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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 99 del 02 ottobre 2018


Materia: Veterinaria e zootecnia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1350 del 18 settembre 2018

Progetto sperimentale per la gestione proattiva del lupo in Veneto attraverso catture e telemetria satellitare (Art. 1, comma 2 L.R. 50/1993). Approvazione dello schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari ai fini della realizzazione del progetto.

Note per la trasparenza

Si approva lo schema di accordo di collaborazione scientifica tra la Regione del Veneto e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari per la realizzazione di un progetto finalizzato alla sperimentazione di nuovi metodi di gestione proattiva del Lupo in Veneto, attraverso catture e telemetria satellitare, autorizzando un impegno finanziario a carico del Bilancio regionale di complessivi € 150.000,00, di cui € 70.000,00 a valere sull’annualità 2018 e, condizionatamente all’approvazione del Bilancio di previsione 2019-2021, di € 80.000,00 a valere sull’annualità 2019.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

La Regione, ai sensi e per le finalità di cui all’articolo 1 comma 2 della legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50,  promuove e attua studi sull’ambiente e sulla fauna selvatica e adotta opportune iniziative atte allo sviluppo delle conoscenze ecologiche e biologiche del settore.

Tra i fenomeni naturali che stanno interessando e modificando l’ambiente alpino negli ultimi anni, il ritorno dei grandi carnivori è sicuramente tra quelli di maggiore impatto dal punto di vista sociale, anche per la grande esposizione mediatica e sulla carta stampata, ed economico, a causa dei danni da predazione, su un particolare comparto già affetto da problematiche croniche quale quello zootecnico in montagna.

Il Lupo in particolare, dopo il drastico crollo che ha portato, nella prima metà del ‘900, all’estinzione totale della specie dell’arco alpino e alla sopravvivenza solo di un nucleo residuo nel centro-sud della catena appenninica, a partire dagli anni ’70 si è progressivamente ri-espanso dapprima lungo la catena appenninica e nell’Italia peninsulare e successivamente nelle Alpi occidentali, e si trova attualmente in una fase di incremento numerico ed espansione territoriale nelle Alpi.

Anche in Veneto, a partire dal primo insediamento stabile di una coppia di lupi in Lessinia dal 2012, che ha dato origine, l’anno successivo, al primo branco delle Alpi centro - orientali, la specie è attualmente in forte espansione sia territoriale che numerica con una presenza, accertata dagli ultimi dati di monitoraggio dell’inverno 2017/2018, di 6 branchi riproduttivi, di cui 4 transfrontalieri con il Trentino (per maggiori dettagli, si rimanda al report “Lo stato del lupo in Veneto 2014-2018” online alla pagina www.lifewolfalps.eu/download).

Il ritorno del lupo nei territori montani in cui, nei precedenti periodi di totale assenza del rischio di predazione da parte di grandi carnivori selvatici, si sono consolidati sistemi di allevamento e di conduzione del bestiame domestico che non contemplano alcuna strategia di prevenzione e di difesa dagli attacchi, comporta un impatto significativo determinato dalle predazioni sul bestiame domestico al pascolo sia in termini di danno economico che di impatto sociale nei confronti delle tradizionali attività economiche di montagna.

Per far fronte  a questo impatto, la Regione del Veneto, fin dal 2007, assicura a valere sulle proprie risorse ordinarie destinate alla prevenzione e indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole (art. 28 L.R. 9 dicembre 1993 n. 50; art. 3 c. 1 L.R. 23 aprile 2013 n. 6) l’erogazione di contributi a titolo di ristoro integrale dei danni da predazione causati dai grandi carnivori selvatici alle produzioni zootecniche, ivi compreso il Lupo, nonché gli opportuni interventi di prevenzione di tali danni. A tale proposito, avuto riguardo all’annualità 2018, la Giunta regionale ha già stanziato, a valere sui pertinenti capitoli di bilancio facenti capo alle normative di cui sopra, con DGR n. 180 del 20.02.2018 complessivi € 100.000,00 ai fini della corresponsione di contributi per l’indennizzo dei danni da grandi carnivori e, con DGR n. 182 del 20.02.2018, ulteriori € 200.000,00 per la messa in atto di strumenti di prevenzione per il tramite dell’Agenzia veneta per i pagamenti in Agricoltura (AVEPA), incaricata della emanazione di un apposito bando.

