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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 78 del 26 maggio 2020


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 577 del 12 maggio 2020

Assemblea ordinaria dei Soci di Veneto Sviluppo S.p.a. del 18.05.2020 ore 10.00.

Note per la trasparenza

Partecipazione all’assemblea ordinaria dei Soci di Veneto Sviluppo S.p.a. del 18.05.2020 alle ore 10.00 avente all’ordine del giorno: Comunicazioni del Presidente; Presentazione e approvazione del Bilancio al 31.12.2019 (Bilancio al 31.12.2019 – Relazione del Collegio Sindacale – Relazione della società di Revisione) – delibere inerenti e conseguenti; Relazione sul Governo Societario (art. 6, comma 4, D.Lgs. 175/2016) – presa d’atto; Relazione dell’organo amministrativo in merito al funzionamento del sistema dei controlli adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001 – presa d’atto; Relazione dell’organo amministrativo in merito alla realizzazione degli obiettivi assegnati dal DEFR – presa d’atto; Rinuncia e transazione dell’azione sociale di responsabilità promossa ai sensi dell’art. 2393 c.c. sulla base della delibera assembleare del 20.01.2016 – delibere inerenti e conseguenti.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Con nota 14.04.2020 prot. 2695/2020, (prot. reg. 14.04.2020 n. 154344), integrata con nota 15.04.2020 n. 2727 (prot. reg. 16.04.2020 n. 156246) è stata comunicata la convocazione dell'Assemblea ordinaria dei Soci di Veneto Sviluppo S.p.a. che si terrà presso la sede presso la sede legale della Società in Venezia – Marghera, Parco Scientifico Tecnologico Vega – Edificio Lybra – Via delle Industrie, 19/D, in prima convocazione per il giorno 29.04.2020, ore 10.00 e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 18.05.2020, stessi luogo e ora, per discutere e deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. Comunicazioni del Presidente;
  2. Presentazione e approvazione del Bilancio al 31.12.2019 (Bilancio al 31.12.2019 – Relazione del Collegio Sindacale – Relazione della società di Revisione) – delibere inerenti e conseguenti;
  3. Relazione sul Governo Societario (art. 6, comma 4, D. Lgs. 175/2016) – presa d’atto;
  4. Relazione dell’organo amministrativo in merito al funzionamento del sistema dei controlli adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001 – presa d’atto;
  5. Relazione dell’organo amministrativo in merito alla realizzazione degli obiettivi assegnati dal DEFR – presa d’atto;
  6. Rinuncia e transazione dell’azione sociale di responsabilità promossa ai sensi dell’art. 2393 c.c. sulla base della delibera assembleare del 20.01.2016 – delibere inerenti e conseguenti.

In relazione al primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto delle comunicazioni effettuate dal Presidente di Veneto Sviluppo S.p.a..

In relazione a quanto previsto dal secondo punto all’ordine del giorno si rappresenta quanto segue.

Secondo quanto previsto dalle direttive contenute nella lett. H-I della DGR 2951/2010, come modificata dalla DGR 258/2013 e dalla DGR 2101/2014, l’organo amministrativo della società è tenuto ad illustrare in modo dettagliato, all’interno della relazione al bilancio consuntivo, l’applicazione e il rispetto di una serie di direttive fornite dalla Giunta regionale.

Al fine di agevolare tale adempimento, la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali, con nota 25.02.2020 prot.  88742, ha trasmesso alla Società apposita tabella da compilare.

La lettera citata prevede, inoltre, che nel provvedimento della Giunta regionale regolante la partecipazione del rappresentante regionale all’assemblea societaria di approvazione del bilancio, venga riportata la situazione della Società rispetto alle direttive impartite e vengano formulate le opportune osservazioni.

Da quanto rappresentato nella relazione sulla gestione e nella tabella compilata da Veneto Sviluppo S.p.a. (rif. nota 30.03.2020 prot. 2542 – prot. reg. 31.03.2020 n. 138732), rinvenibili negli Allegato A e B, emerge che:

