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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 30 del 29 marzo 2019


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 274 del 19 marzo 2019

Attuazione Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto, Asse 2 "Agenda Digitale". Autorizzazione al percorso attuativo delle progettualità relative alle Azioni 2.2.1. 2.2.2 e 2.2.3.

Note per la trasparenza

Il provvedimento autorizza - in continuità e coerenza con gli interventi già intrapresi dalla Regione del Veneto e in attuazione dell’Asse 2 “Agenda Digitale” del Programma Operativo POR FESR 2014-2020 - l’espletamento, da parte della Direzione ICT e Agenda Digitale, del percorso attuativo delle progettualità relative alle Azioni 2.2.1, 2.2.2 e 2.2.3.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin, di concerto con l'Assessore Federico Caner, riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto - in linea con gli orientamenti strategici comunitari e nazionali - ha da sempre dimostrato una particolare sensibilità verso lo sviluppo della Società dell’Informazione, investendo a questo scopo risorse destinate ad azioni complementari a quelle di tipo infrastrutturale. In tale prospettiva, con DGR n. 1650 del 07/08/2012 è stata approvata l'Agenda Digitale del Veneto, vale a dire il documento che ha delineato gli sviluppi della "Società dell'Informazione” in ambito regionale per il periodo 2013-2015, in coerenza con le prescrizioni della Legge Regionale n. 19 del 14/11/2008 ed in linea con il contesto di riferimento europeo (Digital Agenda 2010) e nazionale ("Decreto Crescita 2.0”).

Con DGR n. 554 del 03/05/2013 sono state poi approvate le "Linee Guida per l’Agenda Digitale del Veneto 2013-2015" che hanno fissato quali impegni strategici/programmatici dell’Amministrazione regionale: 1) miglioramento della qualità di vita di persone/famiglie; 2) sostegno alla competitività delle imprese presenti sul territorio; 3) accrescimento dei livelli di efficienza/efficacia della Pubblica Amministrazione locale.

A tal riguardo, con DGR n. 1299 del 16/08/2016 è stato approvato il percorso per l'aggiornamento (sino al 2020) del documento programmatico di cui sopra mentre, con successiva DGR 102 del 31/01/2017 è stato approvato il Piano degli interventi sul territorio per la definizione degli obiettivi necessari a tale attività di revisione/aggiornamento. Il nuovo documento strategico in tema di “digitale” della Regione del Veneto (ADVeneto2020) è stato infine approvato con DGR. 978 del 27/06/2017, a seguito di un percorso di ascolto/confronto che ha consentito di recepire le istanze provenienti dalla società civile oltre che dal mondo imprenditoriale ed associativo (in particolare sul tema dell’Industria 4.0).

La predetta “Agenda Digitale del Veneto” definisce inoltre una strategia in linea con l’Asse 2 “Agenda Digitale” del Programma Operativo POR FESR del Veneto 2014-2020, approvato dalla Commissione europea in data 17/08/2015 con Decisione (CE) C(2015) 5903 e successivamente modificato con decisione (CE) C (2018) 4873 final del 19/07/2018, il quale si prefigge di: 1) ridurre i divari digitali nei territori e diffondere la connettività in banda larga e ultra larga; 2) potenziare la domanda di ICT di cittadini/imprese in termini di utilizzo di servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete attraverso soluzioni tecnologiche per l'alfabetizzazione e l'acquisizione di nuove competenze ICT, stimolando la diffusione del web e dei servizi pubblici digitali; 3) favorire la digitalizzazione dei processi amministrativi e diffondere servizi digitali pienamente interoperabili mediante lo sviluppo di soluzioni tecnologiche nell'ambito della Pubblica Amministrazione, dell'e-government e dell'utilizzo delle banche dati pubbliche. 

Nell’ambito del predetto Asse 2 “Agenda Digitale” del POR FESR 2014-2020 si inseriscono nello specifico le seguenti Azioni la cui realizzazione risulta in capo alla Direzione ICT e Agenda Digitale, in qualità di Struttura Responsabile di Azione - SRA:

  1. Azione 2.2.1 “Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione per l’innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività, quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile), la sanità, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese”;
  2. Azione 2.2.2. “Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-Government interoperabili, integrati (joined-up services) e progettati con cittadini e imprese, e soluzioni integrate per le smart cities and communities (non incluse nell’OT4) (2.2.2 AdP): (..)”;
  3. Azione 2.2.3 “Interventi per assicurare l’interoperabilità delle banche dati pubbliche [gli interventi comprendono prioritariamente le grandi banche pubbliche – eventualmente anche nuove basi dati, nonché quelle realizzate attraverso la gestione associata delle funzioni ICT, in particolare nei Comuni ricorrendo, ove opportuno, a soluzioni cloud] (..)”.

