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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 31 del 02 aprile 2019


Materia: Enti locali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 215 del 08 marzo 2019

Ricognizione degli organismi di concertazione tra Regione e Enti rappresentativi delle Autonomie locali ed istituzione della "Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento viene ridefinito, a seguito di apposita ricognizione, il quadro degli organismi di concertazione e consultazione tra Regione del Veneto ed Enti rappresentativi delle Autonomie locali, ed afferenti il percorso di autonomia differenziata ex art.116 Cost, il ruolo delle Province, nonché l’associazionismo intercomunale. Viene costituito un nuovo Organismo di coordinamento denominato “Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto”, che assume un ruolo centrale di coordinamento di tutte le attività regionali di concertazione con le Autonomie locali.
 

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Il tema della valorizzazione delle Autonomie locali e del riordino territoriale riveste da sempre un ruolo centrale nelle politiche regionali e, a maggior ragione, assume un rilievo essenziale soprattutto nell’attuale contesto istituzionale di riferimento che vede la Regione impegnata nel delicato negoziato con il Governo per la definizione dei contenuti dell’Intesa finalizzata a dare concreta attuazione al percorso autonomistico, avviato ai sensi dell’art. 116, comma 3 cost., all’indomani del referendum consultivo del 22 ottobre 2017.

La Regione ha orientato l’attuazione di tale tematica attraverso una condivisione con le Autonomie locali delle principali scelte strategiche da assumere per la definizione di un modello di governance territoriale, che sia il più vicino possibile ai cittadini, in conformità a quanto prevede il principio costituzionale della sussidiarietà amministrativa, nella convinzione che il decentramento amministrativo rappresenti un prioritario obiettivo da perseguire, così da favorire la migliore qualità delle funzioni e dei servizi.

Questo percorso di condivisione ha portato l’Amministrazione regionale alla ricerca di un modello di relazioni istituzionali, fondato sul pieno e continuo rispetto per il principio della leale collaborazione, come confermano le potenzialità espresse e la ricchezza dell’attività svolta nell’ambito degli Organismi di concertazione oggi presenti all’interno dell’ordinamento regionale.

Atteso il nuovo scenario in tema di rapporti tra Regione ed Autonomie Locali che discende dal sopra rappresentato percorso autonomistico, nonché dalla recente istituzione e prossima operatività del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), istituito con legge regionale n. 31 del 25 settembre 2017, si ritiene opportuno ridefinire numeri e ruoli dei suddetti vari Organismi di concertazione.

Preliminarmente si fornisce, quindi, un breve quadro ricognitivo d’insieme, rappresentativo dei vari Organismi concertativi operanti all’interno dell’assetto amministrativo della Giunta regionale e caratterizzati ciascuno da una peculiare connotazione, funzionale e strutturale., per poi enucleare il nuovo quadro organizzativo per la concertazione in materia di autonomie locali che l’Amministrazione regionale intende perseguire.

  • Conferenza permanente Regione-Autonomie locali

Istituita con legge regionale 3 giugno 1997, n. 20 “Riordino delle funzioni amministrative e principi in materia di attribuzione e di delega agli enti locali”, la Conferenza è un organo concertativo, consultivo e di raccordo tra la Regione e gli Enti Locali.

Tra le funzioni assegnate alla Conferenza, la LR 20/1997 prevede, oltre la funzione concertativa sui criteri per la ripartizione dei fondi regionali tra gli enti locali per l'esercizio delle funzioni trasferite o delegate e sugli schemi delle direttive per l'esercizio delle funzioni delegate, anche una importante funzione consultiva su un ampio spettro di tematiche: in particolare, esprime pareri su questioni relative all'attuazione del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, della legge 15 marzo 1997, n. 59 e dei relativi decreti legislativi attuativi, nonché sulle questioni relative ai rapporti con il sistema regionale delle autonomie locali, oltrechè sugli schemi di legge e sulle proposte di legge di delega e attribuzione di funzioni amministrative agli enti locali.

A tutt’oggi tale organismo è operativo ma solo in via transitoria, ossia fino alla piena attuazione della summenzionata legge che ha istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza degli enti locali, nonché di consultazione e di cooperazione tra gli stessi e gli organi della Regione: a seguito, infatti della adozione da parte del CAL stesso del proprio regolamento organizzativo, la Conferenza cesserà le sue funzioni.