  • la società dichiara di non rientrare fra i destinatari del D.Lgs. 50/2016, ma di ispirarsi comunque ai criteri di trasparenza, economicità e pubblicità posti alla base della normativa in materia di appalti. La Società in data 16.01.2014 si era dotata di un proprio “Regolamento acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario”, modificato in data 28.10.2014 e da ultimo aggiornato con la versione adottata in data 20.01.2020;
  • il costo totale del personale nel 2019 dichiarato dalla Società è stato di € 1.653.449,00 mentre il valore medio del costo del personale nel triennio 2011/2013 era pari a € 2.150.866,00, rimanendo pertanto al di sotto del limite previsto dalla DGR 447/2015. Per quanto riguarda il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al 01.01.2018 era pari a 29 unità, al 01.01.2019 era pari a 26 unità, mentre al 31.12.2019 è pari a 25 unità.
  • il superamento del trattamento economico nel 2019 rispetto al 2013 per i dipendenti è dovuto all’applicazione ordinaria del CNNL e incrementi per modifiche posizioni organizzative e assunzione di responsabilità;
  • a società non ha sostenuto costi nel 2019 per quanto riguarda il personale a tempo determinato, co.co.co. o con contratti a progetto. Nel 2009 il relativo costo era stato di € 63.997,00;
  • il costo per studi ed incarichi di consulenza nel 2019 è stato di € 343.973,00, mentre nel 2009 ammontava ad € 512.948,00;
  • i costi per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza sostenuti nel 2019 sono pari a € 48.795,00, mentre essi erano stati di € 221.436,00 nel 2009;
  • non sono stati sostenuti costi per sponsorizzazioni;
  • la Società dichiara di aver nominato nel 2019 propri rappresentanti negli organi di amministrazione delle società partecipate dalla medesima, anche tenuto conto della deroga ai doppi incarichi prevista per la particolare attività svolta dalla Finanziaria regionale concessa con DGR 1473/2017;
  • nell’anno 2019 il costo per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisizione di buoni taxi è stato di € 7.958,00, mentre era pari ad € 30.947,00 nel 2011;
  • anche nel 2019 la Società ha monitorato l’applicazione dell’art. 1, commi da 471 a 475, L. 147/2013, non riscontrando casi di superamento dei limiti indicati dai commi citati e che per quanto riguarda il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, esso è stato aggiornato a seguito delle novità introdotte in materia dalla L. 3/2019 e dalla L. 157/2019.

Da quanto fin qui rappresentato e dall’Allegato A, a cui si rimanda per ogni dettaglio, si propone di prendere atto di quanto comunicato dalla Società in merito al rispetto delle direttive contenute nella L.R. 39/2013 e nella DGR 2101/2014.

Ai sensi dell’art. 2, L.R. 39/2013, contestualmente all’esame del bilancio della società, la Regione deve esaminare la proposta volta al contenimento delle spese di funzionamento presentata dagli amministratori, la cui condivisione è condizione necessaria per l’erogazione di finanziamenti e di contributi alla Società; l'art. 19, comma 5, D.Lgs. 175/2016 prevede che le amministrazioni pubbliche socie fissino, con propri provvedimenti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento delle proprie società controllate.

Con nota 30.03.2020 prot. 2542 (prot. reg. 31.03.2020 n. 138732), la Società ha previsto di mantenere nel 2020 il totale delle spese di funzionamento ai livelli del 2019.

Si propone di assegnare la previsione di cui sopra quale misura di contenimento delle spese di funzionamento ai sensi della L.R. 39/2013 e di considerarla anche quale obiettivo specifico annuale alla Società, ai sensi dell’art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. 175/2016.

Si propone,  di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell’art. 19, comma 7, D.Lgs. 175/2016 e dell’art. 8, D.Lgs. 33/2013, il presente provvedimento nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet della Regione.

In relazione al secondo punto all’ordine del giorno, dalla documentazione trasmessa dalla Società e composta dal bilancio al 31.12.2019 e relativa nota integrativa, dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, dalla relazione del Collegio Sindacale, dalla Relazione del Revisore Legale, Allegato B, si evince che Veneto Sviluppo S.p.a. ha chiuso l’esercizio con un utile di € 844.671,00 registrando un incremento di € 176.584,00 pari al 26,43% rispetto al risultato conseguito nell’esercizio precedente, quando era pari a € 668.087,00.

Da un’analisi delle informazioni contenute nei prospetti di bilancio al 31.12.2019 si evidenzia che il “Valore della produzione” pari ad € 2.686.473,00 è in diminuzione rispetto al 2018, quando era pari a € 2.790.512,00. Tale variazione negativa va individuata principalmente nella diminuzione dei “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”, i quali registrano un decremento di € 95.795,00 e si attestano su un valore complessivo pari a € 2.164.510,00 (composto per € 2.013.510 da commissioni attive e per € 150.000 da prestazioni di servizi), e dei “Contributi in conto esercizio”, i quali registrano un decremento di € 95.038,00 e si attestano su un valore complessivo pari a € 307.835,00; mentre la componente della voce “Altri”, registra un incremento di € 86.974,00, attestandosi su di un valore complessivo pari a € 214.128,00.

I “Costi della produzione” sono diminuiti di € 451.275,00 rispetto al 2018, attestandosi su un valore complessivo pari a  € 3.219.797,00. In particolare sono diminuiti: i “Costi per servizi” che registrano un valore di bilancio di € 1.121.159,00 (rispetto a € 1.285.957,00 del 2018); i “Costi per il personale” che registrano un valore di bilancio di € 1.653.449,00 (rispetto a € 1.858.056,00 del 2018); gli “Oneri diversi di gestione” che registrano un valori di bilancio di € 178.015,00 (rispetto a € 217.941,00 del 2018).

