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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 1 del 02 gennaio 2019


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1918 del 21 dicembre 2018

Programma regionale per l'Educazione Continua in Medicina (ECM): approvazione degli obiettivi ECM regionali per il quinquennio 2019/2023. Proroga degli organismi di governance della formazione ECM regionale (Commissione Regionale per l'Educazione Continua in Medicina CRECM e Osservatorio Regionale OR per la Formazione Continua).

Note per la trasparenza

Il presente atto, alla luce delle disposizioni normative statali e regionali in materia di formazione continua in sanità nonché delle disposizioni regionali che hanno ridisegnato il sistema sanitario regionale, individua gli obiettivi ECM regionali per il quinquennio 2019/2023 e proroga gli organismi di governance della Formazione Regionale ECM (Commissione Regionale per l’Educazione Continua in Medicina e Osservatorio regionale per la formazione Continua).

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, così come modificato e integrato dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, ha introdotto l'obbligo dell'Educazione Continua in Sanità (ECM), con l'obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all'assistenza prestata dal Servizio Sanitario Nazionale.

Nel primo programma nazionale per l'ECM, l’attenzione è stata posta sui singoli eventi e sui progetti accreditati direttamente dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua o dalle Regioni sulla base di criteri comuni, condivisi attraverso Accordi della Conferenza Stato-Regioni.

La Regione del Veneto, in ottemperanza agli Accordi in materia di formazione continua, ha avviato nel 2002 il progetto “Educazione Continua in Medicina” che negli anni si è evoluto mediante l’implementazione di nuove procedure che hanno consentito di sviluppare applicativi regionali per l’accreditamento degli eventi residenziali (RES), dei progetti di formazione sul campo (FSC) e delle attività formative erogate in modalità e-learning (FAD).

Con l’Accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007 (Rep. Atti n. 168/CSR) sono stati apportati notevoli cambiamenti nel programma ECM ed è stato delineato il nuovo sistema ECM rivolto al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e dei soggetti erogatori di formazione (provider), responsabili della programmazione, realizzazione e valutazione dei processi di formazione continua.

Con il successivo Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 (Rep. Atti n. 192/CSR), sono stati definiti i principi regolanti “Il nuovo sistema di formazione continua in medicina – Accreditamento dei provider ECM, formazione a distanza, obiettivi formativi, valutazione della qualità del sistema formativo sanitario, attività formative realizzate all’estero, liberi professionisti”.

Per quanto attiene l’accreditamento regionale dei provider, con deliberazione n. 2215 del 20 dicembre 2011 è stato approvato il “Disciplinare” che definisce i criteri e i requisiti di accreditamento dei soggetti pubblici e privati (provider) che intendono erogare eventi formativi, rivolti ai professionisti della sanità del Veneto, prevedendo in fase di prima applicazione, l'accreditamento provvisorio per le Aziende ULSS, le Aziende Ospedaliere e l'Istituto Oncologico Veneto.

Con successivo provvedimento, n. 1969 del 2 ottobre 2012, la Giunta Regionale ha, inoltre, recepito l'Accordo Stato-Regioni del 19 aprile 2012 che, oltre a definire le linee guida per i manuali di accreditamento dei provider regionali, ha previsto l’impegno degli Enti accreditanti ad avviare le attività di accreditamento dei provider entro un  anno dalla data di sottoscrizione del suddetto Accordo.

Al fine di garantire la gestione del sistema di formazione continua nel territorio regionale, in data 29 luglio 2013, è stata sottoscritta un’apposita convenzione con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, repertoriata al n. 2005, secondo lo schema approvato con DGR n. 1236 del 16 luglio 2013. La ratio della convenzione in parola, risiedeva nella necessità di assicurare la continuità dell’accreditamento dell’offerta formativa rivolta agli operatori sanitari, promossa da soggetti accreditati come provider ECM regionali.

Vista la necessità espressa dalla Regione Veneto, attraverso i suoi organi direttivi, di dotarsi di un sistema informatico specifico per l’accreditamento ECM, con decreto del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale n. 247 del 14 agosto 2015, è stata prevista la procedura di acquisizione “Sviluppo e gestione del sistema informatico dedicato all’Educazione Continua in Medicina”. Nello specifico, in esito alla conclusione delle operazioni di gara, con decreto del Dirigente del Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità n. 37 del 25 marzo 2016, si è proceduto ad aggiudicare definitivamente la gara per l’affidamento del servizio “Sviluppo e gestione del sistema informativo dedicato all’Educazione Continua in Medicina”, indetta con Decreto del medesimo Dirigente n. 110 del 29 dicembre 2015.

