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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 103 del 13 settembre 2019


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1256 del 27 agosto 2019

Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di maggio 2019 nel territorio delle province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza, nonché della Città metropolitana di Venezia. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).

Note per la trasparenza

Si chiede al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici che nel mese di maggio 2019 hanno interessato il territorio delle province di Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza dove si sono verificati danni alle opere pubbliche di bonifica.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”, nel definire la disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, ha confermato la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche. L’art. 6 del medesimo decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell’evento dannoso - la proposta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento, nonché l’individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.

Sulla base della proposta della Regione, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara l’esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze.

Successivamente, il medesimo Ministero, d’intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.

Con riferimento agli eventi atmosferici in oggetto, deve essere evidenziato che già negli ultimi giorni del mese di aprile 2019 il territorio delle province di Treviso, Vicenza e Verona è stato interessato da fenomeni di instabilità atmosferica, con precipitazioni intense a carattere temporalesco associato a venti forti e, in molti casi, a grandine.

Tra sabato 4 e domenica 5 maggio, sul territorio regionale si sono verificate precipitazioni molto intense ed estese con particolare riferimento alle zone prealpine e della pianura centro settentrionale dove sono stati registrati valori massimi di pioggia nelle 48 ore vicini anche a 100 mm. Un temporale molto forte si è abbattuto anche a Chioggia nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio di sabato 4 maggio, mentre nella serata di sabato e il primo mattino di domenica 5 maggio è stato particolarmente colpito il territorio rivierasco del Lago di Garda e il Veneto orientale. Nella giornata di sabato e domenica anche la neve è caduta copiosa nel territorio montano, anche a quote basse, registrando anomali accumuli di neve fresca che hanno raggiunto anche i 50 cm. In occasione di tali eventi, forti raffiche di vento dai quadranti settentrionali hanno colpito il territorio veneto di pianura e di montagna, con velocità in molti casi superiore a 100 km/h. In particolare, il versante veronese del lago di Garda è stato a lungo sferzato dal vento, con onde che hanno causato danni alle imbarcazioni ormeggiate; la strada Gardesana è rimasta interrotta per la caduta di piante, per la cui rimozione sono intervenuti i Vigili del Fuoco, e un vasto tratto della statale Transpolesana è stato allagato, bloccando il traffico viario.

Nella mattinata del 19 maggio 2019, nella porzione sud occidentale della provincia di Padova e nel territorio di Rovigo si sono verificati violenti rovesci e temporali, che si sono intensificati nelle ore successive in un sistema di precipitazioni persistenti e intense, che hanno colpito in particolare l’area compresa tra Arquà Polesine, Lusia, Sant’Urbano, Villa Estense e Ponso. In alcuni casi, sono stati rilevati valori di precipitazione dell’ordine di 65-89 mm nell’arco di 3 ore, con punti di 105 mm nell’intervallo di 6 ore e di quasi 117 mm nelle 24 ore a Lusia (RO).

Dopo che precipitazioni estese, associate a circolazione ciclonica, avevano interessato il territorio regionale lunedì 27 maggio, una nuova perturbazione proveniente da ovest-nord ovest ha interessato il Veneto a partire dal pomeriggio di martedì 28 maggio 2019 con fenomeni temporaleschi molto intensi, talvolta anche ripetuti; i fenomeni più rilevanti si sono manifestati nel veneziano, nel trevigiano e nella zona compresa tra Verona e la parte meridionale dei Monti Berici, nonché nella zona tra Padova, Mestre e Trebaseleghe. Degni di nota sono i dati di precipitazione massima registrati in occasione di tali eventi: 40 mm in 30 minuti a Castelfranco Veneto e 82 mm in 3 ore a Portogruaro; in quest’ultimo comune un nubifragio ha apportato una precipitazione cumulata nelle 12 ore di ben 110 mm., causando estesi e persistenti allagamenti. Il medesimo evento ha interessato anche parte del rodigino, con particolare riferimento ai territori di Adria, Badia Polesine e Canaro, dove sono stati registrati danni dovuti ad allagamenti sia alle colture che alla rete di scolo. Medesimi effetti sono stati registrati in occasione di tali eventi di pioggia anche nel territorio veneziano, con particolare riferimento al territorio dei Comuni di Chioggia, Cavarzere, Noale, Scorzé, Marcon, Ceggia e Concordia Sagittaria.

