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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 65 del 03 luglio 2018


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 894 del 19 giugno 2018

Rilascio di permesso di ricerca di acqua termale da denominarsi "TERME DI MONSELICE" ubicato in località Ca' Oddo del comune di Monselice (PD) a favore della ditta Giemme Stile S.p.A. - L.R. 40/1989 - DGR n. 17/CR del 06/03/2018.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si rilascia il permesso di ricerca denominato “TERME DI MONSELICE”in località Ca’ Oddo –in Comune di Monselice (PD) alla Ditta richiedente “Giemme Stile S.p.A.”.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La ditta Giemme Stile S.p.A con sede in via del Torrione, 16 a Romano d’Ezzelino (VI) – P. IVA 02033690245 e domicilio speciale in via Garibaldi, 28/1 a Monselice (PD) – con domanda in data 13/03/2015 pervenuta in Regione al prot. n. 175125 in data 27/04/2015 e con le successive integrazioni del 27/06/2017 e del 31/08/2017, ha chiesto, ai sensi della L.R. 40 del 10/10/1989 il rilascio di un permesso di ricerca di acqua termale da denominarsi “TERME DI MONSELICE”, ubicato in località Ca’ Oddo del Comune di Monselice (PD).

Il permesso di ricerca ricade nel Foglio 30, mappali 392-426-427, e nel Foglio 36 mappali 3-4-13-107-108-762-763 del Comune di Monselice. Dette particelle catastali sono di proprietà della ditta richiedente e appartiene alla medesima ditta anche il fabbricato che insiste al loro interno, una villa veneta adibita a civile abitazione.

Nell’ambito del permesso di ricerca la ditta chiede di perforare un pozzo con profondità massima di 600 metri circa, con particolare verifica degli acquiferi che verosimilmente si dovrebbero incontrare tra i 250 e i 350 metri, al fine di intercettare la falda con le attese caratteristiche termali e poter effettuare le analisi stagionali.

Dal certificato di destinazione urbanistica emerge che il mappale 762 Fg. 36 del Comune di Monselice, nel quale è prevista la perforazione, ai fini della destinazione urbanistica, ricade nella Zona Territoriale Omogenea “A/29 - centro storico”, individuato con apposita variante; inoltre risulta ambito sottoposto a vincolo monumentale in quanto all’interno del complesso edilizio storico denominato “Villa Ca’ Oddo”.

Ottenuto il riconoscimento ministeriale dell’acqua termale, la ditta richiedente intende utilizzare la risorsa all’interno di uno stabilimento-albergo, prevedendo il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico esistente facente parte del complesso monumentale denominato “Villa Ca’ Oddo”.

La spesa prevista, nel programma generale di coltivazione presentato dalla ditta, per la realizzazione ed esecuzione dell’intero centro termale è stata valutata nel suo complesso pari a circa 4.500.000,00 Euro (quattromilionicinquecentomila Euro).

L’istanza è stata sottoposta, ai sensi dell’articolo 20 del D.lgs. 152/2006 e in applicazione della normativa regionale di cui alla L.R. 10/1999 e DGR 575 del 03/05/2013, a procedura di verifica di assoggettabilità di V.I.A. da parte della Provincia.

La Provincia di Padova con propria determinazione n.150/VIA/2015 del 01/09/2015 ha escluso dalla procedura V.I.A. il progetto per la ricerca di acqua termale “TERME DI MONSELICE” in Comune di Monselice, pur esprimendo alcune prescrizioni.

La domanda di rilascio è stata depositata presso il Comune di Monselice in data 24/04/2015e ne è dato avviso all’Albo Pretorio del Comune di Monselice mediante pubblicazione dal 30/04/2015 al 15/05/2015, a norma dell'art. 26 della L.R. 40/1989; successivamente alla pubblicazione non sono state presentate opposizioni e/o osservazioni.

Con riferimento alla presenza di siti della rete Natura 2000 nell’ambito interessato dal permesso di ricerca, ed ai fini della Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.), nonchè ai sensi della vigente normativa, non è dovuta la redazione del documento di Valutazione di Incidenza, poiché l’area dell’intervento non ricade in aree SIC e ZPS e non risultano presenti nelle zone limitrofe, aree soggette a SIC o ZPS.

Visto l’articolo 2 del D.P.R. n. 31 del 13/02/2017, considerato che gli unici interventi previsti dal programma dei lavori del progetto nell’area di ricerca sono riconducibili alla terebrazione di un singolo pozzo e quindi non producono alcuna trasformazione e/o alterazione dei luoghi, non risulta necessaria l’attivazione della procedura di cui al D.lgs. 42/2004 ai fini del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, ancorché l’area ricompresa nel permesso di ricerca sia sottoposta a vincolo di carattere monumentale di cui al citato decreto legislativo.

La C.T.R.A.E. ha valutato l’intervento nei contenuti sostanziali nonchè ambientali, tecnici- economici e giuridico - amministrativi nonché nei presupposti, negli obiettivi e nel contesto di fatto e di diritto in essere, ha verificato che l’ambito del permesso di ricerca ricade in zona ove lo strumento urbanistico vigente, nonché il P.T.R.C., non ne vietano l’intervento, ha quindi valutato la documentazione presentata a corredo del progetto e, nella seduta del 06/11/2017, ha espresso parere favorevole con prescrizioni e considerazioni alla domanda.