Si evidenzia al riguardo che dette Azioni e le relative progettualità sono state declinate in schede intervento regionali, oggetto di istruttoria tecnica, funzionali alla stipula di un Accordo territoriale con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e l’Agenzia per la Coesione Territoriale, prossimo alla sottoscrizione, a seguito dell’“Accordo quadro per la crescita e la cittadinanza digitale verso gli obiettivi EU2020” siglato il 16/02/18 da AGID e Regioni/Province Autonome, e coerentemente con il Codice per l’Amministrazione Digitale (CAD) e il Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2017-2019.

Si declinano di seguito le singole Azioni e relative progettualità, con cronoprogramma e risorse associate a ciascuna fase di intervento, rinviando a successivi provvedimenti della Giunta Regionale la definizione e l’espletamento del percorso attuativo delle progettualità relative a ciascuna delle predette Azioni 2.2.1., 2.2.2 e 2.2.3.

AZIONE 2.2.1

La Regione intende consolidare la struttura dei data center pubblici in Veneto realizzando un consolidamento e miglioramento dei sistemi informativi delle Amministrazioni coinvolte. L’obiettivo perseguito è la riduzione del numero dei data center pubblici rispetto ai 130 ad oggi  esistenti, attraverso un processo di “server consolidation” e di razionalizzazione/ottimizzazione che tenga conto delle specificità territoriali e dei fabbisogni applicativi dei singoli enti che parteciperanno al processo di consolidamento, verso l’attivazione di un Polo Strategico Nazionale (PSN) coerentemente con quanto previsto dal Piano Triennale dell’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019.

Tale progettualità si fonda sulla previsione - nel medio lungo termine (3-5 anni) - di un sistema basato su un data center centrale (Hub regionale) che abiliti la fruizione di servizi l’ICT a tutti gli “attori” regionali e del territorio (Enti Locali) valorizzando così il percorso verso il Polo Strategico Nazionale più in una logica di “nodo orchestratore di servizi ICT” aperto al mondo cloud rispetto alla mera erogazione dei servizi. L’approccio ad “Hub regionale”, spinto dalla volontà di razionalizzazione delle infrastrutture ICT, ha quindi come primario obiettivo quello di garantire una governance dei servizi ICT regionali, mediante: la costruzione di collaborazioni e la condivisione di logiche e standard; il coordinamento delle evoluzioni/innovazioni; la promozione dell’interoperabilità e del riuso come fattore abilitante; il coinvolgimento del mondo privato che già offre servizi cloud. L’Azione si rivolge, quali beneficiari, alla stessa Amministrazione Regionale nonché agli Enti Locali veneti in forma singola e/o associata.

La dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.1 ammonta a complessivi € 19.000.000,00=(diciannovemilioni) - ripartiti, nel quadriennio 2019-2022, in € 12.000.000,00= per la Regione del Veneto e in € 7.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto. Operativamente, le modalità attuative dell’Azione 2.2.1, consisteranno in iniziative a titolarità regionale oltre che in un avviso diretto agli Enti Locali. Si prevedono, nello specifico, le seguenti 4 macro-fasi:

  1. studio e progettazione del modello operativo e di governo dell’iniziativa, in programma per il primo semestre del 2019, che preveda:
    1. identificazione di un modello funzionale, basato su standard, organizzazione e processi in grado di sostenere il modello “tecnologico/architetturale” complessivo e un modello di governo e Program Management Tecnologico (PMT) per garantire il bilanciamento tempi/costi/obiettivi dell’iniziativa;
    2. identificazione del catalogo dei servizi (o Service Catalog) da integrare/estendere nel corso dello sviluppo dell’iniziativa;
    3. studio delle modalità di supporto da parte delle tecnologie ad oggi sul mercato in ottica di costruzione di un approccio di Cloud Ibrido (IaaS, PaaS, SaaS, etc.);
    4. modalità e logiche di orchestrazione dei servizi IT;
    5. Progettazione Esecutiva dell’infrastruttura fisica di supporto dell’Hub regionale presso il Data Center;
    6. governo dell’azione nella sua fase attuativa;

Per l’attuazione del punto 1) è in fase di aggiudicazione una procedura di acquisto su MEPA (finanziata con fondi interni della Direzione ICT e Agenda Digitale).

