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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 107 del 24 settembre 2019


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1307 del 10 settembre 2019

Legge regionale 24 febbraio 2015 n. 3 "Disciplina dell'affido a favore di anziani o di altre persone a rischio o in condizioni di disagio sociale". Prosecuzione della sperimentazione del servizio avviato con DGR n. 1487 del 18 settembre 2017.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si propone la prosecuzione della sperimentazione del servizio  avviato con DGR n. 1487 del 18 settembre 2017 per un ulteriore anno a decorrere dal 1 aprile 2019 al  31 marzo 2020.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con deliberazione regionale n. 1487 del 18 settembre 2017 si è dato avvio alla sperimentazione della progettualità nell’ambito delle tipologie del servizio di affido  previste dalla legge regionale n. 3 del 24 febbraio 2015 a favore di anziani o di altre persone a rischio o in condizioni di disagio sociale: piccolo affido concernente la prestazione di aiuto per comuni incombenze  della vita quotidiana; affido di supporto, concernente la cura della persona con difficoltà di gestirsi autonomamente; affido in convivenza, concernente l’accoglienza del beneficiario  nella casa dell’affidatario o di quest’ultimo nell’abitazione del beneficiario.

Con decreto direttoriale del 14 dicembre 2017, n. 166, a firma del Direttore della Direzione Servizi sociali, sono stati individuati 7 soggetti beneficiari che hanno manifestato l’interesse alla sperimentazione di cui trattasi, approvata la graduatoria dei progetti ammessi ed assegnati i  relativi importi; con successivo decreto del 21 giugno 2018 n. 52 si è provveduto a differire il termine di conclusione della progettualità, avviate perlopiù  nel mese di marzo 2018,  prevedendo uno slittamento del medesimo dal 31/12/2018 al 31/3/2019. 

L’obiettivo dell’iniziativa regionale è favorire la cultura dell’affido tra i cittadini su base volontaria in un ottica di servizio sociale alla comunità.  Infatti con la sperimentazione del servizio di affido previsto dalla legge regionale 3/2015, la Regione del Veneto intende contrastare il disagio sociale di anziani e di soggetti fragili che hanno perso le proprie autonomie  promuovendo  un modello di welfare di comunità che metta al centro la persona, la sua dignità e responsabilizzazione al di là del puro assistenzialismo, favorendo altresì lo sviluppo della collaborazione nel territorio tra i servizi sociali dei Comuni e  gli enti del Terzo settore.

Poiché la sperimentazione è stata inizialmente prevista per un anno i soggetti beneficiari dell’iniziativa regionale hanno avuto a disposizione soli 12 mesi, di cui un parte rilevante per la definizione degli aspetti organizzativi quali  il reclutamento e la formazione degli affidatari e l’individuazione dei soggetti destinatari dell’intervento per il tramite dei servizi sociali competenti per territorio.

Pur avendo già ottenuto dei risultati positivi -  quali la presenza di giovani tra gli aspiranti affidatari che hanno richiesto di partecipare all’attività di  formazione, segno di interesse alla tipologia di servizio;  l’uscita dall’istituzione tradizionale a favore della permanenza a casa; l’incoraggiamento alla socializzazione;  il coinvolgimento di associazioni, organismi di volontariato, cooperative sociali che hanno chiesto di operare in  partenariato; oltre alla partecipazione al  co-finanziamento delle attività da parte dei Comuni coinvolti -  risulta necessario, al fine di valutare la reale efficacia dell’intervento e l’eventuale messa a sistema dell’iniziativa  de quo, proseguire per un ulteriore anno le attività.

Questo ulteriore tempo consentirà infatti da un lato a dispiegare efficacemente le attività e produrre risposte concrete ai bisogni di persone anziane e in difficoltà, e quindi particolarmente fragili, e dall’altro  di raccogliere sufficienti dati oggettivi  che ci permettano di analizzare l’impatto delle suddette sperimentazioni nel nostro territorio, al fine di realizzare un servizio sociale innovativo a favore  di anziani o di altre persone a rischio o in condizioni di disagio sociale, capace di creare nuove relazioni e collaborazioni nonché sviluppare la cultura del volontariato, in particolare tra i giovani.

Per le motivazioni sopra esposte con il presente provvedimento si intende procedere alla prosecuzione della sperimentazione per un ulteriore anno, a far data dal 1 aprile 2019 e fino al 31 marzo  2020; la stessa dovrà attenersi alle stesse modalità definite con l’allegato  A) della deliberazione regionale n. 1487 del 18 settembre 2017, così come per la prima fase, confermando  gli stessi beneficiari   e la stessa ripartizione di cui decreto  del 14 dicembre 2017, n. 166 del Direttore della Direzione Servizi sociali, eccezion fatta per “Codess Società Cooperativa Sociale Onlus” di Padova che ha comunicato la rinuncia al prosieguo  delle attività progettuali per questioni organizzative interne.

Per quanto sopra esposto, si determina in euro 229.274,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio 2019, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100016 denominato “Fondo regionale per le politiche sociali - Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (art. 133, c. 3, lett. a, l.r. 13/04/2001, n.11)”, del bilancio 2019-2021. La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

Il Direttore della Direzione Servizi Sociali è incaricato dell’esecuzione del presente atto, in particolare per l’impegno di spesa.

La spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR 1/2011.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge n. 328 del 2000;

VISTO il D.lgs. n. 118 del 2011 e s.m.i.;

VISTA la legge regionale n. 1 del 7 gennaio 2011;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la Legge regionale n. 3 del 24 febbraio 2015;  

VISTA la DGR del 18 settembre 2017, n. 1487;

VISTI  i Decreti del Direttore della Direzione Servizi Sociali n. 166 del 14 dicembre 2017 e n. 52 del 21 giugno 2018;

delibera

1.  di dare prosecuzione, per le motivazioni evidenziate nelle premesse, alla sperimentazione del servizio  avviato con DGR n. 1487 del 18 settembre 2017, per un ulteriore anno a far data dal 1 aprile 2019 e fino al 31 marzo 2020, attenendosi alle modalità di cui all’allegato A) della citata DGR  n. 1487/2017, così come per la prima fase, confermando  gli stessi beneficiari e la stessa ripartizione di cui decreto del 14 dicembre 2017, n. 166 del Direttore della Direzione Servizi sociali, eccezion fatta per “Codess Società Cooperativa Sociale Onlus” di Padova che ha comunicato la rinuncia al prosieguo  delle attività progettuali;

2.  di determinare in euro 229.274,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio,  disponendone la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa 100016/U “Fondo regionale per le politiche sociali – trasferimenti  per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (art. 133, C. 3, lett. A, L.R. 1370472001, n. 11) del bilancio di previsione 2019-2021;

3.  di incaricare il Direttore della Direzione  Servizi Sociali dell’esecuzione del presente atto, in particolare per l’impegno di spesa, come indicato nel punto precedente;

4.  di prendere atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo indicato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;

5.  di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni della LR 1/2011;

6.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

7.  di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, fatte salve diverse determinazioni degli interessati;

8.  di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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