  • Osservatorio regionale per l’attuazione della legge 56/2014 in tema di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia

Particolare rilievo assume l’attività svolta dall’Osservatorio regionale istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 1821 del 6 ottobre 2014 presso la Giunta regionale e coordinato dall'Assessore al Bilancio e agli Enti Locali, con il compito di fornire il supporto tecnico-politico al processo di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia previsto dalla Legge 56/2014 (c.d. Riforma Delrio), in attuazione dell’Accordo tra Stato e Regioni stipulato in data 11 settembre 2014.

In sede di Osservatorio regionale si è proceduto alla stipula dell’Accordo Quadro del 26 settembre 2016, recante principi condivisi per l’esercizio delle funzioni confermate in capo alle Province nelle more del riordino, e sono stati condivisi i documenti recanti indirizzi per il riordino delle funzioni e in tema di riparto delle risorse finanziarie, poi recepite in successivi interventi di natura legislativa o amministrativa (in particolare, LR 30/2016, LR 45/2017, LR 30/2018 e le delibere recanti i criteri di riparto delle risorse da assegnare alle Province).

L’Osservatorio regionale si riunisce in seduta congiunta con la Conferenza Regione-Autonomie locali per ogni decisione che riguarda il riordino delle funzioni provinciali, così come prevede l’art. 1, ultimo comma, della LR 19/2015.

  • Tavolo tecnico sulla specificità della Provincia di Belluno

Ai sensi dell’Accordo Quadro sottoscritto tra la Regione e le Province in data 26 settembre 2016, è stato costituito il Tavolo tecnico sulla specificità della Provincia di Belluno, insediatosi in data 14 marzo 2017.

L’attività del suddetto Tavolo è dedicata all’esame delle particolari problematiche della Provincia di Belluno in ragione della sua specificità territoriale riconosciuta anche dallo Statuto regionale (art. 15 Statuto).

In particolare, al Tavolo compete l’esame delle problematiche specifiche del territorio bellunese, nonchè l’individuazione delle singole funzioni da conferire alla Provincia di Belluno e delle connesse risorse finanziarie e umane, con riferimento a ciascuna delle materie di cui all’art. 13 della LR 25/2014, in vista dell’adozione del provvedimento amministrativo della Giunta regionale (DGR/CR) diretto a rendere effettivo il conferimento di funzione alla predetta Provincia.

  • Centro di competenze nell’ambito dell’associazionismo intercomunale del Veneto

Con la DGR n. 1417/2013 la Giunta regionale ha adottato il Piano di Riordino Territoriale, la cui approvazione costituisce il più importante adempimento attuativo della LR n. 18/2012 “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”, con la quale si è dato avvio ad un processo di riordino territoriale che intende coinvolgere l’intera realtà veneta.

La Regione si è avvalsa, per la predisposizione del suddetto Piano e prima ancora per la stesura della LR 18/2012, del “c.d. Centro di Competenze”, costituito in base alla determinazione regionale espressa nella riunione della Conferenza Regione-Autonomie locali in data 8 maggio 2012 di “attivare, attraverso la Conferenza, un “Centro di competenze nell’ambito dell’associazionismo intercomunale del Veneto”, che possa supportare la Regione ma soprattutto gli Enti locali nelle varie fasi attuative.”.

Il Centro di Competenze, dopo avere svolto un ruolo attivo nella predisposizione della L.R. 18/2012  e, successivamente, del Piano di Riordino Territoriale, è stato, di recente, coinvolto nella predisposizione del disegno di legge di Giunta regionale, denominato “Disposizioni in materia di enti locali” (DGR/DDL n. 19 del 17 luglio 2018), finalizzato alla revisione della LR 18/2012 e della LR 40/2012 in tema di associazionismo e di unioni montane (oggi all’esame del Consiglio regionale come PDL n. 373) ed è impegnato nei lavori per l’aggiornamento del succitato Piano di Riordino territoriale, approvato con DGR n. 1417/2013.

  • Cabina di Regia per il Riordino territoriale

A seguito delle rilevanti innovazioni introdotte dai primi provvedimenti statali che hanno imposto ai legislatori regionali il riassetto degli Enti territoriali in ottica di risparmio della spesa, con particolare riguardo alla riforma delle Province e alla gestione associata di funzioni e servizi, la Giunta regionale, con provvedimento di Giunta regionale n. 1757 del 14 agosto 2012, ha previsto la costituzione di una “Cabina di Regia regionale per il riordino territoriale”, dedicata al coordinamento unitario delle iniziative regionali riferite al riordino territoriale, finalizzata a dare attuazione alla LR 18/2012 in materia di associazionismo e ai D.L. 201/2011 e D.L. 95/2012 in materia di riordino delle province.

