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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1137 del 30 luglio 2019
Aggiornamento dell'accreditamento istituzionale rilasciato alle strutture sanitarie: Ospedale classificato San Camillo, Ospedale di Comunità e socio sanitaria Centro Servizi per persone anziane non autosufficienti San Camillo-Stella Maris, della Fondazione "Opera San Camillo" con sede operativa a Venezia Lido, via Alberoni 70. L.R. n. 22 del 16 agosto 2002.
Con il provvedimento in esame, a seguito della prospettazione di mutamenti giuridici e organizzativi in capo alla Fondazione "Opera San Camillo”, soggetto privato titolare di strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate, in ossequio alle previsioni delle DGR nn. 2201/12 e 1967/18, della circolare attuativa prot. reg. 30584 del 25 gennaio 2018 e della DGR 1903/18, si procede all'aggiornamento di titolarità dell'accreditamento istituzionale già rilasciato alle strutture sanitarie e sociosanitarie della Fondazione “Opera San Camillo”, in capo a “San Camillo IRCCS s.r.l.” per l’Ospedale classificato e a “Cooperativa Sociale Codess Sociale”, per l’Ospedale di Comunità e per il Centro Servizi per anziani non autosufficienti, subordinatamente al buon esito delle operazioni di cessione prospettate nel parere della Azienda U.l.s.s. n. 3 Serenissima riferito al contratto quadro sottoscritto dalla Fondazione "Opera San Camillo” e fatti salvi eventuali obblighi di restituzione derivanti da finanziamenti pubblici già concessi per la ristrutturazione del complesso immobiliare della Fondazione "Opera San Camillo”.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
La Regione del Veneto, nel proprio impegno in materia di promozione della qualità, ha disciplinato con la Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002 e s.m.i. la materia dell'autorizzazione all'esercizio e dell'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, in attuazione di quanto disposto dagli artt. 8 ter e quater del D.Lgs 30 dicembre 1992 n. 502 e s.m.i.
Tale normativa regionale, che sostanzialmente si configura come una disciplina quadro sull'autorizzazione e l'accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, rappresenta uno degli strumenti attraverso cui la Regione ha inteso promuovere lo sviluppo della qualità dell'assistenza sanitaria e socio-sanitaria attraverso un approccio di sistema orientato al miglioramento continuo della qualità.
L'obiettivo è infatti quello di garantire da un lato un'assistenza di elevato livello tecnico-professionale e scientifico, da erogarsi in condizioni di efficacia e di efficienza nonché di equità, pari accessibilità a tutti i cittadini e dall'altro lato un'assistenza appropriata rispetto ai reali bisogni di salute, psicologici e relazionali, della persona.
Con DGR n. 2201/12, nel rispetto dei principi suesposti e con la finalità di migliorare gli strumenti regionali di governo delle strutture sanitarie accreditate e garantire la continuità assistenziale, sono stati regolamentati i mutamenti inerenti la titolarità dell'accreditamento istituzionale rilasciato a strutture sanitarie private.
Detto provvedimento giuntale, in ossequio ai principi generali dell'ordinamento giuridico, nel ricordare che non sono consentiti automatismi nella successione di posizioni riconosciute a privati dalla pubblica amministrazione, delinea una procedura che regola l'aggiornamento della titolarità dell'accreditamento istituzionale, nelle ipotesi di mutamenti organizzativi e giuridici di soggetti titolari dell'accreditamento istituzionale medesimo, temperando la regola generale del divieto di automatismi.
Il percorso procedimentale è stato ulteriormente precisato con circolare del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale prot. reg. 30584 del 25 gennaio 2018, e dalla DGR n. 1903 del 19 dicembre 2018 ove si ritiene “opportuno integrare la disciplina prevista dalla DGR n. 2201/12 a casi analoghi in cui si rinvengano ragioni di urgenza correlate a interessi pubblici inerenti l'erogazione di prestazioni in continuità assistenziale e il mantenimento dei livelli occupazionali, prevedendosi la possibilità di consentire variazioni della titolarità della struttura sanitaria accreditata, condizionatamente al buon esito di verifiche svolte successivamente”.
