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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 926 del 26 giugno 2018
Eventi alluvionali che hanno colpito il Veneto dal 31 gennaio al 18 febbraio 2014. OCDPC 170/2014 e 262/2015. Definitivo subentro della Regione Veneto nella attuazione delle attività connesse al completamento degli interventi finalizzati al ripristino del territorio gravemente danneggiato dagli eventi. Disposizioni attuative. Quadro delle azioni e indicazioni di Piano per il trasferimento delle risorse, disponibili nella Contabilità Speciale 5823, nel bilancio regionale.
Il presente provvedimento, a seguito della conclusione della gestione in Contabilità Speciale delle risorse destinate al ripristino dei danni e alla messa in sicurezza del territorio danneggiato dall’alluvione e dalle forti nevicate dell’inverno 2014, ha lo scopo di definire le attività per il definitivo subentro della Regione nella gestione del superamento dell’emergenza in argomento. In particolare viene individuato il Soggetto referente per il coordinamento delle attività, vengono impartite le prime disposizioni operative e vengono definiti i criteri per l’individuazione delle opere per il completamento del Piano degli interventi del Commissario delegato, da finanziarsi con le economie maturate sulla contabilità speciale al termine della gestione transitoria e da sottoporre al Dipartimento della Protezione Civile per la successiva approvazione.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
Com’è noto, il territorio della Regione del Veneto è stato colpito, nei giorni dal 31 gennaio al 18 febbraio 2014, da una grave alluvione e da forti nevicate che hanno determinato gravi danni sul territorio.
In tale contesto emergenziale sono intervenuti il Decreto n. 15 in data 03/02/2014, successivamente integrato dal Decreto n. 23 dell’8 febbraio 2014, del Presidente della Regione del Veneto di dichiarazione dello stato di crisi ai sensi dell’articolo 106, comma 1, lett. a), della Legge regionale 13 aprile 2001, n. 11 e, successivamente, la Delibera del 16 maggio 2014 del Consiglio dei Ministri di dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi della Legge 24 febbraio 1992, n. 225.
La citata Delibera del Consiglio dei Ministri (DCM) del 16 maggio 2014 ha disposto lo stanziamento della somma di 27 (ventisette) milioni di Euro da porre a carico del Fondo della Protezione civile per la realizzazione degli interventi di carattere straordinario e urgente finalizzati al rapido ritorno alle normali condizioni di vita e al riavvio del tessuto imprenditoriale e produttivo della Regione, gravemente colpito dagli eventi calamitosi sopra descritti.
In data 13 giugno 2014 è stata emanata l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile (OCDPC) n. 170, recante “Primi interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici verificatisi tra il 30 gennaio ed il 18 febbraio 2014 nel territorio della Regione Veneto” con la quale è stato nominato il Commissario delegato nonché definite le attività necessarie per il superamento dell’emergenza con riferimento ai territori individuati di cui alla L. n. 50/2014 sopra citata.
Ai sensi dell’art. 1, comma 3 dell’O.C.D.P.C. n. 170/2014, il Commissario delegato ha quindi predisposto, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, un piano degli interventi. In particolare l’azione commissariale si è incentrata sulla copertura delle spese sostenute da parte delle Amministrazione dei territori interessati dagli eventi calamitosi nelle fasi di prima emergenza, sulla base di apposita ricognizione dei danni e successiva rendicontazione delle spese sostenute, ivi comprese anche quelle concernenti gli interventi di somma urgenza; sul finanziamento e sull’avvio dei primi interventi urgenti necessari per la messa in sicurezza dei territori mediante il ripristino in condizioni di sicurezza della viabilità, degli impianti e delle infrastrutture pubbliche e di pubblica utilità, nonché per la stabilizzazione dei versanti, per la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d’acqua e delle relative opere di difesa idraulica danneggiate dall’evento.
Ai sensi della Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2014 di proroga rispetto quanto fissato con la precedente DCM del 16 maggio 2014, l’attività Commissariale si è conclusa 11 maggio 2015.
In tema di risorse finanziarie si rende necessario rappresentare come l’art. 3, comma 3,della OCDPC 170/2014 consentisse il trasferimento di risorse regionali da identificarsi nel dettaglio con successiva Ordinanza. Conseguentemente con successiva O.C.D.P.C. n. 205/2014 è stato stabilito che per la realizzazione delle attività necessarie per il superamento del contesto emergenziale in argomento si provvede anche mediante l’utilizzo delle risorse rese disponibili dalla Regione Veneto ed ammontanti ad euro 1.870.000,00. Dette risorse sono state successivamente riversate dalla Regione nella C.S n. 5823 e identificate con quietanza n. 1 del 13/09/2016.
