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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 76 del 16 luglio 2019


Materia: Energia e industria

Deliberazione della Giunta Regionale n. 892 del 28 giugno 2019

Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un impianto di trigenerazione, alimentato a gas metano della potenza elettrica pari a 3.120 kW e potenza termica immessa pari a 15.020 kW da realizzarsi presso lo stabilimento produttivo della ditta Amcor Flexibles Italia S.r.l. sito in Via Dalmastro n. 2 Comune di Lugo di Vicenza (VI) Ditta proponente: E.ON Connecting Energies Italia S.r.l. D. Lgs. 152/2006 - L.r. 11/2001.

Note per la trasparenza

Autorizzazione ad installare ed esercire un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica, termica e frigorifera attraverso la combustione di gas metano.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La Ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., con sede legale nel Comune di Milano in Via Vespucci n. 2, ha presentato istanza di autorizzazione e documentazione di progetto, assunte al protocollo regionale con n. 482261 del 27/11/2018, per la costruzione ed esercizio di un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica, termica e frigorifera alimentato a gas metano presso lo stabilimento della ditta Amcor Flexibles Italia S.r.l. sito nel Comune di Lugo di Vicenza (VI) in via Dalmastro n. 2.

La ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., facente parte del gruppo E.ON, offre soluzioni energetiche integrate di efficienza energetica e servizi nella generazione distribuita per clienti attivi nei settori commerciali e industriali nonché per il settore pubblico. Il codice NACE relativo all’attività aziendale è 35.11 - Produzione di energia elettrica.

La ditta Amcor Flexibles Italia S.r.l. con sede legale e operativa nel Comune di Lugo di Vicenza in Via Dalmastro n. 2, opera nel settore di produzione imballaggi flessibili di alta qualità per cibi, bevande, prodotti farmaceutici, dispositivi medici, prodotti per la cura della persona e della casa ed altri prodotti.

Al fine di conseguire una significativa riduzione dei consumi energetici, la ditta Amcor Flexibles Italia S.r.l. ha sottoscritto con la ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l. un contratto per la fornitura di servizi energetici integrati. L’intervento principale per ottimizzare detti servizi energetici consiste nell’installazione di un impianto di trigenerazione. Tale impianto permetterà di smantellare alcuni impianti di generazione termica e di ridurre il funzionamento di altri attualmente installati presso lo stabilimento.

L’impianto di trigenerazione in progetto sarà realizzato su un’area, identificata al Foglio 5 mappali 1171 e 1173 del Catasto Terreni del Comune di Lugo di Vicenza, di proprietà dello stabilimento di Amcor Flexibles Italia S.r.l. per la quale è stato costituito, a favore della ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., un diritto di superficie e delle relative servitù. La superficie occupata dall’impianto sarà di circa 2.000 m2.

L’impianto di trigenerazione, di potenza elettrica complessiva di circa 3,12 MW sarà costituito da:

  • n. 2 gruppi cogenerativi costituiti ciascuno principalmente da:
    • un motore endotermico a ciclo otto alimentato a gas naturale;
    • un generatore elettrico;
    • un sistema di scambio termico per il recupero di energia termica dai fumi di scarico;
    • un trasformatore BT/MT.
  • n. 2 caldaie a gas metano ad integrazione e back-up dei due motori endotermici per la produzione di acqua calda.
  • n. 1 gruppo frigorifero ad assorbimento alimentato ad acqua calda per la produzione di acqua refrigerata e relativa torre evaporativa a circuito aperto.

I dati forniti dalla ditta sono quelli previsti a progetto in quanto non sono ancora stati definiti i costruttori e le forniture degli apparati dell’impianto.

I due gruppi cogenerativi saranno contenuti in cabinati costituiti da strutture metalliche pannellate/insonorizzate. Ciascun motore sarà direttamente accoppiato ad un generatore sincrono di potenza omologata pari a 2.500 kVA e potenza attiva nominale di 2.000 kW. La potenza elettrica nominale prodotta da ciascun gruppo cogenerativo sarà pari a 1.560 kW, riferita a una potenza termica immessa di 3.950 kW, corrispondente ad un consumo di gas metano di 412 Sm3/h.

L’energia elettrica prodotta dal nuovo impianto verrà interamente impiegata per soddisfare le esigenze energetiche del complesso con eventuale cessione in rete della sola energia elettrica in esubero.

