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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 40 del 26 aprile 2019


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 396 del 02 aprile 2019

DGR n. 1095 del 13/07/2017 - Programma Operativo Regionale 2014-2020 - Fondo Sociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013. Asse I - Occupabilità e Asse II - Inclusione Sociale. Approvazione della "Nuova direttiva per la sperimentazione dell'Assegno per il Lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati".

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento adotta la nuova direttiva di gestione dell’Assegno per il lavoro che prevede, rispetto alla direttiva precedentemente adottata con deliberazione n°1095/2017, nuove modalità di accesso, di ritiro, di gestione e di durata della misura. Il provvedimento inoltre stanzia nuove risorse per la realizzazione delle attività.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Con DGR n.1095 del 13 luglio 2017 la Giunta Regionale ha approvato l’avviso per la sperimentazione dell’Assegno per il lavoro, una misura finalizzata a sostenere l’inserimento e/o reinserimento al lavoro dei cittadini disoccupati attraverso la realizzazione di percorsi di politica attiva del lavoro.

Le fasi salienti della sperimentazione fin qui condotta sono state: la costituzione della rete dei soggetti accreditati ammessi agli interventi; l’adozione del modello per la profilazione dei destinatari dell’Assegno per il Lavoro; la costituzione dell’elenco dei soggetti accreditati alla formazione superiore per l’erogazione dei corsi di formazione rivolti ai destinatari dell’assegno per il lavoro mediante voucher e l’approvazione delle unità di costo standard a risultato per il servizio di inserimento/reinserimento lavorativo;

Con la deliberazione n. 584 del 30 aprile 2018 la Regione del Veneto ha apportato alcune modifiche alla direttiva che hanno riguardato principalmente l’ampliamento della rete dei soggetti accreditati, della platea dei destinatari e dell’offerta formativa da erogare ai percettori dell’assegno.

A distanza di circa un anno e mezzo dall’avvio della sperimentazione, l’Assegno per il lavoro si sta rivelando una misura di successo perché la peculiarità della stessa mira a favorire l’attivazione della persona nella ricerca attiva del lavoro attraverso la personalizzazione del percorso.

Il report di monitoraggio n. 2 del mese di Gennaio 2019 riporta che al 31/12/2018 gli Assegni per il lavoro rilasciati dai Centri per l’Impiego del Veneto sono complessivamente 13.863, di cui 2.919 (21%) rilasciati dai Centri per l’Impiego della provincia di Treviso, 2.826 (20%) da quelli di Vicenza, 2.593 (19%) Padova, 2.568 (19%) Verona, 1.711 (12%) Venezia, 646 (5%) Belluno e 600 (4%) Rovigo.  Il tempo che intercorre tra la richiesta e il rilascio dell’Assegno, che è subordinato alla verifica dei requisiti e al profiling del lavoratore da parte del CPI competente, è mediamente inferiore ai 10 giorni. Il 35% (4.877) dei destinatari percepisce un ammortizzatore sociale, principalmente l’indennità di disoccupazione Naspi, e circa il 75% ha un’anzianità di disoccupazione superiore ai 6 mesi al momento del rilascio dell’Assegno.

Il profilo di occupabilità del disoccupato determina il grado di intensità di aiuto e il relativo valore dell’Assegno. Dagli esiti del monitoraggio è emerso che il 37% dei destinatari è risultato essere in Fascia C, che corrisponde ad un livello di alta intensità di aiuto, segue il 34% in Fascia B, ovvero media intensità di aiuto ed infine il 29% è rappresentato da lavoratori di Fascia A di bassa intensità di aiuto.

Per quanto riguarda gli esiti occupazionali della misura, al 31 dicembre 2018, i contratti di lavoro stipulati dai beneficiari dell’Assegno per il Lavoro sono complessivamente 6.333, di cui una quota pari  al  31% dei casi si tratta di un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore ai 6 mesi.

Il monitoraggio costante del processo di attuazione in atto e le azioni di analisi mirata condotte dalla Direzione competente anche attraverso la realizzazione di incontri con gli enti convolti hanno evidenziano la necessità di consolidare il modello e di adottare elementi di miglioramento e di sviluppo della misura per potenziare l’efficacia e l’efficienza gestionale degli interventi, nonché per ottimizzare l’utilizzo delle risorse.

In esito, quindi, all’evoluzione della sperimentazione fino ad ora condotta, si ritiene necessario riformulare la direttiva, Allegato B alla DGR n. 1095 del 13 luglio 2017 già modificata con la DGR n. 584 del 30 aprile 2018,  migliorando aspetti che vanno a vantaggio sia dei destinatari finali  sia degli operatori accreditati, in quanto da un lato  migliorano la fruibilità complessiva dell’assegno e dall’altro ne semplificano le procedure di gestione.