Sempre avuto riguardo alla gestione del Lupo, con DGR n. 2963 del 10.12.2013 la Giunta regionale ha aderito al Progetto LIFE 12/NAT/IT/000807 Wolfalps “Wolf in the Alps: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and beyond” cofinanziato a valere sul Programma LIFE + Natura della Commissione europea, con il coinvolgimento del Parco naturale Alpi Marittime quale beneficiario coordinatore e la Regione del Veneto, tra gli altri, quale beneficiario associato, conclusosi il 31.05.2018, Progetto finalizzato alla messa in atto di misure coordinate a livello di Regioni alpine per la gestione della specie (prevenzione dei danni, monitoraggio, comunicazione) e al trasferimento delle più efficaci esperienze gestionali (le cosiddette “best practices”) dalle aree di maggiore esperienza nella gestione della specie (in particolare le aree alpine del Piemonte, dove il lupo è presente stabilmente ormai da oltre 20 anni) alle aree di nuova ricolonizzazione. Nell’ambito delle attività di Progetto, a partire dal 2016 sono state attuate nelle aree regionali di presenza del Lupo le prime misure di prevenzione dalle predazioni, incentrate essenzialmente sul principio della difesa passiva, attraverso l’impiego di recinzioni elettrificate mobili e  di cani da guardianìa.

 I tradizionali sistemi di prevenzione tuttavia, se da un lato rappresentano ad oggi i presidi più frequentemente utilizzati e più efficaci in termini di costi/benefici nelle aree di presenza stabile del predatore in particolare per l’allevamento ovi-caprino, d’altro canto risultano spesso di difficile immediata attuazione nelle aree di nuova ricolonizzazione, laddove il pascolo viene gestito in assenza della custodia permanente degli animali e, in particolare per la protezione dei bovini al pascolo. E’ infatti proprio il comparto bovino che sta pagando il maggior  costo in questi ultimi anni in termini di perdite causate dalle predazioni di lupo.

E’ quindi importante affiancare all’incentivazione dei sistemi di prevenzione tradizionali anche la sperimentazione di nuovi sistemi e tecnologie, al fine di poter mettere a disposizione degli operatori ogni possibile soluzione efficace a ridurre al minimo l’impatto di questa nuova presenza faunistica sulle loro attività economiche. Tra i sistemi innovativi, di particolare interesse risultano quelli che, pur garantendo il rispetto dello status di specie particolarmente protetta che a tutt’oggi è riconosciuto per il lupo e che non ne consente il controllo numerico ai fini della riduzione dei danni come per altre specie selvatiche, prevedono forme di gestione a tutela dal rischio di predazione del bestiame allevato: tali sistemi, non ancora sperimentati in Europa sebbene piuttosto diffusi ad esempio in Nord America, si basano sul principio della gestione proattiva della specie, nella quale la conoscenza dettagliata delle abitudini e degli spostamenti degli animali diventa l’elemento chiave per impostare la risposta in termini di protezione del bestiame.

In considerazione di quanto sopra esposto, il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari (di seguito “DIPVET”), che in particolare per il tramite del gruppo di lavoro facente capo al Prof. Marco Apollonio ha già maturato notevole esperienza pregressa nel monitoraggio della presenza del lupo e nella cattura di lupi ed ibridi lupo-cane nel corso di progetti svoltisi nella regione Toscana, in provincia di Torino ed in Valle d’Aosta, ha elaborato e sottoposto all’attenzione del competente Assessorato regionale un progetto, dal titolo “Gestione proattiva del lupo in Veneto attraverso catture e telemetria satellitare“, di sperimentazione di nuovi sistemi di gestione proattiva del lupo in Veneto finalizzati alla prevenzione delle predazioni sul bestiame domestico al pascolo attraverso la cattura e la telemetria satellitare.

