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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1583 del 29 ottobre 2019
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di interventi di "Lavoro a Impatto Sociale - LIS. Bando non competitivo per l'inserimento lavorativo temporaneo di soggetti svantaggiati - Anno 2019".
Apertura dei termini per la presentazione di progetti di lavoro a impatto sociale a favore di soggetti svantaggiati. Il provvedimento intende sostenere i cittadini maggiormente in difficoltà e a rischio di povertà attraverso la realizzazione di esperienze di lavoro presso gli Uffici giudiziari del Veneto correlate ad azioni di orientamento, formazione e ricerca attiva di lavoro al fine di favorirne l’inclusione.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
In Italia, secondo i dati Istat del 2018, sono state stimate 1 milione e 800 mila famiglie in condizione di povertà assoluta per un totale di 5 milioni di individui. Già nel 2016 Istat aveva confermato un trend di crescita della povertà assoluta tra gli adulti tra i 35 e i 64 anni (dal 2.7% del 2005 al 7.3% del 2016). Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono poco più di 3 milioni, per un totale di quasi 9 milioni di individui.
In Veneto è a rischio di povertà o di esclusione sociale il 17,9% della popolazione (circa 12 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale); dunque sono 877 mila i residenti veneti in serie difficoltà. La povertà e l’esclusione sociale sono per lo più associate all’assenza di un’occupazione, ma in molti casi anche l’occupazione stessa può spingere alcuni lavoratori sotto la soglia di povertà (es. working poor).
L’obiettivo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, delineato all’interno della strategia Europa 2020, connota fortemente tutte le azioni della programmazione regionale, e in particolare quelle previste all’interno del Programma Operativo FSE 2014-2020 nell’Asse II - Inclusione sociale, che mirano a promuovere l’inclusione attiva nella società e nel mercato del lavoro di gruppi più vulnerabili nonché il superamento delle disuguaglianze.
In tale ambito la Regione del Veneto ha promosso diverse iniziative incentrate sull’attivazione della persona, sulla lotta e all’esclusione sociale, tra le quali i progetti di Lavoro a Impatto Sociale LIS realizzati attraverso la DGR n. 662 del 15 maggio 2018 “Lavoro a Impatto Sociale LIS – Anno 2018”. Si tratta di esperienze di lavoro presso gli Uffici giudiziari del Veneto correlate ad azioni di orientamento, formazione, accompagnamento e ricerca attiva di lavoro per favorire l’inclusione attiva dei cittadini maggiormente in difficoltà e a rischio di povertà, in particolare i disoccupati privi o sprovvisti della copertura degli ammortizzatori sociali e di trattamento pensionistico e i soggetti maggiormente vulnerabili a rischio di esclusione sociale.
L’ iniziativa LIS si propone un triplice obiettivo: assicurare un sostegno a persone particolarmente bisognose attraverso il lavoro; generare un intervento produttivo capace di mantenere attivi nel mercato del lavoro individui che attualmente ne sono esclusi, favorendone la rioccupazione; rinforzare i servizi pubblici degli Uffici giudiziari migliorandone così l’efficienza.
Tale iniziativa ha contribuito a ridare fiducia e facilitare il reingresso al lavoro di coloro che erano stati investiti dalla crisi occupazionale. Grazie all’iniziativa “Lavoro a Impatto Sociale LIS” sono stati finanziati n. 7 progetti, coinvolgendo n. 111 destinatari a supporto del personale degli Uffici giudiziari del Veneto con contratti di lavoro a tempo determinato della durata di 6 mesi a tempo parziale. La realizzazione di tali progetti ha permesso inoltre di compensare parzialmente la carenza di personale che ormai, da tempo, affligge gli uffici giudiziari del Veneto ed ha garantito a questi ultimi un supporto efficace per continuare ad offrire servizi adeguati alle richieste dei cittadini ed alle esigenze del territorio. I progetti sono stati realizzati in sinergia con gli stakeholder locali, coinvolgendo in prima persona le Amministrazioni comunali, chiamate ad operare insieme ad un partenariato coerente e attivo sul campo, garantendo così un forte aggancio con le realtà territoriali e le situazioni di sviluppo ad esse correlate.
Visti gli esiti positivi dei progetti finanziati con il precedente bando, che hanno visto una partecipazione attiva dei destinatari coinvolti, gli Uffici giudiziari hanno rinnovato la loro disponibilità ad inserire persone disoccupate in condizione di disagio sociale come personale ausiliario temporaneamente adibito ad attività quali ad esempio custodia e sorveglianza, archiviazione e protocollazione, ausiliari e/o anticamera, informazione alla cittadinanza, attività che hanno migliorato la qualità dei servizi offerti dagli Uffici giudiziari a cittadini e imprese.
In ragione di questi risultati positivi e della soddisfazione espressa dagli stessi Uffici giudiziari, la Regione del Veneto intende rinnovare l’iniziativa per il 2019/2020 rivolgendosi ai territori con un nuovo bando LIS presso gli Uffici giudiziari del Veneto, che possa coinvolgere un’ampia platea di destinatari favorendo così nuove opportunità di partecipazione attiva e inclusione sociale dei cittadini maggiormente svantaggiati, anche grazie ai servizi di orientamento e accompagnamento sviluppati dalla rete territoriale che sarà coinvolta nei progetti, caratterizzata dalla cooperazione tra gli Enti locali, il Terzo Settore e i Servizi al Lavoro.
