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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 118 del 15 ottobre 2019


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1390 del 01 ottobre 2019

Veneto Sviluppo S.p.A. Riconoscimento dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione (L.R. 19/2004). Esercizio 2018. Previsioni per il riconoscimento dei costi relativi al 2019.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento la Regione del Veneto riconosce i costi sostenuti da Veneto Sviluppo S.p.A. per le attività svolte su incarico dell’Ente (L.R. 19/2004) relativamente all’esercizio 2018, rinviando a successivi atti la gestione contabile di detto ristoro dei costi. Previsioni per il riconoscimento dei costi relativi al 2019.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

In attuazione della L.R. 47/1975, è stata costituita la finanziaria regionale "Veneto Sviluppo S.p.A.".

La Regione, come indicato dall'art. 8 della legge citata, partecipa alla Società, quale socio di maggioranza

assoluta, con una quota pari al 51% del capitale sociale.

Veneto Sviluppo S.p.A. svolge sia attività derivanti da autonome decisioni gestionali, sia derivanti da incarichi ricevuti dalla Regione, tra cui la gestione dei fondi regionali. Più precisamente questi ultimi riguardano:

  1. gestione di fondi di rotazione;
  2. gestione di fondi di garanzia;
  3. gestione di fondi per contributi a fondo perduto.

L’attività di gestione finanziaria dei fondi affidata a Veneto Sviluppo S.p.A. include a sua volta quattro diverse tipologie di incarichi:

  1. di tesoreria;
  2. di istruttoria;
  3. di rendicontazione;
  4. di monitoraggio.

L’art. 6, comma 1, L.R. 19/2004, prevede che alla finanziaria regionale sia riconosciuto, a copertura degli oneri per la gestione dei fondi regionali di rotazione ad essa assegnati tramite apposite convenzioni, un diritto di commissione, determinato annualmente con provvedimento della Giunta regionale, a carico delle disponibilità dei fondi stessi e riferito al capitale residuo dei finanziamenti in ammortamento al 31 dicembre dell’esercizio precedente, che la società trattiene a valere sulle disponibilità degli stessi fondi di rotazione amministrati.

In applicazione dell’art. 6, L.R. 19/2004, la DGR 998/2005 ha approvato i criteri, le modalità ed il relativo procedimento amministrativo per la determinazione del ristoro costi.

Con la stessa DGR 998/2005, è stato previsto che il compenso sia determinato annualmente dalla Giunta regionale sulla base di una certificazione prodotta dalla Società, approvata dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale, nella quale siano indicati i costi imputabili a tutta l’attività svolta nell’anno precedente per conto della Regione e la ripartizione degli stessi per singola attività, indicando, in termini percentuali, le relative commissioni da applicare.

Con DGR 16/2009  è stata introdotta una revisione al metodo di determinazione del ristoro costi per le attività svolte su incarico regionale previsto dalla DGR 998/2005.

Tale innovazione era stata peraltro richiesta dalla Giunta regionale, che con DGR 947/2007, aveva incaricato  le strutture regionali competenti di predisporre, congiuntamente ed in collaborazione con la Finanziaria regionale, il testo di una convenzione quadro e di elaborare un nuovo metodo di determinazione degli specifici oneri tecnici di gestione dei fondi regionali sostenuti dalla società.

La DGR 16/2009 ha dichiarato decadute le disposizioni contenute nella DGR 998/2005, in quanto sostituite dalla nuova metodologia per il ristoro dei costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo S.p.A. in vigore fino al 05.02.2012.

La DGR 1733/2013, ha prorogato la sopra menzionata metodologia anche per il ristoro dei costi sostenuti dalla Finanziaria regionale negli anni 2012 e 2013 e comunque fino alla conclusione delle procedure di assegnazione del servizio di gestione dei fondi di rotazione e degli altri strumenti di agevolazione alle imprese di cui all’allegato D della DGR 16/2009, che, nel concreto, hanno determinato in capo alla Società Veneto Sviluppo S.p.A. la gestione delle suddette attività per tutto l’esercizio 2014.