  1. adeguamento e potenziamento del Data Center regionale in grado di sostenere, guidare e infine orchestrare il modello target. L’adeguamento e il potenziamento del Data Center rappresenta un filone progettuale prioritario rispetto a tutti gli aspetti del percorso di trasformazione che si vuole intraprendere, connesso al ruolo stesso che il Data Center dovrà avere (service provider e service broker);
  2. realizzazione ed attivazione dell’Hub regionale: questa fase consiste nell’implementazione, realizzazione e messa a regime dell’infrastruttura tecnologica convergente (attivazione del Service Catalog, attivazione dei servizi Cloud per il Cloud Ibrido, adeguamento tecnologico del Data Center regionale, erogazione dei servizi per l’evoluzione dei sistemi e delle architetture del Data Center regionale, etc). Per l’attuazione dei punti 2) e 3) - il cui avvio è previsto per il secondo semestre del 2019 - si prevede il ricorso all’adesione a Convenzione CONSIP e/o lo svolgimento di procedure d’appalto;
  3. coinvolgimento degli Enti Locali (onboarding) attraverso uno specifico Avviso pubblico. Tale fase punta a sostenere il processo di convergenza verso l’Hub regionale coinvolgendo il maggior numero di Enti Locali (singoli o associati), sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista tecnologico, con un approccio a step auto-consistenti e valutando ogni singolo caso, con le proprie peculiarità/differenze.

AZIONE 2.2.2

La Regione intende perseguire l’obiettivo di rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'e-inclusione, l'e-culture e l'e-health. Con l’Azione 2.2.2 la Regione del Veneto intende sviluppare e diffondere servizi di e-government interattivi ed integrati in linea con le piattaforme abilitanti nazionali e regionali, in una logica di codesign con gli utenti e mirando all’implementazione di servizi digitali evoluti quali, ad esempio: fascicolo del cittadino, gestione delle istanze, sistema dei pagamenti elettronici, identità digitale, dematerializzazione, servizi di open-government, servizi per le smart communities and cities, etc.

L’Azione 2.2.2 punta a valorizzare gli investimenti regionali (già operanti o in corso di realizzazione) nelle infrastrutture abilitanti e l’erogazione di servizi a cittadini/imprese, proponendole come piattaforme condivise a tutte le Amministrazioni al fine di diffondere/facilitare lo sviluppo di servizi digitali pienamente interattivi. Tali piattaforme metteranno a disposizione un catalogo di servizi e funzionalità consentendo a tutti i Comuni del Veneto di dotarsi della possibilità di erogare servizi digitali innovativi e pienamente integrati.

Si tratta di intervenire sul divario di servizi digitali che affligge una parte della popolazione veneta che risiede in comuni piccoli con scarse competenze digitali e risorse economiche. Il risultato atteso è quello di garantire un livello essenziale di diritti digitali a tutti i cittadini ed imprese del Veneto (LEDD - Livelli Essenziali Diritti Digitali) diffondendo i 10 servizi digitali già sviluppati nell’ambito del progetto MyPortal 3.0.

L’Azione in oggetto risulta altresì coerente con le progettualità previste dall’Asse 6 - Sviluppo Urbano Sostenibile. I progetti finanziabili, a titolo di esempio, sono riconducibili ai seguenti standard/piattaforme nazionali e regionali: Linee guida di  design servizi digitali della PA; Sistema di Interoperabilità Regionale Cresci e sue evoluzioni (VAM - Veneto Api Management); Conservazione sostitutiva (Polo regionale di conservazione) - Polar; Fascicolo del cittadino e catalogo dei servizi (MyPortal- IO App); Sistema di Gestione dei Procedimenti Amministrativi (MyInstance-SGPA); Identità digitale (MyID-SPID); Pagamenti telematici (MyPay-PagoPA); Riconciliazione e regolarizzazione delle entrate (MyPivot-SIOPE+); Circuito ZTL; ViviVeneto; Lizard.

Anche tale Azione si rivolge, in qualità di beneficiari, all’Amministrazione Regionale e agli Enti Locali in forma singola e/o associata.

La dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.2 ammonta a complessivi € 7.000.000,00=(settemilioni) - ripartiti nel quadriennio 2019-2022, in € 2.000.000,00= per la Regione del Veneto e in € 5.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto.

