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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 3 del 08 gennaio 2019


Materia: Informatica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2011 del 21 dicembre 2018

Attuazione dell'art 5, D.Lgs. 82/2005 e s.m.i. ( Codice dell'Amministrazione Digitale) e delle nuove linee guida AGID " Pagamento della tassa automobilistica presso i PSP - Caso d'uso - Versione 1.0 dicembre 2018" .

Note per la trasparenza

Con il presente atto si dispone l’avvio di una nuova modalità di pagamento della tassa automobilistica (Mod.4 ) attraverso il nodo dei pagamenti Pago PA.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Il sistema della riscossione della tassa automobilistica ad oggi è organizzato con modalità di pagamento che vedono, quali interlocutori principali, le Agenzie pratiche automobilistiche già abilitate dalla Province all’attività di consulenza automobilistica e le tabaccherie convenzionate.

L’art. 31, comma 42, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, riconosce ai soggetti autorizzati ai sensi della legge 8 agosto 1991, n. 264, la possibilità di riscuotere le tasse automobilistiche previa adesione all'apposita convenzione tipo prevista dal comma 11 dell’art. 17 della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Il D.M. 13 settembre 1999 approva la convenzione tipo tra soggetti autorizzati ex lege n. 264 del 1991 e amministrazioni destinatarie delle tasse automobilistiche.

Il D.P.C.M. 25 gennaio 1999, n. 11 disciplina il regolamento del rapporto tra i tabaccai e le regioni relativamente alla riscossione delle tasse automobilistiche emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge n. 449 del 1997.

La riscossione del tributo in parola può inoltre essere effettuato in Veneto anche a mezzo Poste Italiane S.p.A.

La Regione Veneto, tuttavia, ha anche attivato da dicembre 2015 la possibilità di effettuare i versamenti della tassa auto on line attraverso il nodo telematico dei pagamenti Pago PA sul Modello 1 attraverso il portale “Infobollo” presente sul sito regionale. Tale modello di pagamento prevede che il contribuente acceda al portale regionale dove, con la semplice indicazione di codice fiscale, targa, tipo veicolo e scadenza può effettuare il versamento della tassa automobilistica con accredito diretto sul proprio conto corrente o con carta di credito.

Successivamente, da maggio 2017, è stato attivato anche il Modello 3, che ha consentito l’invio degli avvisi di scadenza e di accertamento, con allegato il modello di avviso di pagamento pagoPA, riportante un codice identificativo univoco (IUV) che identifica una precisa posizione debitoria del cittadino nei confronti dell’amministrazione. Detti avvisi di pagamento possono essere pagati presso tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) accreditati presso l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ad esempio l’avviso può essere presentato presso una qualsiasi tabaccheria autorizzata che con la semplice lettura del codice a barre o del QRcode stampato nell’avviso stesso, può eseguire il pagamento del bollo.

Sia il Modello 1 che il Modello 3 costituiscono dei modelli informatici messi a disposizione da AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) per consentire ai contribuenti l’utilizzo della moneta elettronica nonché di far transitare i pagamenti di ogni natura verso le Pubbliche Amministrazioni tracciandoli sul nodo telematico dei pagamenti.

Le altre forme di pagamento ad oggi vigenti, ovvero attraverso Agenzie pratiche auto e Tabaccherie, non rientrano nel circuito cd. PagoPA.

I bolli incassati dai vari punti di riscossione presenti sul territorio regionale vengono prelevati settimanalmente dagli uffici regionali attraverso richieste di addebito Sepa DD in base al luogo dove è avvenuto l’incasso. Ciò ha comportato nei vari anni l’incasso, da parte di ciascuna regione, anche di versamenti effettuati da cittadini con residenza al di fuori dei confini regionali.

Poste Italiane S.p.A., invece, riversa il riscosso in apposito conto corrente postale in base alla competenza del tributo.

Vi è quindi la necessità da parte delle regioni di instaurare un sistema di riscossione che preveda solo l’incasso del tributo per competenza.

 L’art. 65, comma 2 del Decreto Legislativo 13/12/2017 n. 217, prevede l’obbligo per i PSP abilitati di utilizzare esclusivamente la piattaforma di cui all’art. 5 del C.A.D. (Codice dell’Amministrazione Digitale) per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni dal 1 gennaio 2019. Con D.L. 14.12.2018 n. 135 tale obbligo è stato rinviato al 31.12.2019 (art. 8,comma 4).

Questa previsione normativa risponde, in materia di tassa automobilistica, anche alla esigenza rappresentata dalle regioni nel corso dell’anno 2018 in sede istituzionale di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di superare la problematica degli incassi avvenuti fin dal 1999 per cassa anziché per competenza.

Infatti la Commissione Affari Finanziari, nella seduta del 5 settembre 2018, con accordo ai sensi dell’articolo 22-bis del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, ha stabilito che “…. si intendono concluse in via completa e definitiva per gli esercizi successivi al 2008 le compensazioni in materia di tassa automobilistica.”.

