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Materia: Energia e industria
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1396 del 01 ottobre 2019
Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione, alimentato a gas metano con potenza elettrica pari a 635 kW e potenza termica immessa pari a 1.609 kW da realizzarsi presso l'Ospedale di Dolo dell'Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima, in Via XXIX Aprile n. 2, Comune di Dolo (VE) Ditta proponente: Siram S.p.A. D. Lgs. 152/2006 - L.r. 11/2001
Con il presente provvedimento si autorizza l’installazione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica attraverso la combustione di gas metano.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
La Ditta Siram S.p.A., con sede legale nel Comune di Milano in Via Anna Maria Mozzoni n. 12, ha presentato istanza di autorizzazione e documentazione di progetto, assunte al protocollo regionale con n. 382094 del 20/09/2018, n. 383693 del 21/09/2018 e n. 408827 del 09/10/2018, per la costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione alimentato a metano da realizzarsi presso l’Ospedale di Dolo (VE) in Via XXIX Aprile n. 2 in proprietà dell’Azienda Ospedaliera U.L.S.S. 3 Serenissima.
L’intervento, il cui progetto esecutivo è stato approvato con Determinazione Dirigenziale dell’U.L.S.S. 3 n. 377 del 20/03/2018, è previsto nel contratto di “Appalto di conduzione e gestione degli impianti delle strutture sanitarie e socio sanitarie dell’Azienda U.L.S.S. 13 Mirano” stipulato nel 2009 tra la ditta Siram S.p.A. e l’ex U.L.S.S. 13 Mirano (ora U.L.S.S. 3 Serenissima).
Il nuovo impianto sarà realizzato in sostituzione dell’attuale impianto di cogenerazione a gas naturale messo in esercizio il 01/06/2002 (costruttore Jenbacher Energie mod. JMS 212 GS–B05, potenza elettrica di 526 kW e potenza termica immessa pari a 1.385 kW), localizzato in uno stabile adibito a centrale termica e cogenerazione situato in prossimità del confine nord del complesso ospedaliero e identificato catastalmente al Fg. 7 mappale 35.
Il settore di attività del medio impianto di combustione secondo il codice NACE è 35.11 - Produzione di energia elettrica.
La nuova unità cogenerativa sarà alloggiata all’interno di un cabinato dotato di aperture e condotti per la ventilazione forzata, avente dimensione di metri 3,8 x 7,3 x 4 metri di altezza, con pannellatura fonoisolante fonoassorbente e silenziatori in aspirazione e in espulsione costituiti da setti dissipativi.
L’impianto sarà composto da un motore endotermico a ciclo otto di costruzione GE Jenbacher mod. J 312 GS-D02, accoppiato ad un alternatore sincrono trifase di potenza omologata pari a 788 kVA. La potenza elettrica erogata è pari a 635 kW, riferita a una potenza termica immessa di 1.609 kW, corrispondente ad una portata in metano di 166 Nm3/h.
Il motore è dimensionato per l’inseguimento del carico elettrico, ossia produce energia in base alle richieste elettriche dell’Ospedale. L’energia elettrica prodotta viene resa disponibile per le necessità del sito ed integrata da un’eventuale quota di energia prelevata dalla rete elettrica nazionale.
La potenza termica complessivamente recuperata è pari a 758 kW di cui 421 kW dall’acqua di raffreddamento del motore tramite scambiatore a piastre e 337 kW dai fumi di scarico tramite scambiatore a fascio tubiero. L’energia termica recuperata dall’acqua di raffreddamento del motore viene utilizzata per la produzione di acqua calda a 90 °C mentre con l’energia termica recuperata dai gas di scarico viene prodotto vapore a 5 bar, entrambi da utilizzare in azienda sanitaria per molteplici utilizzi.
L’impianto è completo di due sistemi di dissipazione del calore eccedente ciascuno dotato di più ventilatori e di valvola by pass pneumatica per l’evacuazione dei fumi ove non fosse necessario il recupero termico degli stessi.
Viene previsto il funzionamento in continuo della centrale per circa 8.000 h/anno al netto delle fermate per manutenzione programmata, con un carico medio di processo del 100% e minimo tecnico dell’impianto corrispondente al 50% del carico elettrico nominale.
