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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 62 del 26 giugno 2018


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 859 del 15 giugno 2018

Approvazione del bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione di apparecchi per il riscaldamento domestico di potenza inferiore o uguale a 35 kW, alimentati a biomassa, tecnologicamente non in linea con gli standard europei, da sostituire con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica.

Note per la trasparenza

L’approvazione dell’iniziativa è finalizzata a contrastare l’inquinamento atmosferico derivante dall’uso di apparecchi per riscaldamento domestico non conformi alle direttive europee e alla normativa nazionale. La spesa sarà finanziata con i fondi stanziati sul capitolo 100069 relativo a “Attività connesse alla pianificazione degli interventi in materia ambientale (art. 73 del D. Lgs n. 112/1998)”.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con deliberazione del Consiglio regionale del Veneto n. 57 dell'11 novembre 2004, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente, nell'ambito delle misure di carattere generale ha previsto specifiche azioni finalizzate sia al buon funzionamento degli impianti di riscaldamento che alla promozione dell’uso delle fonti rinnovabili.

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo e rapido aumento dell’uso della legna per riscaldamento domestico sia per ragioni economiche che sotto la spinta incentivante delle politiche di lotta ai cambiamenti climatici, che considerano le biomasse legnose ad emissione nulla di CO2.  Attualmente è dato certo che le emissioni della combustione della legna sono responsabili di buona parte dell’inquinamento da PM10 primario, soprattutto se gli impianti utilizzati sono vecchi dal punto di vista tecnologico e non particolarmente curati nel tempo sotto il profilo manutentivo e della pulizia delle canne fumarie.

L'aggiornamento del P.R.T.R.A. intervenuto con deliberazione del Consiglio regionale del Veneto n. 90 del 16 aprile 2016, prevede espressamente, nell'ambito delle azioni programmate nel periodo 2013-2020, interventi sugli impianti domestici a biomassa finalizzati a limitare le emissioni impattanti alla fonte. In particolare una delle azioni specifiche del Piano (Azione A2.2), prevede la concessione di contributi per incentivare la rottamazione delle stufe tradizionali e la loro sostituzione con impianti ad alta efficienza energetica ai fini della riduzione delle emissioni di particolato. Il Piano sancisce inoltre il divieto di uso in aree a rischio di inquinamento atmosferico degli apparecchi peggiori ed ambientalmente insostenibili qualora siano presenti altri impianti idonei (Azione A2.1), nonché l’obbligo della manutenzione periodica dell’impianto, con pulizia e controllo della canna fumaria (A2.3).

E’ opportuno evidenziare che il mancato rispetto dei valori limite della qualità dell’aria, determinato, come è noto, dalle specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche del bacino padano che favoriscono l'accumulo nell'aria di inquinanti, in particolare delle polveri sottili, ha indotto la Commissione europea a deferire il nostro Paese alla Corte di Giustizia europea per  la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE in riferimento ai superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del PM10 sul territorio italiano.

La Giunta regionale, in relazione all’importanza della materia, ha aderito al Progetto Prepair, di cui alle DGR n. 406/2016 e n. 567/2017, allo scopo di affrontare in modo coordinato con le altre Regioni del nord Italia il problema dell’inquinamento atmosferico, principalmente quello delle polveri, in particolare prodotte dagli impianti domestici a biomassa. In corso d’anno verrà avviata in Veneto un’attività formativa con progettisti, installatori e manutentori di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa (Azione C6), al fine di migliorare presso i tecnici la conoscenza di tali impianti, dei combustibili a base legnosa, delle procedure di installazione e di manutenzione tecnica, perché possano a loro volta fornire informazioni corrette agli utenti.

Con l’Accordo di Bacino padano, approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 836/17 e sottoscritto il 9 Giugno 2017, sono state previsti alcune disposizioni relativamente a tali impianti, e precisamente:

  • divieto, a partire da dicembre 2017 di installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e di continuare ad usare generatori di classe inferiore alle 2 stelle;
  • divieto, entro il 31 dicembre 2019, di installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle e di continuare ad utilizzare generatori di classe inferiore alle 3 stelle;
  • obbligo di utilizzare, nei generatori a pellet di potenza termica nominale inferiore a 35 kW, pellet conforme alle caratteristiche previste dall’allegato X (Parte II, sez. 4, pargr.1, lettera d,) alla parte V del D.L.gs 152/06,(elenco combustibili ammessi) purché certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.