Inoltre con legge n. 93/2014, successivamente integrata con L. n. 11/2015 veniva stabilito che eventuali economie riscontrate su vecchie Ordinanze antecedenti il 2002, le cui risorse fossero presenti nel bilancio regionale, potessero essere utilizzate, previa approvazione del Dipartimento, per il completamento dei piani di intervento definiti dal Commissario delegato per l’evento in argomento. Con nota n. CG/1963 del 15/01/2016 il Dipartimento della Protezione Civile, in attuazione della Legge 93/2014, ha autorizzato la Regione Veneto a riversare nella contabilità speciale n. 5823 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione di Venezia, l’importo complessivo pari a € 6.962.447,55, costituito dalle economie derivanti dall’attuazione dei piani di interventi urgenti connessi con eventi calamitosi che hanno interessato il territorio regionale negli anni dal 2000 al 2002, di cui alle ordinanze n. 3090/00, n. 3237/02, n. 3258/02 e n. 3276/03 per la realizzazione del completamento del piano degli interventi di cui all’art. 1 della O.C.D.P.C. n. 170/2014. Successivamente con D.G.R. n. 642 dell’11/05/2016 la Giunta Regionale ha preso atto ed autorizzato quanto disposto dalla Legge n. 93/2014 e Legge n. 11/2015, approvando, l’elenco degli interventi di completamento del Piano di cui all’art. 1 della O.C.D.P.C. n. 170/2014. La somma di € 6.962.447,55 è stata trasferita dal bilancio regionale alla C.S n. 5823. e identificate con quietanza n. 1 del 02/01/2017.
Nel complesso, quindi, nella C.S. n. 5823 sono state trasferite risorse complessive per la somma complessiva di € 35.832.447,55, di cui: 27 milioni di euro assegnati ai sensi della DCM del 16 maggio 2014, 1.87 milioni di euro derivanti da assegnazioni regionali e ulteriori 6.9 milioni di euro circa derivanti dalle economie di precedenti ordinanze come meglio sopra dettagliato.
A conclusione della gestione commissariale, con OCDPC n. 262 del 18 giugno 2015, pubblicata in G.U. n. 146 del 26.06.2015, la Regione del Veneto è stata individuata quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi da eseguirsi per fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici sopra richiamati e il Dirigente dell’allora competente Sezione Sicurezza e Qualità (ora Struttura di Progetto “Gestione post Emergenze connesse ad eventi calamitosi ed altre attività commissariali”) è stato individuato titolare della relativa contabilità speciale. La durata della predetta gestione, stabilita originariamente in un anno dalla data di pubblicazione della citata ordinanza, è stata successivamente prorogata di complessivi 36 mesi fino al 31.05.2018, termine non più prorogabile ai sensi della vigente normativa.
In tale contesto, il Direttore della predetta Struttura Regionale, nell’ambito delle competenze assegnate ai sensi dell’art. 1, comma 2, dell’O.C.D.P.C n. 262/2015, ha provveduto all’attuazione degli interventi già avviati/programmati dal Commissario, in parte già appaltati e in corso di realizzazione, in parte mediante nuovi affidamenti da parte dei soggetti ordinariamente competenti.
In particolare ha provveduto al completamento degli interventi di cui alle Ordinanze Commissariali nn. 2, 3 e 4, del 2014 e nn. 2, 3, 4 e 6 del 2015 e successivi decreti commissariali, accertando la spesa effettivamente sostenuta, sulla base delle rendicontazioni degli interventi stessi, realizzati sia dagli Enti Locali che dagli Uffici regionali competenti in materia di difesa del suolo, nonché delle rimodulazioni di cui alle DGR n. 642 del 11/05/2016 e n. 964 del 29/06/2016 e successivi decreti del soggetto responsabile n. 68 del 30/06/2016 e n. 2/01/2017.
Ad oggi a valere sulle risorse complessivamente incassate nella C.S. n. 5823 pari a € 35.832.447,55 risultano effettuati pagamenti per € 18.199.165,57, residuando risorse per € 17.292.898,12, di cui € 15.307.433,47 necessari per far fronte agli impegni assunti mentre € 1.985.464,65 sono disponibili al reimpiego in quanto accertate quali economie di spesa.
