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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 20 del 26 febbraio 2019


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 127 del 12 febbraio 2019

Accordo di Programma Quadro "Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche". APQ VENRI. Riparto delle risorse disponibili per l'importo di Euro 3.174.769,96 a valere sui trasferimenti di cui all'art. 144, comma 17 della Legge 23.12.2000 in relazione alle economie accertate in seguito all'ultimazione di interventi già inclusi nell'Accordo.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione, preso atto dell’accoglimento della proposta di riparto da parte dei Ministeri e delle Autorità centrali competenti, viene approvata la ripartizione delle risorse resisi disponibili in merito all’Accordo in oggetto, denominato APQ VENRI, per la realizzazione di interventi di nuova individuazione, conseguentemente all’accertamento di economie ad avvenuta ultimazione di interventi precedentemente inclusi nell’Accordo medesimo.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con D.G.R. n. 4055 del 22.12.2000 la Giunta regionale ha attivato la procedura per la definizione di una proposta di Intesa Istituzionale di Programma tra Regione del Veneto e Governo della Repubblica Italiana in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla Legge 23 dicembre 1996, n. 662. Tale proposta di Intesa è stata quindi approvata dal CIPE e successivamente sottoscritta dalla Regione del Veneto e dal Governo in data 9 maggio 2001.

Tra gli Accordi di Programma Quadro (APQ), attuativi dell’Intesa, è compreso quello per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche, sottoscritto dalla Regione con le altre Amministrazioni centrali in data 23.12.2002, attualmente noto come APQ VENRI. Esso prevede la realizzazione di interventi per il soddisfacimento di alcuni obiettivi primari, quali la tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, il ripristino della qualità delle acque superficiali e sotterranee, la riduzione dell’inquinamento di tali risorse. L’Accordo è finalizzato inoltre a porre in essere una serie di attività volte ad incentivare l’attuazione del servizio idrico integrato e mirate alla razionalizzazione della gestione delle risorse idriche, tale da assicurare un utilizzo sostenibile delle stesse e in grado di permettere il soddisfacimento dei fabbisogni idrici sull’intero territorio per i vari tipi di utilizzo, fornendo risorse di idonea qualità.

La copertura finanziaria dell’APQ VENRI è stata assicurata, a partire dalla data della sua sottoscrizione, dal concorso finanziario di vari soggetti, con fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato, dalla Regione, dalle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (ora Consigli di Bacino) e dai vari soggetti attuatori, pubblici e privati. Parte delle risorse in gioco risultava immediatamente disponibile alla stipula dell’Accordo (con risorse definite ad “attivazione immediata”) per l’attuazione di interventi che, stante l’urgenza e l’indifferibilità della loro realizzazione, rivestivano un carattere di priorità rispetto agli altri. Altre risorse risultavano invece non immediatamente disponibili (denominate pertanto ad “attivazione differita”) ed utilizzabili solo subordinatamente a specifici adempimenti.

L’Accordo prevede in particolare che l’importo derivante dalle economie accertate per ciascun intervento venga decurtato dal contributo previsto per il medesimo intervento dall’Accordo stesso e riprogrammato per il finanziamento di ulteriori interventi da individuarsi da parte dei Soggetti sottoscrittori.

Ciascun intervento finanziato viene monitorato con cadenza bimestrale, sia da parte degli Uffici regionali, che da parte delle Autorità ministeriali, acquisendo le informazioni relative: agli aspetti procedurali, all’avanzamento fisico dell’opera e all’avanzamento della spesa sostenuta, ed inserendo i dati pervenuti in un apposito applicativo informatico gestito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, denominato “Sistema Gestione Progetti”, in breve SGP.

A partire dall’avvio dei primi interventi sono state via via accantonate le risorse sui capitoli del bilancio regionale derivanti dalle economie accertate per ciascun intervento concluso. Tali risorse hanno consentito di finanziare ulteriori opere con successivi provvedimenti regionali di riparto emanati periodicamente nelle precedenti annualità, sulla base delle risorse disponibili e acquisito il nulla-osta rilasciato man mano dalle Autorità Ministeriali facenti parte del “Tavolo dei Sottoscrittori” dell’Accordo APQ sulla proposta di ripartizione avanzata dagli Uffici regionali. Le risorse disponibili sono allocate in particolare come risorse a destinazione vincolata su alcuni capitoli di bilancio relativi alla competenza della Missione 09 del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), titolata: “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”.