In tale quadro si rappresenta quanto segue:
La Fondazione "Opera San Camillo" con sede legale in via E. Oldofredi n. 11, Milano (MI) nasce il 23 dicembre 2008 su iniziativa della Provincia Religiosa Lombardo-Veneta dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi. La Fondazione “Opera San Camillo” opera sul territorio della Regione del Veneto e amministra e gestisce, anche mediante contratto di affitto di ramo di azienda, le seguenti strutture accreditate:
Ospedale San Camillo – ospedale classificato:
Ospedale di Comunità – struttura intermedia, afferente all’ambito sanitario:
Centro Servizi per persone anziane non autosufficienti San Camillo-Stella Maris: struttura afferente all’ambito sociosanitario:
Nell’anno 2016, su iniziativa della Provincia Religiosa Lombardo-Veneta dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, la Regione Veneto ha incaricato il Direttore Generale dell’allora Azienda U.l.s.s. 12 Veneziana (oggi Azienda U.l.s.s. n. 3 Serenissima) di avviare le trattative con l’invito a fornire riscontro sull’evoluzione delle stesse, come da nota prot. reg. 154082 del 20 aprile 2016. A seguito di tale incarico l’Azienda sanitaria ha prospettato l’ipotesi di cessione della proprietà dell’IRCCS San Camillo di Venezia come da relazione acquisita con prot. reg. 336265 in data 7 settembre 2016.
A seguito di tale relazione, con nota prot. reg. 385248 del 10 ottobre 2016, è stato incaricato un gruppo di lavoro per la disamina delle questioni inerenti al caso.
Successivamente, con note prot. reg. 252918 e 252922 del 19 giugno 2019 la Fondazione "Opera San Camillo" ha richiesto all’Azienda U.l.s.s. n. 3 Serenissima di rilasciare il parere preventivo, come da DGR 2201/12, in merito alla prospettata variazione di titolarità relativa alle strutture accreditate sanitarie e sociosanitarie riconducibili alla Fondazione.
L’Azienda U.l.s.s. n. 3 Serenissima, a seguito dell’analisi dell’iter di cessione prospettato, ha dato riscontro favorevole alle richieste di parere preventivo, obbligatorio e vincolante con le note prot. reg. 295391 e 294915 del 4 luglio 2019 in relazione all’Ospedale San Camillo, con prot. reg. 309650 dell’11 luglio 2019 in relazione al Centro Servizi per persone anziane non autosufficienti San Camillo-Stella Maris e con prot. reg. 323628 del 19 luglio 2019 in relazione all’Ospedale di Comunità.
L’operazione di trasformazione, nella previsione prospettata, in estrema sintesi prevede quanto segue:
Nell’operazione prospettata si dà conto anche di un impegno della Fondazione “Opera San Camillo” a vendere il complesso immobiliare a Silver Fir s.p.a., che, a sua volta, subentrerà nel contratto di locazione che sarà stipulato tra Fondazione Opera San Camillo e i soggetti che acquisteranno i rami d’azienda sopra citati, ai fini della gestione dell’attività sanitaria e socio sanitaria.
La CRITE nella seduta del 26 luglio 2019, sentita l’Azienda U.l.s.s. competente, ha preso atto della prospettazione delle variazioni di titolarità così come sopra illustrata e ha espresso parere favorevole subordinatamente alla conclusione positiva delle operazioni in esame e fatti salvi eventuali obblighi di restituzione derivanti da finanziamenti pubblici già concessi per la ristrutturazione del complesso immobiliare della Fondazione "Opera San Camillo”.
