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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 529 del 28 aprile 2020
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020. Programma Operativo della Regione del Veneto (POR FESR 2014-2020). Autorizzazione alla proroga dei termini e alla modifica delle disposizioni dei bandi vigenti, in risposta all'emergenza COVID-19.
Con la presente deliberazione si dispone l’autorizzazione alla proroga dei termini e/o alla modifica delle disposizioni dei bandi vigenti del POR FESR 2014-2020, con lo scopo di rispondere alle difficoltà manifestate dai beneficiari per effetto dell’emergenza sanitaria da diffusione del virus COVID-19.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Con Comunicazione COM (2010) 2020 del 3 marzo 2010 la Commissione europea ha adottato il documento "Europa 2020" che prevede una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In seguito, il 17 dicembre 2013, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno approvato il pacchetto di Regolamenti sui Fondi strutturali e di Investimento Europei (fondi SIE) per il periodo 2014-2020.
In particolare, il Regolamento (UE) n. 1303/2013 definisce le norme comuni ai fondi SIE mentre il Regolamento (UE) n. 1301/2013 detta le norme specifiche relative al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Con deliberazione n. 77/CR del 17 giugno 2014 la Giunta Regionale ha adottato la proposta del Veneto per il Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale relativo alla programmazione 2014-2020 (POR FESR 2014-2020). Conformemente a quanto stabilito dall'art. 9 comma 2 della L.R. n. 26/2011, tale proposta è stata presentata al Consiglio Regionale per l'approvazione, avvenuta con deliberazione n. 42 nella seduta pubblica n. 208 del 10 luglio 2014.
Con Decisione C (2015) 5903 final del 17 agosto 2015, la Commissione europea ha approvato il POR FESR 2014-2020 e la Giunta regionale ne ha preso atto con deliberazione n. 1148 del 1 settembre 2015. Il Programma è stato successivamente modificato con Decisione C (2018) 4873 final 19 luglio 2018 e con Decisione C (2019) 4061 final del 5 giugno 2019.
Il POR FESR 2014-2020, la cui dotazione finanziaria totale è di 600.310.716,00 Euro, è strutturato in 6 assi prioritari ed un asse dedicato all'assistenza tecnica (asse 7).
Ciò premesso, lo scoppio dell’epidemia da virus COVID-19, dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 “un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” e l’11 marzo “pandemia”, ed il suo rapido aggravamento nelle Regioni del Nord Italia, hanno portato all’approvazione da parte del Governo del Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, successivamente convertito con modificazioni dalla L. 5 marzo 2020, n. 13, nonché alla dichiarazione dello stato di emergenza per la durata di sei mesi, con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020.
La diffusione del contagio nelle successive settimane ha richiesto la definizione di ulteriori misure preventive e di contenimento, dettagliate in particolare da una serie di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e di Ordinanze del Ministro della salute, che hanno disposto non solo misure di carattere sanitario ma anche di distanziamento sociale ed inerenti lo svolgimento delle attività produttive.
In particolare, fin dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020 sono state imposte misure di contenimento nei comuni delle Regioni Lombardia e Veneto interessati dai primi focolai aventi ripercussioni, tra gli altri settori, anche sulle attività commerciali, delle imprese e dei pubblici uffici.
Tali misure di contenimento hanno assunto carattere sempre più restrittivo con i successivi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, fino ad un sostanziale blocco, o ad un regime eccezionalmente ridotto, delle attività industriali, commerciali, produttive e delle pubbliche amministrazioni sull’intero territorio nazionale, così come disposto dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020, del 22 marzo 2020 e del 25 marzo 2020 e con il Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 25 marzo 2020.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha inoltre disposto, con Decreto del 1° aprile 2020, la proroga dell’efficacia delle disposizioni di contenimento fino al 13 aprile 2020 e, successivamente, con Decreto del 10 aprile, fino al 3 maggio 2020.
Tale blocco generalizzato e prolungato delle attività produttive ha determinato profondi effetti negativi sul tessuto socio-economico regionale, destabilizzando inevitabilmente la programmazione delle imprese e degli enti pubblici rispetto ad ogni forma di investimento, compresa quella derivante dall’adesione ai bandi del POR FESR 2014-2020, nonché sostanziali ed oggettive difficoltà ad assolvere ad adempimenti ed obblighi precedentemente assunti all’atto di presentazione della domanda di partecipazione ad uno dei bandi POR FESR 2014-2020.
Con Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (“Cura Italia”), art. 103, allo scopo di far fronte allo stato di emergenza, è stata stabilita, tra le varie disposizioni, la sospensione dei termini relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data, fino al 15 aprile 2020, invitando nel contempo le pubbliche amministrazioni ad adottare ogni misura organizzativa idonea ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti. Tale sospensione dei termini è stata successivamente prorogata fino al 15 maggio 2020 dal Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020, art. 37.
Anche la Giunta Regionale ha disposto, con Deliberazione n. 435 del 7 aprile 2020, di autorizzare l’adozione, da parte dei direttori di Direzione, sentito il direttore di Area, di atti, motivati dall’emergenza “Coronavirus”, di proroga o di riapertura dei termini fissati discrezionalmente dall’Amministrazione regionale per bandi, avvisi e quant’altro afferenti l’erogazione di contributi e provvidenze da parte della Regione con riferimento ad una molteplicità di soggetti non identificati o identificabili.