In occasione degli eventi atmosferici di particolare intensità sopra descritti, sono stati emessi avvisi di criticità idrogeologica ed idraulica da parte del Centro Funzionale Decentrato, facente capo al Direzione regionale Protezione Civile e Polizia Locale, che hanno allertato le Amministrazioni locali sulla possibilità di innesco di fenomeni franosi sui versanti e di colate rapide in alcune zone montane del bacino del Piave, o del rapido aumento dei livelli idrometrici dei principali fiumi, con conseguenti disagi al sistema fognario e alla rete idrografica minore.

Con riferimento agli eccezionali eventi atmosferici sopra descritti, il Presidente della Giunta regionale con decreti n. 62 del 5 maggio 2019, n. 65 del 21 maggio 2019 e n. 68 del 29 maggio 2019 ha dichiarato nei diversi casi lo “stato di crisi” per eccezionali avversità atmosferiche nei territori delle province di Padova, Città Metropolitana di Venezia, Verona, Belluno, Treviso, Rovigo e Vicenza e riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile.

A causa degli eccezionali eventi meteorologici sopra descritti, si sono verificate situazioni di emergenza in molti corsi d’acqua della rete idrografica minore, con conseguenti esondazioni e allagamenti di centri abitati, gravi danni alle infrastrutture, agli edifici pubblici e privati, nonché compromissione delle attività produttive.

Al riguardo, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago ha segnalato l’evento meteorologico del 28-29 maggio 2019 ha causato danni diffusi alla rete idrografica di competenza, per il cui ripristino è stata stimata una spesa di oltre € 5.000.000,00, relativa alla realizzazione di interventi di somma urgenza.

I forti temporali hanno interessato anche il comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Euganeo che, nel trasmettere una precisa descrizione degli eventi atmosferici avvenuti tra il 3 e il 29 maggio 2019, ha riportato un dettagliato elenco dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica di competenza, quantificando l’importo complessivo di spesa pari a € 7.000.000,00.

Parimenti,  la rete dei canali ricadenti nel comprensorio del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta è stato particolarmente interessato dagli eventi del 20 e del 28 maggio 2019, che hanno causato estesi allagamenti perdurati anche 60 ore e danni strutturali alle opere pubbliche di bonifica e, quantificati in complessivi € 2.040.000,00.

In tali circostanze, anche le opere pubbliche di bonifica ricadenti nel comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Po di Rovigo sono state interessate da estesi franamenti dovuti alle rapide escursioni dei livelli idrometrici e l’imbibizione dei terreni, nonché al ruscellamento dell’acqua. L’ammontare complessivo dei danni è stato esposto in € 4.500.000,00.

Anche per quanto riguarda il comprensorio del Consorzio di bonifica Brenta  gli eccezionali eventi di pioggia in argomento hanno causato estesi danni e franamenti spondali sulle opere pubbliche di bonifica, quantificati in complessivi € 2.250.000,00.

Peraltro, anche le opere idrauliche ricadenti nel territorio di competenza del Consorzio di bonifica Delta del Po hanno subito estesi franamenti di sponda che impedivano il regolare deflusso della acque meteoriche dalla rete di scolo. Per il ripristino dei danni subiti è stata quantificata una spesa complessiva di € 2.390.000,00.

Come sopra evidenziato, in occasione degli eventi del 27 e 28 maggio le eccezionali piogge hanno provocato estesi allagamenti nel comprensorio del Consorzio di bonifica Veneto Orientale dove sono stati prontamente attivati interventi in regime di somma urgenza per complessivi € 200.000,00.

Infine, anche, il Consorzio di bonifica Veronese ha segnalato che a causa delle eccezionali piogge in argomento si sono verificati diversi movimenti franosi e danni a manufatti sui collettori consortili. L’importo di spesa quantificato in tal caso per il ripristino dei danni alle opere pubbliche è pari a € 4.130.000,00.

Per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato “Fondo di solidarietà nazionale”, che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.

Va evidenziato che le difficoltà manifestatesi nel rilievo e accertamento dei danni nel territorio interessato, riconducibili principalmente alla tipologia del franamento spondale e del cedimento dei corpi arginali, nonché alla vasta estensione dell’area interessata dall’eccezionale evento atmosferico in argomento, motivano la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo dell’applicazione di quanto disposto al comma 1 dell’art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento dannoso.

