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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 123 del 11 dicembre 2018


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1733 del 19 novembre 2018

"Il Veneto per la Famiglia": azioni di sostegno agli interventi territoriali integrati per la famiglia (DD.GG.RR. nn. 2114/2015 e 1247/2016).

Note per la trasparenza

Programmazione 2018-2020 degli interventi della Regione per la famiglia, mediante il supporto alle forme integrate territoriali per la famiglia (di cui rispettivamente alle deliberazioni numero 2114 del 30.12.2015 e numero 1247 del giorno 1.8.2016 della Giunta Regionale).

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con le deliberazioni numero 2114 del 30.12.2015 e 1247 del giorno 1.8.2016 della Giunta Regionale, la Regione del Veneto ha avviato le attività di realizzazione del progetto denominato, rispettivamente, “Alleanze territoriali per la famiglia” e “Sportello Famiglia”.

Alla data attuale, le “Alleanze territoriali per la famiglia” si sono concluse il 31.10.2018 e lo “Sportello Famiglia” è previsto che termini il 31.5.2019.

Le “Alleanze territoriali per la famiglia” si concretizzano in reti locali costituite da enti locali, associazioni di famiglie, forze sociali, economiche e culturali che promuovono, in un territorio definito, politiche, servizi ed interventi finalizzati al benessere della famiglia.

Lo “Sportello Famiglia” si concretizza, invece, in un luogo fisico e/o virtuale al quale le famiglie possono accedere per avere informazioni relative a servizi, interventi e risorse utili per il sostegno della famiglia.

Da questo punto di vista, le “Alleanze territoriali per la famiglia” si presentano come una modalità di intervento per la promozione della famiglia in grado di ricomprendere anche le attività dello “Sportello Famiglia”.

Infatti, le “Alleanze territoriali per la famiglia” fanno riferimento a vari ambiti di intervento: informazione e comunicazione su servizi e risorse; sviluppo della collaborazione pubblico-privato nella promozione e nella realizzazione di politiche di conciliazione dei “tempi di lavoro” con i “tempi di vita”; armonizzazione della programmazione territoriale con le politiche di conciliazione indicate dalla Regione del Veneto; attivazione di percorsi di sperimentazione di modelli gestionali, organizzativi e di valutazione delle politiche, dei sistemi tariffari e delle politiche di prezzo; implementazione di sistemi di welfare aziendale, interaziendale, territoriale, pubblico e privato; organizzazione dei servizi territoriali pubblici e privati e degli esercizi commerciali con standard a misura di famiglia; sostegno ai giovani.

Operativamente, le “Alleanze territoriali per la famiglia” si declinano in varie attività: valutazione delle sinergie attivabili; attivazione di iniziative formative; approfondimento dello “status quo” dei servizi e delle iniziative presenti nel territorio; introduzione, integrazione, revisione di servizi di cura a supporto delle necessità educativo-assistenziali delle famiglie; approfondimento dei fabbisogni del territorio; erogazione di contributi economici da parte dei Comuni a famiglie, associazioni e operatori economici; introduzione, integrazione, revisione dei sistemi tariffari e delle politiche di prezzo da parte di enti; introduzione, integrazione e revisione degli strumenti di programmazione locale.

Al momento, le “Alleanze territoriali per la famiglia” sono 30, coinvolgono complessivamente 2.337.791 cittadini su 4.902.979 abitanti (pari al 47,68% circa), 156 Comuni (di cui 30 capofila), 30.000 famiglie (beneficiarie dirette degli interventi) e 826 organizzazioni.

Con particolare riferimento ai partner, le “Alleanze” annoverano, accanto ai Comuni, altri enti pubblici (istituzioni scolastiche, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e di Beneficienza – IPAB, Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura – CCIAA), Enti del Terzo Settore – ETS, associazionismo di natura famigliare (associazioni di famiglie, comitati di genitori eccetera) e categorie economiche (imprese private, associazioni di categoria eccetera).

I risultati delle “Alleanze territoriali per la famiglia” evidenziano:

  1. il sostegno della genitorialità;
  2. l’incremento della partecipazione attiva delle persone per maturare il senso di appartenenza alla comunità sociale;
  3. la promozione del benessere individuale attraverso la famiglia, quale luogo di costruzione dei legami sociali, di assunzione delle responsabilità, di formazione e di crescita delle persone;
  4. la prevenzione delle situazioni di devianza giovanile;
  5. la riduzione del disagio sociale.