La Deliberazione in questione specifica che di tali atti sia data informazione alla Giunta regionale, fatta comunque salva la possibilità, per il competente direttore di Area, di proporre l’adozione di deliberazione di Giunta regionale nei casi di maggiore complessità, quale si presenta l’attuazione dei numerosi e diversificati bandi del POR FESR 2014-2020. Inoltre, degli stessi atti deve essere data immediata comunicazione al singolo soggetto destinatario, se individuato o individuabile, oppure, nel caso di procedimenti destinati ad una molteplicità di soggetti non identificati o identificabili, dovrà essere data notizia pubblica mediante informazione inserita nel sito della Regione e/o con ogni ulteriore, eventuale mezzo di informazione opportuno, quali comunicazioni alle rappresentanze di categoria e professionale.
Con nota prot. n. 141605 del 1° aprile 2020, avente ad oggetto “Quadro sinottico degli adempimenti e delle scadenze e proposte operative” l’Organismo Intermedio (O.I.) - Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA) ha inoltre chiesto all’Autorità di Gestione del Programma - Direttore della Direzione Programmazione Unitaria, di valutare una serie di proprie proposte operative, frutto di un’analisi differenziata delle scadenze di ciascun bando del POR FESR 2014-2020 in capo alla propria gestione, tenuto conto delle forti difficoltà manifestate allo stesso O.I. da numerosi beneficiari pubblici e privati.
Ciò premesso, in considerazione della crisi di liquidità che stanno affrontando molte imprese venete, delle proposte dell’O.I. AVEPA e delle numerose istanze pervenute dai beneficiari del POR FESR 2014-2020 circa le oggettive difficoltà del rispetto dei termini procedimentali, si ritiene opportuno assumere specifiche misure a valere sui bandi vigenti del Programma, al fine di favorire quanto più possibile i beneficiari stessi in termini di partecipazione alla procedura, adempimento degli oneri di partecipazione e di garanzia del principio di pari trattamento.
Più in particolare, a seguito di un’attenta analisi degli adempimenti e delle scadenze di ciascun bando del POR FESR 2014-2020 in fase di attuazione, sentite anche le Strutture Regionali per l’Attuazione (S.R.A.) e l’O.I. AVEPA, si ritiene necessario riprogrammare i termini di presentazione delle domande di sostegno, delle domande di pagamento, di fine progetto o di presentazione di documentazione intermedia, prorogandoli per i bandi individuati in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nei termini specificati nel medesimo Allegato.
Resta inteso che qualora i beneficiari siano nelle condizioni di adempiere agli obblighi richiesti anche prima delle date prorogate, da intendersi quali termini ultimi, essi sono invitati ad inviare con sollecitudine la domanda di pagamento, ai fini di una tempestiva liquidazione del contributo.
Si ritiene inoltre opportuno individuare ulteriori specifiche misure di supporto a favore dei beneficiari pubblici e privati del POR FESR 2014-2020 per assicurare il necessario flusso di liquidità e contenere il danno economico, in particolare consentendo ai beneficiari di anticipare la richiesta di rimborso delle domande di acconto, di eliminare le riduzioni previste nel caso di rendicontazioni inferiori al contributo concesso e di facilitare la compensazione delle spese previste garantendo, comunque, il perseguimento delle finalità dei bandi e dei risultati progettuali. Nello specifico, si ritiene di:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Comunicazione COM (2010) del 3 marzo 2010 della Commissione europea;
VISTI i Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;
VISTA la Decisione C (2015) 5903 final del 17 agosto 2015;
VISTE le Decisioni C (2018) 4873 final del 19 luglio 2018 e 4061 final del 5 giugno 2019;
VISTA la CR n. 77 del 17 giugno 2014;
VISTA la deliberazione del Consiglio Regionale n. 42 del 10 luglio 2014;
VISTE la deliberazioni di Giunta regionale n. 805 del 11 giugno 2019, n. 1966 del 23 dicembre 2019, n. 711 del 28 maggio 2019, n. 1139 del 19 luglio 2017, n. 291 del 19 marzo 2019, n. 623 del 14 maggio 2019, n. 81 del 29 gennaio 2019, n. 769 del 04 giugno 2019, n. 1892 del 10 dicembre 2018, n. 1016 del 12 luglio 2019, n. 622 del 14 maggio 2019, n. 1278 del 28 agosto 2019, n. 990 del 06 luglio 2018, n. 2045 del 28 dicembre 2018, n. 1779 del 29 novembre 2019, n. 1967 del 23 dicembre 2019, n. 1633 del 5 novembre 2019, n. 1242 del 20 agosto 2019, n. 1970 del 23 dicembre 2019, gli Avvisi pubblicati dalle Autorità Urbane con riferimento alle Azioni 4.6.2, 4.6.3, 9.4.1, 9.5.8, n. 1966 del 23 dicembre 2019, n. 334 del 17 marzo 2020, n. 1426 del 1 ottobre 2019, n. 1967 del 23 dicembre 2019, n. 90 del 27 gennaio 2020 - e relativi Allegati;
VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 435 del 07 aprile 2020, ed in particolare le disposizioni contenute alla lettera C);
VISTA nota prot. n. 141605 del 1° aprile 2020;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.;
VISTA la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio;
VISTO il Decreto Legge n. 6 del 23 febbraio 2020 convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 e il Decreto Legge n.19 del 25 marzo 2020;
VISTO il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (“Cura Italia”) e il Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020;
VISTI i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2020, del 25 febbraio 2020, del 1° marzo 2020, del 4 marzo 2020, dell’8 marzo 2020, del 9 marzo 2020, dell’11 marzo 2020, del 22 marzo, del 1° aprile 2020 e del 10 Aprile 2020;
VISTE l'ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 e l'ordinanza del Ministro dell'interno e del Ministro della salute del 22 marzo 2020;
VISTO il Decreto Ministero Sviluppo economico del 25 marzo 2020;
delibera
(seguono allegati)
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