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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 776 del 16 giugno 2020
Individuazione dei criteri e delle risorse da assegnare a sostegno degli interventi a tutela dei minori in situazione di disagio con progetti di affido familiare per l'anno 2019.
Con il presente provvedimento si individuano i criteri e le risorse da assegnare al sostegno dell’affido familiare per l’anno 2019, sulla base delle spese sostenute nell’anno 2018, a favore di Comuni e Aziende Ulss, nell’ambito degli interventi previsti dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali di cui al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 settembre 2019.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Preso atto di quanto espresso all’articolo 1 della legge 184/1983, così come modificata dalla legge 149/2001 “Diritto del Minore ad una famiglia”, che afferma il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia, la Regione del Veneto ha sostenuto e intende sostenere l’affido familiare quale risorsa elettiva finalizzata al sostegno dei minori e delle loro famiglie in difficoltà riconoscendo a Comuni e Aziende Ulss, se delegate, un contributo per il sostegno economico alle famiglie affidatarie, nell’ambito di un adeguato ed efficace contesto di programmazione delle risorse accoglienti del territorio;
Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 settembre 2019 ha approvato la ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS), per l’anno 2019, assegnando alla Regione del Veneto l’importo complessivo di euro 28.987.738,95.
Le regioni, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, hanno programmano, per l’annualità 2019, gli impieghi delle risorse complessivamente loro destinate ai sensi dell’art. 2, comma 1, in coerenza con il Piano sociale nazionale relativo al triennio 2018-2020. La programmazione degli impieghi del FNPS, per l’annualità 2019, è stata comunicata dalla Regione del Veneto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota del 4 novembre 2019, al prot. n. 473878, ed include nella Macroattività “Interventi per favorire la domiciliarità” dell’Area 1 “Famiglia e minori” un importo complessivo di euro 4.850.000,00 per gli affidi familiari.
Con il presente provvedimento si propone l’assegnazione delle quote da destinare al sostegno dell’affido familiare per l’anno 2019, quantificato sulla base delle spese sostenute nell’anno 2018, a favore di Comuni e Aziende Ulss, se delegate. I contributi sono quantificati sulla base del sistema di rilevazione Ge.Min.I (sistema informativo regionale minori fuori famiglia), secondo i criteri individuati all’Allegato A alla D.G.R. n. 2908 del 30 dicembre 2013, recante in oggetto “Riparto del Fondo regionale per le politiche sociali (ex L.R. 13 aprile 2001, n. 11)-Sostegno di iniziative a tutela dei minori in situazione di disagio e inserimento presso famiglie affidatarie” e successivamente validati con comunicazione formale da parte dei Comuni e delle Aziende ULSS interessate;
Il limite mensile di riferimento del contributo regionale è pari all’ammontare della pensione minima I.N.P.S. per lavoratori dipendenti in vigore nell’anno 2018;
Ciò premesso, si determina in euro 4.850.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, a favore dei Comuni e Aziende Ulss, se delegate, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 102039 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per l'infanzia - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, del bilancio di previsione 2020-2022. La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa citato, ha attestato la effettiva disponibilità delle risorse nel bilancio 2020-2022.
Le obbligazioni conseguenti, di natura non commerciale, non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011.
L’ammontare di euro 4.850.000,00 è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata n. 1597/2020 di complessivi euro 28.987.738,95, disposto con DDR n. 27 del 2 aprile 2020, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.
In conformità con gli intendimenti della L.R. n. 19 del 25 ottobre 2016, si propone di delegare all'Azienda Zero per la fase dell'erogazione dei predetti contributi, relativi all'anno 2019, nell'ottica della razionalizzazione dei processi di gestione delle risorse a beneficio dei destinatari sul territorio, sulla base della trasmissione da parte della Regione del Veneto dell'elenco dei soggetti beneficiari, dei relativi dati anagrafici e fiscali e delle somme assegnate per l'anno 2019. Ad Azienda Zero competono altresì gli adempimenti connessi al pagamento, ossia verifica Equitalia e adempimenti fiscali relativi alle ritenute applicate;
Ciò premesso, si incarica il Direttore della Direzione Servizi Sociali dell’esecuzione del presente atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la L. n. 184/1983 e s.m.i. e la legge 149/2001;
VISTO il D. Lgs. n. 126/2014 integrativo e correttivo del D. Lgs. n. 118/2011;
VISTO il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 settembre 2019;
VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTA la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001; n. 1 del 7 gennaio 2011; n. 19 del 25 ottobre 2016 e n. 46 del 25 novembre 2019;
VISTA la DGR n. 2908 del 30 dicembre 2013;
VISTO il DDR n. 27 del 2 aprile 2020;
delibera
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