La “Differenza tra Valore e Costi della produzione” registra un saldo negativo pari a € -533.324,00 ma comunque in decremento rispetto all’esercizio precedente, quando tale valore era pari a € -880.560,00.

Con riferimento alla gestione finanziaria, si segnala un saldo positivo di € 2.547.694,00 ma in decremento rispetto al 2018 quando la voce si è attestata su di un valore complessivo di € 2.603.161,00. Tale variazione va individuata principalmente in: a) la diminuzione dei “Proventi da partecipazioni” che si attestano su un valore di € 1.552.500,00, rispetto a € 1.734.045,00 del 2018, (nella componente “Proventi diversi dai dividendi” una plusvalenza da recesso di una partecipazione pari ad € 456.000); b) l’aumento della voce “Interessi e altri oneri finanziari” (relativi all’utile di periodo attribuito agli associati in partecipazione dell’iniziativa Veneto Minibond) che si attestano su un valore di € 238.178,00 (rispetto a € 151.836,00 del 2018).

Le “Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie” registrano un valore pari a € -958.097,00 (€-689.505,00 nel 2018), derivante da “Rivalutazioni” pari a € 200.712,00 e da “Svalutazioni” pari a € 1.158.809,00.

La voce “Risultato prima delle imposte” riporta un valore pari ad € 1.056.273,00 e le “Imposte di esercizio” incidono sullo stesso per € 211.602,00.

Per quanto concerne la situazione patrimoniale, si evidenzia un aumento del “Totale attivo” che registra a bilancio un importo complessivo pari a € 153.594.547,00 rispetto all’esercizio precedente con un valore di € 148.684.783,00. Tale incremento è dovuto principalmente all’incremento delle “Immobilizzazioni” che registrano un valore di bilancio pari a € 98.553.859,00, rispetto al 2018 quando era pari a € 79.800.161,00, in particolare dovuto alle “Immobilizzazioni finanziarie” pari a € 95.730.245,00 (€ 76.890.801,00 nel 2018), prevalentemente rappresentate da Partecipazioni per € 42.968.521,00, Crediti immobilizzati per € 14.456.706,00 e altri titoli per € 38.305.018,00 (tra cui ad es. Fondo sviluppo PMI, obbligazioni iniziativa Veneto Minibond).

Si registra per contro la diminuzione delle “Immobilizzazioni materiali” che sono pari a € 2.761.400,00 (€ 2.830.797,00 nel 2018).

La voce “Attivo circolante” (trattasi prevalentemente di liquidità in attesa di utilizzo istituzionale) evidenzia un decremento, attestandosi su un importo di € 54.426.126,00 rispetto all’esercizio precedente pari a € 68.445.536,00; tale variazione è attribuibile alla diminuzione dei “crediti”che si attestano sull’importo complessivo a valere sul bilancio al 31.12.2019 di € 2.946.664,00 (€ 3.690.777,00 nel 2018) e delle “disponibilità liquide” passate da € 61.134.328,00 nel 2018 a € 47.902.090,00 nel 2019.

Si segnala che le “attività finanziarie” comprese nell’attivo circolante sono pari a € 3.577.372,00 (€ 3.620.431,00 nell’esercizio precedente) sono costituite da quote di fondi comuni quotati in mercati attivi.

Relativamente alla parte passiva dello Stato Patrimoniale, si segnala l’incremento dei “Debiti”, il cui ammontare è passato da € 15.206.820,00 nel 2018 a € 19.470.009,00 nell’esercizio al 31.12.2019. Tale variazione è dovuta principalmente all’aumento pari ad € 4.477.879,00 della voce“altri debiti” passata da € 6.595.110,00 del 2018 a € 11.072.989,00 dell’esercizio chiuso al 31.12.2019.

Con riferimento alle attività poste in essere nell’esercizio 2019, si rappresenta che l’operatività della Società è incardinata nelle seguenti aree:

  • Gestione portafoglio partecipativo e Minibond: configura Veneto Sviluppo S.p.a. quale piattaforma societaria nella quale concentrare le attività di advisory a supporto delle iniziative economiche del territorio; inoltre, progressivo incremento della dotazione da dedicare all’iniziativa Veneto Minibond e utilizzo di FVS S.G.R. S.p.a. (controllata 100%) quale veicolo societario delegato alla gestione di strumenti/fondi regolamentati per gli investimenti di capitali di rischio.
  • Gestione di strumenti agevolativi: mantenimento e sviluppo dell’attività di gestione degli strumenti finanziari agevolativi (in primis finanziamenti e garanzie agevolate) in stretto coordinamento con la Regione del Veneto.