Alla luce di quanto sopra rappresentato si ritiene che la fattispecie sopra descritta presenti i caratteri di urgenza correlati a interessi pubblici generali, che evidenziano la necessità di assicurare i presupposti per la conclusione positiva delle operazioni in esame atte a garantire la continuità assistenziale e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Pertanto, si propone, a conclusione dell'iter istruttorio, di prendere atto della ipotesi di variazione prospettata della Fondazione “Opera San Camillo” e di disporre, come previsto dalle DGR 2201/12, 1967/18 e dalla DGR 1903/18, l’aggiornamento in capo a San Camillo IRCCS srl e Codess sociale cooperativa sociale onlus, la titolarità dell’accreditamento attualmente rilasciato alla Fondazione "Opera San Camillo” per le strutture Ospedale San Camillo, Ospedale di Comunità, Centro Servizi per Anziani Stella Maris, subordinatamente a:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.Lgs.n. 502 del 30 dicembre1992 “Riordino della disciplina in materia sanitaria” e ss.mm.ii:
VISTO il D.Lgs n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.
VISTO il Decreto del Ministero della Salute 14 settembre 2017 Conferma del riconoscimento del carattere scientifico dell'IRCCS di diritto privato «Fondazione Ospedale San Camillo» in Venezia, per la disciplina di «Neuroriabilitazione motoria, della comunicazione e del comportamento;
VISTA la Legge Regionale 16 agosto 2002 n. 22 “Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali” e ss.mm.ii.;
VISTA la Legge Regionale 25 ottobre 2016 n.19 “Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS” e ss.mm.ii.;
VISTA la DGR n. 2201 del 6 novembre 2012 "Disciplina per la regolazione dei mutamenti inerenti la titolarità dell'accreditamento istituzionale rilasciato a strutture sanitarie private, ai sensi della legge regionale n.22/2002”;
VISTA la DGR n. 305 del 15 marzo 2016 “Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali". (L.R. n. 22/2002). Rilascio di accreditamento istituzionale del Centro Servizi per persone anziane non autosufficienti "San Camillo - Stella Maris", via Alberoni n. 70 e n. 74, Venezia – Fondazione "Opera San Camillo", via E. Oldofredi n. 11, Milano (MI). C.F. 97477630152 e P. Iva 06532810964”;
VISTA la DGR n.1314 del 16 agosto 2016 “Area della dirigenza medica e veterinaria del SSR. Approvazione linee generali di indirizzo in materia di attività a pagamento ex articolo 58, comma 7, 9 e 10 del CCNI della dirigenza medico-veterinaria dell'8.6.2000, di esercizio dell'attività libero professionale in strutture private non accreditate ed al domicilio dell'assistito, nonché in materia di libera professione extramuraria”;
VISTA la DGR n. 2158 del 23 dicembre 2016 “Conferma dell'accreditamento istituzionale alla struttura sanitaria di ricovero "Fondazione Ospedale San Camillo I.R.C.C.S" con sede operativa a Lido di Venezia (VE) in via Alberoni 70. Legge Regionale 16 agosto 2002 n. 22”;
VISTA la DGR n. 2137 del 23 dicembre 2016 “Accreditamento degli erogatori privati di prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale a valere dall'anno 2017: istanze valutate coerenti con l'art. 16 L.R. n. 22/2002. Deliberazioni n. 75 CR del 9 agosto 2016 e n. 104 CR del 26 ottobre 2016. Legge regionale 16 agosto 2002, n. 22”;
VISTA la DGR n. 1282 dell’8 agosto 2017 “Procedimento per la conferma del riconoscimento del carattere scientifico dell'IRCCS "Fondazione Ospedale San Camillo" di Venezia. Articolo 15, comma 2, del d. lgs. 16 ottobre 2003, n. 288 e s.m.i.”;
VISTA la DGR n. 2166 del 29 dicembre 2017 "Assegnazione di budget per il triennio 2018-2019.2020 per l'assistenza specialistica ambulatoriale erogata dagli erogatori esclusivamente ambulatoriali nei confronti degli utenti residenti nella Regione Veneto e, a parziale modifica della DGR n. 597/2017, ulteriori disposizioni nei confronti degli erogatori ospedalieri privati accreditati";
VISTA la DGR n. 1903 del 19 dicembre 2018 “Aggiornamento di titolarità dell'accreditamento istituzionale del Centro Medico di Foniatria srl Casa di cura Trieste e della Casa di cura privata Abano Terme polispecialistica e termale spa. L.R. n.22 del 16 agosto 2002”;