Il suddetto progetto prevede, previa radiocollarizzazione di alcuni esemplari di lupo, la sperimentazione e implementazione di sistemi innovativi di allerta, quali virtual fences (recinti virtuali) e rag boxes (dissuasori ad impulsi), in caso di avvicinamento del/dei lupo/i in determinate aree sensibili, secondo un programma di attività da svolgersi nell’area della Lessinia veronese nel periodo indicativo compreso tra l’autunno 2018 e la fine del 2019.

Su richiesta formulata dallo stesso DIPVET ai fini della realizzazione del progetto di cui trattasi, con nota prot. n. 14897 del 05.07.2018  il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, visto il parere positivo dell’ISPRA, ha formalmente autorizzato, ai sensi dell’art. 11 c. 1 lett. d) del DPR 357/1997, la cattura di un numero massimo di 10 lupi, condizionatamente al rispetto delle specifiche tecniche dettagliate nel medesimo parere tecnico ISPRA.

Il Progetto risponde a finalità di ricerca scientifica applicata alla gestione faunistica, nell’interesse sia della tutela rigorosa della specie selvatica che di quella dell’ambiente montano comprensivo, nella sua interezza, delle attività antropiche tradizionali tra cui il pascolo del bestiame domestico, finalità che rappresentano obiettivi di interesse pubblico e che rientrano tra quelle istituzionali affidate alla Regione come anche agli Istituti universitari.

 La Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme sul procedimento amministrativo”, prevede all’art. 15 c. 1 che “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”.

Inoltre, l’art. 5, commi 6, 7 e 8 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, prevede che l’accordo concluso esclusivamente tra due o più Amministrazioni non rientra nell'ambito di applicazione del “Codice degli appalti”, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

  • l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune;
  • l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico;
  • le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione.

Sulla base delle suddette premesse, gli uffici tecnici regionali e del DIPVET sono pervenuti alla definizione di uno schema di accordo di collaborazione scientifica tra lo stesso DIPVET e la Regione del Veneto, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, finalizzato alla realizzazione del Progetto di cui sopra, i cui presupposti, contenuti e programmazione sono sintetizzati nel documento, che costituisce allegato allo schema di accordo, facente parte integrante del presente provvedimento quale Allegato B.

Sulla base di detto schema di accordo di collaborazione scientifica, la Regione del Veneto e il DIPVET, considerato che hanno un reciproco interesse alla realizzazione del progetto in questione, si impegnano a realizzare le attività descritte nell’accordo medesimo, nel rispetto dei criteri e dei presupposti fissati dalla normativa vigente sopra richiamata, secondo una ripartizione degli adempimenti e degli impegni finanziari. Avuto riguardo a questo ultimo aspetto, preso atto che la spesa complessiva per la realizzazione del progetto, che sarà sostenuta dal DIPVET, viene quantificata previsionalmente in € 180.000,00, l’accordo prevede che la Regione del Veneto riconosca al DIPVET, a parziale copertura della suddetta spesa, un trasferimento così determinato:

  • € 70.000,00 a valere sull’annualità 2018, da trasferirsi, secondo quanto previso all’Articolo 6 dell’Accordo stesso, ad avvenuta sottoscrizione dello stesso previa comunicazione da parte del DIPVET dell’inizio delle attività e del programma operativo indicativo;
  • condizionatamente alle disponibilità recate dal Bilancio regionale 2019, € 80.000,00 a valere sull’annualità 2019, secondo le scansioni temporali riportate nel già richiamato Articolo 6 dell’Accordo.

Lo schema di Accordo di collaborazione scientifica e la sintesi del Progetto, nei termini sopra esposti, sono stati trasmessi dalla competente Direzione regionale Agroambiente, Caccia e Pesca con nota prot. 346158 del 23.08.2018 al Direttore del DIPVET, il quale, con nota prot. n. 2551 del 04.09.2018 (acquisita agli atti con prot. 360563 del 05.09.2018) ha riscontrato dichiarando la condivisione preventiva dei contenuti dell’accordo.