Il raggiungimento del risultato d’esercizio è stato ottenuto grazie a l’equilibrato apporto delle due principali aree operative aziendali  nonché attraverso la continua azione di contenimento dei costi strutturali. Anche per il 2019 la fase di contrazione dei tassi di mercato ha determinato un impatto negativo sulla remunerazione degli impieghi di giacenze liquide; per fronteggiare tale dinamica la Società ha ulteriormente incrementato gli impieghi in titoli di debito privato, che hanno contribuito alla formazione dei proventi finanziari unitamente agli impieghi temporanei della liquidità aziendale in depositi sia a vista che a scadenza. Dall’avvio del Fondo “Veneto Minibond” sono state realizzate complessivamente n. 22 operazioni di investimento, di cui 11 nel solo 2019. Le corrispondenti emissioni di titoli di debito corporate del 2019, del valore complessivo di 73,6 milioni di euro, sono state sottoscritte dal Fondo per un valore di 22,7 milioni di euro.

Il comparto delle partecipazioni societarie ha invece fornito un apporto positivo sia attraverso i plusvalori realizzati dalla dismissione di asset partecipativi, sia attraverso il dividendo incassato dalla partecipata APVS S.r.l. La gestione delle partecipazioni ha tuttavia risentito negativamente delle svalutazioni lorde del portafoglio. Particolare rilievo per l’esercizio riveste l’attività di rilancio di una storica azienda veneta (Maschio Gaspardo S.p.a.) sia in termini di capitale investito (circa 10 milioni di euro) che di ruolo importante svolto nella complessa operazione per la realizzazione del Piano industriale 2019-2022. La Società nel periodo oggetto del bilancio chiuso al 31.12.2019 ha continuato a svolgere il proprio ruolo di soggetto attuatore delle politiche regionali in campo economico regionale anche in ambito di finanza agevolata. Nel corso del 2019 sono state effettuate n. 5922 delibere di concessione di agevolazioni a favore di PMI venete, per un valore di oltre 390 milioni di euro in termini di affidamenti/finanziamenti sottostanti, e di oltre 50 milioni in termini di risorse regionali impegnate. L’operatività anche nel 2019 ha privilegiato nettamente, in termini di numero di operazioni, il sostegno all’accesso al credito mediante l’utilizzo dei Fondi regionali di Garanzia, in prevalenza nella forma tecnica delle riassicurazioni alle garanzie consortili (modalità di intervento di gran lunga più richiesta con più di 5.600 operazioni).

È altresì proseguita la tradizionale attività di gestione degli strumenti finanziari finalizzati alla concessione di agevolazioni alle PMI, sia relativamente ad interventi di sostegno all’accesso al credito per esigenze di riequilibrio del circolante, sia con riferimento ad operazioni di supporto agevolato agli investimenti, pur evidenziando una progressiva contrazione del ricorso da parte del sistema creditizio di riferimento da questa tipologia di impiego.

Con riferimento ai fatti intervenuti dopo la chiusura si segnala che la situazione emergenziale derivante dal diffondersi dell’epidemia virale da coronavirus (COVID-19) ha determinato la necessità di adottare, su scala regionale e nazionale, misure urgenti finalizzate al contenimento, la cui intensità e durata non ancora prevedibili non potranno non determinare pesanti ripercussioni sull’intero sistema economico, produttivo e industriale delle regioni colpite. Veneto Sviluppo S.p.a. alla luce di tale situazione, da una parte monitora costantemente ed attentamente la valutazione degli asset del proprio portafoglio in relazione ai possibili impatti economico-finanziari (tramite richiesta di piani previsionali alle società target per effettuare analisi e stress test), non prevedendo comunque squilibri finanziari; dall’altra in coerenza con la propria mission societaria ha formulato alla Regione  alcune proposte finalizzate all’introduzione di interventi di natura temporanea e straordinaria a favore delle PMI venete (pacchetto di “misure anti-crisi”) con l’obiettivo di offrire un concreto sostegno alle esigenze di liquidità delle imprese (anche utilizzando le risorse regionali in gestione non ancora impegnate).

Con riferimento alla Relazione del Collegio Sindacale al bilancio al 31.12.2019, l’organo non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio; analogamente il Revisore indipendente non esprime rilievi all’approvazione dello stesso dichiarando come il bilancio dell’esercizio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e la relazione sulla gestione sia coerente con quest’ultimo e sia stata redatta in conformità alle norme di legge.