L’Azione 2.2.2 sarà a titolarità regionale e con Avviso pubblico diretto ai Comuni veneti (in forma singola e/o associata), con articolazione nelle seguenti 3 macro-fasi:

  1. attivazione e/o adeguamento delle “Piattaforme Abilitanti” nazionali (es: Spid, PagoPa, etc) e regionali (es: MyPortal, MyPay, MyID, circuito ZTL, GPE, GPU, etc), con previsione delle seguenti macroattività da porre in essere tramite adesione a Convenzioni CONSIP SGI, in programma per il primo semestre del 2019:
    1. costruzione di un framework di contenuti, applicazioni e servizi digitali e interattivi per la standardizzazione, omogeneizzazione e integrazione tra i servizi erogati dagli Enti a cittadini/imprese e Project Management dell’iniziativa;
    2. attività di sviluppo per l’attivazione e/o adeguamento delle piattaforme abilitanti nazionali e regionali;
  2. Avviso pubblico per la diffusione e lo sviluppo di servizi digitali rivolto agli Enti Locali veneti con previsione delle seguenti macroattività, previsto per il secondo semestre del 2019:
    1. FASE 1: avviso diretto agli Enti per raccogliere i loro progetti di attivazione di servizi digitali verso cittadini ed imprese, con dettaglio dei back-office che verranno integrati;
    2. FASE 2: qualificazione dei fornitori degli applicativi di back-office Tutti i fornitori proposti dagli Enti dovranno qualificarsi ovvero definire le specifiche tecniche per i “connettori”, il costo del connettore ed il costo del deployment. Tale fase verrà realizzata nell’ambito dell’azione 2.2.3;
    3. FASE 3: finanziamento degli Enti Locali sulla base di criteri di selezione quali: livello di aggregazione, capacità organizzativa, servizi attivati, qualità progettuale, comunicazione, etc.;
  3. supporto agli Enti Locali per l’attivazione di servizi digitali integrati con le piattaforme abilitanti con previsione delle seguenti macroattività da porre in essere attraverso adesione a Convenzioni CONSIP SGI:  a) accompagnamento nella fase di realizzazione dei servizi e integrazione con gli standard regionali; b) change management per il governo dei servizi digitali attivati; c) project management delle iniziative attivate.

AZIONE 2.2.3

La progettualità “Veneto Api Management”, a valere sull’Azione 2.2.3, è intesa come una nuova infrastruttura tecnologica-organizzativa di scambio dei dati e dei servizi esposti dalle Pubbliche Amministrazioni del sistema regionale, al fine di riconfigurare servizi esistenti e di svilupparne di nuovi da parte degli attori dell’ecosistema (Pubblica Amministrazione e privati). La nuova infrastruttura regionale di API Management evolverà il circuito regionale di interoperabilità e cooperazione applicativa denominato CRESCI autorizzato con DGR n. 2750 del 22/09/2009 e garantirà l’interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni venete e con le grandi banche dati di interesse locale/nazionale. Essa consentirà in particolare di realizzare nuovi servizi interattivi complessi che richiedono la raccolta di dati/informazioni provenienti da più Amministrazioni.

Tale progetto si prefigge nel dettaglio i seguenti obiettivi: 1) adempiere ai cambiamenti normativi accompagnando anche le amministrazioni di piccole dimensioni; 2) promuovere l’adozione dell’approccio API first; 3) attivare una nuova infrastruttura di interoperabilità ed interscambio tecnologicamente evoluta con tecnologia API per “riconfigurare” i servizi erogati verso i sistemi G2G, G2B e G2C; 4) rendere operante un sistema organizzativo in grado di gestire il nuovo modello di interscambio; 5) coinvolgere nel sistema regionale più soggetti pubblici possibili; 6) far partecipare il mercato nell’utilizzo dei dati e servizi disponibili; 7) soddisfare i fabbisogni dei cittadini con “nuovi servizi” resi disponibili grazie alla nuova infrastruttura.

La dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.3 ammonta a complessivi € 4.000.000,00=(quattromilioni) - ripartiti nel quadriennio 2019-2022, in € 3.000.000,00= per la Regione del Veneto e in € 1.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto.