Ciascun motore sarà dotato di un sistema di recupero termico in grado di utilizzare il calore reso disponibile dal motore stesso per la produzione di acqua calda a circa 82 °C. L’acqua verrà poi ulteriormente riscaldata, sfruttando l’energia termica recuperata dai fumi di scarico, ed utilizzata per la produzione di olio diatermico ad alta temperatura (circa 260 °C) e acqua calda (circa 90 °C). La potenza termica complessivamente recuperabile è pari a 3.020 kW di cui 843 kW come olio diatermico e 2.177 kW come acqua calda.

Le due caldaie ausiliarie alimentate a gas metano saranno installate per garantire la fornitura di acqua calda anche quando la richiesta termica dello stabilimento supera quanto fornibile dai motori e durante i periodi di fuori servizio degli stessi. La potenza termica utile nominale per ciascuna caldaia sarà pari a 3.200 kW riferita a una potenza termica introdotta pari a 3.560 kW e corrispondente a un consumo di gas metano di 371 Sm3/h. L’innesto delle relative linee di acqua calda avverrà su un unico collettore, comune ai motori cogenerativi.

Il gruppo frigorifero ad assorbimento sarà alimentato da acqua calda a 90 °C prodotta dai motori dei due gruppi cogenerativi e sarà utilizzato per la produzione di acqua refrigerata alla temperatura di circa 6 °C. La potenza frigorifera dell’assorbitore sarà pari a 1.200 kW con potenza termica in ingresso di 1.700 kW e potenza termica da dissipare in torre evaporativa pari a 2.900 kW. La torre evaporativa a circuito aperto abbinata all’assorbitore sarà capace di dissipare circa 3.200 kW di potenza termica.

L’impianto di trigenerazione potrà funzionare fino a 8.760 h/anno. Si prevede tuttavia un utilizzo dei motori dei gruppi cogenerativi pari a 8.200 h/anno con fermi per operazioni di manutenzione. Il carico medio di processo è del 100%; il minimo tecnico dell’impianto corrisponde al 50% della potenza elettrica nominale dell’impianto.

Il bilancio energetico previsto dell’impianto risulta il seguente:

Potenza elettrica nominale motori:

2 x 1.560 = 3.120 kW

Potenza termica introdotta motori:

2 x 3.950 = 7.900 kW

Potenza termica introdotta caldaie:

2 x 3.560 = 7.120 kW

Potenza termica recuperabile motori:

 

3.020 kW di cui 
843 kW come olio diatermico e
2.177 kW come acqua calda

Potenza frigorifera prodotta:

1.200 kW

Potenza termica generata dalle caldaie:

2 x 3.200 = 6.400 kW

Consumo di gas metano motori:

2 x 412 = 824 Sm3/h

Consumo gas metano caldaie:

2 x 371 = 742 Sm3/h


Sono previsti quattro nuovi punti di emissione in atmosfera: due per i motori endotermici costituiti da 2 camini identici (E1-ECT e E2-ECT) alti 16 metri con diametro interno di 500 mm e due per le caldaie costituiti da 2 camini identici (E3-ECT e E4-ECT) alti 16 metri con diametro interno di 450mm.

Per il contenimento delle emissioni di inquinanti verranno adottati i seguenti sistemi:

  • controllo del processo di combustione basato sulla combustione magra della miscela gas-aria di alimentazione del motore per il contenimento degli ossidi di azoto;
  • catalizzatore ossidante a nido d’ape per l’abbattimento del monossido di carbonio e degli idrocarburi non metanici incombusti (relativamente ai moduli cogenerativi).

I gas combusti di ciascun motore al carico nominale in condizioni normali di esercizio, con la cessione di energia termica al sistema di recupero, passano da una temperatura di circa 450 °C a circa 120 °C e saranno emessi in atmosfera con una portata di 11.860 Nm3/h con O2 al 15%.

I gas combusti provenienti da ciascuna caldaia avranno una temperatura al camino di circa 120 °C e saranno emessi in atmosfera con una portata di 3.628 Nm3/h con O2 al 3%.

L’autorizzazione alle emissioni in atmosfera delle due caldaie a gas, di competenza della Provincia di Vicenza ai sensi della Legge Regionale n. 33/85, viene integrata, di comune accordo tra gli Enti, nell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera dell’impianto di trigenerazione di competenza della Regione del Veneto.

L’art. 42, comma 2 bis della l.r. 13.04.2001 n. 11 di attuazione del D. Lgs 112/1998, individua la Giunta regionale quale autorità competente per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia inferiori a 300 MW.

Per il rilascio dell’autorizzazione richiesta è previsto dall’art. 269 del D. Lgs 152/2006, che l’autorità competente indica una Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 14-bis della legge n. 241/90.