Infatti, in conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo, le Regioni devono attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la richiesta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento calamitoso e di individuare le provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.

A tal fine gli Uffici regionali competenti hanno redatto, per ciascuna Provincia interessata dagli eventi, gli appositi modelli predisposti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo – SIAN per l’accertamento degli eventi calamitosi e la stima dei danni alle opere pubbliche di bonifica, che costituiscono Allegato A al presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le segnalazioni dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica di cui alle sottoindicate note dei Consorzi di bonifica:

  • Nota 6 giugno 2019, prot. n. 8038 del Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago;
  • Nota 13 giugno 2019, n. 6938 e 24 luglio 2019, prot. n. 8955 del Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este (PD);
  • Nota 7 giugno 2019, prot. n. 6290 del Consorzio di bonifica Adige Po di Rovigo;
  • Nota 12 giugno 2019, n. 6474 e 30 luglio 2019, prot. n. 8287 del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR);
  • Note 12 giugno 2019, prot. n. 9655 del Consorzio di bonifica Brenta di Cittadella (PD);
  • Nota 6 giugno 2019, prot. n. 4024 del Consorzio di bonifica Delta del Po di Taglio di Po (RO);
  • Nota 31 maggio 2019, prot. n. 5506 del Consorzio di bonifica Veneto Orientale di San Donà di Piave (VE);
  • Nota 26 giugno 2019, prot. n. 1-9356 del Consorzio di bonifica Veronese di Verona;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTI i decreti legislativi:

  • 29 marzo 2004, n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole”;
  • 18 aprile 2008, n. 82 “Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”;

delibera

  1. di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e in conformità alle comunicazioni citate in premessa, nonché sulla base dei modelli ministeriali compilati dagli Uffici regionali della Direzione Difesa del Suolo, che costituiscono Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,  la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi nel mese di maggio 2019 nel territorio delle province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza e della città metropolitana di Venezia, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 27.510.000,00:

provincia di Padova:

Agna, Bagnoli di Sopra, Barbona, Baone, Carceri, Cittadella, Correzzola, Masi, Megliadino San Vitale, Merlara, Monselice, Piacenza d’Adige, Piombino Dese,  Pozzonovo, Sant’Urbano, Santa Margherita d’Adige, Terrassa Padovana, Vighizzolo d’Este,  Vigonza, Villa Estense, Villanova di Camposampiero, Trebaseleghe, Vescovana;

provincia di Rovigo

Adria, Ariano Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo Po, Canaro, Corbola, Costa di Rovigo, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gaiba, Lendinara, Lusia, Papozze, Piancara, Polesella, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Rovigo, Taglio di Po, Trecenta, Villanova del Ghebbo;

Città metropolitana di Venezia:

Annone Veneto, Cessalto, Cinto Caomaggiore, Chioggia, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Jesolo, Mira, Mirano, Noale, Portogruaro, San Stino di Livenza, Santa Maria di Sala, Scorzè;

provincia di Verona:

Albaredo d’Adige, Angiari, Arcole, Bardolino, Belfiore, Bevilacqua, Bovolone, Caldiero, Castelnuovo del Garda, Cerea, Cologna Veneta,Colognola ai Colli, Concamarise, Erbè, Fumane, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Lazise, Legnago, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca,  Pressana, Roverchiara, San Bonifacio, Sanguinetto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, San Pietro di Morubio, Soave, Sorgà, Valeggio sul Mincio, Veronella, Villa Bartolomea, Zimella;

provincia di Vicenza:

Barbarano Mossano, Breganze, Grumolo delle Abbadesse, Lonigo, Mason Vicentino, Montegaldella, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Quinto Vicentino, Sossano,Val Liona;

  1. di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo l’assegnazione delle provvidenze contributive previste dall’art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di maggio 2019 nel territorio delle province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza, nonché della Città metropolitana di Venezia;
  1. di chiedere, inoltre, sulla base delle motivazioni illustrate in premessa che ne costituiscono presupposto, l’applicazione di quanto disposto al comma 1 dell’art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento dannoso;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;
  1. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo dell’esecuzione del presente atto;
  1. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1256_19_AllegatoA_402378.pdf

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