Con DGR 62/2015, veniva stabilito di avviare la gara per l’affidamento del servizio di gestione dei fondi rotativi e degli altri strumenti agevolati di cui all’Allegato D alla DGR 16/2009, previa individuazione delle strutture regionali competenti, di mantenere il servizio per ragioni di continuità ed interesse pubblico ed al fine di evitare un grave danno per il sistema economico veneto e di prorogare l’attuale metodologia di ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico regionale secondo le disposizioni contenute nella DGR 16/2009, fino alla conclusione delle procedure di affidamento.

Le procedure di gara non sono state espletate nel corso del 2018 e il servizio è stato garantito dall’attuale gestore, che ha continuato a svolgere, per tutto il 2018, le relative attività di gestione dei fondi, ex Allegato D della DGR 16/2009, per conto della Regione.

Con l’emanazione della L.R. 17/2016, sono riformate le disposizioni di cui alle singole leggi regionali di settore nella gestione dei fondi di rotazione, organizzate nella direzione della semplificazione delle norme ed orientate all’unitarietà della gestione delle risorse, alla trasparenza, alla coerenza, alla flessibilità ed efficacia degli interventi finanziari. La suddetta legge ha istituito il fondo unico di rotazione per le piccole e medie imprese prevedendo che la gestione dello stesso venisse affidata ad un soggetto individuato nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici.

La L.R. 17/2016 prevedeva altresì che l’individuazione del soggetto gestore del fondo unico di rotazione avvenisse entro e non oltre il termine di ventiquattro mesi dalla sua entrata in vigore e, nelle more dell’espletamento delle procedure necessarie per l’individuazione dello stesso, al fine di garantire la continuità dell’operatività dei fondi, continuasse ad operare l’attuale gestore.

Successivamente, l’art. 29, comma 4, L.R. 45/2017, ha prorogato il termine di cui all’art. 3, comma 2, L.R. 17/2016 consentendo un maggiore lasso temporale per l’individuazione del soggetto gestore: dovrà avvenire entro e non oltre quarantotto mesi dall’entrata in vigore della L.R. 17/2016, ovvero entro e non oltre il 06.07.2020; con ciò, mantenendo in capo all’attuale gestore la gestione dei fondi.

Con riferimento all’attività svolta nel 2018, con nota 13.06.2019 prot. 5438/2019, Veneto Sviluppo S.p.A. ha trasmesso il prospetto riassuntivo dei conteggi effettuati sulla base dello schema di cui all’Allegato B alla DGR 16/2009, Allegato A.

I valori sopra determinati non rappresentano il compenso puntuale che la Regione è tenuta a corrispondere a Veneto Sviluppo S.p.A. per l’attività di gestione dei fondi, bensì il limite massimo dello stesso.

A fronte di costi di funzionamento calcolati in base alla procedura, i compensi stanziati relativi a taluni fondi sono inferiori in ragione della quota non fatturabile a vario titolo.

A tale riguardo, con nota 17.06.2019 prot. 5483/2019, la società ha integrato la comunicazione precedente, aggiornando il prospetto precedentemente trasmesso con l’indicazione dei limiti massimi addebitabili per misura, Allegato A.

I valori contenuti nella seconda tabella trasmessa (nota prot. 5483/2019) sono i valori a bilancio 2018 della società, oggetto di attestazione di congruità da parte dell’esperto indipendente nominato ai sensi della DGR 1338/2018.

Secondo la documentazione prodotta, i costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo S.p.A. per l’attività svolta su incarico regionale nel corso del 2018 ammontano complessivamente ad € 2.189.588,55 di cui € 1.952.095,27 per la gestione dei fondi di rotazione ed € 237.493,28 per la gestione dei fondi per contributi.

Si segnala la significativa riduzione dell’importo assoluto delle commissioni addebitabili alla Regione, le quali sono passate da un importo pari ai circa € 2,8 milioni del 2017 ad € 2,2 milioni nel 2018.