VISTA la DGR n. 1967 del 21 dicembre 2018 Accreditamento istituzionale per le unità di offerta dei servizi socio sanitari area anziani, disabili, dipendenze e minori: conferme a valere anno 2019 ed aggiornamento di titolarità di accreditamento. (L.R. n. 22/2002)”;
VISTA la DGR n. 242 dell’8 marzo 2019 “Accreditamento istituzionale dell'Ospedale di Comunità "San Camillo - Stella Maris" della Fondazione Opera San Camillo, Lido di Venezia (VE) via Alberoni n. 70. L.R. n. 22 del 16 agosto 2002”;
VISTA la DGR n. 614 del 14 maggio 2019 “Approvazione delle schede di dotazione delle strutture ospedaliere e delle strutture sanitarie di cure intermedie delle Aziende Ulss, dell'Azienda Ospedale- Università di Padova, dell'Azienda Ospedale Universitaria Integrata di Verona, dell'Istituto Oncologico Veneto - IRCCS, della Società partecipata a capitale interamente pubblico "Ospedale Riabilitativo di Alta specializzazione" e degli erogatori ospedalieri privati accreditati. L.r. 48/2018 "Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023". Deliberazione n. 22/CR del 13 marzo 2019”;
VISTA la nota prot. reg. 30584 del 25 gennaio 2018 del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale;
VISTI i pareri dell' Azienda U.l.s.s. n. 3 Serenissima agli atti;
VISTO il parere espresso dalla C.R.I.T.E. nella seduta del 26 luglio 2019;
VISTO l'art. 2 comma 2 della Legge Regionale n.54 del 31 dicembre 2012.
delibera
1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di aggiornare, alle condizioni citate in premessa, la titolarità dell'accreditamento istituzionale già rilasciato alle strutture sanitarie e sociosanitarie della Fondazione “Opera San Camillo”, in capo a: “San Camillo IRCCS s.r.l.” per l’Ospedale classificato; “Cooperativa Sociale Codess Sociale”, per l’Ospedale di Comunità e per il Centro Servizi per anziani non autosufficienti;
3. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate deve essere immediatamente comunicato alla Regione Veneto;
4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all'art. 20 della L.R. n.22/02, l'accreditamento può essere sospeso o revocato, secondo le procedure vigenti;
5. di dare atto che il principio di unicità del rapporto di lavoro con il SSR, ai sensi della normativa vigente, comporta tra l'altro, il divieto di assumere incarichi retribuiti anche di natura occasionale in qualità di titolare, legale rappresentante, socio o altra carica comunque conferita nell'ambito del soggetto giuridico accreditato ovvero di soggetto giuridico non accreditato, ma che sia soggetto al controllo di soggetto giuridico accreditato, secondo le linee guida definite con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e trasfuse nella DGR n.1314/16 ciò al fine di evitare situazioni di conflitto di interesse non solo reale ed accertato, ma anche potenziale, con il SSR;
6. di dare atto che l'Azienda U.l.s.s. di riferimento dovrà accertare prima dell'eventuale stipula dell'accordo contrattuale l'insussistenza di cause di incompatibilità in capo alla struttura accreditata;
7. di disporre in caso di accertate situazioni di incompatibilità originaria e/o sopravvenuta l'adozione di provvedimenti di autotutela o sanzionatori, a sensi della L. n.241/90 e della normativa nazionale e regionale vigente in materia;
8. di aggiornare gli elenchi delle strutture accreditate ai sensi dell'art.41 co. 4 del D.lg 33/13 che ne prevede la pubblicazione;
9. di notificare il presente atto alla struttura in oggetto e all'AU.l.s.s. competente per territorio;
10. di incaricare, per quanto di rispettiva competenza, l'U.O. Legislazione sanitaria e accreditamento e la Direzione dei Servizi Sociali dell'Area Sanità e Sociale dell'attuazione ed esecuzione del presente atto nonché dell'eventuale adozione, in caso di errori materiali del presente atto del conseguente provvedimento di rettifica, da comunicare alla struttura interessata e all'Azienda U.l.s.s. di riferimento;
11. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
12. di dare atto che la presente pubblicazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
13. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione Veneto.
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