Come spiegato nella relazione riportata negli esiti suddetti, “Dal prossimo anno l’incognita finanziaria per i bilanci regionali rappresentata dal tema delle compensazioni, sarà superata dall’impegno delle Regioni di aderire a decorrere dal 1° gennaio 2019 al servizio di pagamento pagoBollo, progettato e realizzato in collaborazione fra l’Agenzia per l’Italia Digitale e l’Automobile Club d’Italia e pienamente integrato con il Sistema pagoPA. L’obbligo per le Regioni di adesione al sistema pagoPA, è peraltro sancito dall’art. 5 del C.A.D. (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dall’articolo 15, comma 5bis, del D.L. 179/2012.”

Con nota, per ultima, in data 4.12.2018 prot. n. 494769, la Direzione Finanza e Tributi ha rimesso la verifica della proposta presentata da ACI in data 3.12.2018 prot. reg. n. 491175 alle valutazioni tecnico informatiche della Direzione ICT e Agenda Digitale richiedendo, allo scopo sopra rappresentato, “… anche alla luce delle potenzialità effettive informatiche e degli investimenti posti già in essere o in itinere da Codesta Direzione, la scelta tecnico informatica più adeguata per la Regione anche alla luce della normativa CAD vigente in materia di pagamenti e delle conseguenti linee guida già adottate dall’AGID.”.

Dal punto di vista della gestione tributaria e contabile del tributo sono state pertanto esplicitate alla Direzione ICT e Agenda Digitale le caratteristiche che, qualsiasi sistema informatico individuato più opportuno, avrebbe dovuto  garantire come di seguito indicato:

“ …. - controllo costante e puntuale delle entrate registrate sul nodo telematico per il riversamento giornaliero dei flussi sul gestionale tributario PPV,

- riconciliazione giornaliera dei flussi di rendicontazione registrati sul nodo telematico con quelli degli incassi giornalieri registrati sul conto di Tesoreria (o altro che la direzione Bilancio e Ragioneria indicherà),

- controllo degli incassi registrati rispetto a quelli attesi al fine della generazione degli accertamenti  tributari.”.

La  proposta pervenuta da ACI in data 3.12.2018 citata, appare del resto in piena sintonia con la più recente monografia AGID, pubblicata secondo l’uso sul sito istituzionale dell’Autorità in data 6.12.2018, ad oggetto “ Pagamento della Tassa Automobilistica presso i PSP – caso d’uso – Versione 1.0 – dicembre 2018” che, pertanto, costituiva traccia operativa per le scelte tecnico - operative della Regione.

La scelta di non aderire alle più recenti direttive contenute nel caso d’uso anzidetto pubblicato da AGID comporterebbe per la Regione Veneto, l’impossibilità di acquisire i pagamenti tributari della tassa auto da tutti i contribuenti che volessero versare per il Veneto presso un PSP che utilizza il modello 4 fuori Regione e viceversa (seppure rimangano disponibili le soluzione modello 1 e modello 3) comportando, in definitiva disagi per i contribuenti ed un possibile calo dell’entrata tributaria nel primo anno di assestamento del nuovo sistema di pagamento.

L’introduzione del cosiddetto modello 4 (“ Pagamento della Tassa Automobilistica presso i PSP – caso d’uso – Versione 1.0 – dicembre 2018 ”) per la riscossione della tassa automobilistica, emanato da AGID con monografia del 6 dicembre 2018, in variazione alla precedente risalente all’aprile 2017, prevede la possibilità di mettere a disposizione un nuovo caso d’uso di pagamento a favore del cittadino.

Il modello prevede che nella prima fase del  pagamento venga innescato, imputando i previsti dati specifici, attraverso le infrastrutture dei PSP (home/remote banking, mobile app, ATM, sportello con operatore ecc.), che prevedono il coinvolgimento di un Ente Erogatore del servizio, necessario a completare la richiesta spontanea dell’Utilizzatore finale. Una volta che l’Ente Erogatore fornisce al PSP i dati necessari per il pagamento, questi innesca una seconda sequenza di operazioni con il processo di pagamento attivato presso i PSP, completando il pagamento verso l’Ente Creditore.

La stessa monografia sopra riportata prevede due scenari. Nel primo scenario (denominato “Scenario A”), sulla base di accordi specifici con la Regione o la Provincia Autonoma, l’Ente Erogatore (che nel caso specifico del bollo auto risulta essere ACI) può svolgere, in sussidiarietà, alcuni compiti propri dell’Ente Creditore (generazione dello IUV, gestione del dialogo tecnico con il Nodo SPC, predisposizione dei meccanismi di rendicontazione extra NodoSPC), interpretando ruoli gradualmente sempre meno rilevanti man mano che l’Ente Creditore assume in proprio tali compiti.

