Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 59 del 04 giugno 2019


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 604 del 14 maggio 2019

Approvazione del Progetto "Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto" e dello schema di Accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Viticoltura (CREA - VE) ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990.

Note per la trasparenza

Con il presente atto, si approva il progetto presentato dal  Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), per il tramite del suo Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA - VE), denominato “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto” così come integrato dalla Regione del Veneto. Considerata la tipologia di attività prevista, le fasi progettuali vengono affidate al medesimo Centro di ricerca mediante sottoscrizione di apposito Accordo di collaborazione il cui schema è parte integrante del presente atto.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

Nel 2018, a consuntivo delle annuali denunce vitivinicole obbligatorie, la superficie vitata veneta oggetto di raccolta ha raggiunto gli 86.974 ha con un aumento percentuale maggiore all’8% rispetto alla precedente campagna di commercializzazione.

Parimenti e ad eccezione delle sole annate produttive segnate da avversi eventi climatici, a fianco di una base produttiva crescente, si registra una sempre maggiore produzione totale di uva da vino a conferma del ruolo da protagonista che la Regione del Veneto ricopre nel panorama vitivinicolo nazionale e mondiale. In tale contesto di costante incremento della superficie vitata regionale e delle relative produzioni, diviene centrale garantire una sostenibilità integrata del settore vitivinicolo veneto in modo che siano sempre soddisfatte le componenti economiche, sociali, ambientali e culturali in grado di determinare un ipotetico godimento di lungo periodo e di qualità dei beni e servizi forniti dal settore medesimo.

Se da un lato si assiste, da parte delle imprese viticole, ad una sempre maggiore diffusione di modelli di gestione più attenti e mirati nell’utilizzo delle risorse naturali non rinnovabili, dall’altro è necessario proseguire con forza nel solco tracciato dalle politiche regionali di settore verso un sistema virtuoso di sostenibilità che mette al centro la qualità delle produzioni, l’imprescindibile salute della popolazione, la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della biodiversità naturale.

A proposito di quanto sopra esposto, è stata avanzata dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (di seguito CREA), per il tramite del suo Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (di seguito CREA - VE), l’elaborazione di un progetto di sperimentazione (Allegato A) che prevede la messa a punto di un nuovo modello produttivo che includa una serie di acquisizioni e di interventi colturali adeguati a rendere il vigneto più facilmente gestibile e meno bisognoso di continui apporti esterni. In particolare, il progetto si pone il traguardo di:

  • proseguire, sulla strada tracciata dalle politiche regionali di settore, verso l’individuazione di un modello viticolo in grado di coniugare le componenti economiche, sociali, ambientali e culturali garantendo una sostenibilità complessiva di lungo periodo anche attraverso una sempre maggiore responsabilizzazione del soggetto viticoltore verso tali tematiche;
  • consentire al modello viticolo individuato di poter raggiungere agevolmente gli standard richiesti dai principali protocolli di certificazione pubblici e privati delle produzioni (per quel che riguarda le tematiche oggetto di sperimentazione) tenuto anche conto della consolidata sensibilità dei mercati verso le tematiche della sostenibilità e del fatto che in molti contesti europei ed internazionali la certificazione del prodotto diviene spesso strumento competitivo finalizzato alla valorizzazione e differenziazione dei prodotti sul mercato stesso;

In dettaglio, il progetto si sviluppa in quattro proposte operative che vanno ad interessare la gestione colturale complessiva del vigneto.

La prima attività, definita “Gestione del suolo per una migliore relazione suolo-pianta”,  consiste nella sperimentazione e sviluppo di metodologie volte ad ottenere un migliore arieggiamento dei suoli e al potenziamento dei naturali meccanismi di difesa della vite mediante somministrazione di complessi naturali nel momento della messa a dimora del vigneto.

La seconda attività, definita “Gestione del sottofila”, è volta ad approfondire il complesso rapporto tra vite e flora spontanea in un’ottica di riduzione dell’intervento chimico di diserbo e di una sua progressiva sostituzione con il controllo meccanico delle infestanti.

La terza attività, definita “Gestione dei trattamenti anticrittogamici”, si propone di valutare la risposta all’utilizzo di biostimolatori delle difese naturali della pianta e il riscontro fitosanitario ad una diversa gestione della parete vegetativa oltre che a proseguire, mediante attività innovative, nel solco della ricerca delle malattie del legno responsabili del deperimento delle piante.

La quarta ed ultima proposta, definita “Gestione della concimazione nella varietà Glera”, è volta a consolidare ed approfondire i soddisfacenti risultati finora ottenuti nell’ambito della programmazione dell’operazione di concimazione quale elemento centrale per il conseguimento della sostenibilità della coltivazione oltre che di una qualitativa espressione organolettica del prodotto finale.

Se per la Regione del Veneto l’attuazione del progetto è rilevante per garantire una sostenibilità integrata di lungo periodo che rappresenti anche un percorso virtuoso, riconoscibile e premiante in termini di competitività delle imprese venete nei mercati europei ed internazionali, per il CREA la ricerca e sperimentazione in tali ambiti  rientrano fra le proprie funzioni istituzionali.