La suddetta Cabina di Regia si è insediata in data 1° ottobre 2012 e non si è più riunita.

  • Tavolo tematico Autonomie locali nell’ambito della Consulta del Veneto per l’Autonomia

All’esito del risultato del Referendum consultivo sull’Autonomia, svoltosi il 22 ottobre 2017, ha preso avvio una nuova stagione di riforme istituzionali per la Regione del Veneto, con l’avvio del negoziato con il Governo finalizzato all’acquisizione di maggiori competenze, legislative ad amministrative, ai sensi dell’art. 116, comma 3, Cost.

In vista dell’avvio delle trattative, la Regione ha ritenuto necessario coinvolgere nel suddetto innovativo e rilevante percorso istituzionale tutti gli stakeholders rappresentativi del "Sistema veneto".

In particolare, con Deliberazione n. 1680 del 23 ottobre 2017, è stata istituita la Consulta del Veneto per l'autonomia, quale organismo consultivo permanente, composto dalle rappresentanze regionali delle Autonomie locali (Anci, Upi e Uncem), delle categorie economiche e produttive del territorio, delle forze sindacali e del Terzo Settore, dal mondo dell'Università e della Ricerca, nonché da altri organismi espressione di interessi diffusi a livello regionale, con il compito di supportare la Delegazione Trattante regionale, nella conduzione del negoziato con lo Stato, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, Cost.

Con successiva delibera di Giunta regionale n. 1945 del 6 dicembre 2017 sono state dettate disposizioni organizzative per un efficiente coordinamento delle Strutture regionali coinvolte nella conduzione del negoziato con il Governo sulla maggiore autonomia.

In particolare, è stata prevista la costituzione, accanto a specifici tavoli tematici relativi ai singoli ambiti di materie, di un apposito Tavolo tematico sulle Autonomie locali, finalizzato all'approfondimento delle problematiche e delle proposte di interesse per gli Enti locali, in relazione ai diversi ambiti di materie in cui la Regione chiede l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.

Al suddetto Tavolo è demandato il compito di supportare e coordinare (mediante l’individuazione dei più appropriati interventi legislativi e amministrativi) l'opera di adeguamento dell’ordinamento regionale al principio autonomistico, con particolare riguardo alla ridefinizione dell’assetto delle competenze tra vari livelli istituzionali (Regione e propri enti strumentali, Province e altri enti intermedi, Comuni e forme associative), in conseguenza del trasferimento dallo Stato alla Regione di nuove competenze, amministrative e legislative, ai sensi dell’art. 116, comma 3, Cost..

Così ricostruito il quadro degli organismi di concertazione istituiti ed operanti in materia, si rende necessario ora ridefinire la loro articolazione, la loro struttura e composizione, alla luce del nuovo percorso che la Regione e le Autonomie Locali stanno affrontando nell’ambito del più generale processo di autonomia ex art.116 Cost che l’Amministrazione regionale ha in essere con il Governo statale, nell'ambito del ridisegno delle funzioni dell’Ente Provincia e della revisione di strumenti attuativi quali il Piano di Riordino territoriale.

In primo luogo, a governare tale processo ed a garantire il ruolo di coordinamento di tutte le attività di concertazione con le rappresentanze delle Autonomie locali nelle sopra richiamate sedi concertative ed al fine di meglio ricondurle ad una visione unitaria del sistema regionale della governance, con il presente provvedimento viene costituita la “Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto”.

La suddetta Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto mira a soddisfare l’esigenza di assicurare un costante e generale modus operandis e uno strategico approccio istituzionale improntato al rispetto del principio della leale collaborazione, con particolare riferimento alla predisposizione di atti amministrativi e regolamentari della Giunta regionale, nonché alla redazione di disegni di legge/progetti di legge di interesse per le autonomie locali.

Ad un successivo provvedimento di Giunta regionale viene demandata la definizione di idonee modalità di raccordo tra la costituenda Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto e il Consiglio delle Autonomie locali (CAL), costituito presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio delle Autonomie locali che, una volta divenuto pienamente operativo, andrà a sostituire la Conferenza permanente Regione-Autonomie locali ai sensi di quanto previsto dalla LR 31/2017.

La costituenda Cabina di Regia per le Autonomie Locali del Veneto sarà così composta:

  • l’Assessore regionale con delega in materia di enti locali o suo delegato, con funzione di coordinamento;
  •  il Presidente dell’UPI Veneto o suo delegato;
  •  il Presidente dell’ANCI Veneto o suo delegato;
  • il Presidente dell’UNCEM Veneto o suo delegato;
  • il Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo strategico;
  • Il Direttore della Direzione Enti locali e Servizi Elettorali.