Nel secondo scenario (denominato “Scenario B”) ACI mantiene comunque il ruolo di Ente Erogatore mantenendo il compito di localizzare l’autoveicolo, dato il numero di targa, e accedere ai Sistemi Regionali, attraverso sistemi esistenti, per il calcolo del dovuto mentre sono in capo all’Ente Creditore i compiti di generazione dello IUV, gestione del dialogo tecnico con il Nodo SPC, predisposizione dei meccanismi di rendicontazione.

La Direzione ICT e Agenda Digitale ha dichiarato nella nota del 14.12.2018 citata che, “ … indipendentemente dagli scenari descritti, rimanendo operativi i modelli 1 e 3, quanto implementato con MyPay e MyPivot rimarrà in esercizio salvaguardando gli investimenti effettuati .”.

La Direzione ICT e Agenda Digitale, come risposto con nota prot. 0510879 del 14.12.2018 alla Direzione Finanza e Tributi , nonostante i tempi molti stretti e la criticità operativa determinata da sistemi eterogenei (è da considerare infatti che in ogni caso il corretto funzionamento del processo telematico di pagamento dipende dalla responsabilità di attori diversi quali AGID, ACI, PSP, Poste, tabaccai, agenzie pratiche automobilistiche, etc.), nonché da volumi elevati di transazioni, con la stretta collaborazione egli organi tecnici di AGID e ACI, ha predisposto l’ambiente operativo per poter supportare comunque le funzionalità di entrambi gli scenari con i tempi indicati da ACI.

Infatti l’Ente Erogatore individuato dalla più recente monografia AGID del mese di dicembre 2018 ha comunicato alla Regione del Veneto con propria nota in data 30.11.2018, pervenuta alla Direzione Finanza e Tributi in data 3.12.2018 con prot. reg. 491174,  che il modello di cui allo scenario AGID B non è disponibile fino al mese di marzo 2019 e che, pertanto, l’unico scenario adottabile dalla Regione Veneto, se ritenuto opportuno attivare il Mod 4 sul nodo telematico dei pagamenti Pago PA fin dal 01.01.2019, risulta ad oggi essere solo quello dello scenario A .

Dato atto che la Direzione ICT e Agenda Digitale ha verificato, a seguito delle proprie attività tecnico informatiche, la possibilità di rispondere alle esigenze di controllo e riconciliazione dei pagamenti indicati come necessari dalla Direzione Finanza e Tributi nella propria nota data 4.12.2018 prot. n. 494769, perquanto sopra esposto, la Direzione Finanza e Tributi e la Direzione ICT e Agenda Digitale propongono di aderire in via sperimentale dal 01.01.2019, salvo il buon esito delle attività di test in corso con ACI, allo scenario A del modello 4 della sopra citata monografia AGID fino ad attivazione dello scenario B da parte di ACI,  al fine di garantire il più ampio ventaglio di possibilità di pagamento al cittadino e in ottemperanza agli impegni assunti con tutte le altre Regioni (incassi di tributo per sola competenza).

 Resta inteso che in caso di verificate anomalie  o discordanze nella riconciliazione dei flussi di pagamento, la Direzione Finanza e Tributi  e la Direzione ICT e Agenda Digitale potranno sospendere la sperimentazione in corso.

Di autorizzare allo scopo la Direzione Finanza e Tributi ad attivare presso AGID e ACI , l’IBAN regionale del conto di appoggio dei futuri accrediti pervenuti tramite il sistema proposto in autorizzazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 5 del D.Lgs. 82/2005 (C.A.D.);

VISTO l’art. 2, comma 2, della L.R. 54 del 31.12.2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti il presente provvedimento;
  2. di aderire, in via sperimentale dal 01.01.2019, al Mod.4 sul Pago PA come da ultima monografia AGID citata in premessa per garantire il miglior servizio pubblico ai contribuenti, in ottemperanza alle norme del CAD e agli impegni assunti con tutte le altre Regioni (incassi del tributo per sola competenza);
  3. di incaricare la Direzione ICT e Agenda Digitale dell’integrazione del sistema informatico regionale con quello AGID-ACI necessario per l’attuazione dell’adesione al PagoPA Modello 4 e per garantire la riconciliazione delle risultanze sul nodo SPC dei pagamenti con gli accrediti presso la Tesoreria regionale;
  4. di incaricare la Direzione Finanza e Tributi e la Direzione ICT e Agenda Digitale a sospendere il sistema dei pagamenti descritto nel caso di verificate anomalie o discordanze nella riconciliazione dei flussi di pagamento;
  5. di autorizzare  la Direzione Finanza e Tributi ad attivare presso AGID e ACI , l’IBAN regionale del conto di appoggio dei futuri accrediti pervenuti tramite il sistema proposto in autorizzazione;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

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