In attesa dell’attivazione del nuovo sistema informativo, con deliberazione n. 1538 del 10 ottobre 2016, la Giunta Regionale ha stabilito, tra l’altro, di sospendere la procedura informativa di registrazione e di invio della domanda di accreditamento come provider Regionale ECM. Con il suddetto provvedimento è stato stabilito, inoltre, di rendere nuovamente disponibile la succitata procedura informativa a partire dal 2017, successivamente all’avvio del nuovo portale informativo dedicato al sistema della formazione continua in attuazione del decreto n. 247/2015.

Nel contempo, con legge regionale 25 ottobre 2016, n. 19, è stato istituito l'Ente di governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Con successiva deliberazione di Giunta Regionale, n. 1771 del 2 novembre 2016, sono state approvate, tra l’altro, le linee guida per garantire l'effettiva operatività del nuovo ente, disponendo in particolare - con decorrenza dal 1° gennaio 2017 - il trasferimento all'Azienda Zero delle funzioni di natura contabile previste all'art. 2, comma 1, della legge regionale predetta.

Considerato che tra le funzioni direttamente trasferite ad Azienda Zero rientrano quelle previste all’art. 2, comma 1, lett. g), punto 4: “procedure di accreditamento ECM” e che le stesse non necessitano di disciplina attuativa in forza della suddetta LR n. 19/2016, con provvedimento n. 177 del 21 febbraio 2017 la Giunta Regionale del Veneto ha preso atto del trasferimento delle suddette procedure tra cui sono da considerarsi ricomprese le seguenti attività:

  • gestione del procedimento di accreditamento provvisorio e standard dei provider ECM;
  • gestione delle attività amministrative inerenti alle richieste di modifica dei dati relativi agli eventi accreditati dai provider ECM al sistema regionale e istruttoria da sottoporre alla CRECM;
  • supporto amministrativo alla CRECM e all'OR per la formazione continua e liquidazione compensi;
  • gestione delle visite di verifica previste nell'ambito del procedimento di accreditamento standard;
  • monitoraggio delle attività formative erogate dal provider;
  • gestione del procedimento sanzionatorio.

Il Sistema ECM della Regione del Veneto, pertanto, si fonda, da un lato, sull’accreditamento dei provider e sulla verifica da parte dell’ente accreditante dei requisiti previsti dalla normativa regionale e, dall’altro, sulla valutazione della qualità dell’attività formativa erogata dai singoli provider, anche in considerazione degli indirizzi di programmazione sanitaria regionale e dei bisogni formativi degli operatori. Per l’espletamento delle suddette attività si avvale dei seguenti organismi di governance:

  • CRECM, istituita con DGR n. 881 del 26 marzo 2004 e rinnovata, da ultimo, con DGR n. 1756 del 3 ottobre 2013;
  • OR, istituito con DGR n. 749 del 7 giugno 2011.

Più recentemente, l’Accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2017, recante "La formazione continua nel settore salute", recepito dalla Regione del Veneto con DGR n. 1344 del 22 agosto 2017, ha raccolto e reso maggiormente fruibili le regole contenute nei precedenti accordi in materia di Formazione Continua del 2007, 2009 e del 2012, puntando ad elevare il livello della qualità della formazione erogata e a migliorare le performance del servizio sanitario, con l'intento di favorire una costante crescita culturale di ogni risorsa impegnata nel sistema salute. Con il suddetto Provvedimento sono stati, inoltre, prorogati al 31 dicembre 2018, i succitati organismi del sistema di governance dell’ECM (CRECM e OR), già precedentemente prorogati con deliberazioni di Giunta Regionale n. 1247 del 28 settembre 2015 e n. 1538 del 10 ottobre 2016.

Per la gestione dei diversi processi legati alla Formazione Continua in Medicina, dal 2017 è attiva una specifica piattaforma regionale ECM che permette di gestire, sia l’accreditamento dei provider, sia l’accreditamento degli eventi, con l’obiettivo ultimo di permettere la gestione delle operazioni di istruttoria formale e di merito, di comunicazione istituzionale con i soggetti richiedenti, di assistenza telematica, e di rappresentare il database di riferimento per la reportistica e il monitoraggio dei processi di accreditamento dei provider e della loro offerta formativa in termini quali/quantitativi.