Alle riunioni della Cabina di Regia potranno essere invitati a partecipare, in relazione con gli argomenti trattati e la loro afferenza con gli ambiti delle deleghe assegnate, altri Assessori regionali e altri Soggetti istituzionali del territorio.

Per fornire l’attività di supporto all’organizzazione e al funzionamento della Cabina di Regia, viene prevista una Segreteria tecnica, composta, per la parte regionale, dai referenti individuati dal Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo strategico e dal Direttore della Direzione Enti locali e Servizi elettorali, e per la parte degli enti locali, dal Segretario Generale dell’UPI Veneto, dal Direttore dell’Anci Veneto e dal Direttore dell’Uncem Veneto.

Quali articolazioni interne della suddetta Cabina di Regia che esercita, tra le altre,  le competenze della Conferenza Permanente Regione Autonomie locali,  vengono confermati nelle loro funzioni, nella loro struttura e composizione i seguenti organismi:

  • Osservatorio regionale per l’attuazione della legge 56/2014 in tema di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia, istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 1821 del 6 ottobre 2014;
  • Tavolo tecnico sulla specificità della Provincia di Belluno, istituito ai sensi dell’Accordo Quadro sottoscritto tra la Regione del Veneto e le Province in data 26 settembre 2016;
  • Tavolo tematico Autonomie locali istituito nell’ambito della Consulta del Veneto per l’Autonomia, istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 1945 del 6 dicembre 2017.

Parimenti, come articolazione interna della Cabina di Regia, si propone la ridefinizione del Centro di competenze, organismo tecnico istituito in sede di Conferenza Regione - Autonomie Locali in data 8 maggio 2012, prevedendo,  in particolare, la partecipazione allo stesso anche di due rappresentanti di cui uno  designato dalle Unioni dei Comuni del Veneto e un altro dalle Unioni montane, nonchè la partecipazione di un rappresentante dei Piccoli Comuni del Veneto, con specifico compito di fornire alla Regione ed alle Autonomie Locali un supporto esperienziale al monitoraggio dei processi dell’associazionismo intercomunale. Ne consegue che la composizione di tale organismo viene così determinata:

  • il Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo Strategico, con compiti di coordinamento;
  • il Direttore della Direzione Enti Locali e Servizi Elettorali;
  • il Presidente dell’ANCI o suo delegato;
  • il Presidente dell’UNCEM o suo delegato;
  • il Presidente dell’UPI o suo delegato;
  • un rappresentante designato dall’ANCI nell’ambito dei Piccoli Comuni del Veneto;
  • un rappresentante designato dall’UNCEM nell’ambito delle forme associative delle Unioni Montane;un rappresentante designato dall’ANCI nell’ambito delle forme associative delle Unioni dei Comuni del Veneto;
  • due rappresentanti esperti in materia di autonomie locali ed associazionismo scelto tra esperti designati dalle Università del Veneto.

Alle riunioni del Centro di competenze parteciperanno, inoltre, i referenti designati dalle Direzioni regionali di volta in volta coinvolte per materia.

Viene viceversa disposta la soppressione della Cabina di Regia per il Riordino territoriale, organismo che, seppur formalmente istituito nel 2012, non ha mai operato.

La Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, istituita con legge regionale 3 giugno 1997, n. 20, continuerà ad operare nella sua attuale composizione sino all’entrata in vigore del regolamento di funzionamento del Consiglio delle Autonomie Locali istituito con legge regionale n. 31 del 25 settembre 2017: dopo tale entrata in vigore cesserà le sue funzioni ex art.17 della summenzionata LR 31/2017.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la DGR n. 1680 del 23 ottobre 2017;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la legge regionale n. 31 del 25 settembre 2017;

VISTA la DGR n. 1821 del 6 ottobre 2014;

VISTO L’Accordo Quadro sottoscritto tra la Regione del Veneto e le Province in data 26 settembre 2016;

VISTA la determinazione regionale espressa nella riunione della Conferenza Regione-Autonomie locali in data 8 maggio 2012;

VISTA la DGR n. 1757 del 14 agosto 2012;

VISTA la DGR n. 1680 del 23 ottobre 2017;