La stessa Società, con nota 17.06.2019 prot. 5477/2019, ha trasmesso anche l’attestazione di congruità rilasciata da KPMG, Allegato B, con la quale la stessa attesta che le commissioni praticate per l’esercizio 2018 da Veneto Sviluppo S.p.A. alla Regione per l’attività di gestione dei fondi di rotazione (commissione media pari allo 0,76 %) e per l’attività di gestione dei fondi per contributi (commissione media dello 0,41%) sono congrue e, in linea generale, vantaggiose per la Committente (Regione del Veneto) rispetto a quelle applicate sul mercato per attività similari.

KPMG dichiara come, “a conclusione della verifica effettuata, è possibile verificare che la commissione media applicabile per l’anno 2018 da Veneto Sviluppo è allineata ed addirittura inferiore al mercato”.

Con riferimento alle informazioni sull’attività svolta per ciascun fondo gestito nell’anno 2018 si rinvia a quanto dettagliatamente descritto nella relazione periodica che la Società ha trasmesso alle strutture regionali, Allegato C e che costituisce ulteriore elemento per la valutazione delle attività svolte dalla Finanziaria regionale da parte delle medesime strutture.

Per quanto concerne i costi sostenuti e le relative commissioni sui fondi regionali rendicontati dalla Società nel 2018, Allegato A, si fa presente che, rispetto alla stima previsionale approvata per il 2018 di cui alla DGR 1211/2018, che prevedeva un costo complessivo massimo di € 3.736.151,15 la Società ha rendicontato complessivamente un costo inferiore, come già indicato, pari a € 2.189.588,55.

Il metodo prevede che a fronte di un importo rendicontato a consuntivo, la Giunta regionale, in applicazione di disposizioni normative o sulla base delle convenzioni in essere può determinare un importo inferiore.

La Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali ha inviato alle strutture regionali competenti per ciascun fondo, la certificazione dei costi sostenuti presentata da Veneto Sviluppo S.p.A., affinché le stesse formulassero un parere in relazione alle attività svolte dalla Società nell’anno 2018 ed eventuali osservazioni in merito.

Le strutture coinvolte hanno espresso i previsti pareri e l’ultimo riscontro è pervenuto in data 18.09.2019.

La Direzione Turismo con nota 04.09.2019 prot. 383200, ha chiesto a Veneto Sviluppo S.p.A. un supplemento istruttorio fornito dalla società con nota 10.09.2019 prot. 8205.

Nell’Allegato D sono indicati, per ciascun fondo, gli importi che si propone di riconoscere a titolo di ristoro costi per l’esercizio 2018. A fronte di un ristoro dei costi sostenuti sui fondi regionali richiesto dalla Società complessivamente pari a € 2.189.588,55 si propone di riconoscere a Veneto Sviluppo S.p.A. per la gestione dei fondi regionali detto importo, di cui € 1.952.095,27 per la gestione dei fondi rotativi ed € 237.493,28 per la gestione dei fondi per contributi, Allegato D.

Al fine di tenere in debita considerazione i rilievi della Corte dei Conti formulati in precedenti giudizi di parifica del Rendiconto della Regione, si propone, come per gli anni precedenti, di rinviare a successivi provvedimenti regionali a cura delle strutture regionali competenti, la gestione delle fasi contabili correlate in base ai principi contabili, a carico del bilancio regionale, al fine di corrispondere il suddetto ristoro costi per l’anno 2018 a Veneto Sviluppo S.p.A., in ossequio al principio di universalità del bilancio.

In coerenza con le osservazioni formulate dalla Corte dei Conti nei giudizi di Parifica precedenti, nel rispetto del principio di competenza finanziaria potenziata e su indicazione delle strutture regionali competenti, risulta necessario, come del resto già avvenuto con DGR 1211/2018 in riferimento alla stima previsionale dei costi sostenuti per il 2018, acquisire da Veneto Sviluppo S.p.A. una previsione di stima dei costi per la gestione dei fondi su incarico regionale per il 2019, al fine di predisporre gli atti necessari, anche di natura contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale.