Attraverso la piattaforma regionale ECM sono, infatti, gestiti i seguenti ambiti:

  1. l’accreditamento regionale dei provider ECM, provvisorio, standard e il rinnovo di quest’ultimo;
  2. l’accreditamento delle attività formative per le tipologie Residenziale (RES), Formazione sul Campo (FSC), Formazione a Distanza (FAD);
  3. il flusso di dati informatici tra i provider ECM pubblici e privati, l’ente accreditante e il COGEAPS;
  4. il monitoraggio della formazione continua.

A riguardo, si precisa che con Decreto del Commissario di Azienda Zero, n. 107 del 26 giugno 2017, recante: “Adozione dell’Atto Aziendale”, le funzioni di gestione dell’ECM sono state attribuite all’Unità Operativa Complessa (UOC) Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie della medesima Azienda.

Infine, si dà atto che, con Determinazione dirigenziale di Azienda Zero, n. 71 del 9 aprile 2018, sono stati approvati il “Manuale di accreditamento dei provider ECM nella Regione del Veneto” e il “Manuale di accreditamento per l’erogazione di eventi ECM nella Regione del Veneto”.

Tutto ciò premesso, alla luce delle disposizioni normative succitate che hanno ridisegnato il sistema sanitario regionale, istituito Azienda Zero – Ente di governance della sanità regionale veneta, dato evoluzione al sistema dell’Educazione Continua in Medicina, si rende ora opportuno definire i punti che seguono:

  • gli organismi di governance dell’ECM;
  • la formazione e le aree prioritarie di intervento del PSSR;
  • gli obiettivi ECM regionali.

Gli organismi di governance dell’ECM

La CRECM e l’OR per la Formazione Continua costituiscono, come già precedentemente esplicitato, gli organismi di governance della formazione ECM regionale.

La CRECM è stata istituita, nella Regione del Veneto, con deliberazione n. 881 del 26 marzo 2004; con tale provvedimento, la Giunta Regionale ha affidato al suddetto Organismo il  compito  di  “[...]  operare  concretamente  per  l’accreditamento  dei progetti/eventi  formativi  avvalendosi,  secondo  le  necessità,  di  professionisti  nella  materia  oggetto  di valutazione”.

Ai sensi del provvedimento di Giunta Regionale, n. 1344 del 22 agosto 2017, la CRECM, organismo consultivo e deliberativo, unitamente all’OR per la Formazione Continua, funge da organo “[...] di controllo e di verifica della regolarità delle procedure di accreditamento” ed esprime parere vincolante in relazione ai criteri di accreditamento dei provider, degli eventi e della valutazione delle sanzioni, ai fini dell’adozione, da parte dell’Azienda Zero (Ente competente ai sensi della LR n. 19/2016 e provvedimenti attuativi), degli atti conseguenti al recepimento degli Accord Stato-Regioni in tema di Formazione Continua in Medicina.

Più specificatamente, rientrano tra le attività principali di competenza della CRECM:

  • la collaborazione con l’UOC Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie di Azienda Zero ai fini del controllo e della verifica della regolarità delle procedure per l’accreditamento provvisorio, l’accreditamento standard e per il rinnovo di quest’ultimo;
  • la partecipazione con un proprio componente, che assume il ruolo di team leader, alle visite di accreditamento standard dei provider in corso di accreditamento, per verificare la sussistenza dei requisiti necessari al mantenimento dell’accreditamento;
  • la formulazione di un parere vincolante in relazione ai criteri di accreditamento dei provider, degli eventi e per la determinazione delle sanzioni;
  • la collaborazione con l’UOC Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie di Azienda Zero ai fini dell’adozione di atti di programmazione e di governo del sistema della formazione continua, anche attraverso lo studio e l’approfondimento di specifiche tematiche;
  • l’elaborazione di proposte, da sottoporre all’UOC Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie di Azienda Zero, in materia di ECM e per la valorizzazione e lo sviluppo delle professioni sanitarie.