In accordo con quanto sopra detto e in conformità a quanto previsto dal D.Lgs 152/2006, con nota protocollo regionale n. prot. n. 45071 del 01/02/2019, indirizzata a Comune di Lugo di Vicenza, Provincia di Vicenza e Dipartimento ARPAV di Vicenza, è stata indetta una Conferenza di Servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’articolo 14-bis della legge n. 241/90 come modificato dall’art. 1 del D. Lgs 127/2016 per la sopra indicata richiesta di autorizzazione, prescrivendo alle Amministrazioni coinvolte nel procedimento sia il termine per la richiesta di eventuali integrazioni documentali o chiarimenti, sia il termine entro il quale rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della Conferenza.

Con nota prot. n. 66381 del 15/02/2019, sono state chieste da parte della Regione del Veneto – U.O. Tutela dell’Atmosfera – alla ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., le seguenti integrazioni:

  • Disponibilità dell’area: titolo di acquisto della proprietà dell’area ovvero del diritto di superficie prima della conclusione del procedimento.
  • Relazione tecnica: indicazione del settore di attività dello stabilimento o del medio impianto di combustione secondo il codice NACE; indicazione del carico medio di processo e del minimo tecnico definito tramite i parametri di impianto che lo caratterizzano (come definito dalla lettera ee dell’art. 268 del D.Lgs 152/2006).
  • Dichiarazione di non necessità di valutazione di incidenza ambientale: trasmissione documento d’identità del sottoscrittore.

La Ditta, con nota assunta al protocollo regionale con n. 84519 del 28/02/2019, ha trasmesso le integrazioni richieste.

Il Comune di Lugo di Vicenza, con nota protocollo regionale n. 112258 del 20/03/2019 e successiva rettifica protocollo regionale n. 193401 del 17/05/2019, ha espresso parere favorevole sull’impianto in progetto ai sensi della Legge 447/95, art. 8 commi 4 e 6, precisando che a conclusione dei lavori dovranno essere ripetute le misure fonometriche a dimostrazione dei limiti di legge. E’ stato prescritto, inoltre, che la ditta dovrà:

  • adottare tutte le misure necessarie ad evitare un aumento anche temporaneo, dell’inquinamento acustico;
  • in caso fossero apportate eventuali modifiche o integrazioni all’attività o alle sorgenti sonore in uso, dovrà essere presentata una nuova e preventiva valutazione d’impatto acustico.

Le prescrizioni come sopra riportate sono state recepite dalla Conferenza di Servizi.

ARPAV - Dipartimento Provinciale di Vicenza con nota prot. 2019-0029968 / U del 21/03/2019 (protocollo Regione n. 116935 del 22/03/2019) ha proposto le seguenti prescrizioni:

  • L’autorizzazione sia vincolata al rispetto dei valori di emissione in atmosfera degli inquinanti dichiarati dalla ditta nella perizia giurata del 16/11/2018 a firma dell’Ing. Omar Marco Retini.
  • I camini vengano realizzati in conformità alla norma UNI EN 10169:2001 e UNI EN 13284 per quanto riguarda la sezione di campionamento e attrezzati con tutte le strutture necessarie per consentire il controllo delle emissioni in atmosfera nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza;
  • Le reti di connessione idraulica dei liquidi termovettori di servizio, quali le linee “acqua glicolata” e “olio diatermico” (cfr. “Relazione R001 Relazione Tecnica di Progetto Definitivo” – punto 3.8) vengano realizzate in modo tale che eventuali sversamenti per malfunzionamento di tenute meccaniche, guarnizioni o altro, possano essere facilmente raccolti con idonei manufatti / pavimenti impermeabili e convoglianti per gravità entro pozzetti di raccolta e tenuta, adeguatamente dimensionati.
  • Eventuali liquidi di condensa, prodotti dai due compressori d’aria a servizio dell’impianto di trigenerazione (“Relazione R001 Relazione Tecnica di Progetto Definitivo” – pag 18) qualora non recuperati nel processo industriale bensì scaricati, dovranno essere preventivamente autorizzati (parte III D.Lgs 152/06); diversamente dovranno essere smaltiti come rifiuti (Parte IV D.Lgs 152/2006).
  • Le acque meteoriche e di processo produttivo vengano trattate secondo la normativa in atto (D.Lgs 152/2006 e s.m.i., Piano di Tutela delle Acqua della Regione Veneto approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 107 del 05/11/2009 e s.m.i.). Analoga misura dovrà essere adottata per l’eventuale formazione di liquidi di condensa alla base dei camini di convogliamento degli effluenti gassosi in atmosfera, qualora non recuperati nel processo industriale.
  • In relazione al potenziale rischio di esplosione per la presenza di gas si ritiene opportuno prescrivere di provvedere alla classificazione delle zone secondo la norma CEI EN 60079-10-1 e di garantire che gli impianti tecnologici (elettrico, meccanico) siano adeguati alla zona classificata.
  • I rifiuti provenienti dalle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto vengano smaltiti nel rispetto della normativa vigente.
  • I rifiuti che proverranno dalle operazioni di dismissione impianto dovranno essere smaltiti nel rispetto della normativa vigente al momento della stessa.
  • Vengano rispettati i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale. Venga inoltre prodotta dalla ditta richiedente una valutazione di impatto acustico post-operam redatta da tecnico competente in acustica, conforme al formato previsto dalla DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008. Le verifiche dovranno essere effettuate in condizioni di massima gravosità dell’impianto (massimo impatto acustico che considera tutte le possibili sorgenti di emissione).