Detta informazione previsionale si rende necessaria anche al fine di consentire, a fini contabili, una correlazione temporale tra il sostenimento dei costi da parte della Società e la relativa insorgenza di partite creditorie nel bilancio della medesima e, nel contempo, la riconciliazione con le partite debitorie dell’Ente regionale.

A tal fine, Veneto Sviluppo S.p.A. con nota 25.06.2019 prot. 6497/2019, ha fornito un prospetto che riepiloga le commissioni/costi di gestione dei fondi di rotazione e per contributi previsionalmente stimate dalla Società per il corrente esercizio 2019 con riferimento a ciascuna misura gestita, Allegato E.

La Società, nella nota citata, rappresenta la stima dei costi che potranno ragionevolmente maturare con riguardo all’esercizio 2019. Detti importi sono determinati in continuità di applicazione della metodologia vigente e risultano complessivamente pari a € 2.572.177,21 fatti salvi eventuali limiti applicabili in base alle normative e alle disposizioni vigenti.

Con nota 31.07.2019 prot. 342506, la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali trasmetteva la nota sopracitata alle strutture regionali interessate, chiedendo loro  l’emissione di un parere di congruità.

Con nota 02.08.2019 prot. 346952, la Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi chiedeva di non considerare, ai fini del ristoro costi previsto per l’esercizio 2019, il costo preventivato per la gestione dell’erogazione del contributo in conto capitale riferito alla strumentazione agevolativa mista di cui alla L.R. 1/2000, in quanto tale strumento ha cessato la propria operatività nell’esercizio 2018. 

Con nota 18.09.2018 prot. 8347/19, Veneto Sviluppo S.p.A. confermava la stima delle commissioni per la gestione dei fondi di rotazione e per contributi relativi all’anno 2019 trasmessa. In particolare segnalava come “in applicazione del vigente sistema commissionale, la determinazione dei costi stimati avviene considerando tutte le fasi operative che tutt’ora, anche a misura chiusa, possono aver luogo. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si considerino le attività istruttorie connesse ad eventuali richieste di subentro beneficiario o di riesame dell’operazione agevolata o, ancora, la gestione di eventuali casi di revoca con restituzione del contributo già erogato”. La società evidenziava altresì che “non disponendo di un algoritmo certificato per una puntuale stima previsionale e per la conseguente allocazione delle commissioni sulle varie misure, gli stessi valori e la loro ripartizione non rappresentano dati certi ma stime ragionevolmente attendibili in considerazione dei trend operativi correnti”.

Sulla base di quanto rappresentato, si propone di approvare la stima dei costi previsionali per l’esercizio 2019 presentata dalla Società, Allegato E, tenuto conto che la Regione potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base della normativa applicabile, dei dati definitivi e certificati del 2019, una volta effettuata l’istruttoria di verifica da parte delle strutture regionali.

Allo stesso tempo, tali dati in quanto previsionali, non vanno interpretati come un tetto invalicabile, essendo stime e non dati consuntivi derivanti dall’applicazione puntuale del metodo di calcolo. Conseguentemente, appare doveroso incaricare le strutture regionali competenti a compiere i necessari atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale.

In coerenza con la metodologia di ristoro dei costi oggetto del presente provvedimento per l’anno 2018, si rappresenta che, oramai da alcuni anni, il contributo per le spese di funzionamento previsto dalla L.R. 47/1975 non viene più erogato.