La linea fumi convergerà in un camino denominato CA6 con altezza di 8,6 metri e diametro interno di 300 mm munito di sistema di drenaggio di eventuali condense. I gas combusti, con la cessione di energia termica al sistema di recupero, passano da una temperatura di circa 433 °C a circa 125 °C. La portata dei fumi anidri riferita ad un tenore di O2 del 15% sarà pari a 3.308 kg/h equivalenti a 6.696 Nm3/h.
Per il contenimento delle emissioni di inquinanti verrà utilizzato il sistema di controllo del processo di combustione basato sulla combustione magra della miscela gas-aria di alimentazione del motore per il contenimento degli ossidi di azoto e un catalizzatore ossidante per l’abbattimento del monossido di carbonio.
L’art. 42, comma 2 bis della l.r. 13.04.2001 n. 11 di attuazione del D. Lgs 112/1998, individua la Giunta regionale quale autorità competente per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia inferiori a 300 MW.
Per il rilascio dell’autorizzazione richiesta è previsto, dall’art. 269 del D. Lgs 152/2006, che l’autorità competente indica una Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 14-bis della legge n. 241/90.
In accordo con quanto sopra detto e in conformità a quanto previsto dal D. Lgs 152/2006, con nota protocollo regionale n. 45096 del 01/02/2019 indirizzata a Comune di Dolo, Città Metropolitana di Venezia e Dipartimento ARPAV di Venezia, è stata indetta una Conferenza di Servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’articolo 14-bis della legge n. 241/90 come modificato dall’art. 1 del D.Lgs 127/2016 per la sopra indicata richiesta di autorizzazione, prescrivendo alle amministrazioni coinvolte nel procedimento sia il termine per la richiesta di eventuali integrazioni documentali o chiarimenti, sia il termine entro il quale rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della Conferenza.
Con nota prot. n. 66374 del 15/02/2019 (trasmessa nuovamente alla ditta proponente con successiva nota prot. n. 200028 del 22/05/2019 a causa di mancato recapito), sono state chieste da parte della Regione Veneto – U.O. Tutela dell’Atmosfera – alla ditta Siram S.p.A. le seguenti integrazioni:
La Ditta, con nota assunta al protocollo regionale n. 292183 del 03/07/2019 e successive precisazioni-rettifiche acquisite a prot. n. 330808 del 24/07/2019, ha trasmesso le integrazioni richieste.
In data 08/03/2019 protocollo regionale n. 95612, è stata acquisito il parere favorevole di ARPAV - Dipartimento Provinciale di Venezia, subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:
In merito alla valutazione previsionale d’impatto acustico allegata al progetto sono state riportate nella suddetta nota di ARPAV le osservazioni redatte dal personale dell’unità Operativa Fisica del Dipartimento Provinciale ARPAV di Venezia, dalle quali derivano le seguenti proposte di prescrizioni:
Le prescrizioni come sopra riportate sono state recepite dalla conferenza di servizi.
La conferenza di servizi ha altresì preso atto che la mancata comunicazione delle proprie determinazioni da parte del comune di Dolo e della Città Metropolitana di Venezia, per gli effetti del comma 4 del citato art. 14 bis della L. 241/1990, equivale ad assenso.
Sulla scorta degli elaborati progettuali indicati nell’Allegato A al presente provvedimento, viste le conclusioni dell’Istruttoria Tecnica n. 06/2019 del 30/07/2019 con la quale è stata verificata l’effettiva non necessità della Valutazione di incidenza ambientale per l’intervento e vista l’istruttoria espletata dagli uffici regionali completa delle prescrizioni proposte dagli uffici stessi e da ARPAV Dipartimento di Venezia, riportate nell’Allegato B al presente provvedimento, la struttura procedente – U.O. Tutela dell’Atmosfera ritiene conclusa positivamente la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata e asincrona come sopra indetta e svolta.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Legge 07.08.1990 n. 241 e s.m.i.;
VISTO il Decreto Legislativo 03.04.2006 n. 152 e s.m.i.;
VISTA la Legge Regionale 13.04.2001 n. 11;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1400 del 29.08.2017;
VISTO l’art. 2 comma 2 della Legge regionale 31.12.2012 n. 54;
delibera
(seguono allegati)
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