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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 53 del 01 giugno 2018


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 767 del 28 maggio 2018

Approvazione del bando ai fini della partecipazione e realizzazione di un corso regionale teorico-pratico per il conseguimento dell'idoneità all'esercizio dell'attività di Emergenza Sanitaria Territoriale ex art. 96 dell'Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale 23.5.2005 e smi.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si procede ad approvare il bando ai fini della partecipazione al corso regionale per il conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’attività di Emergenza Sanitaria Territoriale ed il relativo piano formativo.

L'Assessore Luca Coletto  riferisce quanto segue.

Il Piano Socio Sanitario Regionale (L.R. 29 giugno 2012, n. 23) pone la formazione tra le risorse del Servizio Socio Sanitario Regionale per il raggiungimento degli obiettivi di salute e per la realizzazione dei nuovi modelli organizzativi proposti, per il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza dell'assistenza, per una adeguata capacità manageriale che favorisca la sostenibilità del sistema.

Al fine di realizzare gli obiettivi sopradescritti ed allo scopo di razionalizzare, potenziare ed uniformare quanto finora fatto a livello locale dalle singole Aziende sanitarie, la Regione, ai sensi delle DD.G.R. n. 437 del 4.4.2014 e n. 2166 del 18.11.2014, si è dotata della "Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle Aziende Socio-Sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti" che coadiuva gli Uffici regionali afferenti all'Area Sanità e Sociale nella progettazione, organizzazione ed erogazione delle iniziative formative destinate del Servizio Socio Sanitario Regionale.

Secondo quando disposto dalla DGR n. 1538 del 10.10.2016, la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, riconosciuta provider accreditato ECM regionale, partecipa inoltre alla realizzazione del Piano regionale della formazione.

A fronte del permanere della carenza - peraltro diffusa su tutto il territorio regionale - di medici da inserire nell’ambito dell’Emergenza Urgenza e in assenza di adeguate misure, in futuro c’è il rischio concreto che si possa verificare un’interruzione della continuità dei servizi assistenziali.

L’Emergenza Sanitaria Territoriale rappresenta pertanto oggi un’area prioritaria di intervento cui bisogna rispondere con soluzioni appropriate ed efficaci, tenuto conto che quotidianamente la stessa si trova poi a fronteggiare situazioni cliniche particolarmente delicate. Senza contare che la mission stessa di questa attività è profondamente cambiata negli ultimi anni, acquisendo da un lato una maggiore visibilità ma anche con profili di responsabilità ed implicazioni, specie medico-legali, non trascurabili.

Sussiste inoltre la necessità di garantire un’adeguata gestione dei codici bianchi sul territorio, evitando eccessivi affollamenti nei Pronto Soccorso e garantendo una risposta entro tempi prestabiliti. Di fondamentale importanza risulta le gestione, clinica e operativa, secondo protocolli condivisi ed adottati in tutti i Dipartimenti d’Emergenza della Regione.

Ciò premesso, si evidenzia che l’art. 96  dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la Medicina Generale 23.3.2005 e smi prevede che per esercitare l’attività di Emergenza Sanitaria Territoriale i medici devono essere in possesso di apposito attestato di idoneità all’esercizio dell’attività medesima.
Il comma 2 del medesimo articolo dispone che a tal fine le Regioni formulino il programma del corso,  per una durata non inferiore a 4 mesi ed un orario di almeno 300 ore, da svolgersi prevalentemente in forma di esercitazione e tirocinio pratico.

Il comma 4 stabilisce, quindi, che ai corsi possono partecipare i medici già incaricati nei servizi di continuità assistenziale residenti nella stessa Azienda secondo l’anzianità di incarico.

In carenza di medici disponibili, possono partecipare ai corsi i medici incaricati di continuità assistenziale residenti in Aziende limitrofe, secondo l’anzianità di incarico. In caso di mancanza di medici disponibili alla frequenza del corso di idoneità alle attività di Emergenza Sanitaria Territoriale tra quelli aventi diritto ai sensi del comma 4, l’Azienda può ammettere al corso un numero di medici incaricati di continuità assistenziale in ambito regionale, pari ai relativi posti vacanti e secondo l’anzianità di incarico.