In considerazione di quanto sopra, le commissioni che la Società propone di applicare risultano essere nel loro insieme convenienti per la Regione rispetto a quelle applicate per servizi analoghi da altri soggetti gestori sul mercato, come attestato da KPMG, per la cui relazione si rinvia all’Allegato B, si propone:

  • di riconoscere a Veneto Sviluppo S.p.A. un ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione per l’esercizio 2018, ai sensi della L.R. 19/2004, sulla base della certificazione dei costi sostenuti trasmessa dalla Società, Allegato A, per la quale è stata rilasciata l’attestazione di congruità da parte di KPMG, Allegato B, con riferimento alla relazione sulle attività svolte dalla Finanziaria regionale nel corso del 2018, Allegato C, nei limiti posti nella tabella, Allegato D, relativamente ai fondi di rotazione ed ai fondi per contributi ivi indicati;
  • di rinviare a successivi provvedimenti a cura delle strutture regionali competenti la gestione delle fasi contabili a valere sul bilancio regionale degli importi riconosciuti quale ristoro costi per l’anno 2018 a Veneto Sviluppo S.p.A., per l’attività di gestione dei fondi, in ossequio al principio di universalità del bilancio, nei limiti delle somme riconosciute nella tabella, Allegato D;
  • di stabilire la necessità che le scadenze contabili della Regione (in capo alle strutture regionali competenti la gestione delle fasi contabili, ivi compreso il rispetto dei termini di pagamento dei debiti commerciali) e della società partecipata ed i relativi documenti passivi mantengano nei vari esercizi la necessaria coerenza reciproca, ai fini delle informazioni necessarie per l’asseverazione di crediti e debiti e per un eventuale consolidamento dei bilanci;
  • di approvare la stima dei costi previsionali per l’esercizio 2019 presentata dalla Società, Allegato E, tenuto conto che la Regione potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base della normativa applicabile, dei dati definitivi e certificati del 2019, a seguito di verifica da parte delle strutture regionali, interpretando tali dati, in quanto previsionali, non come un tetto invalicabile, essendo stime e non dati consuntivi derivanti dall’applicazione puntuale del metodo di calcolo. Appare inoltre necessario incaricare le strutture regionali competenti a compiere i conseguenti atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale.

In adempimento a quanto disposto dall’art. 11, L.R. 39/2013 e dall’art. 22, D.Lgs. 33/2013 in materia di trasparenza e pubblicità, le società controllate sono tenute ad implementare ed aggiornare, nel proprio sito istituzionale, l’apposita Sezione “Amministrazione trasparente” nel rispetto degli obblighi previsti dalla suddetta normativa.

Pertanto, si richiama l’obbligo, in capo alle strutture regionali competenti alla gestione delle fasi di spesa, di verificare il rispetto degli adempimenti in materia di pubblicità e trasparenza previsti dall’art. 22, D.Lgs. 33/2013 e dall’art. 11, L.R. 39/2013, prima della liquidazione del suddetto ristoro dei costi.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L.R. 03.05.1975, n. 47 “Costituzione della Veneto sviluppo S.p.A.”;

VISTA la L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 "Statuto del Veneto”;

VISTA la L.R. 17.06.2016, n. 17 “Norme relative all'unificazione dei fondi di rotazione regionali”, come modificata dalla L.R. 29/12/2017 n. 45 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2018;

VISTA la DGR 998 del 18.03.2005 “Veneto Sviluppo S.p.A. – Concorso alle spese generali di funzionamento e compenso per le attività svolte su incarico della Regione del Veneto. (L.R. 47/1975 e L.R. 19/2001)”;

VISTA la DGR 16 del 20.01.2009 “Veneto Sviluppo S.p.A. - Ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte a favore della Regione del Veneto (L.R. 47/75 e L.R. 19/04). Revisione modalità di determinazione previste dalla DGR 998 del 18.03.2005”;

VISTA la DGR 1733 del 03.10.2013 “Veneto Sviluppo S.p.A. - Ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte a favore della Regione del Veneto (L.R. 47/75 e L.R. 19/04). Proroga metodo di determinazione ex DGR 16/2009”;

VISTA la DGR 62 del 20.01.2015 “Autorizzazione all'indizione di una procedura aperta per l'appalto del servizio di gestione di fondi di rotazione e degli altri strumenti agevolati a favore delle imprese, di cui all'Allegato D alla DGR 16/2009. Proroga metodo di determinazione del ristoro dei costi per le attività svolte su incarico regionale ex DGR 16/2009”;