VISTA la DGR n. 1945 del 6 dicembre 2017;

delibera

  1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto;
  1. di costituire la “Cabina di Regia per le Autonomie locali del Veneto”, quale Organismo di coordinamento delle attività di concertazione svolte tra le strutture della Giunta regionale e le rappresentanze delle Autonomie locali negli attuali Organismi concertativi sopra richiamati, e così composta:

 

  • l’Assessore regionale con delega in materia di enti locali, o suo delegato;
  • il Presidente dell’UPI Veneto, o suo delegato;
  • il Presidente dell’ANCI Veneto, o suo delegato;
  • il Presidente dell’UNCEM Veneto, o suo delegato;
  • il Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo Strategico;
  • Il Direttore della Direzione Enti Locali e Servizi Elettorali;
  1. di prevedere che altri Assessori regionali e altri Soggetti istituzionali del territorio possono essere invitati a partecipare agli incontri della Cabina di Regia di cui al punto 2, in relazione agli argomenti trattati e alla loro afferenza con gli ambiti delle deleghe assegnate;
  1. di demandare all' Assessore con delega in materia di enti locali, il coordinamento della Cabina di Regia;
  1. di affidare l’attività di supporto all’organizzazione e al funzionamento della Cabina di Regia ad una Segreteria tecnica, composta, per la parte regionale, dai funzionari individuati dal Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo strategico e dal Direttore della Direzione Enti locali e Servizi elettorali e, per la parte degli enti locali, dal Segretario Generale dell’UPI Veneto, dal Direttore dell’Anci Veneto e dal Direttore dell’Uncem Veneto;
  1. di individuare, quali articolazioni tematiche interne della Cabina di regia, i seguenti organismi concertativi:
  • Osservatorio regionale per l’attuazione della legge 56/2014 in tema di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia, istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 1821 del 6 ottobre 2014;
  • Tavolo tecnico sulla specificità della Provincia di Belluno, istituito ai sensi dell’Accordo Quadro sottoscritto tra la Regione del Veneto e le Province, in data 26 settembre 2016;
  • Tavolo tematico Autonomie locali istituito con delibera di Giunta regionale n. 1945 del 6 dicembre 2017 nell’ambito della Consulta del Veneto per l’Autonomia;
  • il “Centro di Competenze nell’ambito dell’Associazionismo intercomunale del Veneto”, istituito in sede di Conferenza Regione-Autonomie locali in data 8 maggio 2012.
  1. di confermare per l’Osservatorio regionale per l’attuazione della legge 56/2014 e per i Tavoli tecnici di cui al punto 6, la struttura e composizione quale individuata dai provvedimenti di Giunta regionale istitutivi degli stessi;
  1. di stabilire la seguente nuova composizione per il Centro di Competenze nell’ambito dell’associazionismo intercomunale del Veneto:
  • il Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppo Strategico, con compiti di coordinamento;
  • il Direttore della Direzione Enti Locali e Servizi Elettorali;
  • il Presidente dell’ANCI o suo delegato;
  • il Presidente dell’UNCEM o suo delegato;
  • il Presidente dell’UPI o suo delegato;
  • un rappresentante designato dall’ANCI nell’ambito delle forme associative delle Unioni dei Comuni del Veneto;
  • un rappresentante designato dall’UNCEM nell’ambito delle forme associative delle Unioni Montane;
  • un rappresentante designato dall’ANCI nell’ambito dei Piccoli Comuni del Veneto;
  • due rappresentanti esperti in materia di autonomie locali ed associazionismo scelti tra esperti designati dalle Università del Veneto.
  1. di disporre la soppressione della Cabina di Regia per il Riordino territoriale, istituita con deliberazione di Giunta regionale n. 1757 del 14 agosto 2012;
  1.  di stabilire che la Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali, istituita con legge regionale 3 giugno 1997, n. 20, continuerà ad operare nella sua attuale composizione sino all’entrata in vigore del regolamento di funzionamento del Consiglio delle Autonomie Locali istituito con legge regionale n. 31 del 25 settembre 2017 e che dopo tale entrata in vigore cesserà le sue funzioni ex art.17 della summenzionata LR 31/2017;
  1.  di stabilire che le misure previste nel presente provvedimento decorrono dalla data di adozione dello stesso;
  1.  di incaricare il Direttore dell'Area Programmazione e Sviluppo Strategico dell'esecuzione del presente atto;
  1.  di dare atto che la partecipazione ai lavori della Cabina di Regia e degli organismi concertativi sopra richiamati non dà luogo al riconoscimento di gettoni di presenza, né a rimborsi spese, e che pertanto il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  1.  di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione;

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