L’OR per la formazione Continua, previsto dagli Accordi Stato-Regioni del 2007 e del 2009, è stato istituito con deliberazione di Giunta Regionale n. 749 del 7 giugno 2011. Gli Accordi Stato-Regioni, e le linee guida emanate dall’Osservatorio Nazionale, individuano i seguenti compiti in capo agli osservatori regionali, in analogia con il livello nazionale:

  • contribuire al percorso di accreditamento regionale dei provider attraverso la presenza di un proprio componente alle visite di accreditamento standard; 
  • collaborare alla verifica della sussistenza dei requisiti per il mantenimento dell’accreditamento;
  • contribuire alla produzione di un rapporto annuale sull’attività ECM;
  • monitorare l’offerta formativa dei provider nel territorio regionale, sia in termini qualitativi/quantitativi, sia rispetto alle modalità utilizzate dagli stessi per l’attribuzione dei crediti agli eventi erogati.

Con deliberazione di Giunta Regionale, n. 1344 del 22 agosto 2017, le attività e la composizione della CRECM e dell’OR per la Formazione Continua sono state prorogate al 31 dicembre 2018, “[...] valutata la specifica competenza di materia di ECM dei componenti e al fine di garantire adeguato supporto per la messa a regime del sistema di accreditamento in sintonia con quanto concordato a livello nazionale in ordine all'applicazione del nuovo Accordo Stato – Regioni [...]”.

Precisato quanto sopra, si deve ora dare atto che, in data 13 marzo 2018, è stato firmato dal Ministro della Salute il primo decreto attuativo della legge sulla riforma degli Ordini professionali. Tale decreto istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Gli albi suddetti si aggiungono a quelli già preesistenti dei Tecnici sanitari di radiologia medica e degli Assistenti sanitari.

A riguardo, si deve dare atto, inoltre, che gli ordini, istituiti con legge n.3/2018, non sono ad oggi pienamente operativi con conseguente difficoltà nel procedere al rinnovo della composizione della CRECM e dell’OR per la Formazione Continua. E’ tuttavia necessario garantire continuità ai processi di accreditamento e alle attività di verifica dei provider regionali ECM, anche in considerazione del fatto che, a partire dal corrente anno e per i prossimi tre anni, tutti i provider, accreditati per il passaggio da provider provvisorio a provider standard e loro rinnovo, saranno soggetti a visite che coinvolgeranno i componenti dei suddetti organismi di governance.

In virtù dell’importante attività svolta dai due Organismi Regionali all’interno del sistema regionale di gestione della formazione ECM, si propone, pertanto, di prorogare le attività e gli attuali componenti degli organismi di governance della Formazione ECM (CRECM e OR per la Formazione Continua), sia quelli di designazione regionale, sia quelli di designazione degli Ordini, Collegi e Associazioni, fino al provvedimento di approvazione delle nuove composizioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

Tale proposta, peraltro, ha il vantaggio di mantenere le competenze necessarie per lo svolgimento delle attività di pertinenza di detti organismi per le quali, gran parte degli attuali componenti, possiedono già la dovuta esperienza e formazione.

A riguardo, si precisa che, ai sensi della LR n. 19/2016 e delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1771 del 2 novembre 2016 e n. 177 del 21 febbraio 2017, sono state trasferite ad Azienda Zero anche le attività inerenti al supporto amministrativo alla CRECM e all’OR per la Formazione Continua e la liquidazione dei compensi da corrispondere ai componenti dei suddetti organismi per la partecipazione agli incontri con l’Ente accreditante, alle visite di verifica previste nell’ambito del procedimento di accreditamento dei provider, nonché per le attività di valutazione degli eventi formativi in loco.

Ciò considerato, si propone di dare mandato ad Azienda Zero di determinare, con proprio atto, le modalità di convocazione dei componenti della CRECM e dell’OR per la Formazione Continua nonché l’importo dei compensi (gettoni di presenza, rimborso spese, compensi per le attività di competenza), da corrispondere agli stessi nei limiti di quanto già corrisposto dagli Uffici Regionali. 

Nelle more dell’approvazione, da parte di Azienda Zero, del suddetto atto, si propone di confermare le modalità operative e gli importi previsti dalla DGR 1538 del 10 ottobre 2016.

