Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 99 del 02 ottobre 2018


Materia: Venezia, salvaguardia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1327 del 10 settembre 2018

Area di crisi industriale complessa del comune di Venezia, riconosciuta con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 8 marzo 2017. Approvazione schema di Accordo di programma "Progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l'area di crisi industriale complessa di Venezia" tra la Regione del Veneto, il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Comune di Venezia, la Città metropolitana di Venezia, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. (Invitalia).

Note per la trasparenza

Si provvede all’approvazione dello schema di Accordo di programma tra la Regione del Veneto, il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Comune di Venezia, la Città metropolitana di Venezia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia) relativo all’Area di crisi industriale complessa del Comune di Venezia, riconosciuta con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 8 marzo 2017.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

L'art. 27 del Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 (Decreto Crescita 2012) convertito con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, ha riformato la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, introducendo forme di intervento a sostegno delle cosiddette "aree di crisi industriale complessa", la cui disciplina attuativa è stata adottata con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE) 31 gennaio 2013. Le aree di crisi industriale complessa sono quei territori in cui la recessione economica e la perdita occupazionale assumono, per la loro gravità, rilevanza a livello nazionale, in quanto colpiti dalla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione, con effetti sull’indotto, o da una grave crisi di uno specifico settore industriale molto radicato e diffuso sul territorio. Si tratta di una crisi che produce un impatto significativo sulla politica industriale nazionale, come accade nei casi di settori industriali con eccesso di capacità produttiva o con squilibrio strutturale dei costi di produzione oppure nei settori industriali che necessitano di un processo di riqualificazione produttiva al fine di perseguire un riequilibrio tra attività industriale e tutela della salute e dell’ambiente. In caso di situazioni di crisi industriali complesse è possibile attivare progetti di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI), che promuovano gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l'efficientamento energetico dei siti e la realizzazione delle infrastrutture funzionali agli interventi. Il riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa spetta al Ministero dello Sviluppo Economico.

Nella nostra regione, l'area del Comune di Venezia è stata riconosciuta area di crisi industriale complessa con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE) del 8 marzo 2017, su richiesta della Regione, deliberata con la DGR n. 2303 del 30 dicembre 2016. I fattori di complessità significativi per la politica industriale nazionale si riferiscono in particolare ai comparti “storici” della chimica e del metalmeccanico. Inoltre è rilevabile la condizione di difficoltà anche del settore vetrario, che ha le caratteristiche di un vero e proprio distretto produttivo concentrato perlopiù nell’isola di Murano. In considerazione del declino e, in molti casi, della dismissione dei siti di questi comparti produttivi, vi è la necessità di pianificare un intervento sistemico in grado di favorire processi di riqualificazione e riconversione produttiva che consentano anche il perseguimento di un nuovo equilibrio tra le attività industriali e la tutela della salute e dell’ambiente.

Con decreto ministeriale 7 aprile 2017 è stato costituito, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto ministeriale 31 gennaio 2013, il Gruppo di Coordinamento e Controllo (GCC) per l’area di crisi industriale complessa del Comune di Venezia con il compito di approvare l’ipotesi di PRRI elaborata dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. (Invitalia). Il GCC è composto da rappresentati della Regione del Veneto, del Ministero dello Sviluppo economico (MiSE), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Comune di Venezia, della Città metropolitana di Venezia e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

In data 11 luglio 2018 il Gruppo di Coordinamento e Controllo ha approvato la proposta di PRRI dell’area di crisi industriale complessa del territorio del Comune di Venezia.

Il presente schema di Accordo di Programma ha per oggetto l’attuazione del PRRI. In particolare viene prevista l’assegnazione di risorse finanziarie per i seguenti ambiti di intervento:

  • promozione di iniziative imprenditoriali in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile, incentivando gli investimenti volti a migliorare l’efficienza dei processi e l’innovazione dei prodotti;
  • promozione e attuazione di servizi e misure di politica attiva mirati alla riqualificazione, all’aggiornamento delle competenze e al reimpiego di lavoratori, con particolare riferimento ad uno specifico bacino prioritario individuato.

Gli interventi a carico del MiSE riguardano il sostegno a iniziative imprenditoriali in grado di contribuire al recupero e consolidamento di attività industriali esistenti e creare nuove opportunità di sviluppo per le specializzazioni produttive, attraverso gli strumenti agevolativi di propria competenza. L’impegno finanziario è pari a 20 milioni di euro, per l’agevolazione di investimenti produttivi di dimensioni non inferiori a 1,5 milioni di euro.

Il MiSE assicura anche le attività di coordinamento tecnico e amministrativo per l’attuazione dell’Accordo, attraverso il Gruppo di Coordinamento e Controllo, che si avvale del supporto tecnico di Invitalia.

La Regione del Veneto fornisce il suo contributo all’attuazione del PRRI tramite gli strumenti di propria competenza e secondo i driver di sviluppo individuati nell’innovazione, nel riposizionamento competitivo, nella diversificazione e nella sostenibilità energetica e ambientale, nella riqualificazione ed aggiornamento del personale.

Nello specifico gli interventi di competenza della Regione del Veneto riguardano due linee d’azione:

  • la realizzazione di interventi a sostegno dell’occupazione, della riqualificazione e dell’adeguamento delle competenze professionali, tramite gli strumenti di propria competenza;
  • l’applicazione ove possibile, in parte già attuata, di premialità per le piccole e medie imprese dei settori manifatturiero e dei servizi alle imprese localizzate nell’area di crisi industriale complessa di Venezia in bandi a valere su fondi POR FESR 2014-2020 - Assi prioritari 1, 3 e 4.