L’individuazione del modello di sostenibilità a cui mira il progetto presentato dal CREA - VE diviene inoltre strategico per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Documento di programmazione economico regionale DEFR per il triennio 2019-2021, approvato con Delibera del Consiglio regionale n. 163 del 29/11/2018, che alla Missione 16 dedicata all’Agricoltura, politiche agroalimentari e della pesca colloca, come seconda tra le linee strategiche approvate quella di  “Promuovere  una  produzione  agricola  sostenibile,  anche  tramite  un  programma  regionale per migliorare la sostenibilità ambientale del settore vitivinicolo”.

A completamento del quadro fino ad ora rappresentato, va anche precisato che l’andamento produttivo viticolo veneto risulta talvolta influenzato da variabili naturali che, sempre nell’ambito di un trend in continua crescita, complicano la conoscenza precisa ed anticipata delle dinamiche produttive dei principali areali viticoli dalle prime fasi vegetative fino alla raccolta dell’uva.

In tale contesto, diviene quindi anche difficoltoso gestire con visione globale l’eventuale attività di programmazione consentita dalla normativa di settore in materia di gestione dell’offerta qualora questa fosse strutturalmente eccessiva o carente rispetto alla domanda.

A tal riguardo è necessario anche sottolineare che una celere e precisa politica di gestione delle produzioni produce benefici effettivi per tutti gli operatori che utilizzano una determinata denominazione.

Tenuto conto di quanto sopra e della storicità che ha caratterizzato le ultime campagne di commercializzazione, la Regione, in accordo con il CREA - VE, ritiene utile intergare la proposta progettuale presentata dal Centro di ricerca medesimo con una ulteriore azione volta a monitorare costantemente i potenziali carichi produttivi durante tutta la fase vegetativa della vite.

L’ulteriore attività, definita “Rete di monitoraggio territoriale delle rese produttive” diviene quindi parte integrante del progetto approvato e consiste nell’organizzazione di una rete di rilevazione dei principali dati produttivi della vite. Tale rete, ramificata in tutti i contesti viticoli veneti, dev’essere in grado di fornire un dato periodicamente aggiornato ed utilizzabile quale strumento decisorio per tutto il settore.

In forza di quanto disposto dal DEFR, la Regione ritiene di portare avanti detto progetto complessivo, in collaborazione con il medesimo soggetto proponente CREA, ente nazionale di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari, forestale e del turismo, dotato di autonomia scientifica, statuaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria, con competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socio-economico. Alla luce dell’interesse comune da raggiungere per i due enti appena citati, si propone alla Giunta regionale di approvare lo schema di accordo di collaborazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.

Richiamato inoltre l'art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 - secondo cui un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell'ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: «a) l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione» - la Regione del Veneto e il CREA (per il tramite del CREA - VE), ritengono utile e necessario attivare una reciproca collaborazione al fine di realizzare il progetto avanzato dal CREA - VE stesso.

Al fine di rimborsare le spese sostenute dal CREA - VE nella realizzazione della collaborazione, la Regione contribuisce con un importo massimo di 65.000,00 euro per l'attività del 2019, che trova copertura nel capitolo di spesa 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario (art. 4, L.R. 09/08/1999, n.32)” del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2019-2021.

L’importo previsto sarà liquidato al CREA – VE previa presentazione di domanda di pagamento e di idonea rendicontazione, secondo le modalità stabilite dallo schema di Accordo di cui all’Allegato B per la cui firma e attuazione, nonché per l’espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla sua esecuzione, è incaricato il direttore della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto.

Si precisa inoltre che la spesa prevista a favore CREA – VE costituisce mero ristoro dei costi sostenuti dall’Ente per la realizzazione della collaborazione con la Regione del Veneto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la documentazione presentata in data 21/03/2019 (prot. n. 114429) dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), per il tramite del suo Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA VE), relativa al Progetto denominato “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto”;

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione”;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni";

VISTO l'art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”

VISTA la Legge regionale  9 agosto 1999, n. 32 “Organizzazione dei servizi di sviluppo agricolo”;

VISTA la legge regionale 21 dicembre 2018, n. 45  “Bilancio di previsione 2019-2021;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012

DATO ATTO che il Direttore di Area Sviluppo Economico ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1138 del 31/07/2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima.

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti ed essenziali del presente provvedimento;
  2. di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, il Progetto denominato “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto” presentato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), per il tramite del suo Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA -  VE) così come integrato dalla Regione del Veneto, di cui all’Allegato A parte integrante del presente provvedimento;
  3. di dare atto che è interesse comune della Regione e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) la realizzazione del Progetto sopra citato attraverso le modalità previste dall’art. 15 della L. 241/1990;
  4. di approvare lo schema di Accordo Regione del Veneto – CREA - VE, ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990, riportato nell’Allegato B al presente provvedimento incaricando il direttore della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto alla sottoscrizione della stessa;
  5. di determinare in euro 65.000,00, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per l’attività del Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA - VE), alla cui assunzione di impegno e liquidazione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Agroalimentare, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria sul capitolo 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario (art. 4, L.R. 09/08/1999, n.32)” del Bilancio regionale 2019-2021;
  6.  di dare atto che la Direzione Agroalimentare, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  7. di stabilire che compete alla Direzione Agroalimentare la gestione tecnico-amministrativa del progetto di cui al punto 1, nonché delle eventuali modifiche non sostanziali dell’Accordo, (Allegato B);
  8. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’ articolo 23, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_604_19_AllegatoA_394633.pdf
Dgr_604_19_AllegatoB_394633.pdf

Torna indietro