In considerazione di quanto sopra esposto e di quanto illustrato nella documentazione allegata, a cui si rinvia per ogni ulteriore dettaglio, si propone di approvare nel suo complesso, e per quanto a conoscenza del socio, il bilancio d’esercizio 2019, Allegato B, che presenta un utile d’esercizio pari a € 844.671,00. Relativamente alla proposta di destinazione dell’utile di esercizio, si concorda con la proposta del Consiglio di Amministrazione di destinare € 42.233,53 a riserva legale pari al 5%, € 168.934,13 a riserva straordinaria e la quota residua pari a € 633.502,97 a riserva utili da portare a nuovo, tenuto conto che i crediti per fatture da emettere verso la Regione del Veneto relativi alle attività oggetto di ristoro costi, ai sensi della DGR n. 16/2009, sono importi presunti che saranno oggetto di riconoscimento con Delibera di Giunta regionale, effettuata l’istruttoria di verifica tuttora in corso; così come per altre verifiche in corso su crediti – debiti successive alla chiusura del bilancio 2019, le stesse dovranno essere recepite nelle scritture contabili della società nel 2020.

Con riferimento al terzo punto all’ordine del giorno, riguardante la relazione sul Governo societario, si specifica che l’art. 6, comma 2, D.Lgs. 175/2016, prevede che le società a controllo pubblico predispongano specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale informando l’assemblea dei Soci in occasione della relazione sul Governo societario pubblicata contestualmente al bilancio. Nella stessa relazione devono essere illustrati gli strumenti di governo societario integrativi previsti all’art. 6, comma 3, medesima legge, che le società a controllo pubblico hanno adottato, ovvero vengono fornite le ragioni per le quali le società stesse hanno valutato di non adottarli. Detti strumenti integrativi fanno riferimento a:

  • regolamenti interni per garantire la tutela della concorrenza, della proprietà industriale ed intellettuale;
  • un ufficio di controllo interno a supporto dell’organo di controllo statutariamente previsto;
  • codici di condotta;
  • programmi di responsabilità sociale d'impresa.

La Società ha trasmesso la nota 23.04.2020 n. 2900, (prot. reg. 24.04.2020 n. 166561) illustrativa della Relazione che sarà presentata all’assemblea dei Soci nella quale sostanzialmente viene rappresentato che i processi e le procedure interne appaiono adeguati alla costante valutazione del rischio di crisi aziendale in modo tale da selezionare, individuare ed anticipare, per quanto possibile, eventuali situazioni di rischio di crisi aziendale e configurano un sistema coordinato di livelli di controllo adeguati all’attuale dinamica societaria

Nel corso del 2019 si sono consolidate ulteriormente le scelte organizzative attuate all’indomani dell’uscita di Veneto Sviluppo dall’Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB ed in particolare, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 è stata rivista integralmente la struttura deputata all’amministrazione, finanza e controllo. Attualmente la modifica organizzativa è entrata a regime.

Ha avuto seguito anche l’attività di aggiornamento dei regolamenti e delle procedure interne, con l’obiettivo di pervenire ad un sistema di regolamentazione interna idoneo ad assicurare il livello più adeguato di presidio e governo dei rischi societari.

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato a far data dal 08.09.2005 è stato nel tempo più volte aggiornato al fine di renderlo conforme alla normativa nel tempo vigente ed adeguato ai processi operativi della Società. L’ultima revisione del Modello Organizzativo è stata attuata nel corso del Consiglio di Amministrazione del 16.03.2020 ai fini dell’adeguamento dello stesso alla L. 3/2019; mentre ulteriori interventi di revisione saranno effettuati nel corso del 2020, rispetto all’introduzione, nella lista dei reati presupposto, dei reati tributari. L’attività propria dell’Organismo di Vigilanza ex art. 6, D.Lgs. 231/2001, è stata affidata al Collegio Sindacale.

La Società ha altresì adottato un Codice Etico in cui sono individuati i valori essenziali, gli standard di riferimento, le norme di condotta di Veneto Sviluppo ed i principi vincolanti, senza alcuna eccezione, per tutti gli esponenti aziendali, per il personale dipendente e per qualsiasi altro soggetto che agisca, direttamente o indirettamente, in nome e per conto della Società, cui è fatto obbligo di conformarsi alle previsioni dello stesso.

La Società ritiene che l’adozione del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/2001 e dei suoi protocolli specifici di prevenzione, sia sufficiente a garantire, stante l’operatività caratteristica della Società e per quanto possa riferirsi alla propria attività, la tutela della concorrenza e della proprietà industriale ed intellettuale. Essa ritiene altresì che il Codice Etico, quale documento integrante del Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 e l’insieme degli altri strumenti di controllo, siano sufficientemente adeguati a favorire la creazione di un ambiente caratterizzato da un forte senso di integrità etica e costituiscano un contributo fondamentale all’efficacia delle politiche e dei sistemi di controllo, non rendendo necessario, al momento, procedere con la redazione di ulteriori programmi di responsabilità sociale di impresa.

