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Materia: Associazioni, fondazioni e istituzioni varie
Deliberazione della Giunta Regionale n. 401 del 10 aprile 2018
Fondazione "Mon Lius - Limon", con sede legale in Verona. Nomina Commissario Straordinario ai sensi dell'art. 25, comma 1, del Codice Civile.
Con il presente provvedimento si provvede a nominare un Commissario Straordinario della Fondazione in oggetto, vista la situazione di irregolarità e non operatività in cui versa l’Ente a causa dell’impossibilità del funzionamento dell’organo amministrativo, per la mancata presenza del quorum necessario per la sua valida costituzione.
Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.
L’art. 25 del Codice Civile attribuisce alla Regione del Veneto funzioni di controllo e di vigilanza sull’amministrazione delle Fondazioni iscritte nel Registro regionale delle Persone Giuridiche di diritto privato provvedendo, in particolare, alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell’atto di fondazione non possono attuarsi; annullando, sentiti gli amministratori, con provvedimento definitivo, le deliberazioni contrarie a norme imperative, all’atto di fondazione, all’ordine pubblico o al buon costume; sciogliendo l’amministrazione e nominando un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge. A tal proposito si evidenzia che il controllo dell’autorità competente sulle deliberazioni dell’organo amministrativo dell’Ente sopra descritte è di legittimità.
Con deliberazione della Giunta regionale n. 602 dell’8 maggio 2017 sono state individuate le modalità per lo svolgimento delle funzioni di controllo e vigilanza sull’amministrazione delle Fondazioni iscritte nel Registro regionale delle Persone Giuridiche, ai sensi dell’art. 25 del Codice Civile.
La Fondazione “Mon Lius - Limon”, con sede legale in Verona, di natura interamente privatistica, è stata istituita con testamento olografo del Sig. Enzo Mariotto datato 30 maggio 2010, pubblicato con atto a rogito del dott. Maurizio Marino, notaio in Verona, in data 2 settembre 2010, rep. n. 67532, avente finalità di beneficenza e di solidarietà sociale consistenti nell’erogazione annuale, in perpetuo, delle rendite del proprio patrimonio a Enti religiosi e di assistenza socio-sanitaria, secondo le indicazioni e le modalità previste nel testamento stesso.
Con decreto del Dirigente regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti n. 264 del 29 dicembre 2011 è stata riconosciuta la personalità giuridica di diritto privato, mediante iscrizione al n. 664 del Registro regionale delle Persone Giuridiche, alla summenzionata Fondazione, approvandone anche lo statuto, di cui all’atto a rogito del notaio sopra richiamato, datato 10 novembre 2011, rep. n. 69098.
Ai sensi dell’art. 7 dello statuto vigente l’organo amministrativo della Fondazione, denominato “Consiglio di Fondazione”, è composto da tre membri: il Presidente, il Vicepresidente e un Consigliere. Sono membri di diritto il Presidente e il Vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza e un Economo nominato dalla Diocesi di Verona.
A seguito dell’avvenuta sottoposizione della Banca Popolare di Vicenza (che nell’ambito della Fondazione esprimeva, come appena ricordato, il Presidente e il Vicepresidente e rivestiva, quindi, un rilevante ruolo gestionale) alla procedura di liquidazione coatta amministrativa (decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 121), Banca Intesa San Paolo ed i commissari, previamente interpellati dalla Fondazione, dichiaravano la propria incompetenza quanto al subentro alla Banca sopra citata nelle funzioni precedentemente svolte dalla stessa presso la Fondazione.
Per questi motivi la Fondazione di che trattasi versa ora, oltre che in una situazione di palese irregolarità, anche in una situazione di assoluta non operatività a causa dell’impossibilità del funzionamento dell’organo amministrativo per la mancata presenza del quorum necessario per la sua valida costituzione.
Con nota pervenuta in data 26 febbraio 2018, l’Economo della Diocesi di Verona, Monsignor Gino Zampieri, unico membro dell’organo amministrativo della Fondazione presente (attualmente in carica), chiedeva all’Amministrazione regionale di procedere alla nomina di un Commissario Straordinario dell’Ente, proponendo la sua candidatura.
Tale proposta veniva motivata in quanto l’Economo della Diocesi di Verona era l’unico membro dell’organo amministrativo dell’Ente ancora presente e, per questo, l’unico in grado di garantire la continuità rispetto all’originale assetto amministrativo della Fondazione, nonché per l’esperienza acquisita dal medesimo nell’ambito rappresentativo, organizzativo e amministrativo di diversi Enti.
La scrivente Amministrazione, preso atto dell’impossibilità di funzionamento dell’organo amministrativo della Fondazione per le motivazioni sopra descritte, risultando tale situazione non superabile, ritiene, pertanto, necessario procedere con l’attivazione dei poteri di controllo alla stessa attribuiti dall’art. 25, comma 1, del Codice Civile, mediante la nomina di un Commissario Straordinario, possibile, secondo l’interpretazione estensiva dell’appena citato art. 25 del Codice Civile adottata dal Consiglio di Stato, anche nella fattispecie in esame.
Si tratta ora, con il presente provvedimento, di individuare il soggetto deputato a ricoprire l’incarico di Commissario Straordinario e di stabilire i compiti da attribuire allo stesso e la durata del suo mandato.
A tal proposito si propone di nominare Commissario Straordinario della Fondazione Monsignor Gino Zampieri, Economo della Diocesi di Verona, nato il 27 maggio 1963 a Monza (MB), considerate le motivazioni a fondamento della richiesta pervenuta in data 26 febbraio 2018, nonché dando atto che il medesimo è in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per lo svolgimento dell’incarico in questione, come da curriculum vitae pervenuto.
Il Commissario Straordinario dovrà assicurare, per tutta la durata del suo incarico, il funzionamento della Fondazione, nonché la necessaria continuità della gestione amministrativa della stessa. In particolare, al Commissario Straordinario competeranno tutti gli atti di ordinaria amministrazione della Fondazione, nonché la predisposizione e l’adozione di apposite modifiche statutarie, le cui norme organizzative dovranno assicurare l’operatività e il regolare funzionamento dell’Ente.
Tali modifiche statutarie, una volta formalizzate per atto pubblico notarile, dovranno poi, essere approvate con decreto del Direttore della Direzione Enti Locali e Strumentali mediante iscrizione nel Registro regionale delle Persone Giuridiche di diritto privato, che attribuirà alle stesse efficacia costitutiva.
La nomina del Commissario Straordinario decorrerà dalla data di accettazione dell’incarico e avrà una durata massima di sei mesi: l’incarico cesserà, in ogni caso, al momento dell’insediamento del nuovo organo amministrativo della Fondazione.
Si propone, inoltre, di riconoscere al Commissario Straordinario esclusivamente il rimborso delle spese eventualmente sostenute e debitamente documentate, con onere a carico della Fondazione “Mon Lius - Limon”.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
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