Tale Accordo vieta altresì l’utilizzo di fondi strutturali destinati all’efficientamento energetico per la incentivazione di interventi di installazione di impianti termici a biomassa legnosa nelle zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 e/o del valore obiettivo del benzo(a)pirene, ma non esclude la sostituzione degli impianti impattanti con quelli più efficienti, azione che  risulta al contrario essere necessaria per migliorare la qualità dell’aria in linea con l’Accordo stesso.

Una recente indagine comparativa delle caratteristiche emissive di varie tipologie di impianti di riscaldamento domestico, (realizzata per la CCIAAA di Milano, Monza-Brianza Lodi) ha messo in evidenza come le caratteristiche tecniche degli apparecchi nuovi a pellet siano significativamente influenti:  nel caso di apparecchi di bassa gamma sono state misurate concentrazioni di PM10 più che doppie rispetto a quelle di alta gamma quando alimentati con pellet di categoria A1. La qualità del pellet influenza notevolmente le emissioni di PM delle stufe: i valori possono triplicare passando dalla classe A1 alla A2. Si rileva quindi necessario indirizzare le scelte dei consumatori verso gli impianti  più avanzati dal punto di vista tecnologico e dei combustibili con le caratteristiche migliori.

Tenuto conto degli impegni assunti con il citato Accordo riferiti agli impianti domestici a biomassa, la Regione Veneto, nell’ambito delle proprie attività finalizzate a perseguire una politica destinata alla riduzione delle emissioni inquinanti in particolare per il particolato PM10 e PM2.5 e al Benzo(a)pirene, in linea con  quanto previsto dal P.R.T.R.A e dal successivo aggiornamento, ed in maniera coerente con quanto previsto dagli strumenti di coordinamento sopra richiamati, ritiene di promuovere un “Bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto impianti termici”, secondo le modalità indicate dal Bando di cui all’Allegato A al presente provvedimento che costituisce parte integrante dello stesso, articolato nelle seguenti iniziative:

 Misura “A”: concessione di contributi per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ed acquisto di impianti termici certificati, a basse emissioni ed alta efficienza, per il riscaldamento domestico, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, costituiti da:

  •  stufe, termostufe, inserti, cucine e termocucine a pellet (UNI EN 14785),
  •  stufe e termostufe a legna (UNI EN 13240),
  • cucine e termo cucine a legna (UNI EN 12815),
  • inserti a legna (UNI EN 13229),
  • stufe ad accumulo  alimentate a biomassa legnosa (UNI EN 15250),

con classificazione del generatore almeno 4 stelle ai sensi dl D.M. n. 186/2017 ed impiego di combustibile specificato nel bando di cui all’Allegato A;

Misura “B”: concessione di contributi per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ed acquisto di caldaie, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, certificate UNI EN 303-5:2012, a basse emissioni ed alta efficienza, alimentate a biomasse, con classificazione del generatore almeno 4 stelle ai sensi dl D.M. n. 186/2017 ed impiego di combustibile specificato nel bando di cui all’Allegato A.

Valutate positivamente le ricadute ambientali determinate dall’iniziativa in parola che promuoverà la riduzione delle emissioni inquinanti generate dagli impianti di riscaldamento civile costituiti da  apparecchi o caldaie non in linea con gli standard europei, si ritiene di determinare il contributo pari al 50% della spesa sostenuta, comprensiva di IVA, per un importo non superiore a:

  • 1.600,00 € per ciascuno degli interventi di cui alla Misura “A”,
  • 5.000,00 €, per ciascuno degli interventi di cui alla Misura “B”,

ai soggetti che risulteranno in graduatoria fino ad esaurimento delle somme disponibili, come riportato nell’Allegato A, dando atto che i contenuti del presente provvedimento e la relativa modulistica saranno pubblicati nel sito internet della Regione.