Un primo elemento di miglioramento riguarda l’accesso all’assegno per il lavoro da parte dei destinatari, e prevede la possibilità di una riadesione alla misura mediante la presentazione di una nuova domanda di assegno per il lavoro al CPI competente anche in seguito a rinuncia.

Un secondo ambito di miglioramento fa riferimento alla necessità di semplificare la fase di scelta del soggetto erogatore dei servizi da parte del destinatario dell’Assegno per il lavoro e velocizzare l’avvio del percorso individualizzato.

Un terzo ambito riguarda l’implementazione di una serie di semplificazioni di natura gestionale che vanno dalla durata complessiva dell’Assegno in relazione alla singola proposta di politica attiva, che diviene unica ed uguale per tutte le fasce di profilazione, al rimborso del servizio all’inserimento/reinserimento lavorativo, alla individuazione di un termine unico per la rendicontabilità dell’assegno e all’introduzione della condizionalità per il riconoscimento delle ore relative al colloquio specialistico di definizione del percorso individuale del destinatario.

Un quarto ambito riguarda i servizi formativi per i quali sono state suddivise le tipologie di percorsi dedicati al conseguimento della certificazione linguistica e informatica e sono state modificate le tipologie di durata dei corsi di aggiornamento professionale aumentandole fino a 90 ore per un valore massimo pari a  Euro 1.770,00.

Alla luce delle aree di miglioramento che si intendono apportare con il presente atto, e al fine di consolidare il modello dell’Assegno per il lavoro si propone di stabilire al 31 dicembre 2021 la durata del periodo di sperimentazione e di aumentare al contempo la dotazione finanziaria con ulteriori 12.000.000,00 di euro. Queste risorse si sommano ai 15.000.000,00 già stanziati con DGR 1095/2017. Di conseguenza, le risorse disponibili, a valere sul POR - FSE 2014/2020 “Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione” (CRO sia sull’Asse I Occupabilità, sia sull’Asse II Inclusione sociale del POR FSE 2014-2020, per la realizzazione dei servizi e relative attività, ammontano ad un totale di Euro 27.000.000,00, di cui:

  • Euro 2.700.000,00 pari al 10% dello stanziamento complessivo destinato a budget di sostituzione;
  • Euro 5.400.000,00 pari al 20% dello stanziamento complessivo come componente fissa da assegnare per l’erogazione di Assegni per il lavoro nelle fasce A, B, C.;
  • Euro 18.900.000,00 pari al 70% dello stanziamento delle risorse da assegnare come componente variabile per l’erogazione di Assegni per il lavoro nelle fasce A, B; C.

Si conferma che la parte fissa relativa alla soglia massima di spesa della prima assegnazione ha un peso pari al 25% del primo stanziamento di euro 15.000.000,00 approvato con DGR 1095 del 13 luglio 2017;

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 27.000.000,00, saranno assunte in quota parte di euro 15.000.000,00 sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017 per gli anni 2018 e 2019 e in quota parte di euro 12.000.000,00 sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 45 del 21/12/2018 per gli anni 2019 e 2020 nei seguenti termini massimi:

  • euro 8.000.000,00 riferiti all’Asse I “Occupabilità” Obiettivo Tematico 8, priorità di investimento 8.i a carico dei capitoli Uscita del Bilancio di Previsione 2019-2021 n. 102353 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” e 102354 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro - Quota statale - Trasferimenti correnti”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro – cofinanziamento regionale - Trasferimenti correnti”;
  • euro 19.000.000,00 riferiti all’Asse II “Inclusione Sociale”, Obiettivo Tematico 9, priorità di investimento 9.i. e a carico dei capitoli n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria CE n. 9751 del 12/12/2014:

  • nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8 – Priorità d’investimento 8.i – Obiettivo Specifico 1 “Favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata”.
  • nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 7 “Riduzione della povertà, dell'esclusione sociale e promozione della innovazione sociale” e 8 “Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro, delle persone maggiormente vulnerabili”.

Si tratta pertanto di approvare la “Nuova Direttiva per la sperimentazione dell’Assegno per il lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati”, Allegato A) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Le determinazioni di cui alla presente direttiva sono adottate per tutti i nuovi assegni rilasciati a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nel bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

La Direzione Lavoro è incaricata dell'esecuzione del presente atto. Con specifici e successivi decreti del Direttore della Direzione Lavoro saranno approvati i provvedimenti necessari per l’attuazione della presente deliberazione, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa, e l’indicazione della decorrenza della nuova direttiva per gli assegni attivati e non conclusi alla data di pubblicazione del presente provvedimento nel bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;

Visto il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;

Visto il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;

Visto il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

Vista la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 finale del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;

Vista la Comunicazione della Commissione COM(2010) 2020 definitivo, “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;

Vista la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

Vista la Legge n. 223 del 23 luglio 1991, “Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro”;