Le prescrizioni come sopra riportate sono state recepite dalla Conferenza di Servizi.

In data 05/04/2019 è stato acquisito al protocollo regionale con n. 138134, il parere di competenza della Provincia di Vicenza con gli obblighi e le prescrizioni da osservare nell’ambito delle emissioni in atmosfera provenienti dalle due caldaie a gas metano per la produzione di acqua calda ad integrazione e back-up dei due motori endotermici. Il parere è stato recepito dalla Conferenza di Servizi.

Sulla scorta degli elaborati progettuali indicati nell’Allegato A al presente provvedimento, viste le conclusioni dell’Istruttoria Tecnica n. 03/2019 del 16/04/2019 con la quale è stata verificata l’effettiva non necessità della Valutazione di incidenza ambientale per l’intervento, vista l’istruttoria espletata dagli uffici regionali, completa delle prescrizioni proposte dagli uffici stessi riportate nell’Allegato B al presente provvedimento, nonché gli obblighi e le prescrizioni da osservare nell’ambito delle emissioni in atmosfera delle due caldaie a gas metano per la produzione di acqua calda ad integrazione e back-up dei due motori endotermici, così come riportate nel parere della Provincia di Vicenza, Allegato C al presente provvedimento, la struttura competente – U.O. Tutela dell’Atmosfera ritiene conclusa positivamente la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata e asincrona come sopra indetta e svolta.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge 07.08.1990 n. 241 e s.m.i.;

VISTO il Decreto Legislativo 03.04.2006 n. 152 e s.m.i.;

VISTA la Legge Regionale 13.04.2001 n. 11;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1400 del 29.08.2017;

VISTO l’art. 2 comma 2 della Legge regionale 31.12.2012 n. 54;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. di autorizzare, ai sensi dell’art. 269 del D. Lgs. n. 152/2006, la ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., avente Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 08326390963, con sede legale nel Comune di Milano Via Vespucci n. 2, alla costruzione ed esercizio di un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica, termica e frigorifera alimentato a metano presso lo stabilimento della ditta Amcor Flexibles Italia S.r.l. sito nel Comune di Lugo di Vicenza (VI) in via Dalmastro n. 2, conformemente agli elaborati progettuali di cui all’Allegato A al presente atto, nel rispetto delle prescrizioni espresse dalla struttura procedente nel corso della Conferenza di Servizi svoltasi ai sensi dell’art. 14 bis della legge 241/1990 riportate nell’Allegato B al presente provvedimento e, relativamente alle due caldaie a gas metano per la produzione di acqua calda ad integrazione e back-up dei due motori endotermici, nel rispetto degli obblighi e delle prescrizioni espresse dalla Provincia di Vicenza nel parere di competenza riportato nell’Allegato C al presente provvedimento;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di incaricare la Direzione Ambiente - Unità Organizzativa Tutela dell’Atmosfera dell’esecuzione del presente atto;
  5. di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto e di trasmetterne copia alla ditta E.ON Connecting Energies Italia S.r.l., al Comune di Lugo di Vicenza (VI), alla Provincia di Vicenza, all’ARPAV, all’Agenzia delle Dogane - U.T.F. competente per territorio;
  6. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

(seguono allegati)

Dgr_892_19_AllegatoA_397822.pdf
Dgr_892_19_AllegatoB_397822.pdf
Dgr_892_19_AllegatoC_397822.pdf

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