A norma dell’articolo 55 della L.R. 40/1989, con D.G.R. 17/CR del 06/03/2018 è stato richiesto il parere della Seconda Commissione consiliare la quale, esaminato l’argomento nella seduta in data 22/03/2018, ha espresso parere favorevole al rilascio del permesso di ricerca, come proposto dalla C.T.R.A.E..

Il Disciplinare di Permesso di Ricerca, redatto ai sensi della LR 40/1989 e del PURT (P.C.R. 1111 del 23/04/1980 e s.m.i.) è parte integrante del presente atto e riporta anche le prescrizioni, per la realizzazione dell’intervento, espresse nel parere reso dalla C.T.R.A.E. nella seduta del 06/11/2017.

La delimitazione del permesso di ricerca è individuata graficamente nei piani topografici in scala 1:1.500 e 1:2.000. Il perimetro così indicato si estende su una superficie di 4.63.20 Ha (4 ettari, 63 are, 20 centiare), come riportato nella cartografia a corredo del disciplinare (Allegato A).

Tanto premesso, in considerazione dei pareri espressi dalla C.T.R.A.E e dalla Seconda Commissione consiliare, non emergono impedimenti ad autorizzare alla ditta Giemme Stile S.p.A. l’attività di ricerca di acqua termale, recependo le prescrizioni espresse dalla C.T.R.A.E. nella seduta del 06/11/2017, comprese quelle imposte dalla Provincia di Padova.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la domanda in data 13/03/2015, pervenuta in Regione al prot. n. 175125 in data 27/04/2015 e le successive integrazioni del 27/06/2017 e del 31/08/2017, con la quale la ditta Giemme Stile S.p.A. ha chiesto il rilascio del permesso di ricerca di acqua termale da denominarsi “TERME DI MONSELICE” ubicato in località Ca’ Oddo del comune di Monselice (PD), su un’area pari a 4.63.20 Ha (4 ettari, 63 are, 20 centiare);

VISTO il R.D. n.1443/1927;

VISTA la L.R. n. 40 del 10 ottobre 1989 ed in particolare l’art.55;

VISTA la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 ed il D.lgs.117/08;

VISTE le LL.RR. 10/1999 e 4/2016;

VISTO il D.lgs. n. 42 del 22/01/2004 e s.m.i.;

VISTO il D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

VISTA la D.G.R. n. 600 del 18/05/2007;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della L.R. n.54 del 31/12/2012;

VISTO il D.P.R. n. 31 del 13/02/2017;

VISTO e fatto proprio il parere favorevole della C.T.R.A.E. con le relative motivazioni e prescrizioni riportate nel Disciplinare di Permesso di Ricerca (Allegato A);

VISTO il parere favorevole espresso dalla Seconda Commissione consiliare nella seduta del 22/03/2018;

VISTI gli atti d’ufficio;

delibera

  1. di rilasciare, per le ragioni di cui in premessa, ai sensi della L.R. n. 40 del 10/10/1989 , alla ditta Giemme Stile S.p.A. con sede in via del Torrione, 16 a Romano d’Ezzelino (VI) – P. IVA 02033690245, il permesso di ricerca di acqua termale denominato “TERME DI MONSELICE” e sito in località Ca’ Oddo del Comune di Monselice (PD), subordinatamente al rispetto delle disposizioni e prescrizioni riportate nel Disciplinare di Permesso di Ricerca allegato alla presente deliberazione (Allegato A) della quale costituisce parte integrante;
  2. di stabilire che l’area entro la quale il titolare del permesso potrà eseguire i lavori di ricerca ha estensione di 4.63.20 Ha (4 ettari, 63 are, 20 centiare), è ubicata in località Ca’ Oddo a Monselice (PD) ed è individuata con linea rossa continua nei piani topografici in scala 1:1.500 e 1: 2.000, riportati nel succitato Disciplinare di Permesso di Ricerca (Allegato A);
  3. di stabilire la durata del permesso di ricerca in anni 3 a decorrere dalla data del presente provvedimento, prorogabile ai sensi dell’art. 11 della L.R. 40/1989;
  4. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo all’esecuzione del presente atto; 
  5. di dare atto che il presente provvedimento, a norma dell’art. 25 della L.R. 40/1989, tiene luogo di ogni altro atto, nulla osta, od autorizzazione di competenza della Regione, attinenti esclusivamente gli aspetti connessi con l’attività mineraria e previsti da specifiche normative, fermo restando il rispetto dei vincoli esistenti nell’area ed in particolare di quanto stabilito dalle norme di attuazione del P.R.G del Comune di Monselice (PD);
  6. di fare obbligo alla ditta del rispetto delle norme di cui al D.P.R. n. 128 del 09/04/1959 ed al D.lgs. 624/96, nonché delle prescrizioni di cui al presente provvedimento che devono ritenersi, per il ricercatore, adempimenti la cui inosservanza può comportare la decadenza del titolo del permesso di ricerca;
  7. di stabilire che il permesso di ricerca è accordato senza pregiudizio degli eventuali diritti di terzi;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;
  10. di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dall’atto di consegna del provvedimento.

(seguono allegati)

894_AllegatoA_372641.pdf

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