Vista la Legge n. 34 del 25 febbraio 2008, “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007)”;

Vista la Legge n. 92 del 28 giugno 2012 recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, così come modificata dal D.lgs. n. 83 del 2012 (cd. decreto sviluppo) convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 134 del 7 agosto 2012;

Vista la Legge n. 183 del 10 dicembre 2014, recante Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro;

Visto il Decreto Legislativo n. 297 del 19 dicembre 2002, “Disposizioni modificative e correttive del D.lgs. 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, lettera a) della L.17 maggio 1999, n. 144”;

Visto il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

Visto il Decreto Legislativo n. 276 del 10 settembre 2003, “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;

Visto il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;

Visto il Decreto Legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 - Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183;

Vista la Legge Regionale n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

Vista la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale Veneto n. 43 del 10 luglio 2014 di approvazione del POR - FSE 2014/2020. Programma operativo regionale. (68/CR). (Articolo 9, comma 2, Legge regionale 26/2011);

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010, “L.R. n. 19/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2238 del 20 dicembre 2011, “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 legge regionale 13 marzo 2009 n. 3)”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2895 del 28 dicembre 2012, “Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1816 del 7 novembre 2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017.

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28 aprile 2015, “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015 di approvazione del documento “Testo Unico dei Beneficiari”, Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo 2014-2020;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1095 del 13/07/2017 - Programma Operativo Regionale 2014-2020 – Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione – Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013. Asse I - Occupabilità e Asse II – Inclusione Sociale – direttiva per la sperimentazione dell’Assegno per il lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n.  2219 del 29/12/2017 - Approvazione delle Unità di Costo Standard a risultato per il riconoscimento del servizio di inserimento/reinserimento lavorativo, modulato per fascia di profilazione e tipo di contratto;

Vista la Deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 584 del 30 aprile 2018 di aggiornamento della DGR 1095/2017 e riapertura termini di presentazione delle domande di adesione degli enti accreditati ai servizi al lavoro;

Visto il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;

Vista la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;

Vista la Legge regionale n. 43 del 21 dicembre 2018 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2019”;

Vista la Legge regionale n. 44 del 21 dicembre 2018 “Legge di stabilità regionale 2019”;

Vista la Legge regionale n. 45 del 21/12/2018 di approvazione del “Bilancio di previsione 2019/2021”DGR n. 1928 del 21/12/2018 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2019-2021”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1928 del 21/12/2018 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2019-2021”;

Visto il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 12 del 28 dicembre 2018 “Bilancio finanziario gestionale 2019-2021”;

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 67 del 29 gennaio 2019 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2019-2021”;

Visto l’art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare la “Nuova Direttiva per la sperimentazione dell’Assegno per il lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati, Allegato A al presente atto;
  3. di prorogare il periodo di sperimentazione dell’Assegno per il lavoro al 31dicembre 2021;
  4. di stabilire che le determinazioni di cui alla presente direttiva sono adottate per tutti i nuovi assegni rilasciati a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nel bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;
  5. di aumentare le risorse finanziarie con ulteriori euro 12.000.000,00 che si aggiungono al precedente stanziamento pari a 15.000.000,00 di cui alla DGR 1095/2017, portando le risorse disponibili a valere sul POR - FSE 2014/2020 “Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione” (CRO sia sull’Asse I Occupabilità, sia sull’Asse II Inclusione sociale del POR FSE 2014-2020, per la realizzazione dei servizi e relative attività, ad un totale di Euro 27.000.000,00. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte in quota parte di euro 15.000.000,00 sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017 per gli anni 2018 e 2019 e in quota parte di euro 12.000.000,00 sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 45 del 21/12/2018 per gli anni 2019 e 2020 nei seguenti termini massimi:
  • euro 8.000.000,00 riferiti all’Asse I “Occupabilità” Obiettivo Tematico 8, priorità di investimento 8.i a carico dei capitoli Uscita del Bilancio di Previsione 2019-2021 n. 102353 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” e 102354 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro - Quota statale - Trasferimenti correnti”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Lavoro – cofinanziamento regionale - Trasferimenti correnti”;
  • euro 19.000.000,00 riferiti all’Asse II “Inclusione Sociale”, Obiettivo Tematico 9, priorità di investimento 9.i. e a carico dei capitoli n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”;
  1. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  2. di confermare che la parte fissa relativa alla soglia massima di spesa della prima assegnazione ha un peso pari al 25% del primo stanziamento di euro 15.000.000,00 approvato con DGR 1095 del 13 luglio 2017;
  3. di incaricare la Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore provvedimento ivi compreso l’assunzione degli impegni di spesa e l’indicazione della decorrenza della nuova direttiva per gli assegni attivati e non conclusi alla data di pubblicazione del presente provvedimento nel bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 così come modificato dal D.Lgs. 97/2016;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_396_19_AllegatoA_391977.pdf

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