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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 432 del 07 aprile 2020
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014/2020 - Asse I Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Agricoltura, tecnologie, ambiente: sfide possibili per la sostenibilità - Settore Primario - Anno 2020" e della Direttiva per la presentazione dei relativi progetti formativi.
Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi nel settore primario, volti a sostenere la formazione degli operatori del settore e lo sviluppo della competitività del sistema regionale e delle sue aziende. Si approva inoltre la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità per la redazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. La delibera non assume impegno di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
L’agricoltura è un settore fondamentale per la produzione del PIL del Veneto che, con il suo indotto e le sue interazioni, contribuisce in modo determinante allo sviluppo economico. Tale settore fornisce, inoltre, servizi ecosistemici fondamentali e insostituibili, contribuendo alla tutela del nostro territorio ed alla qualità ambientale.
Da due anni, il 20 maggio, si festeggia la giornata mondiale delle api, istituita dall’ONU per sottolineare l’importanza di questi animali per l’equilibrio ambientale e per la biodiversità nel mondo. L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) dichiara che dall’impollinazione dipendono in una certa misura 3 colture alimentari del mondo su 4. Le api danno un essenziale contributo al mantenimento della biodiversità nel nostro pianeta, ma negli ultimi anni, purtroppo, il loro ruolo è sempre più fragile e minacciato e le popolazioni di api e di altri insetti impollinatori stanno o continuando a diminuire, soprattutto in Europa e nel Nord America. Il pericolo è causato in gran parte da pratiche agricole intensive, da cambiamenti nell’uso del suolo, dai cambiamenti climatici e da moltissime sostanze usate in agricoltura.
È evidente quindi come gli aspetti in gioco siano strettamente legati e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, nella ricerca di un equilibrio a partire dalla soluzione ai problemi legati alla fame nel mondo, alla promozione di una produzione e consumo responsabili che garantiscano un utilizzo sostenibile delle risorse, senza togliere l’attenzione dai pericoli legati alla perdita di biodiversità e al degrado degli ecosistemi.
L’attuazione dell’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile è stata avviata dalla Regione del Veneto nel 2018. L’Agenda 2030, nell’ambito di cinque aree, le cosiddette 5 P - Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership, individua 17 Goal, vale a dire 17 obiettivi di sviluppo sostenibile finalizzati a un modello di crescita in grado di coniugare gli aspetti economici con quelli sociali e ambientali, e di assicurare una società con maggiore benessere, più equa e prospera, nel rispetto delle generazioni future.
In questo contesto è opportuno porre attenzione sul Goal 15 - Vita sulla terra: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del territorio e arrestare la perdita di biodiversità.
La normativa UE sulla natura e la Strategia 2020 sulla biodiversità hanno permesso di compiere notevoli progressi per rafforzare i quadri strategici e la base di conoscenze. Per il riconoscimento dell’importanza della biodiversità della natura per tutte le attività economiche, è molto significativa l’iniziativa globale The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB) che ha l’obiettivo di “rendere visibili i valori della natura”, di valutare i costi della perdita di biodiversità e il relativo declino nei servizi ecosistemici in tutto il mondo e di confrontarli con i costi di un’efficace conservazione e uso sostenibile della natura.
All’interno della Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, il Goal 15 si ripropone in più aree: l’area Pianeta è quella che lo vede maggiormente protagonista nelle strategie che riguardano l’arresto della perdita di biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la creazione di comunità e territori resilienti in grado di custodire i paesaggi e i beni culturali. Nell’area Prosperità il Goal 15 è coinvolto nella strategia dell’affermazione di modelli sostenibili di produzione e consumo. Infine, l’area Partnership vede questo Goal nella scelta strategica che contempla l’ambiente, i cambiamenti climatici e l’energia per lo sviluppo.
Riguardo ai cambiamenti climatici, la spaventosa tempesta “Vaia” di pioggia e vento in poche ore ha abbattuto milioni di alberi dalle montagne venete, e non solo, e ci induce ad una riflessione sul “vivere” la nostra epoca basandosi sul rispetto della “natura”, intesa come il territorio e tutte le sue componenti.
In questo ultimo periodo di programmazione, la Regione del Veneto, in coerenza con la Strategia Europa 2020, che ha posto tra i suoi obiettivi, una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e orientata a sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione che favorisca l’occupazione e la coesione sociale dei territori, ha investito su temi centrali, quali: le specializzazioni intelligenti (“smart specialisation strategies”), i distretti industriali, il ricambio generazionale, la ristrutturazione delle filiere produttive, favorendo il consolidamento e la crescita di aggregazioni di imprese e l’organizzazione e la qualificazione della produzione, il consolidamento delle azioni di supporto alle imprese nei percorsi per la qualificazione delle produzioni, la partecipazione ai diversi regimi di certificazione della qualità e altre certificazioni volontarie di prodotto, lo sviluppo dell’innovazione e i processi di internalizzazione delle imprese.
Si intende dare continuità agli interventi formativi sulle tematiche citate, con particolare riguardo al ruolo della innovazione delle tecnologie digitali (agricoltura 4.0) e agli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile.
In tale contesto, la Regione del Veneto con il presente Avviso a valere sull’Asse I Occupabilità, intende sostenere la formazione di figure professionali che già lavorano nel settore primario. Si riporta di seguito lo schema relativo all’ambito di riferimento nel Programma Operativo Regionale (POR) - Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020:
Aumentare il livello di qualificazione del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione all’avvio di progetti e interventi di restyling, di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti, di processi di internazionalizzazione, di riqualificazione del personale in funzione di nuove tecnicalità ed efficientamento dei processi di produzione e di vendita.
Diminuire il numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e il numero delle imprese in crisi aziendale accertata o prevista con particolare attenzione alla individuazione e promozione di nuovi prodotti/servizi, all’adozione di nuove tecnologie, allo sviluppo di nuove competenze e alla ristrutturazione di processi e sistemi produttivi.
CO05 – i lavoratori, compresi i lavoratori autonomi. CO06 - le persone di età inferiore ai 25 anni. CO07 - le persone di età superiore a 54 anni. CO09 - i titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2). CO10 - titolari di un diploma di insegnamento secondario superiore (ISCED 3) o di un diploma di istruzione post secondaria (ISCED 4). CO11 - titolari di un diploma di istruzione terziaria (ISCED da 5 a 8). CO15 - i migranti, i partecipanti di origine straniera, le minoranze (comprese le comunità emarginate quali i Rom). CO19 - le persone provenienti da zone rurali.
Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i. per l’ambito della Formazione Continua e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito della Formazione Continua ai sensi della DGR n. 359 del 13/02/2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29/12/2009 ed alla DGR n. 2120 del 30/12/2015.
L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art.1, commi da 125 a 129 della L. n. 124 del 04/08/2017.
Tutto ciò premesso di propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Agricoltura, tecnologie, ambiente: sfide possibili per la sostenibilità - Settore primario – Anno 2020”, per la presentazione di progetti formativi (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
All’iniziativa sono destinati Euro 1.000.000,00. La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento dovrà essere assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8, Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo Specifico 4.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00, saranno assunte a carico dei capitoli nn. 102367, 102368, 102375 sul Bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2020 - Euro 700.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2021 – Euro 250.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2022 - Euro 50.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei procedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari” – “Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2020, anziché del 40%. E’ inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2022.
Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva (Allegato B) per la presentazione dei progetti formativi.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B), pena l’esclusione.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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