Per massimizzare il beneficio ambientale nel territorio regionale, nella definizione dei criteri per la formazione della graduatoria, si terrà conto dei parametri di seguito riportati, con l’attribuzione dei relativi pesi, come riportato nel Bando che costituisce l’Allegato A:

  1. incidenza del carico emissivo (t/anno, fonte INEMAR 2013) di inquinanti originato dal Comune in cui si prevede l’intervento;
  2. superamento o meno nel 2017, nell’agglomerato al quale appartiene il Comune relativo, dei valori limite per il PM10 e/o del valore obiettivo del benzo(a)pirene;
  3. reddito individuale del richiedente;
  4. cronologia di arrivo delle domande.

I punteggi  per quanto riguarda le emissioni delle polveri e del benzo(a)pirene (di cui ai precedenti punti a) e b)) sono contenuti, per ciascun Comune, nella tabella che costituisce l’Allegato B al presente provvedimento.

Viene determinato in € 500.000,00 (cinquecentomila/00 euro) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Ambiente, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100069 denominato “Attività connesse alla pianificazione degli interventi in materia ambientale (art. 73 del D.Lgs. n. 112/1998)” del bilancio regionale per la corrente annualità, che presenta sufficiente disponibilità, a favore dei soggetti residenti nella Regione del Veneto che presenteranno istanza, per la partecipazione al bando “Bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto impianti termici” di cui all’Allegato A.

Si propone quindi, di approvare detto Bando  che riporta le modalità per la presentazione della domanda, i criteri per la predisposizione della graduatoria e l'assegnazione dei contributi ai soggetti che presenteranno istanza di partecipazione, come indicato nell'Allegato A al presente provvedimento e del quale è parte integrante.

Per l’esecuzione del presente atto, pertanto, si propone di incaricare la Direzione Ambiente.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs 31 marzo 1998, n. 112;

VISTA la L.R. 13 aprile 2001, n. 11;

VISTA la Legge n. 241 del 7 agosto 1990;

VISTA il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con

deliberazione del Consiglio regionale del Veneto n. 57 dell'11 novembre 2004 ed aggiornato con DCR n. 90 del 16/04/2016;

VISTO il D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.;

VISTO il DM n. 186 del 7 novembre 2017;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante del presente atto;
  2. di approvare il "Bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto impianti termici" nelle misure A e B indicate, che riporta le modalità per la presentazione della domanda, i criteri per la predisposizione della graduatoria e l'assegnazione dei contributi ai soggetti che presenteranno istanza di partecipazione, come indicato nell'Allegato A al presente provvedimento del quale è parte integrante, dando atto che i contenuti del presente provvedimento e la relativa modulistica saranno pubblicati nel sito internet della Regione;
  3. di determinare nella somma complessiva di Euro 500.000(cinquecentomila/00 euro) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Ambiente, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 100069 relativo a “Attività connesse alla pianificazione degli interventi in materia ambientale (art. 73 del D.Lgs. n. 112/1998)”;
  4. di disporre, per massimizzare il beneficio ambientale nel territorio regionale, che l'incentivo alla rottamazione delle stufe tradizionali sia assegnato sulla base di criteri che tengono conto dell’incidenza del carico emissivo (t/anno) di inquinanti originato dal Comune in cui si prevede l’intervento (da fonte INEMAR 2013 per stufe a legna), del superamento o meno nel 2017, nel relativo agglomerato, dei valori limite per il PM10 e/o del valore obiettivo del benzo(a)pirene (BaP), del reddito individuale del richiedente e della cronologia di arrivo delle domande, secondo le fasce di valori ed i relativi pesi riportati nel Bando di cui all’Allegato A;
  5. di approvare l’Allegato B che contiene la tabella dei Comuni con i relativi carichi emissivi di PM10 e Benzo(a)pirene (da fonte Inventario Emissioni INEMAR 2013 per stufe a legna) e l’indicazione se nell’agglomerato di riferimento sono stati o meno superati i valori limite del PM10 e valore obiettivo per BaP nel 2017;
  6. di dare atto che la graduatoria degli ammessi a contributo sarà approvata con decreto del Direttore della Direzione Ambiente, avrà validità triennale e potrà essere ulteriormente finanziata sulla base delle risorse economiche che si renderanno disponibili fino ad esaurimento della stessa;
  7. di demandare la gestione di tutti gli adempimenti necessari e conseguenti per l’attuazione del presente provvedimento secondo quanto descritto in premessa, alla Direzione Ambiente;
  8. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26 comma 1 del Decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

859_AllegatoA_372514.pdf
859_AllegatoB_372514.pdf

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