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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 126 del 18 dicembre 2018


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1811 del 04 dicembre 2018

Gestione e valorizzazione del compendio di Recoaro Terme (VI). Determinazioni urgenti per assicurare la messa in sicurezza, la vigilanza e la funzionalità del compendio.

Note per la trasparenza

Con il seguente provvedimento si prende atto dell’esito dell’avviso esplorativo di manifestazione di interesse di cui alla DGR 725/2018, pubblicato a luglio 2018, finalizzato a raccogliere proposte di soluzioni gestionali e di valorizzazione del compendio termale di Recoaro Terme. E’ emerso che allo stato attuale non sussistono le condizioni per procedere all’avvio di una procedura per l’affidamento di una concessione di valorizzazione per un periodo di lunga durata. Conseguentemente vengono adottate determinazioni urgenti per assicurare nell’immediato il buon funzionamento, la messa in sicurezza, la vigilanza e la funzionalità del compendio. Si avvia altresì la elaborazione di un progetto strategico riferito ad un arco temporale di lungo periodo.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Con DGR 29/2017 è stata assegnata - dalla Società Veneziana Edilizia Canalgrande S.p.A., in liquidazione, al socio Regione del Veneto - la proprietà del complesso termale denominato Terme di Recoaro, sito nel Comune di Recoaro (VI).

Al fine di assicurare l'avvio della stagione 2017/2018, nelle more del formale trasferimento della proprietà, con DGR 2252/2016, è stato autorizzato l'affidamento in concessione a terzi del compendio, comprensivo della gestione dei servizi accessori (di manutenzione, vigilanza e custodia) e dello sfruttamento delle sorgenti termali.

La procedura negoziata, avviata ai sensi dell’art. 63, comma 2, lett. c), D.Lgs. 50/2016, è stata aggiudicata con Decreto del Direttore della Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio 71/2017, a favore dell'operatore economico "Terme di Recoaro S.p.A." con sede legale in Recoaro Terme (VI).

In data 31.03.2017 sono stati sottoscritti l’atto di concessione, della durata di due anni (con decorrenza dal 01.04.2017), ed il contratto di somministrazione dell’acqua termo-minerale proveniente dalle sorgenti ad uso termale ed idropinico denominata “Recoaro”, previa autorizzazione della Direzione Difesa del Suolo, intervenuta con Decreto 133/2017.

Nel corso della gestione, la società concessionaria ha evidenziato alcune criticità operative e gestionali, motivate sostanzialmente dalla temporaneità della concessione, che non consentirebbe di prefigurare un sostenibile programma di investimenti di lungo periodo; cosicché la DGR 725/2018 ha disposto di aderire alla proposta di risoluzione anticipata dell’atto di concessione e del contratto di somministrazione con effetto dal 30.09.2018.

In data 01.10.2018, per effetto della risoluzione del rapporto concessorio, è stata effettuata la riconsegna dell’intero compendio alla Regione e, nelle more dell’individuazione di una soluzione per la gestione e valorizzazione del compendio riferita ad un congruo arco temporale, le Direzioni Acquisti AA.GG. e Patrimonio e Difesa del Suolo si sono attivate per adottare ogni iniziativa contingibile e urgente, al fine di preservare, mettere in sicurezza e custodire l’intero patrimonio.

Conseguentemente, sulla scorta di quanto disposto con DGR 725/2018, la Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio ha avviato una procedura per l’affidamento di una concessione di valorizzazione ai sensi dell’art. 3-bis, D.L. 351/2001, convertito dalla L. 410/2001 e s.m.i., per una durata massima di anni 21, in conformità all’art. 13, L.R. 40/1989, previa pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse.

Con Decreto  2/2018 della UO Patrimonio e Demanio, della Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio, è stato quindi approvato un avviso esplorativo di manifestazione di interesse al fine di raccogliere proposte di soluzioni gestionali, nonché ogni informazione utile per un’eventuale gara per la concessione di valorizzazione del compendio, ai sensi dell’art. 3-bis, D.L. 351/2001, convertito dalla L. 410/2001 e s.m.i.. L’avviso di manifestazione di interesse non avrebbe avuto alcun effetto vincolante per l’Amministrazione regionale e l’aver partecipato alla consultazione non avrebbe costituito titolo di prelazione, né causa ostativa alla partecipazione ad un’eventuale successiva fase concorsuale.

