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Materia: Cartografia regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1751 del 19 novembre 2018
Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa tra la Regione del Veneto - Giunta Regionale e il Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per il Veneto per la valorizzazione della cartografia storica e la formazione degli operatori in materia. L.R. 5.9.1984, n. 50. D. lgs. 22.1.2004, n. 42.
La Regione del Veneto ha avviato nel 2007, nell’ambito delle funzioni di tutela dei beni librari allora esercitate, il censimento della cartografia storica a stampa del proprio territorio. Il progetto, denominato “Atlante Veneto”, si è concluso nel 2015. Ne è tuttavia rimasta esclusa la cartografia manoscritta, bene archivistico di competenza statale. Il Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per il Veneto ha ora manifestato l’intenzione di collaborare con la Regione per proseguire il lavoro, estendendolo alla cartografia manoscritta e assumendo come buona pratica l’esperienza maturata nell’ambito di “Atlante Veneto”. Il presente atto approva lo schema di Protocollo d’intesa tra le parti a riguardo.
L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.
La Regione ha avviato dal 2007 un’attenta riflessione sulla cartografia storica del Veneto, consapevole della sua importanza sia dal punto di vista storico e culturale che per una efficace gestione del territorio. In un primo tempo l’attività si è concentrata sull’aggiornamento degli operatori, poiché questa tipologia di materiali richiede competenze specifiche non comunemente possedute dai bibliotecari o da quanti operano negli enti che ne conservano. A questo fine la Regione si è avvalsa fin dall’inizio della collaborazione tecnico-scientifica della Fondazione Querini Stampalia di Venezia per la parte catalografica e della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso per quanto riguarda l’aspetto geografico e cartografico. Nel 2011 è iniziato il censimento sistematico dei materiali cartografici conservati nelle province venete conclusosi nel 2015, primo passo per la tutela di questi materiali spesso dimenticati o non opportunamente conservati, e quindi a forte rischio di dispersione. Era previsto che il progetto proseguisse con la catalogazione e digitalizzazione dei materiali e con eventuali altre iniziative atte a migliorarne l’accesso e a promuoverne la valorizzazione. Non si tratta infatti di beni utili solo agli studiosi, ma anche ai professionisti quali urbanisti e pianificatori territoriali, a coloro che gestiscono il territorio e ne progettano lo sviluppo e alla comunità locale tutta che vi può riconoscere la fisionomia storica della propria identità. Atlante Veneto si è già distinto come un’eccellenza a livello nazionale. La cartografia infatti nel nostro paese è spesso trascurata per le difficoltà peculiari di catalogazione, valutazione, conservazione, così che il progetto veneto – che ha fissato delle modalità di intervento mirate - è stato assunto come buona pratica dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) che lo ha proposto in altre Regioni come modello da seguire: Atlante Veneto è divenuto il nucleo del costituendo Atlante Italia.
Anche l’esperienza maturata nella descrizione catalografica della cartografia si è rivelata preziosa, poiché in Italia mancano ancora indicazioni catalografiche univoche in materia. L’Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e le informazioni bibliografiche (ICCU) ha perciò chiamato a far parte nel nuovo Gruppo di lavoro per la redazione della Guida alla catalogazione nel Servizio Bibliotecario Nazionale – Materiale cartografico due collaboratori del progetto veneto, motivo di soddisfazione per l’Amministrazione regionale oltre che per quanti hanno ideato, progettato e contribuito allo sviluppo di Atlante Veneto.
Poiché il censimento, come si evince dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 3), è l’identificazione dei beni culturali e come tale l’attività di tutela fondamentale, la Regione ha limitato la propria iniziativa alle stampe, singole o raccolte in volumi, d’interesse geografico e vedutistico, sulle quali ha esercitato funzioni di soprintendenza ai beni librari fino al 2015 (L. 6 agosto 2015, n. 125, conversione in legge del D.L. 19.6.2015, n. 78).
Sono rimaste perciò escluse le carte geografiche manoscritte, generalmente conservate negli archivi e sulle quali le competenze di tutela sono esercitate da sempre dallo Stato.
Il Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per il Veneto ha ora manifestato, con nota prot. n. 9215-P del 27/09/2018 (prot. regionale n. 392724 del 27/09/2018), il suo interesse ad estendere il censimento dei materiali anche alla cartografia manoscritta, sottolineando l’importanza di una conoscenza del complesso della cartografia storica anche nella specifica attività di redazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento.
Condividendo le finalità espresse dal Segretariato con la citata nota e reputando opportuno mettere a frutto l’esperienza già maturata in materia dai soggetti coinvolti nel progetto Atlante Veneto con il coordinamento della competente struttura tecnica regionale, si propone di sottoscrivere un accordo di collaborazione tra Regione e Segretariato secondo l’allegato schema di Protocollo d’intesa (Allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei Beni culturali e del Paesaggio” che agli artt. 5 e 6 indica la cooperazione tra Stato e Regioni come modalità da seguire per la tutela del patrimonio culturale;
VISTO che il Segretariato e la Regione collaborano alla redazione congiunta del piano paesaggistico secondo quanto descritto all’art. 143 del citato Codice, attraverso la ricognizione e lo studio dell’intero territorio, delle sue caratteristiche storiche, naturali ed estetiche e la conseguente definizione dei valori paesaggistici da tutelare e valorizzare;
VISTO il protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, n. 11909 del 23 settembre 2008, che all’art. 7 prevedeva di individuare e definire metodologie comuni di raccolta, scambio, accesso ed elaborazione dei dati relativi ai beni culturali a livello nazionale, regionale e locale;
VISTA la nota prot. n. 9215-P del 27/09/2018 del Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per il Veneto (prot. regionale n. 392724 del 27/09/2018);
VISTA l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.;
delibera
(seguono allegati)
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