La formazione e le aree prioritarie di intervento

La legge regionale 29 giugno 2012, n. 23, recante: “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016”, all’allegato A, “[...] colloca la formazione tra le risorse del SSSR per il raggiungimento degli obiettivi di salute e per la realizzazione dei nuovi modelli organizzativi proposti, per il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza, per una adeguata capacità manageriale che favorisca la sostenibilità del sistema”.

Lo stesso PSSR stabilisce, in particolare, che “Il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) dovrà essere sempre più finalizzato al raggiungimento di obiettivi coerenti con lo sviluppo professionale individuale e con le priorità della programmazione regionale”.

Al fine di realizzare gli obiettivi di cui sopra e allo scopo di razionalizzare, potenziare ed uniformare quanto realizzato in materia, nel corso del tempo, a livello locale, dalle singole Aziende Sanitarie, la Regione si è dotata della "Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle aziende socio-sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti". In sintesi, la suddetta Fondazione persegue l'implementazione ed il miglioramento dei livelli qualitativi dei servizi sanitari offerti e, per raggiungere tale obiettivo, è impegnata in particolare nella formazione del personale dell'area socio-sanitaria, al fine di accrescere le competenze di chi è direttamente chiamato ad operare all'interno dei servizi. Secondo quando disposto dalla DGR n. 1538/2016, la "Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle aziende socio-sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti", riconosciuta provider accreditato ECM regionale, partecipa alla realizzazione del Piano regionale della formazione. In particolare, il "Piano Formativo", per il triennio 2017-2019, della succitata Fondazione è stato approvato dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 2058 del 13 dicembre 2016.

Le disposizioni della LR 19/2016, che hanno operato una profonda e incisiva innovazione del Sistema Sanitario Regionale, anche nell’ottica di un efficientamento dei servizi sanitari e socio-sanitari, attraverso la creazione dell’Ente di governance della sanità regionale veneta Azienda Zero e l’accorpamento delle Aziende ULSS, evidenziano ulteriormente l’importanza della formazione come leva strategica del cambiamento.

Conseguentemente, anche i Piani Formativi dei provider ECM (PFA) e in particolare quelli delle Aziende Sanitarie devono, pertanto, essere collegati alla programmazione socio sanitaria della Regione ed alle relative progettualità già in essere o a quelle future.

Nella deliberazione n. 13/DDL del 28 maggio 2018, recante: “Piano socio sanitario 2019-2023”, attualmente in fase di discussione nella competente Commissione Consigliare, la Giunta Regionale del Veneto, nell’esporre gli indirizzi di programmazione socio-sanitaria regionale per prossimo quinquennio, esprime l’intenzione di introdurre importanti elementi di innovazione che, per la loro realizzazione richiedono, tra le varie azioni,  interventi formativi specifici.

Nella futura programmazione, costituiscono ambiti rilevanti che la Giunta Regionale è orientata a sviluppare, per la cui attuazione sono richieste forti sinergie tra i diversi attori della rete organizzativa regionale e adeguate competenze professionali, la promozione della salute e la prevenzione dei fattori di rischio, l’organizzazione del sistema socio sanitario, la sicurezza delle persone, la salute della donna e del bambino, dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia, i percorsi di presa in carico, cura e riabilitazione nella cronicità e multimorbidità e nelle malattie rare,  nella salute mentale, nelle dipendenze e nella disabilità nonché il  contrasto alla marginalità e l’inclusione sociale.

La formazione deve, pertanto, prioritariamente sostenere il consolidamento delle core competence di ogni professionista ed operatore che opera nelle diverse realtà aziendali, favorendo lo sviluppo di competenze aggiornate rispetto ai bisogni sempre più articolati e complessi presenti nel contesto socio sanitario, all’evoluzione delle professioni e dei processi di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionali delle singole realtà aziendali.

Tra i bisogni emergenti l’aumento delle patologie croniche, ad esempio, richiede la realizzazione di una concreta integrazione tra interventi preventivi, assistenziali e riabilitativi nei diversi luoghi di presa in carico e cura che garantiscano la  continuità assistenziale e coinvolgano i diversi professionisti, che compongono le équipe clinico-assistenziali, nella realizzazione di modelli innovativi di presa in carico e nel governo dell’assistenza.

Per lo sviluppo della qualità, dell’efficacia e della sicurezza degli interventi erogati nei diversi contesti socio assistenziali è necessario siano valutati, attraverso specifici indicatori, outcome clinico-assistenziali e/o organizzativi.