Nell’annualità 2017, in relazione alle risorse del MATTM, il medesimo Ministero, con propria comunicazione prot. n. 9811 del 11.05.2017, ha segnalato alla Regione Veneto la disponibilità di un importo complessivo di € 4.690.313,06 derivante da economie accertate su stanziamenti di propria competenza, già trasferiti alla Regione, a valere sui fondi di cui alle Leggi 388/2000 e 448/2001, desumibili dalle registrazioni rilevate dal sistema di monitoraggio SGP. L’importo effettivamente attribuibile a nuovi interventi, stante l’avvenuta assegnazione del finanziamento di € 1.515.543,10 già avvenuto con precedente D.G.R. n. 1646 del 17.09.2013, ammonta attualmente ad € 3.174.769,96.

Il particolare il MATTM, con la citata nota prot. n. 9811 del 11.05.2017, ha richiesto alla Regione Veneto di formulare una proposta di ripartizione di tali risorse richiedendo che le stesse siano impiegate, in primo luogo, per completare la copertura finanziaria degli interventi che interessano agglomerati in procedura d’infrazione comunitaria in ordine al mancato rispetto della Direttiva 91/271/CE relativa alla tutela delle acque dall’inquinamento.

Con nota prot. n. 463998 del 07.11.2017 la Direzione Programmazione Unitaria ha conseguentemente attivato la procedura scritta per ottenere il consenso del Tavolo dei Sottoscrittori, così come previsto dalla delibera CIPE 14/2006, sulla proposta di ripartizione ed individuazione di interventi prioritari pervenuta dalla Direzione Difesa del Suolo, sulla base delle segnalazioni dei Gestori del servizio idrico integrato e relativamente agli agglomerati che presentano criticità in ordine al rispetto della Direttiva comunitaria in materia di tutela delle acque.

La proposta di ripartizione inoltrata al Tavolo dei Sottoscrittori dell’Accordo comprende i seguenti interventi:

Soggetto
beneficiario
Consiglio di Bacino

Comune

Intervento

Rif. Procedura
d’infrazione comunitaria in
ordine al mancato rispetto della Direttiva 91/271/CE

Importo
preventivato

Proposta ridestinazione
fondi APQ già
assegnati ad altri interventi

Proposta finanziamento
con fondi APQ
provenienti da economie

CODIFICA
APQ
VENRI

DOLOMITI BELLUNESI

Borca di Cadore

Realizzazione di nuovo impianto di depurazione.

Parere Motivato Integrativo -
Procedura  2014/2059

€ 3.350.000,00

 € 300.000,00

€ 833.519,96

I1A2P100

VENETO
ORIENTALE

Follina

Estensione schema fognario comunale di Follina

Parere Motivato Integrativo -
Procedura  2014/2060

 € 1.800.000,00

 

 € 400.000,00

I1A2P101

VERONESE

Isola

della Scala

Costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Isola della Scala e collettori di collegamento reti esistenti

Parere Motivato Integrativo -
Procedura  2014/2060

 € 4.300.000,00

 

 € 1.000.000,00

I1A2P102

POLESINE

Rovigo

Ampliamento impianto di depurazione di Sant'Apollinare
in Comune di Rovigo. Primo Stralcio. Opere complementari.

Intervento necessario
al fine di adempiere a prescrizioni
Commissione VIA

€ 941.250,00

 

 € 941.250,00

I1A2P103

 

 

 

 

TOTALE

€ 300.000,00

 € 3.174.769,96

 

 

Nello specifico gli interventi proposti sono meglio esplicitati di seguito:

1. Consiglio di Bacino “Dolomiti Bellunesi” - Comune di Borca di Cadore: Realizzazione di nuovo impianto di depurazione.

L’agglomerato di “Borca di Cadore” è tra quelli oggetto di contenzioso nell’ambito della procedura di infrazione comunitaria 2014/2059 – Parere motivato integrativo -  per il mancato rispetto degli art. 3 e 4 della Direttiva 91/271/CEE. Si prevede la realizzazione di un nuovo impianto a servizio dell'agglomerato di Borca di Cadore per una potenzialità complessiva pari a 4500 abitanti equivalenti (AE). Attualmente è presente un impianto a trattamento naturale (fitodepurazione) di potenzialità pari a 600 AE che, a seguito dell'avvio del nuovo impianto, verrà dismesso ed il cui refluo verrà convogliato al nuovo trattamento centralizzato.  L’importo preventivato per il nuovo impianto è pari a € 3.350.000,00 che si propone di coprire, per € 833.519,96 con fondi APQ provenienti da economie e per € 300.000,00 con la ridestinazione di precedente contributo a valere su risorse APQ di cui all’art. 144, comma 17, della Legge 388/2000. A tale proposito, in considerazione anche della procedura di infrazione comunitaria che coinvolge l’agglomerato di “Borca di Cadore”, si propone con il presente provvedimento la riassegnazione a tale intervento del contributo di € 300.000,00 precedentemente attribuito con D.G.R. n. 1749 del 01.01.2015 alla “Realizzazione nuovo impianto di depurazione a servizio della località di Venas”. Infine, la quota parte di spesa non coperta con risorse APQ si prevede venga sostenuta con i proventi della tariffa del servizio idrico integrato.

Per quanto concerne l’impianto di depurazione a servizio della località di Venas in Comune di Valle di Cadore, cui era precedentemente destinato il contributo sopra citato, si evidenzia che con D.G.R. n. 1955 del 23.12.2015 la Regione Veneto ha provveduto a ridefinire gli agglomerati regionali di depurazione; nello specifico per Valle di Cadore e Venas sono stati individuati due agglomerati distinti con carico totale generato pari rispettivamente a 2067 e 605 AE. Per l’agglomerato di Valle di Cadore, interessato dal contenzioso comunitario 2014/2059 nel 2015 è stato avviato il nuovo impianto di depurazione e si ritiene raggiunta la piena conformità alla Direttiva 91/271/CEE; mentre per quanto attiene l’agglomerato afferente alla frazione di Venas, è in fase di adeguamento lo schema fognario-depurativo da parte del Gestore, sostenuto anche con specifico contributo regionale di importo pari a € 150.000,00 impegnato con D.G.R. n. 2813 del 30.12.2013, e tale agglomerato allo stato attuale non è coinvolto in alcuna procedura di infrazione. Stante la situazione rappresentata, la ridestinazione del contributo di € 300.000,00 all’intervento di Borca di Cadore non comporta criticità nell’agglomerato di Venas.

2. Consiglio di Bacino “Veneto Orientale” - Comune di Follina: Estensione schema fognario comunale di Follina.

L’agglomerato di “Follina” è tra quelli oggetto di contenzioso nell’ambito della procedura di infrazione comunitaria 2014/2059 – Parere motivato integrativo -  per il mancato rispetto dell’art. 4 della Direttiva 91/271/CEE. E’ prevista la realizzazione di un nuovo depuratore in due fasi per una potenzialità a regime pari a 5000 AE. Contestualmente è prevista la realizzazione di una tratta di collettamento primario tra il nuovo depuratore ed il centro del capoluogo di Follina per un’estesa di circa 3000 m oltre a un collettamento secondario a servizio dell’abitato di “La Bella” in comune di Follina. L'importo preventivato per la realizzazione dell’intervento di estensione della rete fognaria sopra descritto è pari a € 1.800.000,00 che si propone di coprire con € 400.000,00 con fondi APQ provenienti da economie e per la restante quota parte con tariffa del servizio idrico integrato.

3. Consiglio di Bacino “Veronese” - Comune di Isola della Scala: Costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Isola della Scala e collettori di collegamento reti esistenti.

L’agglomerato di “Isola della Scala” è tra quelli oggetto di contenzioso nell’ambito della procedura di infrazione comunitaria 2014/2059 – Parere motivato integrativo -  per il mancato rispetto degli art. 3 e 4 della Direttiva 91/271/CEE. Si prevede la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Isola della Scala per una potenzialità pari a 11250 AE con conseguente dismissione dell’attuale impianto in loc. Giarella. Si è già provveduto ad avviare la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 e della L.R. 4/2016. L'importo preventivato per la realizzazione dell’intervento sopra descritto è pari a € 4.300.000,00 che si propone di coprire per € 1.000.000,00 con fondi APQ e per la restante quota parte con tariffa del servizio idrico integrato.