Tutto ciò premesso, valutata la legittimità dell’accordo proposto ai sensi dell’art. 15 comma 1 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, concernente gli accordi tra Amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, e dell’articolo 5, commi 6, 7 e 8 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti), nonché valutata la congruenza degli oneri a carico della Regione del Veneto rispetto alle finalità perseguite dal Progetto, preso atto delle disponibilità recate per l’annualità 2018 dal capitolo di spesa n. 75058 ad oggetto “Trasferimenti per iniziative in materia di protezione della fauna selvatica e del prelievo venatorio” del Bilancio di previsione 2018 -2020, con il presente provvedimento si approva lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto ed il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, ai fini della realizzazione del “Progetto per la gestione proattiva del lupo in veneto attraverso catture e telemetria satellitare”, nei termini riportati nell’Allegato B, facente parte integrante del presente provvedimento.

Compete al Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ogni successivo adempimento in merito, e in particolare:

  • la sottoscrizione digitale dell’accordo per conto della Regione del Veneto, a pena nullità ai sensi dell’articolo 24 del D.lgs 82/2005, ad avvenuta approvazione del presente provvedimento;
  • l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni, secondo le previsioni dettagliate agli articoli 5 e 6 dell’accordo di cui al precedente punto, dando atto che dalla sottoscrizione dello stesso accordo deriva a carico della Regione del Veneto un impegno finanziario così determinato:
    • € 70.000,00 a valere sulle risorse recate dal capitolo 75058 del Bilancio corrente, che presenta sufficiente disponibilità;
    • condizionatamente all’approvazione della legge di Bilancio 2019-2021, € 80.000,00 a valere sull’annualità 2019 della Missione 16;
  • l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

RICHIAMATA la Legge 157/1992;

RICHIAMATO l’art. 1 comma 2 della L. R. 50/1993;

RICHIAMATE le DDGR n. 2522 del 29.11.2011, n. 2964 del 28.12.2012, n. 2413 del 16.12.2013 e n. 2800 del 29.12.2014;

VISTO l’art. 15 c. 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTO l’art. 5, c. 6, 7 e 8 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice degli Appalti);

VISTO l’art. 2, c. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con DGR n. 1138 del 31.07.2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

RIASSUNTE le valutazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento;

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento, lo schema di accordo di collaborazione scientifica tra la Regione del Veneto e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, nei termini di cui all’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento ai fini della realizzazione del Progetto per la gestione proattiva del lupo in Veneto attraverso catture e telemetria satellitare, nei termini riportati nell’Allegato B, facente parte integrante del presente provvedimento;
  2. di affidare al Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ogni successivo adempimento ai fini dell’attuazione dell’accordo di cui al punto 1, e in particolare:

    1. la sottoscrizione digitale dell’accordo per conto della Regione del Veneto, ad avvenuta approvazione del presente provvedimento;
    2. l’assunzione degli impegni contabili e le pertinenti liquidazioni, secondo le previsioni dettagliate agli articoli 5 e 6 dell’accordo di cui all’Allegato A;
    3. l’attuazione delle parti di competenza della Regione del Veneto dell’Accordo, secondo le tempistiche e le modalità specificate nello stesso, tutti i necessari correlati procedimenti amministrativi e l’adozione dei necessari decreti dirigenziali;
  3. di dare atto che dalla sottoscrizione dello stesso accordo deriva a carico del Bilancio della Regione del Veneto un impegno finanziario pluriennale così determinato:

    1. € 70.000,00 a valere sulle risorse del Bilancio corrente, che presenta sufficiente disponibilità;
    2. condizionatamente all’approvazione della legge di Bilancio 2019-2021, € 80.000,00 a valere sull’annualità 2019 della Missione 16;
  1. di dare atto che le spese di cui si prevedono gli impegni con il presente provvedimento non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  2. di incaricare la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente atto;
  3. di dare atto che il presente atto è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, comma 1 lett. d) del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  4. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1350_AllegatoA_378361.pdf
1350_AllegatoB_378361.pdf

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