Il sistema dei controlli interni viene assicurato come di seguito illustrato:

  • la gestione dei rischi aziendali, in un’ottica di prevenzione delle criticità quali fonti potenziali di rischio, è stata attuata attraverso una gerarchia di controlli che, partendo dalle verifiche e dai controlli di linea posti in essere dai referenti di ciascuna attività e dai responsabili dei vari uffici ed aree, si è estesa al secondo livello non più rappresentato dalle funzioni di compliance e di risk management, ma direttamente dalla funzione di audit (funzione esternalizzata alla società Operari S.r.l.), dall’Organismo di Vigilanza (Collegio Sindacale) per quel che attiene la disciplina del D.Lgs. 231/2001 e dal Responsabile per la prevenzione della corruzione e della Trasparenza per quel che attiene il rispetto della L. 190/2012 e le derivazioni normative conseguenti (cfr. D.Lgs. 33/2013; L. 161/2017, etc.);
  • per quel che concerne i controlli di linea, la Società ha deciso di potenziare l’informatica, in modo da lasciare come residuali i controlli di tipo manuale.

Inoltre, vi sono disposizioni normative interne, contenuta nei singoli regolamenti o nelle singole procedure, che individuano specificamente la reportistica predisposta dalle funzioni operative ed indirizzata agli Organi aziendali e/o alle Funzioni di Controllo, quale strumento di monitoraggio nel continuo dei rischi aziendali e di conseguente tempestiva rilevazione di situazioni anomale.

Con riferimento ai programmi specifici di valutazione del rischio di crisi aziendale, Veneto Sviluppo S.p.a. ha ritenuto opportuno effettuare tale valutazione attraverso l’analisi di alcuni indici di bilancio, opportunamente costruiti in base al modello di business e le caratteristiche specifiche della Società, quale Società Pubblica, e non più intermediario finanziario iscritto all’albo ex art. 106 TUB a seguito della cancellazione dall’Albo Unico degli Intermediari Finanziari con decorrenza dal 28.12.2017.

Attraverso l’analisi di tali indici è possibile ottenere informazioni utili alla valutazione delle dinamiche gestionali della Società così come richiesto dall’art. 14,  D.Lgs. 175/2016, il quale prevede che, qualora affiorino, in questa sede, uno o molteplici indicatori di una potenziale crisi aziendale, l’organo di vertice della società a controllo pubblico adotti, senza nessun indugio, i provvedimenti che si rendono necessari per arrestare l’aggravamento della crisi, per circoscriverne gli effetti ed eliminarne le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento.

Atteso che l’andamento gestionale è un fenomeno dinamico, l’analisi di bilancio per indici è svolta con riferimento ai bilanci degli ultimi quattro esercizi della Società coprendo pertanto un intero quadriennio (cd. analisi storica). Gli indicatori utilizzati sono:

  • ROE (return on common equity): indice di redditività del capitale proprio. (indice di percentuale per il quale il reddito netto prodotto in un anno viene rapportato ai mezzi propri);
  • Indice di indebitamento, o rapporto di indebitamento: indice che esprime il grado di indebitamento dell’impresa, ovvero la misura in cui essa ricorre al capitale di terzi per finanziarsi;
  • Costo medio per addetto = Spese per il personale/Numero di dipendenti medio.

Ulteriori aspetti da tenere monitorati sono le modifiche introdotte dall’art. 16, L.R. 44/2019 intervenute in modo sostanziale in materia di gestione dei fondi regionali, e la recente approvazione da parte della Giunta regionale della DGR n. 8/DDL del 21.04.2020 che prevede l’abrogazione dell’art. 16,  L.R. 44/2019 e la proroga in capo a Veneto Sviluppo della gestione dei fondi regionali per le imprese sino al 31.12.2021, in risposta alla necessità di attuare una politica regionale di sostegno alle imprese che consenta alle stesse di superare il periodo emergenziale dovuto al blocco delle attività industriali, artigianali e commerciali causato dall’emergenza sanitaria del Covid-19.

Si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società nella Relazione sul Governo Societario prevista ai sensi dell’art. 6, D.Lgs. 175/2016, Allegato C, cui si rinvia per ogni eventuale dettaglio, e di quanto sarà portato a conoscenza dei soci nel corso dell’assemblea in sede di illustrazione della richiamata Relazione.

Con riferimento al quarto punto all’ordine del giorno, riguardante l’informativa ai soci da parte dell’organo amministrativo della società, in relazione al funzionamento del sistema dei controlli adottati ai sensi del D.Lgs. 231/2001, la società dichiara di aver recepito le novità normative intervenute nel corso dell’esercizio 2019. Al riguardo, appare opportuno incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto sarà illustrato dall’organo amministrativo.