In risposta all’avviso, sono pervenute due proposte di valorizzazione del compendio, che sono state esaminate  dalla Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio.

All’esito dell’analisi della documentazione descrittiva delle proposte, è emerso che allo stato attuale non sussistono le condizioni per procedere all’avvio di una procedura per l’assegnazione di una concessione di valorizzazione per un periodo di lunga durata, collegata allo sfruttamento della risorsa termo-minerale.

Infatti i Piani economici presentati risultano parziali e  non garantiscono in ogni caso l’equilibrio economico finanziario del programma di gestione pluriennale, in quanto gli investimenti previsti o sono limitati alla mera manutenzione ordinaria di alcuni cespiti o non sono stati compiutamente determinati, con la conseguenza che rimarrebbero a carico dell’amministrazione regionale tutte le opere straordinarie e le spese di investimento, senza alcun rischio operativo per il concessionario.

In considerazione delle problematicità riscontrate, che non garantiscono un esito positivo alla procedura di evidenza pubblica finalizzata all’aggiudicazione dell’affidamento in concessione, tenuto conto che il complesso in questione è ricompreso nell’elenco di cui al Piano delle alienazioni e/o valorizzazioni ex art.16,  L.R.7/2011, approvato con DGR 1148/2018, si ritiene indispensabile effettuare un approfondimento tecnico-economico e progettuale, volto ad individuare quali siano le condizioni e le modalità gestionali sostenibili, in grado di assicurare la riqualificazione dell’intero compendio, ovvero di una o più porzioni significative.

Si ritiene, quindi, opportuno avviare l’attività l’elaborazione di un progetto strategico di fattibilità tecnica ed economica, riferito ad un arco temporale di lungo periodo, avvalendosi di prestazioni professionali specialistiche, nel rispetto della disciplina del D. Lgs. n. 50/2016, per un importo stimato in Euro 25.000,00, oneri di legge inclusi.

Ci si propone, in altri termini, di individuare e mettere a punto preliminarmente gli scenari e gli interventi possibili, le condizioni economiche e le modalità gestionali sostenibili, tenendo in debita considerazione tutti gli strumenti resi disponibili dalla normativa in materia di valorizzazione e di alienazione degli asset immobiliari pubblici, in relazione ai beni compresi nell’intero compendio termale o parte di esso.

La Regione nel frattempo proseguirà nelle attività di recupero di Villa Tonello, avviato con il restauro della copertura e delle decorazioni di facciata e nella tutela delle aree contermini e del parco, con l’obiettivo di garantirne la fruizione in sinergia con gli altri enti pubblici territoriali, delle associazioni culturali e di volontariato. Su tale immobile si precisa inoltre che è in corso il procedimento per la verifica di interesse culturale ai sensi dell’art. 12, D.Lgs. 42/2004, presso la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.

Per quanto riguarda la risorsa termale afferente la concessione d’acqua termo-minerale denominata “Recoaro”, considerato che è stata rilevata un’oggettiva difficoltà di gestione dell’intera superficie, che complessivamente raggiunge un’estensione di Ha 226.00.00, si ritiene opportuno che la Direzione Difesa del Suolo, struttura competente in materia, provveda a rideterminare la delimitazione dell’area, valutando di procedere ad una segmentazione del suo perimetro in due o più ambiti, afferenti a concessioni distinte, in modo tale da renderne più agevole ed efficace la gestione stessa.

Fermo restando quanto sin qui esposto in merito all’opportunità di verificare la fattibilità e sostenibilità economica di un programma di valorizzazione di lungo periodo, va considerata tuttavia la necessità e l’urgenza di individuare soluzioni gestionali temporanee per garantire il buon funzionamento, la messa in sicurezza, la vigilanza e la conservazione del compendio tuttora agibile, ove sono ubicate le sorgenti denominate “fonti centrali”, anche in vista della prossima stagione 2019, che richiede una preventiva ed efficace attività promozionale.

Si dispone pertanto di avviare l’iter procedimentale finalizzato ad autorizzare un operatore economico - per l’esercizio dell’attività di stabilimento termale e per una durata complessiva di 18 mesi eventualmente rinnovabili – ad utilizzare una porzione limitata del compendio, coincidente con le “fonti centrali” , da indicare precisamente in sede di avviso pubblico, in applicazione dell’art. 5, L. 431/1998 e del D.M. 30.12.2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’attività economica potrà avvalersi del contratto di somministrazione dell’acqua termo-minerale proveniente dalle sorgenti della concessione ad uso termale ed idropinico denominata “Recoaro”.

