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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 30 del 27 marzo 2018


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 355 del 21 marzo 2018

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - "Move in Alternanza 2". Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di percorsi di mobilità in alternanza scuola-lavoro all’estero, che intende contribuire alla priorità d’investimento concernente il miglioramento dell’aderenza dei sistemi d’insegnamento e di formazione al mercato del lavoro, attraverso un più favorevole passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, il rafforzamento dei sistemi di istruzione e formazione professionale e il miglioramento della qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, dell’adeguamento dei curricula, dell’introduzione e dello sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato (10.iv). Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L’alternanza scuola-lavoro è un modello volto a fornire ai giovani, oltre alle conoscenze teoriche di base, le competenze necessarie per inserirsi proficuamente nel mercato del lavoro, accostando le ore di studio in aula a quelle trascorse all’interno delle aziende.

Il legislatore ha istituzionalizzato, con la cosiddetta legge “La buona scuola” (Legge 107/2015), i percorsi di alternanza scuola-lavoro, rendendoli obbligatori sia negli istituti tecnici e professionali (almeno 400 ore negli ultimi tre anni di studio), che nei licei (almeno 200 ore negli ultimi tre anni). L’alternanza scuola-lavoro, che si attesta quale metodologia didattica e parte integrante dei percorsi di formazione ed istruzione, è finalizzata ad agevolare l’orientamento didattico e professionale degli studenti, nonché a facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

Affinché tali obiettivi non rimangano una sterile prescrizione normativa, è di vitale importanza trasformare il concetto stesso di apprendimento, attribuendo pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza lavorativa nell’immaginario collettivo di scuole, imprese, famiglie e giovani.

L’alternanza scuola-lavoro rappresenta non solo un’occasione per i giovani per avvicinarsi al mondo del lavoro. Essa, rappresenta anche un’importante opportunità per le imprese stesse. Quest’ultime, trovandosi a rivestire nei percorsi di alternanza scuola-lavoro un ruolo di attori sociali, possono contribuire attivamente sia alla formazione delle nuove generazioni che allo sviluppo di un percorso di avvicinamento scuola-impresa in grado di rispondere in modo sempre più veloce e preciso ai fabbisogni di un mercato del lavoro in rapida trasformazione, nonché contribuire alla diffusione tra i giovani di uno spirito imprenditoriale sempre più necessario per porsi in modo competitivo sui mercati.

In un’economia sempre più globalizzata, il momento formativo dell’alternanza scuola-lavoro diventa anche un’importante occasione per la promozione di percorsi di mobilità, anche a carattere transnazionale, in cui i ragazzi possono confrontarsi fin da subito con esperienze e buone pratiche applicate in diversi contesti extra-regionali. Sviluppare l’alternanza scuola-lavoro nell’ambito di percorsi di mobilità, può aiutare i giovani ad ampliare i propri orizzonti e ad acquisire competenze spendibili in un mercato del lavoro sempre più vasto. Infatti, la partecipazione ad esperienze di mobilità e di tirocinio, in particolare se vissute in paesi diversi da quelli di origine, aumenta le prospettive occupazionali sul mercato del lavoro e rafforza contestualmente la personalità di chi le ha vissute, aumentandone la flessibilità, la capacità di adattamento ai cambiamenti e la disponibilità ad intraprendere sempre nuove sfide.

Con la presente iniziativa, la Regione del Veneto, intende contribuire al raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione Europea (UE) di aumentare il tasso di mobilità degli studenti della scuola secondaria di secondo grado al 6% entro il 2020, tasso che attualmente si attesta al di sotto del 3%. L’iniziativa ha l’ambizione di sperimentare l’alternanza scuola-lavoro attraverso il coinvolgimento dei ragazzi in percorsi di mobilità all’estero, con il fine di accrescere la rilevanza formativa dell’esperienza. La Regione del Veneto, infatti, considera la mobilità come un valore aggiunto della formazione in alternanza, per accrescere la dimensione delle opportunità che tali percorsi possono fornire nell’agevolare la transizione dalla scuola all’impresa, ampliando il ventaglio di competenze di tipo trasversale acquisibili mediante un’esperienza di lavoro realizzata in una dimensione internazionale.

Si intende altresì facilitare la realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro aumentando i collegamenti tra le imprese disponibili ad ospitare ragazzi in alternanza e le scuole stesse, attraverso il miglioramento di strumenti per la gestione operativa dei percorsi di alternanza, contribuendo contestualmente a sviluppare modelli di riconoscimento delle competenze acquisite in fase di alternanza, nell’ambito del Quadro Europeo delle qualifiche (EQF, ECVET e Europass).