In merito al quinto punto all’ordine del giorno, si rappresenta che la Società con nota 27.03.2020 n. 2514, (prot. reg. 136213/2020), integrata con nota 20.04.2020 n. 2831 (prot. reg. 162202/2020) ha relazionato in merito agli obiettivi di medio lungo termine (2019-2021) e programmati per l’esercizio 2019, assegnati  con DGR n. 163/CR del 29.11.2018.

L’art 58, L.R. 39/2001 dispone, tra l’altro, che la Giunta regionale debba presentare al Consiglio regionale il bilancio di esercizio delle società con partecipazione maggioritaria della Regione ed una relazione dimostrativa del raggiungimento degli obiettivi di cui ai programmi aziendali.

In linea con quanto disposto dall’art. 36, comma 3, D.Lgs. 118/2011 e in attuazione del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio di cui all’Allegato 4/1 del suddetto decreto, nella nota di aggiornamento al DEFR, approvata dal Consiglio regionale con DCR n. 163 del 29.11.2018, sono stati delineati e assegnati alle Società controllate, per il triennio 2019-2021, i medesimi obiettivi programmati per il 2018-2020/2022, già approvati con la DGR/CR n. 84 del 07.08.2018 citata.

Per quanto concerne la rendicontazione degli obiettivi e delle attività svolte dalla Società, questa è effettuata in sede di assemblea societaria nell’esercizio successivo, contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio, a seguito di espresso provvedimento giuntale; quest’ultimo provvedimento, congiuntamente al verbale assembleare, sarà trasmesso al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 58, L.R. 39/2001.

In proposito si ricorda che l’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013 prevede che “La Giunta regionale effettua almeno annualmente una valutazione circa il raggiungimento delle finalità e la stima dei costi e degli effetti prodotti dall’affidamento di funzioni, servizi e compiti a società controllata e ne informa la competente commissione consiliare.”

In attuazione del dettato normativo testé citato, le schede predisposte per l’espressione del parere sugli obiettivi societari prevedono che le strutture regionali competenti formulino proprie valutazioni in riferimento alle attività affidate, alla loro economicità e convenienza, al raggiungimento delle finalità prefissate e alla valutazione degli effetti prodotti, secondo la ratio dell’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013.

Complessivamente gli obiettivi programmati per l’esercizio 2019 sono stati perseguiti da Veneto Sviluppo S.p.a..

Per quanto finora esposto, con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno, si propone di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2019 - 2021) e programmati per l’esercizio 2019, e dei relativi pareri formulati dalle strutture regionali competenti, Allegato D, cui si rinvia per una disamina più approfondita.

In merito al sesto punto all’ordine del giorno, si rappresenta che l’assemblea è chiamata a pronunciarsi in merito alla possibilità di rinuncia e transazione dell’azione sociale di responsabilità promossa ai sensi dell’art. 2393 c.c. sulla base della delibera assembleare del 20.01.2016.

Tale assemblea, in accordo con quanto deciso con DGR n. 4/2016, modificando la precedente risoluzione dell’assemblea del 16.10.2014, aveva stabilito, facendo proprio il parere legale dell’esperto incaricato dalla Società, di confinare l’azione di responsabilità relativa alla vicenda Bain & Company - per la quale la procura regionale presso la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Veneto, aveva aperto una vertenza (V 2008/00744 Min – Vertenza Bain) - al Presidente di Veneto Sviluppo S.p.a. per il triennio 2006-2009.

Come riportato nella nota 23.04.2020 prot. 2900 di Veneto Sviluppo S.p.a., l’atto introduttivo della causa contiene la richiesta di un risarcimento del danno di euro 33.000,00 oltre interessi (in coerenza con la delibera assembleare e il parere dell’esperto incaricato), per due incarichi conferiti alla società Bain&Company successivamente ad una delibera consiliare che aveva dichiarato la non volontà di proseguire i rapporti con tale società di consulenza.

La causa di cui sopra è attualmente alla fase finale e la controparte, secondo quanto riportato da Veneto Sviluppo S.p.a., propone la seguente transazione: 

  • il pagamento di Euro 33.000,00; 
  • la rinuncia di Veneto Sviluppo S.p.a. agli interessi; 
  • la compensazione delle spese legali. 

Con riferimento alle rinunce economiche di Veneto Sviluppo S.p.a. come previste dall’atto transattivo, la Società precisa che gli interessi maturati sulla somma capitale oggetto di causa ammontano a circa euro 4.900,00 e che le spese legali ammontano a euro 11.011,68.