Con il nuovo intervento la Regione del Veneto si propone di coinvolgere un buon numero di destinatari finali per i quali saranno attivate azioni di impiego temporaneo e straordinario integrate con misure di orientamento, di formazione di breve durata, di accompagnamento al lavoro. I destinatari saranno coinvolti in attività coerenti con i fabbisogni degli Uffici giudiziari del territorio a beneficio dei cittadini e delle imprese.
Come per la precedente edizione, anche questa nuova iniziativa si incardina nel Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9 “Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione”, priorità 9.i “Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità”.
Sono destinatari dell’intervento i disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali e sprovvisti di trattamento pensionistico, e i disoccupati svantaggiati a rischio di esclusione sociale e povertà, con più di 30 anni di età residenti o domiciliati temporaneamente nel territorio del/i Comune/i proponente.
Alla luce della positiva esperienza maturata sono ammessi alla presente misura anche i destinatari che hanno già partecipato ai progetti attivati dalla DGR n. 662/2018 “Lavoro a Impatto Sociale – LIS”.
Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete per un’efficace integrazione delle competenze, i progetti a valere sul presente Bando non competitivo sono promossi dai sette Comuni capoluogo di provincia del Veneto, in partenariato obbligatorio con uno o più soggetti iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro di cui alla L.R. n. 3/2009 art. 25 “Accreditamento” e una, o più, società cooperative sociali (di tipo A e di tipo B), cui sarà affidata la gestione dei contratti di lavoro.
Nel caso in cui i progetti prevedano attività formativa nel partenariato dovrà essere anche incluso, obbligatoriamente, un soggetto accreditato iscritto nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 e s.m.i. ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l’ambito della Formazione Superiore.
I progetti sono costruiti insieme alle persone e sono garantiti dalla sottoscrizione di una Proposta di Politica Attiva (PPA) per la condivisione dei percorsi individuali. La logica del bando prevede infatti che, in base al principio della personalizzazione degli interventi, le azioni, anche se erogate in modalità collettiva, siano comunque progettate a favore del singolo destinatario.
Per raggiungere gli obiettivi posti il presente provvedimento mette a disposizione risorse per la copertura del costo del lavoro, una quota variabile per i servizi di politica attiva del lavoro e il riconoscimento di alcune spese per la gestione dell’intervento, da riconoscere anche ai soggetti che provvedono alla contrattualizzazione dei LIS, fino a un massimo di Euro 500,00 per destinatario, da rendicontare a costi reali.
L’utilizzazione dei lavoratori nel progetto deve avvenire esclusivamente, pena la non ammissibilità dell’azione, mediante la tipologia contrattuale del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato (T.D.), così come regolato dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 81 del 15 giugno 2015, artt. 4-12 e artt. 19-29). A copertura dei costi del lavoro e dei servizi accessori derivanti dalla erogazione di tale azione (formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, visita medica, dispositivi di protezione individuale, gestione amministrativa del personale) è attribuito un contributo massimo di Euro 12.600,00 per ogni destinatario assunto.
Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento e che ne forma parte integrante, saranno finanziati con le risorse di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 8.
Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 1.050.000,00 e nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa siano assunte a valere sul Bilancio Regionale di previsione 2019/2021 approvato con L.R. n. del 21/12/2018, nei seguenti termini massimi:
- Esercizio di imputazione 2020 - Euro 840.000,00, di cui quota FSE Euro 420.000,00, quota FDR Euro 294.000,00, quota Reg.le Euro 126.000,00;
- Esercizio di imputazione 2021 – Euro 210.000,00, di cui quota FSE Euro 105.000,00, quota FDR Euro 73.500,00, quota Reg.le Euro 31.500,00.
La gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 40%.
Le risorse finanziare disponibili per la realizzazione dei progetti di lavoro ad impatto sociale – LIS sono attribuite e ripartite per singola Amministrazione comunale in considerazione del numero di Uffici giudiziari della specifica circoscrizione territoriale, secondo la tabella di seguito riportata:
Comune
n. Uffici giudiziari
Risorse assegnate
Venezia
5
300.000,00
Treviso
2
125.000,00
Vicenza
Verona
Padova
Belluno
Rovigo
Totale
17
1.050.000,00
Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati, ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013, sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.
La trasmissione della domanda di ammissione/progetto e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Lavoro deve avvenire esclusivamente attraverso l’apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU).
La presentazione della domanda/progetto dovrà avvenire entro e non oltre entro le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del provvedimento sul BURV.
Con il presente provvedimento ci si intende avvalere delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della presente Deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.
Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo Decreto del Direttore della Direzione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visti:
delibera
- Esercizio di imputazione 2020 - Euro 840.000,00, di cui quota FSE Euro 420.000,00, quota FDR Euro 294.000,00, quota Reg.le Euro 126.000,00; - Esercizio di imputazione 2021 – Euro 210.000,00, di cui quota FSE Euro 105.000,00, quota FDR Euro 73.500,00, quota Reg.le Euro 31.500,00;
(seguono allegati)
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