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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 62 del 26 giugno 2018


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 861 del 15 giugno 2018

Classificazione qualitativa delle acque superficiali interne regionali: corsi d'acqua e laghi sottoposti a monitoraggio diretto, triennio 2014 - 2016. Direttiva 2000/60/CE, D.Lgs. 152/2006, D.M. 260/2010, D.Lgs. 172/2015. Identificazione di nuovi corpi idrici.

Note per la trasparenza

Si approva la classificazione qualitativa delle acque superficiali interne regionali: corsi d’acqua e laghi, relativa al triennio 2014-2016, effettuata per i corpi idrici sottoposti a monitoraggio diretto. Si identificano nuovi corpi idrici, aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei Piani di Gestione attualmente vigenti.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il quadro normativo europeo in materia di tutela delle acque è stabilito dalla Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000, che mira a proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici secondo un approccio di tutela globale, con riferimento alle acque superficiali interne, alle acque sotterranee, alle acque di transizione e alle acque marino-costiere.

La Direttiva 2000/60/CE fonda l'approccio alla tutela e gestione delle acque su alcuni cardini, tra i quali la definizione degli obiettivi di qualità ambientale e l’utilizzo di indicatori biologici e morfologici, oltre che chimici, nella valutazione dello stato dei corpi idrici attraverso il confronto con condizioni di riferimento. Entro il 22/12/2015 i corpi idrici naturali dovevano conseguire almeno lo stato di qualità “Buono”, espresso come Stato Ecologico e Stato Chimico, salvo esenzioni motivate (proroghe e deroghe ai sensi dell’art. 4 della Direttiva).

Con il D.Lgs. n. 152/2006 è stata recepita la Direttiva 2000/60/CE e con una serie di successivi decreti, fra cui il D.M. n. 260/2010, si sono forniti i criteri tecnici per garantire il monitoraggio e la classificazione dei corpi idrici.

Per il conseguimento degli obiettivi dei corpi idrici, il D.Lgs. n. 152/2006, oltre all’attuazione di specifiche misure contenute nel Piano di Tutela delle Acque (art. 121), prevede alcuni obblighi: la preliminare identificazione dei corpi idrici significativi, il loro monitoraggio, la classificazione sulla base dei dati di monitoraggio, la zonizzazione del territorio con conseguente individuazione di gradi diversi di tutela e specifiche misure, necessarie al raggiungimento degli obiettivi di qualità.

La classificazione qualitativa delle acque superficiali interne regionali: corsi d'acqua e laghi, per il quadriennio 2010 – 2013, è stata approvata con DGR n. 1856 del 12 dicembre 2015.

Per quanto riguarda i corsi d'acqua, o parti di essi, ed i laghi, ricadenti in Veneto, la classificazione della qualità di ciascun corpo idrico, gli obiettivi ambientali e le esenzioni motivate vanno a far parte dei Piani di Gestione dei bacini idrografici redatti dalle Autorità di Distretto delle Alpi Orientali e del Po in collaborazione con le Regioni e Province autonome. Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali e il Piano di Gestione del Distretto Idrografico Padano (si tratta, per entrambi, del Secondo piano di gestione, ossia dell’aggiornamento del primo) sono stati approvati con DPCM del 27/10/2016 (G.U. n. 25 del 31/01/2017) e saranno soggetti ad aggiornamento.

La classificazione dei corsi d'acqua e dei laghi deve essere periodicamente aggiornata; prima di pervenire alla classificazione per il sessennio 2014-2019 (periodo di riferimento) è opportuno approvare una prima classificazione effettuata con i dati del triennio 2014-2016. Allo scopo, ARPAV ha effettuato il monitoraggio dei corsi d’acqua e dei laghi nel triennio 2014-2016, nonché le relative elaborazioni dei dati necessari al fine di permettere alla Regione di effettuare la classificazione, sulla base della normativa vigente in materia.

Sono stati classificati al momento solo i corpi idrici interessati da monitoraggio diretto. Per quanto riguarda i corsi d’acqua non monitorati direttamente, si è ritenuto di non classificarli, per il triennio in questione – a differenza di quanto fatto con la DGR 1856/2015 per il quadriennio 2010-2013 – sulla base della “tecnica del “raggruppamento” o ad esclusivo “giudizio esperto”, in quanto tali considerazioni verranno effettuate solo alla fine del secondo triennio di monitoraggio (2017-2019) attraverso l’analisi delle pressioni che terrà conto sia dei nuovi criteri che verranno adottati dalle Autorità di Distretto per l’individuazione delle pressioni significative, sia dei risultati finali del monitoraggio dell’intero sessennio 2014-2019. Si fa presente inoltre che il Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 341 del 30 maggio 2016, approva, per l’avvio di una fase sperimentale, una metodologia per la classificazione del potenziale ecologico per i corpi idrici fortemente modificati e artificiali fluviali e lacustri.

Infine sono emerse nuove esigenze nella caratterizzazione dello stato dei corpi idrici, sono stati eseguiti aggiornamenti del reticolo idrografico che hanno permesso di identificare aste fluviali con dimensioni di bacino afferente di almeno 10 km2 precedentemente non individuate (e quindi non inserite nei Piani di Gestione attualmente vigenti), e di conseguenza si è ritenuto necessario inserire nuovi corsi d’acqua nel reticolo idrografico di interesse.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA  la Direttiva 2000/60/CE;

VISTO il D.Lgs. 152/2006;

VISTO il Piano di tutela delle Acque, approvato con DCR n. 107 del 5/11/2009 e sue successive modifiche e integrazioni;

VISTA la DGR n. 1856 del 12 dicembre 2015;

VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare l'aggiornamento intermedio della classificazione qualitativa delle acque superficiali interne regionali: corsi d’acqua e laghi sottoposti a monitoraggio diretto, triennio 2014 – 2016, così come definito in Allegato A, Allegato A1, Allegato A2 (corsi d’acqua), Allegato B (laghi) alla presente deliberazione, che ne forma parte integrante e sostanziale, nonché le “Note esplicative alle tabelle per la classificazione” contenute nell’allegato C alla presente deliberazione, che ne forma parte integrante e sostanziale, e infine i “Nuovi corpi idrici rispetto al Piano di Gestione 2015”, contenuti in Allegato D alla presente deliberazione, che ne forma parte integrante e sostanziale;
  2. di incaricare ARPAV di proseguire il monitoraggio delle acque interne superficiali e di effettuare l’elaborazione dei relativi dati rilevati nel triennio 2017-2019, al fine di permettere alla Regione di classificare la qualità delle acque interne superficiali per l’intero sessennio 2014-2019;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio Regionale;
  4. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo all'esecuzione del presente atto;
  5. di inviare copia della presente deliberazione alle Autorità di Distretto delle Alpi Orientali e del Po, nonché all’ARPAV, per l’esecuzione degli adempimenti di rispettiva competenza;
  6. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

861_AllegatoA0_372516.pdf
861_AllegatoA1_372516.pdf
861_AllegatoA2_372516.pdf
861_AllegatoB_372516.pdf
861_AllegatoC_372516.pdf
861_AllegatoD_372516.pdf

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