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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 69 del 02 luglio 2019


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 788 del 11 giugno 2019

Autorità di Distretto delle Alpi Orientali. Comune di Val di Zoldo. Studio idraulico finalizzato alla ridefinizione delle aree di pericolosità idraulica. Proposta di aggiornamento del Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Piave, ai sensi dell'art.6 delle Norme di Attuazione. Proposta regionale.

Note per la trasparenza

La presente deliberazione rappresenta la proposta regionale di aggiornamento del Piano da rendere all’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali a seguito di una richiesta di modifica di classificazione della pericolosità idraulica di un’area ricadente nel territorio comunale di Val di Zoldo, inserita nella Tavola 47 della Carta della pericolosità idraulica del PAI del fiume Piave, ai sensi dell’art. 6 delle N.d.A.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

In data 25/07/2018, con nota n. 6788, acquisita dal protocollo della Regione del Veneto con n. 315065 del 27/07/2018, il Comune di Val di Zoldo (BL) ha trasmesso una proposta di aggiornamento del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino idrografico del fiume Piave dell’Autorità di Bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico, ora soppressa e confluita nell’Autorità di Distretto Idrografico delle Alpi Orientali. L’istanza è stata presentata ai sensi dell’art.6, comma 1, lett. C), delle Norme di Attuazione dello stesso PAI, concernente “nuove conoscenze a seguito di studi o indagini di dettaglio” ed è volta all’ottenimento della variazione del grado di pericolosità idraulica di alcune aree in corrispondenza all’abitato in località Ciamber di Forno di Zoldo, prossime alle sponde del torrente Mareson, affluente in sinistra idrografica del torrente Maè.

La proposta di aggiornamento del PAI avanzata dal Comune di Val di Zoldo contiene una valutazione delle nuove condizioni di pericolosità, individuate secondo i criteri del PAI sulla base delle conoscenze recentemente acquisite dallo “Studio idraulico finalizzato alla ridefinizione delle aree di pericolosità idraulica”, redatto dallo Studio ingegneristico API di Feltre (BL), e si riferisce, in particolare, alla perimetrazione rappresentata nella tavola 47 della Carta della pericolosità idraulica del PAI, dove sono state individuate delle aree classificate nei gradi di pericolosità media (P2) ed elevata (P3).

La documentazione inizialmente trasmessa non era risultata sufficientemente esaustiva e necessitava quindi di ulteriori approfondimenti. Pertanto l’ufficio preposto all’istruttoria, con nota prot. n.504179 del 11/12/2018, aveva chiesto opportune integrazioni documentali che il Comune ha provveduto a fornire con pec prot. 753 del 24/01/2019, acquisita in pari data dal protocollo regionale al n.30493. Tale materiale è stato successivamente discusso con il professionista incaricato in data 03/04/2019, per cui si è ritenuto di poter procedere con la definizione della relativa proposta di aggiornamento del piano.

Gli elaborati esaminati consistono in una relazione idraulica, in una serie di simulazioni ottenute con un modello matematico bidimensionale e in una proposta di perimetrazione di pericolosità idraulica.

L’area di studio è stata analizzata dai punti di vista geomorfologico, climatico, idrologico ed idraulico, così come dettagliatamente descritto nell’Allegato A, che costituisce parte integrante della presente deliberazione.

L’iter procedurale di cui al citato art. 6 prevede che, a fronte di nuove conoscenze a seguito di studi o indagini di dettaglio (comma 1, lett. C), il soggetto proponente presenti alla Regione una proposta di aggiornamento del Piano, unitamente alla relativa documentazione e ad una valutazione delle nuove condizioni di pericolosità (comma 4). Previa istruttoria, la Regione trasmette quindi all’Autorità competente una proposta di aggiornamento di piano; tale proposta va inviata anche alle Province territorialmente interessate per l’espressione del proprio parere entro il termine di 45 giorni, scaduto il quale il parere si intende reso positivamente. La proposta medesima va trasmessa anche al Comune o ai Comuni territorialmente interessati, ai fini della affissione all’albo pretorio, affinché chiunque abbia un interesse concreto ed attuale possa far pervenire eventuali osservazioni all’amministrazione comunale, entro 45 giorni dall’affissione del provvedimento. La norma prevede, poi, che nei successivi 15 giorni il Comune debba trasmettere le eventuali osservazioni, unitamente alla relata di avvenuta pubblicazione, all’Autorità competente e alla Regione. Infine, il Segretario della stessa Autorità, acquisito il parere dell’organo competente dell’Autorità medesima, provvede all’eventuale emanazione del decreto di aggiornamento del Piano.

A questo proposito va ricordato che l’art. 51 della L. 28 dicembre 2015 n. 221 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali - cd. Collegato ambientale) stabilisce la nuova organizzazione delle Autorità di bacino distrettuali volta a definire un nuovo assetto di “governance” nel territorio. Inoltre, in applicazione del Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 ottobre 2016 (Disciplina dell’attribuzione e del trasferimento alle Autorità di bacino distrettuali del personale e delle risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie delle Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183), a far data dal 17 febbraio 2017, ha preso avvio la fase di subentro delle Autorità di Distretto in luogo delle Autorità di bacino nazionali, interregionali e nazionali di cui alla Legge 18 maggio 1989, n. 183. Va, peraltro, precisato che rimangono in vigore le norme di attuazione dei Piani di Assetto Idrogeologico approvati o adottati.

In considerazione delle risultanze dell’istruttoria, si ritiene di poter accogliere la proposta di aggiornamento del PAI – 4 bacini, bacino idrografico del fiume Piave, presentata dal Comune di Val di Zoldo ed esposta dettagliatamente nell’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. n. 152/06 e successive modifiche e integrazioni;

VISTO il PAI – 4 bacini / bacino idrografico del fiume Piave predisposto dall’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione;

VISTA l’art. 51 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221;

VISTO il D.M. 25 ottobre 2016;

VISTA la proposta di aggiornamento del PAI - 4 bacini presentata dal Comune di Val di Zoldo;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. 54/2012;

delibera

  1. di trasmettere all’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett. C) delle Norme di Attuazione PAI – 4 bacini, la proposta di aggiornamento della Tavola n. 47 della Carta di pericolosità idraulica del PAI del bacino idrografico del fiume Piave, così come descritta ed illustrata nell’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. di demandare alla Direzione Regionale Difesa del Suolo la comunicazione del presente provvedimento allo stesso Distretto delle Alpi Orientali, al Comune di Val di Zoldo e alla Provincia di Belluno, per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 6, comma 4, lett. c) delle norme di attuazione del citato PAI;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_788_19_AllegatoA_396983.pdf

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