Per la  rilevazione degli esiti sensibili all’assistenza infermieristica, è in corso di realizzazione il progetto regionale “Definizione e utilizzo di indicatori per la valutazione di esiti sensibili all'assistenza infermieristica: attivazione di un progetto pilota” previsto con DGR n. 20 dell’11 gennaio 2018 che richiede la rilevazione sistematica di indicatori degli esiti sensibili all’assistenza infermieristica nei presidi ospedalieri delle Aziende Sanitarie della Regione del Veneto.

Tra i diversi interventi previsti dal progetto, la formazione dei referenti aziendali individuati delle direzioni mediche di ospedale e delle direzioni delle professioni sanitarie è già stata realizzata ma è ora necessario procedere alla disseminazione e realizzazione del progetto in tutti i contesti individuati.

Tra gli obiettivi strategici, che la Giunta Regionale è intenzionata ad attuare nei prossimi anni, si inseriscono anche elementi di innovazione nel governo e nelle politiche del personale finalizzate, in particolare, a valorizzarne le differenze generazionali (con particolare attenzione all’age-diversity management), promuoverne la valorizzazione delle competenze e il benessere organizzativo.

Per quanto riguarda le politiche del personale, si deve dare atto che la sicurezza dei lavoratori nell’ambiente di lavoro è da sempre uno degli “obblighi-obiettivi” del datore di lavoro. Negli ultimi anni tuttavia, è significativamente aumentata la problematica della violenza e delle aggressioni nei confronti del personale sanitario.

A tal riguardo, in seguito alla costituzione dell’Osservatorio Permanente per la Garanzia della Sicurezza e per la Prevenzione degli Episodi di Violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari, la Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha emanato una delibera, pubblicata in data 6 aprile 2018, in cui indica come tematica di interesse nazionale per la Formazione Continua la “gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell’operatore sanitario”.

La prevenzione e il supporto agli operatori sanitari rappresentano, pertanto, altre strategie da attivare e potenziare nei diversi contesti aziendali che, come sopra indicato, possono essere supportate da interventi formativi specifici.

Per tutto quanto sopra descritto si propone l’aggiornamento dei precedenti obiettivi ECM regionali.

Gli obiettivi ECM Regionali

Costituiscono obiettivi ECM regionali, per il quinquennio 2019/2023, che dovranno trovare riscontro negli eventi formativi dei provider accreditati nella Regione del Veneto, i seguenti:

  1. appropriatezza delle prestazioni sanitarie in conformità ai LEA
  2. promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio (riduzione dell’incidenza delle malattie croniche, delle malattie trasmissibili, prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, sicurezza alimentare, sanità animale e igiene degli allevamenti);
  3. qualità del SSR (gli esiti clinico-assistenziali, l’accreditamento istituzionale, …);   
  4. sicurezza del SSR (il governo clinico, la gestione del rischio, la responsabilità professionale, ecc.);
  5. umanizzazione delle cure/relazione/comunicazione;
  6. approccio integrato e multidisciplinare nei diversi luoghi di presa in carico, cura e riabilitazione (percorsi assistenziali, modelli organizzativi, PDTA, ecc.);
  7. linee guida, protocolli e procedure basate su evidenze scientifiche;
  8. cure palliative e terapia del dolore;
  9. presa in carico della persona affetta da cronicità e multimorbidità;
  10. malattie rare;
  11. salute mentale (negli adulti e nei minori);
  12. dipendenze;
  13. infanzia, adolescenza e famiglia;
  14. marginalità e inclusione sociale;
  15. integrazione socio-sanitaria (approccio globale alla long term care);
  16. malattia di Alzheimer,  altri tipi di declino cognitivo e demenze;
  17. appropriatezza prescrittiva dei farmaci;
  18. salute della donna e del bambino (salute riproduttiva, periodo pre, peri e post natale, salute dell’infanzia e dell’adolescenza);
  19. cultura del lavoro in team multiprofessionale e adozioni di modelli di lavoro in rete;
  20. sicurezza degli operatori nell'ambiente di lavoro (T.U. 81/2008);
  21. valorizzazione del personale;
  22. gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell’operatore sanitario;
  23. tematiche di interesse regionale a carattere urgente e/o straordinario individuate da apposito provvedimento regionale.

