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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 655 del 15 maggio 2018
Aggiornamento delle Linee di indirizzo per la definizione delle modalità organizzative delle Unità Operative Complesse di Anatomia Patologica (DGR n. 1174 del 8 luglio 2014) ed istituzione della Rete Anatomie Patologiche del Veneto (RAP). Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2012-2016. Deliberazione n. 10/CR del 20 febbraio 2018.
Vengono aggiornate le linee di indirizzo per la definizione delle modalità organizzative delle Unità Operative Complesse di Anatomia Patologica e viene istituita la Rete Anatomie Patologiche (RAP) del Veneto.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Nei percorsi diagnostico-terapeutico assistenziali, la Anatomia Patologica è decisiva: i) nell’inquadramento clinico del paziente (diagnosti e prognosi per pazienti oncologici e non oncologici); ii) nella scelta (test anatomo-patologici predittivi); iii) nel monitoraggio delle terapie (effetti della terapia). In trapiantologia, il patologo valuta la idoneità degli organi al trapianto e il decorso post-trapianto. Il ruolo dell’Anatomia Patologica è irrinunciabile in tutti i programmi di screening oncologico.
La diagnostica anatomo-patologica include/integra 3 valutazioni tra loro indissolubilmente legate: i) valutazione macroscopica; ii) valutazione microscopica (con tecniche di routine e di immunoistochimica); iii) valutazione del profilo molecolare, che è un segmento strutturale della filiera diagnostica anatomo-patologica. La letteratura scientifica sottolinea la unicità di questo processo che, in pazienti oncologici, costituisce il presupposto per l’utilizzo di terapie personalizzate a alti costi. In questo percorso si collocano le figure professionali del Patologo e del Personale Tecnico. Quest’ultimo ha un profilo culturale/operativo unico per conoscenze e competenze tecniche e manuali (sapere esperienziale): La autonomia professionale del personale tecnico (nella logica di un lavoro di équipe) è prevista per legge (Legge 26 febbraio 1999, n. 42 e legge 10 agosto 2000, n. 251) e attribuisce al personale tecnico responsabilità diretta negli atti di competenza.
La DGR n. 1174 del 8 luglio 2014 ha ridefinito i bacini di utenza delle Unità Operative di Anatomia Patologica, correlandoli a: i) tipo e volume delle prestazioni erogate; ii) complessità dei Presidi ospedalieri di riferimento; iii) attivazione dei programmi di screening. E’ stato inoltre sottolineato che le Unità di Anatomia Patologica sono un preciso riferimento per il territorio e per i Presidi ospedalieri a garanzia della migliore integrazione della diagnostica cito-istopatologica. E’ stato ritenuto prioritario prevedere che ogni struttura assistenziale che esegue interventi di chirurgia oncologica (indipendentemente dalla presenza di una Unità operativa complessa di Anatomia Patologica) debba garantire l’esecuzione di esami istologici intraoperatori (esami microscopici rapidi che “guidano” il chirurgo nell’esecuzione di interventi con intenti radicali).
Considerato che la legge regionale n. 19/2016 ha modificato il numero delle Aziende Sanitarie della Regione Veneto e ridefinito i bacini di popolazione afferente alle stesse, si è ritenuto utile costituire un gruppo tecnico di lavoro (nota prot. n. 128975 del 30 marzo 2017 del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale) al quale è stato affidato l’incarico di formulare una proposta di linee di indirizzo per rendere coerente le modalità organizzative delle Unità Operative di Anatomia Patologica con le mutate condizioni della organizzazione sanitaria regionale.
Il gruppo ha concluso il proprio lavoro con la redazione di un documento. La Giunta Regionale, condividendone il contenuto, lo ha approvato con la DGR n. 10/CR del 20 febbraio 2018.
La DGR n. 10/CR/2018, come previsto dall’art. 2, comma 3, della l.r. 29 giugno 2012, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, è stata inviata alla Quinta Commissione consiliare per il previsto parere.
La Quinta Commissione consiliare, nella seduta n. 91 del 15 marzo 2018, ha esaminato la DGR n. 10/CR/2018 ed ha espresso parere favorevole a maggioranza (PAGR n. 279), invitando la Giunta Regionale a verificare la correttezza di quanto indicato nell’allegato A, pag. 5/5, Tabella 1, in merito alle Aziende Ulss n. 7 e n. 8, per quanto attiene agli ospedali di Bassano, Santorso e Vicenza.
Si recepisce il parere espresso dalla Quinta Commissione consiliare precisando che quanto indicato nella DGR 10/CR/2018, all’Allegato A, pag. 5/5, Tabella 1, in merito alle Aziende Ulss n. 7 e n. 8, per quanto attiene agli ospedali di Bassano, Santorso e Vicenza è corretto in quanto trattasi della rilevazione del personale in servizio al mese di giugno 2017.
Si propone, quindi, di approvare il documento di cui all’Allegato A, parte integrante del presente atto.
In sintesi nel documento, nel rispetto del modello hub e spoke definito dal vigente Piano Socio Sanitario Regionale:
In particolare, per quanto riguarda la citata rilevazione clinica ed amministrativa, verificato che attualmente il sistema di codifica all’interno delle Aziende è disomogeneo e difforme, viene proposto l’utilizzo del nomenclatore della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia (2002) in quanto questo individua codici univoci di prestazioni, descrive univocamente le prestazioni e il gruppo delle stesse. Si propone, pertanto, l’approvazione del nomenclatore di cui all’Allegato B parte integrante del presente atto.
Si propone che l’utilizzo del nomenclatore di cui all’Allegato B decorra dal primo giorno del mese successivo alla pubblicazione del presente atto e, al fine di consentire in itinere di operare gli eventuali adattamenti nei sistemi informatici, si incarica Azienda Zero di effettuare un monitoraggio a sei mesi dall’avvio.
Si dà atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Vista la L.R. 29 giugno 2012, n. 23 ed il Piano Socio Sanitario 2012-2016;
Vista la L.R. 25 ottobre 2016, n. 19;
Vista la DGR n. 2122 del 19 novembre 2013;
Vista la DGR n. 1174 del 8 luglio 2014;
Vista la DGR n. 10/CR del 20 febbraio 2018;
Visto l’art. 2, comma 3, della l. r. 29 giugno 2012, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni.
Visto il parere della Quinta Commissione consiliare rilasciato nella seduta n. 91 del 15 marzo 2018 (PAGR 279);
Visto l’art. 2 co. 2 lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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