4. Consiglio di Bacino “Polesine” - Comune di Rovigo: Ampliamento impianto di depurazione di Sant'Apollinare in Comune di Rovigo. Primo Stralcio - Opere complementari.

Si prevede la realizzazione delle opere necessarie per il trasferimento presso tale impianto delle dotazioni per il trattamento bottini e residui di pulizia delle caditorie, nonché dell’adeguamento del nodo idraulico presso l’impianto di Viale Porta Po di Rovigo previsto in dismissione. L’intervento si rende necessario al fine di adempiere alla prescrizione disposta della Commissione Regionale VIA nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale cui è stato sottoposto l’intervento di ampliamento dell’impianto di depurazione di Sant’Apollinare-Rovigo, propedeutico alla dismissione dell’impianto di Viale Porta Po – Rovigo, prossimo al centro abitato della città di Rovigo. L’importo preventivato per l’intervento è pari a € 941.250,00 che si propone di coprire con fondi APQ.

Con nota regionale prot. n. 65792 del 20.02.2018, facendo seguito alla richiesta del MATTM prot. n. 24943 del 21.11.2017 sono state fornite al medesimo Ministero ulteriori precisazioni in merito agli interventi di cui sopra, con particolare riferimento all’inserimento degli interventi nei Piani d’Ambito dei competenti Consigli di Bacino, sostenuta dalle relative attestazioni dei medesimi, nonché la precisazione in merito al non coinvolgimento in procedure d’infrazione comunitaria dell’agglomerato di Venas, in seguito alla ridefinizione degli agglomerati di depurazione avvenuta con D.G.R. n. 1955 del 23.12.2015, e all’avviamento nel 2015 del nuovo impianto di depurazione per l’agglomerato di Valle di Cadore, interessato dal contenzioso comunitario 2014/2059, con la cui entrata in funzione si ritiene raggiunta la piena conformità alla Direttiva 91/271/CEE.

In ordine all’approvazione da parte del Tavolo dei Sottoscrittori, le Amministrazioni competenti, in merito alla suddetta proposta, si sono così espressi:

  • il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha espresso parere favorevole con nota della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque prot. n. 7578 del 12.04.2018;
  • il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con nota prot. n. 11425 del 05.06.2015 della Direzione Generale per le Dighe, le Infrastrutture idriche ed Elettriche – Divisione III aveva comunicato, già in ordine a precedenti richieste nel merito che, nel rispetto delle nuove attribuzioni fissate dall’ordinamento, non riscontra più alcuna competenza in ordine all’Accordo di Programma in oggetto;
  • il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con nota del Dipartimento delle Politiche Europee ed Internazionali e dello Sviluppo rurale - Direzione generale dello sviluppo rurale – DIRS I, prot. n. 0018723 del 12.06.2018, prendendo atto del parere favorevole espresso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota n. 7578 del 12.04.2018, ha espresso il proprio nulla osta alla proposta di riprogrammazione delle economie;
  • l’Agenzia per la Coesione Territoriale, con nota prot. n. U00838 del 20.09.2018, a seguito dell’esito positivo dell’istruttoria svolta, e dei pareri favorevoli espressi dai Ministeri competenti, ha espresso il suo assenso alla proposta di ripartizione.

In esito ai pareri favorevoli acquisiti, la Direzione Programmazione Unitaria, con nota prot. n. 384517 del 21.09.2018 ha comunicato la chiusura della procedura di riprogrammazione alla Struttura regionale responsabile per l’attuazione dell’APQ VENRI, individuata nell’U.O. Servizio Idrico Integrato e Tutela delle Acque della Direzione Difesa dei Suolo; è pertanto possibile procedere con i necessari atti regionali e con l’inserimento dei progetti nel sistema di monitoraggio SGP.