Le proposte progettuali dovranno prevedere la realizzazione di percorsi di mobilità in alternanza scuola-lavoro all’estero da svilupparsi in uno dei 4 ambiti di specializzazione intelligente individuati dalla Regione del Veneto all’interno della “Smart specialisation strategy” (RIS3).

Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della Formazione Superiore e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.

Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014/2020.

Si propone di procedere all’apertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali in risposta all’Avviso pubblico “Move in Alternanza 2” per un importo complessivo di Euro 1.500.000,00 a valere sull’Asse III – Istruzione e Formazione – POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse III – Istruzione e Formazione – Obiettivo Tematico 10 – Priorità d’investimento 10 iv – Obiettivo Specifico 11. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.500.000,00, saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2018/2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2018 – Euro 150.000,00 di cui:

  • Euro 75.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102350 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 52.500,00, quale quota FDR a carico del capitolo 102351 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 22.500,00, quale quota Reg.le a carico del capitolo 102434 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area istruzione – Istruzione secondaria - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”.

Esercizio di imputazione 2019 – Euro 1.350.000,00 di cui:

  • Euro 675.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102350 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 472.500,00, quale quota FDR a carico del capitolo 102351 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 202.500,00, quale quota Reg.le a carico del capitolo 102434 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area istruzione – Istruzione secondaria - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 10% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre 40 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, pena l’esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “Move in Alternanza 2” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • Il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • Il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • Il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • Il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • Il Regolamento (UE) N. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • Il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • Il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • Il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • Il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • Il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • Il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • La Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • La Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo "Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la regione Veneto in Italia;
  • Il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008, “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”, applicato in attesa della nuova normativa di riferimento;
  • Il Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione;
  • Gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • Il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • Il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • La Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • Il D.P.R. n. 87 del 15/03/2010 recante norme per il riordino degli istituti professionali a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;
  • Il D.P.R. n. 88 del 15/03/2010 recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;
  • Il D.P.R. n. 89 del 15/03/2010 recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;
  • La Legge 13 luglio 2015, n. 107 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti;
  • La Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 Youth on the Move - Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento (2011/C 199/01);
  • La Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione di un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il 2012 (strategia dell’Unione Europea per la gioventù 2010-2018), (2012/C 394/03);
  • La Legge 28 dicembre 2015, n. 208 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) art. 1 comma 821;
  • La Legge regionale n. 39 del 29/11/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • La Legge Regionale n. 47 del 29/12/2017 “Bilancio di previsione 2018-2020”;
  • La DGR n. 10 del 05/01/2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2018-2020”;
  • Il DSGP n. 1 del 11/01/2018 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2018/2020;
  • La DGR n. 81 del 26/01/2018 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2018/2020”;
  • La Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 e s.m.i. “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;
  • La DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • La DGR n. 2895 del 28 dicembre 2012, Allegato A, Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali;
  • La DGR n. 669 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e s.m.i.;
  • La DGR n. 670 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • La DGR n. 671 del 28/04/2015 - Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;
  • La DGR n. 901 del 14 giugno 2016 - Ratifica del Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti sociali per l’Alternanza Scuola Lavoro, L. 107/2015;
  • L’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17/05/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del POR - FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione, l’Avviso pubblico “Move in Alternanza 2” di cui all’Allegato A e la relativa Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti per la realizzazione di percorsi di mobilità in alternanza scuola-lavoro all’estero;
  3. di destinare all’iniziativa la somma complessiva di Euro 1.500.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse III Istruzione e Formazione - POR FSE 2014-2020;
  4. di determinare in Euro 1.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse III – Istruzione e Formazione – Obiettivo Tematico 10 – Priorità d’investimento 10 iv– Obiettivo Specifico 11. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.500.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2018/2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:

  Esercizio di imputazione 2018 – Euro 150.000,00di cui:

  • Euro 75.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102350 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 52.500,00, quale quota FDR a carico del capitolo 102351 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 22.500,00, quale quota Reg.le a carico del capitolo 102434 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area istruzione – Istruzione secondaria - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N.9751)”;

   Esercizio di imputazione 2019 – Euro 1.350.000,00 di cui:

  • Euro 675.000,00 quale quota FSE a carico del capitolo 102350 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 472.500,00, quale quota FDR a carico del capitolo 102351 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III Istruzione e Formazione - Area Istruzione – Istruzione secondaria - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  • Euro 202.500,00, quale quota Reg.le a carico del capitolo 102434 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area istruzione – Istruzione secondaria - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)”;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  5. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre 40 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, pena l’esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;
  6. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno a seguito del presente provvedimento ad una commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti, con particolare riferimento al pieno e coerente utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

355_AllegatoA_366499.pdf
355_AllegatoB_366499.pdf

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