Rispetto al percorso complessivo delle “Alleanze territoriali per la famiglia”, le Amministrazioni Comunali coinvolte hanno espresso una valutazione più che positiva: il cambiamento culturale; il potenziamento dei servizi per la famiglia; il protagonismo famigliare; la collaborazione sovra-comunale; l’attivazione di processi di partecipazione dei diversi attori della comunità locale; la co-progettazione Pubblico-Privato; l’effetto “volano” del finanziamento della Regione.

D’altra parte, le Amministrazioni Comunali hanno evidenziato che le attività delle “Alleanze” richiedono un investimento nel tempo (di tipo socio-economico), in considerazione del fatto che le “Alleanze” si basano sul coordinamento di partner pubblici e privati (con e senza fine di lucro) e comportano un cambiamento culturale che, come tale, risulta evidente sul medio-lungo periodo, quando l’investimento si è innestato nel tessuto sociale del territorio e ne è divenuto patrimonio da custodire e promuovere.

Alla luce di quanto riportato le “Alleanze territoriali per la famiglia”:

  1. appaiono essere una realtà dinamica, cucita su misura del territorio, capace di raggiungere gli obiettivi ma anche in grado di attrarre e di generare nuove energie socio-economiche a favore del sostegno della genitorialità e della famiglia;
  2. attivano ulteriori risorse della comunità del territorio, da sostenere ancora ma già da valutare nell’entità, nel peso e negli effetti.

Per quanto espresso finora, la Regione del Veneto intende proseguire nel sostegno economico delle “Alleanze territoriali per la famiglia” avviato con la deliberazione numero 2114 del 30.12.2015 della Giunta Regionale, nella prospettiva di consolidare una misura sperimentale che ha prodotto risultati positivi, attraverso lo stanziamento di € 650.009,68. A questo fine, si prevede l’adozione di apposite indicazioni per l’implementazione delle “Alleanze territoriali per la famiglia”, come da allegato A al presente provvedimento, di cui fa parte integrante e sostanziale.

Con la deliberazione numero 1204 del 14.8.2018 della Giunta Regionale, l’Amministrazione Regionale ha approvato l’iscrizione di spese nel bilancio di previsione 2018-2020 e nel documento tecnico di accompagnamento del 2018, mediante l’utilizzo della quota accantonata e vincolata del risultato di amministrazione (ai sensi del decreto legislativo 23.6.2011, n. 118, in  particolare dell’articolo 42, e della legge 29.11.2011, n. 39, in particolare dell’articolo 22, comma 3), come di seguito riportate per quanto di interesse del presente provvedimento:

Capitolo di spesa

101591 “Realizzazione di un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (art. 8, l. 5.6.2003, n. 131)”

103422  “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per le famiglie – Trasferimenti correnti (art. 20, l. 8.11.2000, n. 328 – art. 80, c. 17, l. 23.12.2000, n. 388)”

Importo

€ 20.689,68

€ 629.320,00

Missione

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (M0012)

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (M0012)

Programma

Interventi per la famiglia (P1205)

Interventi per la famiglia (P1205)

COFOG

Famiglia (10.4)

Famiglia (10.4)

Piano dei conti livello 1 (Titolo)

Spese correnti (U.1.00.00.00.000)

Spese correnti (U.1.00.00.00.000)

Piano dei conti livello 2 (Macroaggregato)

Trasferimenti correnti (U.1.04.00.00.000)

Trasferimenti correnti (U.1.04.00.00.000)

Ricorrenza

Spese correnti

Spese correnti

Codice UE

Spese non correlate a stanziamenti UE

Spese non correlate a stanziamenti UE

Perimetro Sanità

Capitolo non rientrante nel perimetro Sanità

Capitolo non rientrante nel perimetro Sanità

Capitolo d’entrata associato

100552

1623

Accertamento

773/2011

23723/2015 per € 79.966,00 e 902/2017 per € 549.354,00

 

per un totale di € 650.009,68 alla missione 12, programma 05, titolo 1.

Tutto ciò premesso, si ritiene:

  1. di proporre la prosecuzione delle attività delle 30 Amministrazioni Comunali capofila che hanno avviato l’ “Alleanza territoriale per la famiglia” a partire dalla deliberazione numero 2114 del 30.12.2015, stabilendo che il direttore della direzione Servizi sociali, o suo delegato, acquisisca le disponibilità in tal senso e proceda al riparto della somma di € 650.009,68, in funzione della popolazione risultante dall’ultimo dato ISTAT pubblicato ufficialmente e relativo al 31 dicembre, suddividendo, nello stesso modo, le risorse che si rendessero disponibili a fronte della rinuncia da parte dei Comuni capofila contattati;
  2. di stabilire che le Amministrazioni Comunali che avranno aderito alla proposta di prosecuzione procedano in aderenza alle disposizioni contenute nell’allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima;
  3. di disporre la copertura finanziaria di € 650.009,68 a carico dello stanziamento seguente del bilancio di previsione 2018-2020:
    1. sul capitolo 101591 “Realizzazione di un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (art. 8, l. 5.6.2003, n. 131)” per la somma di € 20.689,68;
    2. sul capitolo 103422 “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per le famiglie – Trasferimenti correnti (art. 20, l. 8.11.2000, n. 328 – art. 80, c. 17, l. 23.12.2000, n. 388)” per la somma di € 629.320,00.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.lgs. 23.6.2011, numero 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2, L. 05.05.2009, n. 42”;