In caso di ulteriore carenza, ai corsi possono partecipare i medici residenti nella stessa Azienda secondo l’ordine della graduatoria regionale.

Qualora, dopo aver individuato gli aventi titolo ai sensi dei commi precedenti, sussista una ulteriore disponibilità di posti, questi vengono assegnati secondo l’ordine della graduatoria regionale.

Alla luce di quanto sopra descritto, si rende quindi necessario da parte regionale disporre tempestivamente l’attivazione dei corsi, secondo il fabbisogno regionale, organizzando gli stessi nell’ambito delle attività programmatorie di competenza, in ottica di utilità pratica siccome l’attività da espletare richiede.

Le Aziende Ulss della Regione, in questo contesto di riferimento,  ai sensi dell’art. 96 comma 3 dell’ACN (che dispone che le Aziende quantifichino  preventivamente il proprio fabbisogno di personale medico da utilizzare, per le esigenze complessive - incarichi, sostituzioni e reperibilità - dell'Emergenza Sanitaria Territoriale), hanno comunicato una prima stima di fabbisogno (sulla base dell’effettiva carenza di organico dichiarata ed anche sulla percentuale di codici bianchi sul totale degli accessi) commisurato ai 50 posti previsti dal presente bando così come di seguito specificato:

  • Aulss 1 "Dolomiti": 4 posti
  • Aulss 2 "Marca trevigiana": 8 posti
  • Aulss 3 "Serenissima": 6 posti
  • Aulss 4 "Veneto orientale": 3 posti
  • Aulss 5 "Polesana": 2 posti
  • Aulss 6 "Euganea": 8 posti
  • Aulss 7 "Pedemontana": 5 posti
  • Aulss 8 "Berica": 8 posti
  • Aulss 9 "Scaligera": 6 posti

Tenuto conto di ciò, in accordo con le OO.SS. della Medicina generale, con il presente atto si propone pertanto di organizzare ed attivare tempestivamente  il predetto corso, approvando  il programma, requisiti, tempistiche e modalità di svolgimento come da bando di cui all’Allegato A del presente atto, parte integrante e sostanziale dello stesso. I contenuti dell’Allegato A sono stati interamente condivisi con le OO.SS. della Medicina generale.

Il corso sarà organizzato dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica e si terrà in un’unica sede,  in ottica di omogeneità formativa e razionalizzazione dei costi.

Si propone di finanziare le attività in questione con la quota non ancora utilizzata dei finanziamenti già assegnati alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica ex DGR n.2837 del 29.12.2014.

Inoltre, in funzione dei fabbisogni rilevati e delle risorse disponibili, potranno essere previste ulteriori edizioni del corso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 96 dell’ ACN per la Medicina generale 23.3.2005 e smi;
VISTA la L.R.  29 giugno 2012, n. 23 (Piano Socio Sanitario regionale);
VISTE le DD.G.R. n. 437/2014, n. 2166/2014,  n. 2837/2014 e n. 1538/2016;
VISTO l’articolo 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. le premesse fanno parte integrante del presente atto;
  2. di procedere tempestivamente all’attivazione del corso finalizzato al conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’attività di Emergenza Sanitaria Territoriale;
  3. di affidare alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica l’organizzazione del corso di cui al punto precedente, individuando come Direttore scientifico del corso il Responsabile tecnico scientifico del Centro Regionale Emergenza Urgenza (CREU) – Azienda Zero;
  4. di approvare il bando come da Allegato A, parte integrante del presente atto e condiviso con le OO.SS. della Medicina generale;
  5. di disporre che le attività di cui al bando saranno finanziate con la quota non ancora utilizzata dei finanziamenti già assegnati alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica ex DGR n.2837/2014;
  6. di dare atto che in funzione di fabbisogni e disponibilità potranno essere previste ulteriori edizioni del corso;
  7. di dare mandato al Direttore dell’Unità Organizzativa Cure Primarie e Strutture socio-sanitarie territoriali per il compimento delle attività connesse all’attuazione del presente provvedimento;
  8. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel BURV.

(seguono allegati)

767_AllegatoA_371004.pdf

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