L’utilizzo delle risorse assegnate è subordinato all’osservanza delle disposizioni di cui al disciplinare allegato alla D.G.R. n. 2244 del 25.07.2003 - già in precedenza approvato dai singoli Enti di Governo del servizio idrico integrato territorialmente competenti, all’atto dell’accettazione dei contributi assegnati in ambito APQ VENRI - con il quale vengono regolati i rapporti tra la Regione del Veneto ed i Soggetti assegnatari di contributo nell’ambito dell’Accordo di Programma stesso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’APQ VENRI - Accordo di Programma Quadro “Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche”, sottoscritto dalla Regione Veneto e dalle altre Amministrazioni centrali in data 23.12.2002;

VISTE la D.G.R. n. 4055 del 22.12.2000; la D.G.R. n. 2244 del 25.07.2003; la D.G.R. n. 1749 del 01.01.2015 e la D.G.R. n. 1955 del 23.12.2015;

VISTA la nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque prot. n. 7578 del 12.04.2018, inerente l’assenso in merito alla proposta di ripartizione riportata in premessa;

VISTA la nota del Dipartimento delle Politiche Europee ed Internazionali e dello Sviluppo rurale - Direzione generale dello sviluppo rurale – DIRS I del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, prot. n. 0018723 del 12.06.2018 con la quale è stato espresso il proprio nulla osta alla proposta di riprogrammazione delle economie;

VISTA la l’Agenzia per la Coesione Territoriale, con nota prot. n. U00838 del 20.09.2018, con la quale la stessa ha espresso il suo assenso alla proposta di ripartizione;

VISTA la nota prot. n. 384517 del 21.09.2018 della Direzione Programmazione Unitaria con la quale si ritiene conclusa positivamente la procedura scritta di consenso attivata con il Tavolo dei Sottoscrittori;

VISTA la L.R. 27 aprile 2012, n. 17 e ss.mm.ii.;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31.12.2012, n. 54;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. di prendere atto della conclusione della procedura inerente la proposta di programmazione delle risorse disponibili in APQ VENRI trattate in premessa attivata con il Tavolo dei Sottoscrittori, e conseguentemente di approvare la ripartizione delle suddette risorse secondo il prospetto riportato in premessa, per l’importo complessivo di € 3.174.769,96 a valere sui fondi di cui all’art. 144, comma 17, della Legge n. 388/2000, già erogati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare alla Regione del Veneto e disponibili come risorse a destinazione vincolata su capitoli di bilancio relativi alla Missione 09 del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), titolata: “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”;
  3. di approvare la riassegnazione del contributo al Consiglio di Bacino “Dolomiti Bellunesi” dell’importo di € 300.000,00, inizialmente attribuito con D.G.R. n. 1749 del 01.01.2015 all’intervento di “Realizzazione nuovo impianto di depurazione a servizio della località di Venas”, al nuovo intervento individuato con la ripartizione di cui al presente provvedimento denominato “Realizzazione di nuovo impianto di depurazione” in Comune di Borca di Cadore;
  4. di dare atto che gli interventi individuati in premessa, beneficiari delle risorse disponibili in APQ VENRI di cui al precedente punto 2), sono inseriti nei Piani d’Ambito dei Consigli di Bacino del servizio idrico integrato territorialmente competenti;
  5. di subordinare l’erogazione delle risorse individuate nel presente provvedimento all’osservanza delle disposizioni di cui al disciplinare allegato alla citata D.G.R. n. 2244 del 25.07.2003, con il quale vengono regolati i rapporti tra la Regione Veneto ed i Soggetti beneficiari del contributo in ambito APQ VENRI, individuati nei Consigli di Bacino territorialmente competenti, il cui testo è già stato approvato da questi ultimi (in precedenza Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) in sede di attivazione degli interventi finanziati nell’Accordo originario;
  6. di trasmettere il presente provvedimento ai Consigli di Bacino beneficiari del contributo ed ai rispettivi Gestori del servizio idrico integrato quali attuatori degli interventi riportati in premessa;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Difesa del Suolo dell’attuazione del presente atto;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.
  9. di trasmettere il presente atto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Consiglio di Bacino “Dolomiti Bellunesi”, al Consiglio di Bacino “Veneto Orientale”, al Consiglio di Bacino “Veronese”, al Consiglio di Bacino “Polesine”; alla Società BIM – GSP S.p.A., alla Società Alto Trevigiano Servizi S.r.l., alla Società Acque Veronesi Scarl, alla Società Acquevenete S.p.A. e alla Direzione Programmazione Unitaria;
  10. di dare atto che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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