (Dec. Ue 12/12/2014, n. 9751)”;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 900.000,00 di cui:

  • Euro 450.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota comunitaria - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 315.000,00 quale quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota statale - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 135.000,00 quale quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (Dec. Ue 12/12/2014, n. 9751)”.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n.124/2017.

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari” – “Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, anziché del 40%.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B), entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 30 luglio 2020.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.

Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la regione Veneto in Italia;
  • la Decisione della Commissione Europea (C(2018) 8658 final) del 7 dicembre 2018, di modifica del POR FSE Veneto 2014-2020 adottato con Decisione (C(2014) 9751 final) del 12 dicembre 2014;
  • la Comunicazione “Risposta economica coordinata all’emergenza COVID-19” del 13 marzo 2020;
  • il Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020;
  • il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile  2020;
  • il Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 " C(2020) 1863 del 19 marzo 2020;
  • la Comunicazione C(2020) 2215 del 03/04/2020;
  • la Comunicazione C(2020) 3156 del 08/05/2020;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 1, comma 821;
  • la Legge 22 maggio 2017, n. 81 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • l’art. 35 del D.L. n. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017;
  • il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, successivamente convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27;
  • il Decreto Legge n. 23 del 8/04/2020, Decreto “Liquidità”;
  • il Decreto Legge n. 34 del 19/05/2020, Decreto “Rilancio”;
  • la Legge regionale n. 50 del 5/09/1984, “Norme in materia di musei, biblioteche, archivi di enti locali o di interesse locale”;
  • la Legge regionale n. 51 del 5/09/1984, “Interventi della Regione per lo sviluppo e la diffusione delle attività culturali”;
  • la Legge regionale n. 52 del 5/09/1984, “Norme in materia di promozione e diffusione di attività artistiche, musicali, teatrali e cinematografiche”;
  • la Legge regionale n. 25 del 9/10/2009, “Interventi regionali per il sistema del cinema e dell’audiovisivo e per la localizzazione delle sale cinematografiche nel Veneto”;
  • la Legge regionale n. 19 del 9/08/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la Legge regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale n. 21 dell’8 giugno 2012;
  • la Legge regionale n. 8 del 31/03/2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la Legge regionale n. 17 del 20/05/2020 “Iniziative a sostegno dei soggetti che operano nel settore della cultura e dell’attività motoria e sportiva”;
  • la Legge regionale n. 44 del 25/112019 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge regionale n. 45 del 25/11/2019 “Legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge regionale n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022”;
  • la DGR n. 1716 del 29/11/2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2020-2022”;
  • il DSGP n. 10 del 16/12/2019 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020/2022;
  • la DGR n. 30 del 21/01/2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020/2022;
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 1816 del 07/11/2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017”;
  • la DGR n. 404 del 31/03/ 2020 “Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea” (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali”;
  • la DGR n. 745 del 16/06/2020 “Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all’emergenza COVID-19, anche in adesione all’Accordo tra il Governo e la Regione del Veneto sui contenuti e sulle modalità di riprogrammazione”;
  • l’art. 2, comma 2, della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con Legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del POR FSE 2014-2020 Asse I Occupabilità, l’Avviso pubblico “Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura” di cui all’Allegato A e la relativa Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti finalizzati a rilanciare il settore dei servizi e delle produzioni culturali e creare un volano per far ripartire le prestazioni delle organizzazioni e dei professionisti della cultura, dei beni culturali e dello spettacolo dal vivo;
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 3.000.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti a valere sull’Asse I Occupabilità - POR FSE 2014-2020;
  4. di determinare in Euro 3.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2010/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 del 12/12/2014, Asse I Occupabilità, con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2020 - Euro 2.100.000,00 di cui:

  • Euro 1.050.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota comunitaria - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 735.000,00 quale quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota statale - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 315.000,00 quale quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione – regionale - trasferimenti correnti (Dec. Ue 12/12/2014, n. 9751)”;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 900.000,00 di cui:

  • Euro 450.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota comunitaria - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 315.000,00 quale quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - quota statale - trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”;
  • Euro 135.000,00 quale quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (Dec. Ue 12/12/2014, n. 9751)”;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, alla quale sono stati assegnati i capitoli di cui al punto precedente, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e s.m.i. e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di stabilire che l’erogazione della prima anticipazione sia di un importo pari al 70% del costo di ogni progetto, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - Procedure per l’erogazione dei contributi di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  5. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  6. di precisare che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al sopra citato punto D della DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori esteri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  7. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 30 luglio 2020;
  8. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno a seguito del presente provvedimento ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;
  9. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo strategico di cui al DEFR 2020-2022 n. 15.02.01 “Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano”;
  10. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno e coerente utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_818_20_AllegatoA_422845.pdf
Dgr_818_20_AllegatoB_422845.pdf

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