VISTA la DGR 1338 del 18.09.2018 “Veneto Sviluppo S.p.A. – modifica parziale del metodo di riconoscimento dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione del Veneto (L.R. 19/2004) di cui alla DGR 16/2009”;

VISTA la certificazione dei costi sostenuti nel 2018 per l’attività svolta di gestione dei fondi su incarico della Regione trasmessa da Veneto Sviluppo S.p.A. con note 13.06.2019 prot. 5438/2019 e 17.06.2019 prot. 5483, Allegato A;

VISTA l’attestazione trasmessa da KPMG Allegato B;

VISTA la relazione sull’attività svolta dalla Veneto Sviluppo S.p.A. relativa all’anno 2018 Allegato C;

VISTA la tabella riepilogativa, Allegato D, riguardante i costi sostenuti per le attività svolte nel 2018 per   incarico regionale per le quali si riconoscono alla Società le percentuali di ristoro dei costi e gli importi individuati per ciascun fondo;

VISTA la tabella presentata dalla Società nelle date 25.06.2019 prot. 6497/2019 e 18.09.2019 prot. 8347/19, contenente la stima dei costi previsionali per l’esercizio 2019 per la gestione dei fondi regionali, Allegato E;

delibera

  1. di dare atto che le premesse, compresi gli Allegati A, B, C, D, E, formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di riconoscere a Veneto Sviluppo S.p.A. un ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione del Veneto per l’esercizio 2018, ai sensi della L.R. 19/2004, sulla base della certificazione dei costi sostenuti trasmessa dalla Società, Allegato A, per la quale è stata rilasciata l’attestazione di congruità da parte di KPMG, Allegato B, con riferimento alla relazione sull’attività svolta dalla Finanziaria regionale nel corso del 2018, Allegato C, nei limiti posti nella tabella, Allegato D, relativamente ai fondi di rotazione ed ai fondi per contributi ivi indicati;
  3. di rinviare a successivi provvedimenti, a cura delle strutture regionali competenti, la gestione delle fasi contabili a valere sul bilancio regionale degli importi riconosciuti al fine di corrispondere il suddetto ristoro costi per l’anno 2018 a Veneto Sviluppo S.p.A. per l’attività di gestione sui fondi regionali, in ossequio al principio di universalità del bilancio, nei limiti delle somme riconosciute nella tabella Allegato D;
  4. di stabilire la necessità che le scadenze contabili della Regione (in capo alle strutture regionali competenti la gestione delle fasi contabili, ivi compreso il rispetto dei termini di pagamento dei debiti commerciali) e della società partecipata, ed i relativi documenti passivi, mantengano nei vari esercizi coerenza reciproca, ai fini delle informazioni necessarie per l’asseverazione di crediti e debiti e per un eventuale consolidamento dei bilanci;
  5. di richiamare l’obbligo, in capo alle strutture regionali competenti alla gestione delle fasi di spesa, di verificare il rispetto degli  adempimenti in materia di pubblicità e trasparenza previsti dall’art. 22, D.Lgs. 33/2013 e dall’art. 11, L.R. 39/2013 prima della liquidazione del suddetto ristoro dei costi;
  6. di approvare la stima dei costi previsionali per l’esercizio 2019 presentata dalla Società, Allegato E, tenuto conto che la Regione potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base della normativa applicabile, dei dati definitivi e certificati del 2019, a seguito di verifica da parte delle strutture regionali, interpretando tali dati, in quanto previsionali, non come un tetto invalicabile, essendo stime e non dati consuntivi derivanti dall’applicazione puntuale del metodo di calcolo;
  7. di incaricare le strutture regionali competenti a compiere i necessari atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale;
  8. di trasmettere la presente deliberazione a Veneto Sviluppo S.p.A. ed alle strutture regionali per l’esercizio delle attività di competenza;
  9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  10. di pubblicare la presente deliberazione, ad esclusione degli Allegati A, B, C, D, E, nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet regionale.

Allegati (omissis)

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