Tenuto conto dell’importo integralmente satisfattivo della pretesa in linea capitale e considerata l’incertezza del giudizio, come evidenziato nel parere dell’Avvocatura regionale fornito con nota 30.04.2020 prot.  174175, si propone di approvare la proposta di rinuncia e transazione dell’azione sociale di responsabilità, nei termini presentati ai soci.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. 19.08.2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”;

VISTO l’art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”;

VISTA la L.R. 24.12.2013, n. 39 “Norme in materia di società regionali”;

VISTA la DGR 4 del 12.01.2016 “Assemblea ordinaria della società Veneto Sviluppo S.p.A. del 15 gennaio 2016, alle ore 12.00, in prima convocazione e del 20 gennaio 2016, alle ore 12.00, in seconda convocazione“;

VISTO lo Statuto di Veneto Sviluppo S.p.a.;

VISTA le note di convocazione dell’Assemblea di Veneto Sviluppo S.p.a.;

VISTA la nota di Veneto Sviluppo 30.03.2020 n. 2542 sul rispetto delle direttive e la proposta volta al contenimento delle spese di funzionamento, Allegato A;

VISTO il bilancio al 31.12.2019 di Veneto Sviluppo S.p.a., relativa nota integrativa, dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, dalla relazione del Collegio Sindacale, dalla Relazione del Revisore Legale, Allegato B;

VISTA la Relazione sul Governo societario, comprensiva del programma di valutazione del rischio di crisi aziendale, Allegato C;

VISTA la Relazione di rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2019 - 2021) e programmati per l’esercizio 2019, e dei relativi pareri formulati dalle strutture regionali competenti, Allegato D;

VISTA la nota 23.04.2020 prot. 2900, di Veneto Sviluppo S.p.A. ed il parere dell’Avvocatura regionale rilasciato con nota 30.04.2020 prot. 174175;

CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 61, comma 3, dello Statuto del Veneto, il Presidente della Giunta regionale o suo delegato, partecipa all’assemblea;

delibera

  1. di dare atto che le premesse, compresi gli allegati A, B, C, e D formano parte integrante e sostanziale del presente decreto;
  2. in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto delle comunicazioni effettuate dal Presidente di Veneto Sviluppo S.p.a.;
  3. in relazione al secondo punto all’ordine del giorno, la cui documentazione è riportata negli Allegati A e B, di incaricare il rappresentante in assemblea:
    1. di prendere atto di quanto illustrato dalla Società in merito al rispetto delle direttive regionali;
    2. di condividere la proposta di contenimento delle spese di funzionamento formulata dalla società con nota 30.03.2020 prot. 2542, che è quella di mantenere, nel corso dell’esercizio 2020, le spese di funzionamento al livello del 2019, considerandola anche quale obiettivo specifico annuale alla Società, ai sensi dell’art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. 175/2016;
    3. di approvare, nel suo complesso e per quanto a conoscenza del socio, il bilancio d’esercizio 2019, che presenta un utile d’esercizio pari a € 844.671,00 e la proposta del Consiglio di Amministrazione relativa all’utile di esercizio, di destinare € 42.233,53 a riserva legale pari al 5%, € 168.934,13 a riserva straordinaria e la quota residua pari a € 633.502,97 a riserva utili da portare a nuovo, tenuto conto che i crediti per fatture da emettere verso la Regione del Veneto relativi alle attività oggetto di ristoro costi, ai sensi della DGR  16/2009, sono importi presunti che saranno oggetto di riconoscimento con Delibera di Giunta regionale, terminata l’istruttoria di verifica tuttora in corso; così come per altre verifiche in corso su crediti – debiti successive alla chiusura del bilancio 2019, le stesse dovranno essere recepite nelle scritture contabili della società nel 2020;
  4. con riferimento al terzo punto all’ordine del giorno, di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società nella Relazione sul Governo Societario, Allegato C, prevista ai sensi dell’art. 6, D.Lgs. 175/2016 e di quanto sarà portato a conoscenza dei soci nel corso dell’assemblea in sede di illustrazione della richiamata Relazione;
  5. con riferimento al quarto punto all’ordine del giorno, riguardante l’informativa ai soci da parte dell’organo amministrativo della società, in relazione al funzionamento del sistema dei controlli adottati ai sensi del D.Lgs. 231/2001, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto sarà illustrato dall’organo amministrativo;
  6. con riferimento al quinto punto all’ordine del giorno, si propone di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2019-2021) e programmati per l’esercizio 2019, e dei relativi pareri formulati dalle strutture regionali competenti, Allegato D;
  7. con riferimento al sesto punto all’ordine del giorno, di approvare la proposta di rinuncia e transazione dell’azione sociale di responsabilità, nei termini presentati ai soci;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell'art. 19, comma 7, D.Lgs. 175/2016 e dell'art. 8, D.Lgs. 33/2013, il presente provvedimento nella Sezione "Amministrazione Trasparente" del sito internet regionale;
  10. di pubblicare il presente provvedimento, ad esclusione degli Allegati, sul Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet.

Allegati (omissis)

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