Sotto il profilo operativo, l’Azione 2.2.3 verrà attuata attraverso iniziative a titolarità regionale e attraverso un Avviso pubblico dedicato agli Enti Locali. L’intervento avverrà nelle seguenti n. 5 fasi:

  1. studio di fattibilità e progetto pilota RAMP, in corso nel primo semestre del 2019, che prevede - attraverso Convenzione CONSIP SGI - le seguenti attività: analisi delle piattaforme di API Management; design e progettazione della soluzione regionale; attivazione del Progetto Pilota RAMP (API Gateway, IDP e servizi ViviVeneto);
  2. implementazione e gestione dell’infrastruttura di API Management. In tale fase verrà avviata la procedura di acquisizione del servizio cloud di API Management (questa azione prevista per il primo semestre 2019 avverrà tramite Convenzione Consip e/o procedura d’appalto), conclusa la quale sarà pianificato e realizzato il deployment della soluzione di API Management selezionata. Parallelamente al deployment dell’infrastruttura tecnologica, è prevista la definizione/attivazione dell’organizzazione operativa di Veneto Api Management;
  3. migrazione dei servizi attualmente erogati con le Porte di Dominio nel nuovo modello API. Tale fase verrà realizzata attraverso Convenzione Consip SGI a partire dal secondo semestre 2019. I servizi regionali oggetto della migrazione vengono selezionati in funzione di specifici criteri: facilità di intervento nelle operazioni di migrazione; livello di dipendenza dei servizi; elevati volumi movimentati; strategicità del servizio (servizi ad alta priorità);
  4. attivazione di nuovi servizi regionali sulla piattaforma di API Management. Tale fase, realizzata attraverso la Convenzione CONSIP SGI con avvio per il secondo semestre 2019, riguarderà i nuovi servizi che saranno attivati sulla piattaforma di API management in una logica di soluzioni abilitanti. Essi potranno riguardare, ad esempio, il Polo Archivistico regionale, ViviVeneto, l’integrazione delle banche dati nazionali, etc;
  5. estensione della piattaforma verso il territorio: tale fase consisterà nella pubblicazione di un avviso rivolto ai Comuni, nel secondo semestre 2019, per la presentazione di progetti d’integrazione con il sistema di piattaforme abilitanti regionali e nazionali. Il bando sarà strettamente coordinato con l’Azione 2.2.2 ed orientato all’attivazione di un set di “servizi minimi” per i cittadini.

Alla luce delle argomentazioni predette, si prende atto delle iniziative sopra descritte, autorizzando - in continuità e coerenza con gli interventi già intrapresi dalla Regione del Veneto e in attuazione del Programma Operativo FESR  2014-2020, Asse 2 “Agenda Digitale”, approvato dalla Commissione Europea con decisione (CE) C (2015) 5903 final del 17/08/2015 - le progettualità relative alle Azioni 2.2.1., 2.2.2 e 2.2.3. di competenza della Direzione ICT e Agenda Digitale in quanto Struttura Responsabile di Azione e da realizzare conformemente alle modalità espresse in premessa.

Si demanda al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale (Struttura Responsabile di Azione - SRA) il compimento di ogni atto connesso, consequenziale e comunque necessario a dare corso alle progettualità sopra descritte, inclusa la definizione dei provvedimenti amministrativi attuativi e l’assunzione dei correlativi impegni di spesa.

In base all’articolo 125 paragrafo 7 del Regolamento CE 1303/2013,  nei casi in cui l’AdG oppure la SRA risulti essere beneficiario dell’operazione, le verifiche di gestione (controlli amministrativi  e controlli in loco) devono essere effettuate garantendo un’adeguata separazione delle funzioni.

Come risulta da quanto più sopra riportato, in tutte e tre le azioni  2.2.1., 2.2.2 e 2.2.3 vi è una componente a titolarità regionale, in cui la Direzione ICT e Agenda Digitale, oppure una delle Unità Operative incardinate nella Direzione, agisce in qualità di beneficiario attraverso l’adesione a Convenzione Consip oppure ricorrendo a procedure di gara d’appalto. Pertanto le verifiche di gestione relative  a queste fasi progettuali saranno demandate a una specifica struttura regionale, ancora da individuare, funzionalmente indipendente dalla struttura regionale che gestirà l’appalto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- VISTE le DGR n. 1650 del 07/08/2012, n. 554 del 03/05/2013 e n. 1475 del 12/08/2013;

- VISTI il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e il Regolamento (UE) n. 1301/2013;

- VISTO il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 217 del 13/12/2017) e il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019;