Si ricorda infine che, con riferimento agli adempimenti LEA, le aziende sanitarie dovranno indicare nei propri atti deliberativi che prevedono interventi di Formazione Continua, finanziati direttamente dalla Regione, l’afferenza agli obiettivi suddetti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e ss.mm.ii.;

VISTO IL Decreto del Ministro della Salute del 13 marzo 2018;

VISTI gli Accordi Stato - Regioni dell’1 agosto 2007, del 5. Novembre 2009, del 19 aprile 2012 e del 2 febbraio 2017;

VISTA la legge regionale 29 giugno 2012 n. 23;

VISTA la legge regionale 25 ottobre 2016, n. 19;

VISTE: le deliberazioni della Giunta Regionale n. 881/2004; n. 749/2011 n. 2215/2011; 1969/2012; 1236/2013; n. 1756/2013; n. 1247/2015; 1538/2016; 1771/2016; 2058/2016; n. 177/2017; n. 1344/2017; n. 20/2018;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale 13/DDL del 28 maggio 2018;

VISTI: i decreti del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale n. 247/2015; del Dirigente del Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità n. 110/2015 e n. 37/2016;

VISTO il decreto del Commissario di Azienda Zero n. 107/2017;

VISTA la determinazione Dirigenziale di Azienda Zero n. 71/2017;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di ritenere le premesse parte integrante e essenziale del  presente atto;
  2. di prorogare le attività e gli attuali componenti degli organismi di governance della Formazione ECM (CRECM e OR per la Formazione Continua), sia quelli di designazione regionale, sia quelli di designazione degli Ordini, Collegi e Associazioni, fino al provvedimento di approvazione delle nuove composizioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2020;
  3. di dare mandato ad Azienda Zero di determinare, con proprio atto, le modalità di convocazione dei componenti della CRECM e dell’OR per la Formazione Continua nonché l’importo dei compensi (gettoni di presenza, rimborso spese, compensi per le attività di competenza), da corrispondere agli stessi nei limiti di quanto già corrisposto dagli Uffici Regionali;
  4. di confermare, nelle more dell’approvazione da parte di Azienda Zero dell’atto di cui al punto precedente, le modalità operative e gli importi previsti dalla DGR 1538 del 10 ottobre 2016;
  5. di individuare gli obiettivi ECM regionali, per il quinquennio 2019/2023, che dovranno trovare riscontro negli eventi formativi dei provider accreditati nella Regione del Veneto, come segue:
  1. appropriatezza delle prestazioni sanitarie in conformità ai LEA ;
  2. promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio (riduzione dell’incidenza delle malattie croniche, delle malattie trasmissibili, prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, sicurezza alimentare, sanità animale e igiene degli allevamenti);
  3. qualità del SSR (gli esiti clinico-assistenziali, l’accreditamento istituzionale, …);   
  4. sicurezza del SSR (il governo clinico, la gestione del rischio, la responsabilità professionale, ecc.);
  5. umanizzazione delle cure/relazione/comunicazione;
  6. approccio integrato e multidisciplinare nei diversi luoghi di presa in carico, cura e riabilitazione (percorsi assistenziali, modelli organizzativi, PDTA, ecc.);
  7. linee guida, protocolli e procedure basate su evidenze scientifiche;
  8. cure palliative e terapia del dolore;
  9. presa in carico della persona affetta da cronicità e multimorbidità;
  10. malattie rare;
  11. salute mentale (negli adulti e nei minori);
  12. dipendenze;
  13. infanzia, adolescenza e famiglia;
  14. marginalità e inclusione sociale;
  15. integrazione socio-sanitaria (approccio globale alla long term care);
  16. malattia di Alzheimer,  altri tipi di declino cognitivo e demenze;
  17. appropriatezza prescrittiva dei farmaci;
  18. salute della donna e del bambino (salute riproduttiva, periodo pre, peri e post natale, salute dell’infanzia e dell’adolescenza);
  19. cultura del lavoro in team multiprofessionale e adozioni di modelli di lavoro in rete;
  20. sicurezza degli operatori nell'ambiente di lavoro (T.U. 81/2008);
  21. valorizzazione del personale;
  22. gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell’operatore sanitario;
  23. tematiche di interesse regionale a carattere urgente e/o straordinario individuate da apposito provvedimento regionale;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  2. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  3. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.

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