VISTA la L.R. 29.11.2001, numero 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTO l’articolo 2, comma 2, lettera b), L.R. 31.12.2012, numero 54 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto’”;

VISTA la L.R. 29.12.2017, numero 47 “Bilancio di previsione 2018-2020”;

VISTA la D.G.R. 802 del 27.05.2016 “Organizzazione amministrativa della Giunta regionale: istituzione delle Direzioni in attuazione dell’art. 12, L.R. 54/2012, come modificato dalla L.R. 17.05.2016, n. 14”;

VISTA la D.G.R. 10 del 05.01.2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2018-2020”;

VISTA la D.G.R. 1204 del 14.08.2018 “Variazione al bilancio di previsione 2018-2020 e al documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2018-2020 per l'utilizzo della quota accantonata e vincolata del risultato di amministrazione ai sensi dell'art. 42, D.Lgs. 118/2011 e dell'art. 22, comma 3, L.R. 39/2001”;

VISTO il Decreto numero 1 del giorno 11.1.2018 del Segretario Generale della Programmazione;

VISTA la L.R. 27.7.2018, numero 25 “Rendiconto Generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017”;

VISTA la L.R. 7.1.2011, numero 1 “Modifica della legge regionale 30 gennaio 1997, n. 5 ‘Trattamento dei consiglieri regionali’ e disposizioni sulla riduzione dei costi degli apparati politici ed amministrativi”;

delibera

  1. di considerare le premesse quali parti integranti ed essenziali del presente provvedimento;
  1. di stabilire:
    1. la prosecuzione delle attività delle 30 Amministrazioni Comunali capofila che hanno avviato l’ “Alleanza territoriale per la famiglia” a partire dalla deliberazione numero 2114 del 30.12.2015, stabilendo che il direttore della Direzione Servizi sociali, o suo delegato, acquisisca le disponibilità in tal senso e proceda al riparto della somma di € 650.009,68, in funzione della popolazione risultante dall’ultimo dato ISTAT pubblicato ufficialmente e relativo al 31 dicembre, suddividendo, nello stesso modo, le risorse che si rendessero disponibili a fronte della rinuncia da parte dei Comuni capofila contattati;
    2. che le Amministrazioni Comunali che avranno aderito alla proposta di prosecuzione della rispettiva “Alleanza territoriale per la famiglia” procedano in aderenza alle disposizioni contenute nell’allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima;
    3. che la copertura finanziaria di € 650.009,68, importo massimo dell’obbligazione di spesa, sia a carico dello stanziamento seguente del bilancio di previsione 2018-2020, alla cui assunzione provvederà con propri atti il direttore Direzione Servizi sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati:
      1. sul capitolo 101591 “Realizzazione di un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (art. 8, l. 5.6.2003, n. 131)” per la somma di € 20.689,68;
      2. sul capitolo 103422 “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per le famiglie – Trasferimenti correnti (art. 20, l. 8.11.2000, n. 328 – art. 80, c. 17, l. 23.12.2000, n. 388)” per la somma di € 629.320,00;
  1. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al punto 2., ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  1. di rinviare a successivi provvedimenti del Direttore della Direzione Servizi Sociali, o suo delegato, l'adozione di qualsiasi ulteriore atto relativo all'attuazione del presente provvedimento, comprese la procedura per la raccolta della disponibilità delle Amministrazioni Comunali interessate alla prosecuzione delle attività, la scelta del termine entro il quale acquisire la disponibilità, la modulistica (per ogni aspetto inerente all’avvio, al monitoraggio e alla rendicontazione), l’ammissione al finanziamento, l’impegno di spesa, l’attività di controllo del rispetto degli obblighi da parte dei beneficiari e, in generale, la gestione del relativo procedimento;
  1. di dare atto che la spesa prevista col presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 7.1.2011, numero 1 e non riveste natura di debito commerciale;
  1. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33;
  1. di dare atto che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente, entro 60 e 120 giorni dalla notifica;
  1. di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1733_AllegatoA_382823.pdf

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