- VISTA la DGR n. 978 del 27/06/2017 “Linee Guida dell’Agenda Digitale del Veneto - ADVeneto2020”;

- VISTA la DGR nr. 532 del 30/04/2018 che ha approvato il “Progetto di Convergenza Infrastrutturale - Hub regionale”;

- VISTA la DGR n. 2750 del 22/09/2009 che ha definito le linee guida per l’attuazione delle politiche regionali per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa e attivato il Centro di competenza regionale (CReSCI – Centro Regionale Servizi di Cooperazione e Interoperabilità);

- VISTO il Sistema di Gestione e di Controllo (SI.GE.CO) del POR FESR Veneto 2014-2020, approvato con DGR n. 2289 del 30/12/2016;

- VISTE la DGR n. 1299 del 16/08/2016, la DGR n. 102 del 31/01/2017 e la DGR. 978 del 27/06/2017;

- VISTO il Programma Operativo POR FESR della Regione del Veneto, 2014-2020, Asse 2, approvato dalla Commissione Europea con decisione (CE) C(2015) 5903 final del 17/08/2015 e successivamente modificato con decisione di esecuzione (CE) C (2018) 4873 final del 19/07/2018;

- VISTA la Legge Regionale n. 19 del 14/11/2008;

- VISTA la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione del Veneto (c.d. RIS3);

- RICHIAMATO il secondo Orientamento Strategico Comunitario (“Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita”);

- VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31/12/2012;

- VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013.

delibera

  1. le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;  
  1. di autorizzare - in attuazione dell'Asse 2 “Agenda Digitale” del Programma Operativo POR FESR, 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea con decisione (CE) C (2015) 5903 final del 17/08/2015, e successivamente modificato con decisione (CE) C (2018) 4873 final del 19/07/2018 - l'espletamento da parte della Direzione ICT e Agenda Digitale, in qualità di Struttura Responsabile di Azione (SRA), del percorso attuativo delle progettualità relative alle seguenti Azioni:
  • Azione 2.2.1 “Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione per l’innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività, quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile), la sanità, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese”;
  • Azione 2.2.2. “Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-Government interoperabili, integrati (joined-up services) e progettati con cittadini e imprese, e soluzioni integrate per le smart cities and communities (non incluse nell’OT4) (2.2.2 AdP): (...)”;
  • Azione 2.2.3 “Interventi per assicurare l’interoperabilità delle banche dati pubbliche (…)”;
  1. di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta Regionale - in continuità e coerenza con gli interventi già intrapresi dalla Regione del Veneto e in attuazione del Programma Operativo POR FESR 2014-2020, Asse 2 “Agenda Digitale” - la definizione e l’espletamento del percorso attuativo delle progettualità relative a ciascuna delle predette Azioni 2.2.1, 2.2.2 e 2.2.3, conformemente alle modalità generali descritte in premessa alla presente deliberazione;
  1. di dare atto che la dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.1 ammonta a complessivi € 19.000.000,00=(diciannovemilioni) - ripartiti, nel quadriennio 2019-2022, in € 12.000.000,00= per la Regione del Veneto e in € 7.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto;
  1. di dare atto che la dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.2 ammonta a complessivi € 7.000.000,00=(settemilioni) - ripartiti nel quadriennio 2019-2022 in € 2.000.000,00= per la Regione del Veneto e in € 5.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto;
  1. di dare atto che la dotazione finanziaria stimata per l’Azione 2.2.3 ammonta a complessivi € 4.000.000,00=(quattromilioni) - ripartiti nel quadriennio 2019-2022 in € 3.000.000,00= per la Regione del Veneto ed in € 1.000.000,00= per gli Enti Locali - ai quali si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto;
  1. di determinare in complessivi € 30.000.000,00=(trentamilioni), l'impegno massimo delle obbligazioni di spesa derivanti dall'attuazione delle predette Azioni 2.2.1, 2.2.2 e 2.2.3. A tale onere si farà fronte con le disponibilità relative al Programma Operativo POR FESR 2014-2020 per un importo alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale;
  1. di demandare al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale il compimento di ogni atto connesso, consequenziale e comunque necessario a dare corso alle progettualità sopra descritte, inclusa l’assunzione dei correlati impegni di spesa;
  1. di incaricare la Direzione ICT e Agenda Digitale dell’esecuzione del presente provvedimento;
  1. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. del 14/03/2013, n. 33;
  1. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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