Ai fini dell’attuazione degli interventi previsti all’art. 5 comma 1, la Regione del Veneto provvede all’esercizio delle proprie competenze con le modalità e i tempi convenuti con il presente schema di Accordo di Programma, assumendo un impegno finanziario di 6.698.945,31 euro a valere sulle seguenti risorse: Legge n. 236/93 e DD n. 78/Cont/V/2011 per 3.900.000,00 euro, Legge n. 53/2000 e DI n. 106/Segr DG/2013 per 1.391.568,07 euro, Legge n. 53/2000 e DI n. 107/Segr DG/2013 per 1.407.377,24 euro.

Il Direttore della Direzione Lavoro provvederà agli adempimenti di spesa connessi all’esecuzione del presente provvedimento, compresi, entro il corrente esercizio, l’accertamento delle entrate sui capitoli n. 001708  “Assegnazione statale per il finanziamento di progetti di formazione di lavoratori occupati (art. 6, c. 4, L. 08/03/2000, n. 53)” e n. 001508 “Assegnazione statale per il finanziamento di progetti di formazione continua (art. 9, c. 3, 3 bis, D.L. 20/05/1993, n.148 – L. 19/07/1993, n.236 - D.L. 01/10/1996, n. 510)” e i relativi impegni di spesa, disponendone la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui seguenti capitoli:

  • capitolo n. 100236 “Trasferimenti per interventi di promozione di piani formativi aziendali, settoriali, territoriali e sviluppo della prassi di formazione continua (art. 9, l. 19/07/1993, n. 236 - D.M. Lavoro e politiche sociali 21/12/2001)” del bilancio di previsione 2018-2020;
  • capitolo n. 72073 “Finanziamento di progetti di formazione di lavoratori occupati (art. 6 c. 4 L. 08/03/2000, n. 53)” del bilancio di previsione 2018-2020.

Infine, si fa presente che il presente provvedimento è stato predisposto dall’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria d’intesa con l’Area Sviluppo Economico.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 (Decreto Crescita 2012) convertito con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134;

VISTO il Decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 gennaio 2013;

VISTO il decreto ministeriale 9 giugno 2015;

VISTA la circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 6 agosto 2015, n. 59282;

VISTA la DGR n. 2303 del 30 dicembre 2016;

VISTE le DGR n. 2006 del 6 dicembre 2017 e n. 27 dell’11 gennaio 2018;

VISTA la DGR n. n. 104 del 31 gennaio 2017;

VISTO il Decreto del Ministro dello sviluppo economico 8 marzo 2017;

VISTO il Decreto del Ministro dello sviluppo economico 7 aprile 2017;

VISTA la Legge 19 giugno 1993, n. 236 “Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione” e s.m.i.;

VISTA la Legge 8 marzo 2000, n. 53 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” e s.m.i.;

VISTO l’art. 32, comma 5 del D.Lgs. n. 150/2015 e s.m.i.;

VISTO il  DD 78/Cont/V/2011;

VISTO il DI 106/Segr DG/2013;

VISTO il DI 107/Segr DG/2013;

Vista la Legge regionale 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

Visto il D.lgs. n. 118/2011 modificato e integrato dal D.lgs. 126/2014;

Vista la Legge regionale n. 47 del 29.12.2017 che approva il bilancio di previsione 2018-2020;

VISTA la deliberazione n. 10 del 5.01.2018 che approva il Documento tecnico di accompagnamento del Bilancio di previsione 2018-2020;

VISTO il decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 dell’11.01.2018 di approvazione del Bilancio finanziario gestionale 2018–2020;

VISTA la deliberazione n. 81 del 26.01.2018 che approva le direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2018-2020;

VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o), della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i..

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente atto siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Accordo di Programma “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l’area di crisi industriale complessa di Venezia” contenuto nell’ “Allegato A” al presente provvedimento, che per la Regione del Veneto sarà sottoscritto dal Presidente o suo delegato;
  3. di determinare in Euro 6.698.945,31 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Lavoro, previo accertamento delle entrate sui capitoli n. 001508 “Assegnazione statale per il finanziamento di progetti di formazione continua (art. 9, c. 3, 3 bis, D.L. 20/05/1993, n. 148 – L. 19/07/1993, n.236 - D.L. 01/10/1996, n. 510)” per euro 3.900.000,00 e n. 001708 “Assegnazione statale per il finanziamento di progetti di formazione di lavoratori occupati (art. 6, c. 4, L. 08/03/2000, n. 53)” per euro 2.798.945,31, disponendone la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli n. 100236 “Trasferimenti per interventi di promozione di piani formativi aziendali, settoriali, territoriali e sviluppo della prassi di formazione continua (art. 9, l. 19/07/1993, n. 236 - D.M. Lavoro e politiche sociali 21/12/2001)” del bilancio di previsione 2018-2020 per l’importo di euro 3.900.000,00, e n. 72073 “Finanziamento di progetti di formazione di lavoratori occupati (art. 6 c. 4 L. 08/03/2000, n. 53)”  del bilancio di previsione 2018-2020 per l’importo di euro 2.798.945,31;
  4. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  5. di autorizzare il Direttore della Direzione Lavoro ad apportare allo schema di Accordo allegato al presente provvedimento eventuali modifiche, non sostanziali, che si rendessero necessarie sotto il profilo operativo;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Lavoro dell’esecuzione della presente deliberazione;
  7. di dare atto che il presente provvedimento sarà pubblicato ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1327_AllegatoA_378270.pdf

Torna indietro