L’assegnazione degli immobili avverrà a seguito di esperimento di procedura ad evidenza pubblica da effettuarsi secondo le disposizioni del R.D. 827/1924 e s.m.i., tenendo altresì in debita considerazione, i principi del  D.L.gs. 50/2016 e s.m.i.. , per quanto applicabili, alla luce dell’art. 164, comma 1, secondo periodo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.L. 25.09.2001, n. 351 “Disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare” convertito dalla L. 410/2001 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. 22.01.2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10, L, 06.07.2002, n. 137”;

VISTO il D.L. 25.06.2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria”;

VISTO il D.Lgs. 23.06.2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2, L. 05.05.2009, n. 42”;

VISTO il D.Lgs. 18.04.2016, n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;

VISTA la L.R. 10.10.1989, n. 40 “Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali”;

VISTA la L.R. 29.11.2001, n. 39 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

VISTA la L.R. 31.12.2012, n. 54 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 'Statuto del Veneto” e ss.mm. e ii.;

VISTA la L.R. 29.12.2017, n. 47 “Bilancio di previsione 2018-2020”;

VISTA la DGR 2252 del 30.12.2016, “Gestione temporanea dei servizi di manutenzione, vigilanza, custodia e sfruttamento della risorsa termale presso il Compendio di Recoaro Terme (VI). Autorizzazione all’affidamento in concessione e determinazioni urgenti”;

VISTA la DGR 725 del 28.05.2018 “Concessione per la gestione e valorizzazione del Compendio di Recoaro Terme (VI) – concessione per lo sfruttamento delle sorgenti termali. Determinazioni”;

VISTA la DGR 1148 del 07.08.2018 “L.R. 7/2011, art. 16. Aggiornamento Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare. DGR/CR 60/2018”;

VISTA la documentazione agli atti;

delibera

  1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto che, all’esito dell’avviso esplorativo di manifestazione di interesse di cui alla DGR  725/2018, non sussistono le condizioni per avviare una procedura di selezione per una concessione di lunga durata dell’intero compendio termale di Recoaro Terme (VI);
  3. di autorizzare la Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio all’adozione di tutti gli atti conseguenti compreso l’avvio delle procedure finalizzate all’elaborazione di un progetto strategico di fattibilità tecnica ed economica, riferito ad un arco temporale di lungo periodo, avvalendosi di prestazioni professionali specialistiche;
  4. di avviare l’iter procedimentale finalizzato ad autorizzare un operatore economico, per l’esercizio dell’attività di stabilimento termale e per una durata complessiva di 18 mesi eventualmente rinnovabili,  ad utilizzare una porzione limitata del compendio, coincidente con le “fonti centrali”  e comunque da indicare precisamente in sede di avviso pubblico;
  5. di stabilire che l’assegnazione degli immobili avverrà a seguito di esperimento di procedura ad evidenza pubblica da effettuarsi secondo i dettami del R.D. 827/1924 e s.m.i., tenendo altresì in considerazione i principi del D.L.gs. 50/2016 e s.m.i., per quanto applicabili, alla luce dell’art. 164 comma 1, secondo periodo;
  6. di dare atto che l’attività economica potrà avvalersi del contratto di somministrazione dell’acqua termo-minerale proveniente dalle sorgenti della concessione ad uso termale ed idropinico denominata “Recoaro”;
  7. di dare mandato alla Direzione Difesa del Suolo di rideterminare la delimitazione dell’area della concessione d’acqua termo-minerale ad uso termale ed idropinico denominata “Recoaro”, valutando di procedere ad una segmentazione del suo perimetro in due o più ambiti, afferenti a concessioni distinte, in modo tale da renderne più agevole ed efficace la gestione;
  8. di determinare in Euro 25.000,00 (inclusi oneri di legge) l’importo massimo dell’obbligazione di spesa alla cui assunzione provvederà la Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 100562, art. 016 “Prestazioni professionali e specialistiche”, V livello “Altre prestazioni professionali e specialistiche n.a.c.” e pdc U.1.03.02.11.999 del bilancio di previsione 2018 -2020 che presenta sufficiente disponibilità;
  9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non è soggetta a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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