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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 492 del 17 aprile 2018
Screening uditivo. Attuazione art. 38, comma 2 del D.P.C.M. 12 gennaio 2017.
Con il presente provvedimento si forniscono le indicazioni per l’effettuazione dello screening uditivo in attuazione a quanto disposto dall’art. 38, comma 2, del D.P.C.M. 12 gennaio 2017.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Il D.P.C.M. 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”, all’art. 38, comma 2, dispone, tra le altre cose, che lo screening uditivo alla nascita sia garantito a tutti i nati nel territorio nazionale.
Lo scopo dello screening universale è la diagnosi precoce delle ipoacusie congenite (che hanno una prevalenza di 1-2 ogni 1.000 nuovi nati), viste le possibilità terapeutiche disponibili attualmente quali la riabilitazione precoce, le protesi acustiche e l’impianto cocleare uni o bi-laterale, che permettono uno sviluppo psico-comportamentale e del linguaggio pressoché equivalente a quello di un bambino normoudente purché venga fatta una tempestiva diagnosi e impostato un trattamento precoce, una presa in carico globale e un follow-up clinico adeguato. Lo screening è reso possibile dall’attuale disponibilità di strumenti automatizzati, di facile utilizzo nei punti nascita e dall’esperienza a livello internazionale di screening di popolazione innovativi (es.: Nuova Zelanda).
Con il presente provvedimento, si propone di dare applicazione a quanto disposto dall’art. 38, comma 2, del citato D.P.C.M., nel rispetto della programmazione regionale vigente. Si ricorda infatti che la DGR n. 2122 del 19 novembre 2013, secondo il modello hub and spoke previsto dal vigente Piano Socio Sanitario Regionale, definisce per ciascuna struttura ospedaliera il ruolo all’interno della rete ospedaliera, le specialità presenti, il numero dei posti letto e le strutture complesse e i centri di riferimento regionale per alcune patologie.
Pertanto, si propone di approvare le indicazioni per l’effettuazione dello screening uditivo, così come riportate nell’Allegato A, parte integrante del presente atto.
Per quanto attiene specificatamente all’attivazione dello screening in oggetto, contemplato nel D.P.C.M. 12 gennaio 2017, con il presente provvedimento si fa riferimento ai punti nascita e alle Unità Operative di Patologia Neonatale e Terapie Intensive Neonatali ed alle Unità Operative di Otorinolaringoiatria previste dalla vigente programmazione ed a ciascuna struttura viene assegnato un compito specifico, nel rispetto dei ruoli assegnati dalla rete ospedaliera (hub and spoke) e dei conseguenti provvedimenti attuativi.
Considerato inoltre che molte sordità infantili si manifestano nell’ambito di un quadro di malattia rara, giova evidenziare che nel territorio regionale esiste da tempo la rete delle malattie rare e che in particolare l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova è Centro di riferimento per le malattie rare ed è parte della rete di riferimento europea per le anomalie cranio-facciali (European Reference Network on Rare cranio-facial anomalies).
Nel rispetto delle Unità Operative e dei livelli hub e spoke definiti nella rete ospedaliera, con il presente provvedimento si propone di definire il modello organizzativo del sistema di screening uditivo così come riportato nell’Allegato A parte integrante del presente atto.
In particolare si prevede che, presso tutti i punti nascita, patologie e terapie intensive neonatali, devono essere eseguiti i test per la diagnostica di base; presso i centri hub di Treviso, Venezia, Vicenza, dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona devono essere eseguiti, inoltre, i test di conferma diagnostica dell’ipoacusia; presso l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona devono inoltre essere eseguiti i trattamenti otochirurgici e gli eventuali di impianti cocleari.
Tali interventi otochirurgici, limitatamente ai neonati al di sopra di 18 mesi, sulla base delle esperienze acquisite e della rilevazione delle prestazioni erogate, possono essere eseguiti anche presso l’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Treviso.
Per garantire quanto previsto viene istituito un Gruppo di coordinamento clinico per lo screening uditivo, composto dai Direttori delle Unità Operative Complesse di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, delle Unità Operative Complesse di Patologia Neonatale e Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona e dal Responsabile del Registro Nascita della Regione Veneto, con l’obiettivo di:
L’U.O.C. Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova, in quanto Centro di riferimento per le malattie rare e parte della rete di riferimento europea per le anomalie cranio-facciali (European Reference Network on Rare cranio-facial anomalies) effettua consulenza di casi di difficile o dubbio inquadramento per tutto il territorio regionale.
Viene identificata una tariffa pari ad euro 10,00 per neonato per l’effettuazione delle AABR (test di primo livello) ed una tariffa pari ad euro 70,00 per l’effettuazione dei test di secondo livello di conferma diagnostica. Le tariffe citate, a favore dell’Ospedale sede del punto nascita ove si è verificata la nascita, sono poste a carico dell’Azienda Ulss di residenza della madre, se diversa da quella ove si è verificata la nascita.
Dal punto di vista della remunerazione, le attività previste per il secondo livello di screening (sia per i neonati con test di screening di primo livello positivo, sia per quelli con fattori di rischio per ipoacusia ma con test di screening negativo) si configurano come offerta attiva di servizio e sono compensate dall’Azienda Ulss di residenza della madre, secondo una tariffa onnicomprensiva di 70 euro.
Le famiglie sono esentate dal pagamento della compartecipazione della spesa sanitaria delle prestazioni previste all’interno di tutto il programma di screening.
L’ammontare della somma proveniente da tale compensazione è finalizzata al mantenimento del programma di screening.
Al fine di dare piena attuazione allo screening uditivo, si propone che l’Azienda Zero proceda con l’indizione della gara regionale centralizzata per l’approvvigionamento delle relative attrezzature e strumentazioni, nonché agli adempimenti connessi alla formazione del personale e all’apposito sistema informativo dello screening, nel rispetto delle indicazioni regionali.
Si dà atto che quanto previsto dal presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.P.C.M. 12 gennaio 2017;
VISTO il Piano Socio-Sanitario Regionale approvato con Legge Regionale 29 giugno 2012, n. 23;
VISTO l'articolo 2, comma 2, della Legge Regionale 31 dicembre 2012 n. 54;
VISTA la Legge Regionale 25 ottobre 2016 n. 19;
delibera
(seguono allegati)
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