Ora, stante l’intervenuta scadenza della predetta contabilità speciale, in analogia alle procedure definite con DGR n. 6/2017 relative al contesto critico di cui alla OPCM n. 3906/2010 e OCDPC n. 43/2013 (Alluvione 2010), è necessario fornire al Dipartimento di Protezione Civile specifiche indicazioni, al fine del rientro in regime ordinario delle attività di cui alla OCDPC n. 262/2015. Infatti sulla base della richiesta inoltrata con nota n. 178203 del 15/05/2018 il Dipartimento di Protezione Civile con nota n. CG/0031449 del 31/05/2018 ha confermato le modalità per il subentro in regime ordinario dettate per l’Alluvione 2010 anche per l’emergenza in argomento.
In particolare, nelle more della definizione, da parte della Struttura di Progetto “Gestione post Emergenze connesse ad eventi calamitosi ed altre attività commissariali”, di quanto richiesto dal Dipartimento con la citata nota (prospetto analitico riportante lo stato di attuazione delle iniziative, il totale delle somme ancore presenti in contabilità speciale, unitamente al “rendiconto” della citata C.S. n. 5823), risulta prioritario individuare il soggetto referente a cui demandare il coordinamento delle attività volte al completamento dei predetti interventi in regime ordinario, definire le attività di carattere contabile, definire il Piano, da sottoporre all’approvazione del Dipartimento di Protezione Civile di Roma, per il reimpiego delle economie individuate alla data di cessazione della C.S. n. 5823 per la realizzazione di ulteriori iniziative comunque connesse alla medesima situazione di criticità in argomento.
Per quanto attiene alla redazione del Piano, le disponibilità sulla C.S. n. 5823 individuate dal Responsabile della Struttura di Progetto “Gestione post Emergenze connesse ad eventi calamitosi ed altre attività commissariali” ammontano a € 1.985.464,65 come meglio dettagliato nell’Allegato A “Disponibilità accertate nella Contabilità Speciale n. 5823 – Eventi 2014” predisposto dal medesimo Responsabile.
Si ritiene che le sopracitate disponibilità possano trovare utile impiego come specificato nell’allegato B e di seguito meglio dettagliato.
Per quanto concerne gli Enti locali, ricompresi nell’elenco dei territori alluvionati, si evidenzia che ad oggi, alcuni interventi, già segnalati nell’ambito della gestione commissariale, non risultano ancora finanziati, altre segnalazioni, invece, connesse al contesto critico in argomento non sono state finanziate per motivi non riconducibili all’Ente interessato.
Conseguentemente si ritiene prioritariamente di utilizzare le risorse disponibili di cui all’allegato A per il completamento degli interventi degli Enti locali. In particolare si propone di:
Per quanto riguarda gli interventi connessi ai dissesti sul demanio idrico di competenza delle strutture regionali UO del genio civile, nell’ambito delle segnalazioni pervenute durante la gestione commissariale e la fase transitoria di cui alle OCDPC 170/2014 e 262/2015 si propone quanto segue.
Da ultimo si ritiene di autorizzare il soggetto incaricato della predisposizione del Piano di cui alla nota del Dipartimento n. CG/0031449 del 31/05/2018 di utilizzare eventuali ulteriori economie che si rendessero residualmente disponibili per ulteriori interventi di cui alle segnalazioni inoltrate dagli Enti Locali.
Va sottolineato che gli interventi degli Enti Locali da individuarsi risultino ricompresi negli elenchi predisposti dal Commissario Delegato, e che gli interventi per i quali si proporrà il finanziamento avrano importi ricompresi tra 50.000,00 e 250.000,00 euro.
Ai fini del completo subentro è altresì necessario attuare le azioni contabili e di bilancio necessarie per garantire la spesa secondo le disposizioni di cui alle Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2018-2020 (DGR nr. 81/2018 Allegato A - paragrafo 2.1.1 “Pareggio di bilancio e contabilità speciali in materia di protezione civile“) e con riferimento agli spazi finanziari riservati art. 9 ter D.L. 91/2017 e Legge 205/2017, individuando le Strutture regionali istituzionalmente competenti alla realizzazione degli interventi in corso e delle nuove assegnazioni.
In conclusione, con il presente atto si propone:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Decreto 15 in data 03/02/2014, successivamente integrato dal Decreto n. 23 dell’8 febbraio 2014, del Presidente della Regione del Veneto;
VISTA Delibera del 16 maggio 2014 del Consiglio dei Ministri;
VISTA l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 170 del 13 giugno 2014;
VISTA l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 262 del 18 giugno 2015;
VISTO il Decreto Legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018;
VISTO l’art. 2 , comma 2, della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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