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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2108 del 19 dicembre 2017
Recepimento dell'Intesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 34bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sulla proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE relativa all'assegnazione alle Regioni delle quote vincolare alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l'anno 2017. Rep. Atti n. 182/CSR del 26/10/2017.
Con il presente provvedimento si intende recepire l’Intesa n. 182/CSR del 26/10/2017 sulla proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE, relativa all’assegnazione alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2017.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Con la D.G.R. n. 565 del 21/04/2015 è stato approvato lo “Studio di biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti del territorio della Regione del Veneto”, successivamente integrato con il D.D.G. Area Sanità e Sociale n. 318 del 25/11/2015.
Alla luce degli esiti prodotti dalle analisi sierologiche sulla popolazione, comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in data 18/04/2016, con il D.D.G. Area Sanità e Sociale n. 38 del 27/04/2016 è stato costituito un gruppo di lavoro regionale per delineare un percorso diagnostico terapeutico per le fasce di popolazione esposte alla contaminazione da PFAS, nonché le modalità di approfondimento del profilo tossicologico di queste sostanze.
All’esito di tale lavoro, la Giunta regionale ha adottato la D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016, con la quale è stata avviata la sorveglianza sanitaria e la presa in carico della popolazione esposta a PFAS mediante l’adozione di un Piano ad hoc, contenuto nell’Allegato A alla citata Deliberazione.
Il Piano si propone come obiettivi specifici:
Il Piano prevede il monitoraggio dello stato di salute dei soggetti esposti, attraverso l’offerta terapeutica affidata alla medicina di famiglia ed un percorso di approfondimento e di follow-up affidato a medici specialisti (screening di II livello). La chiamata è strutturata come uno screening oncologico, mediante la chiamata attiva dei singoli cittadini, con periodicità biennale, ed è rivolto ai residenti nei 21 Comuni dell’area di massima esposizione sanitaria (“Area Rossa”), nati tra il 1951 e il 2002 (14-65enni). La convocazione dei destinatari è iniziata a dicembre 2016 e procede secondo un ordine di età anagrafica crescente, pertanto le chiamate sono state avviate con i nati della coorte del 2002 (14enni).
È stato, inoltre, predisposto un applicativo software regionale per permettere la gestione dei protocolli operativi e dei percorsi previsti, garantendo il monitoraggio dei volumi e la qualità dell'attività svolta secondo la specifica procedura descritta nel medesimo.
I Centri di prelievo individuati sono situati nell’area di competenza delle Aziende ULSS 6 Euganea, ULSS 8 Berica e ULSS 9 Scaligera.
Nell’ottica della fondamentale importanza di tutelare la salute pubblica, anche nei prossimi anni, la Sanità regionale intende portare avanti le azioni finora intraprese, con particolare riferimento alla presa in carico della popolazione esposta, con la continuazione di un programma di screening di I e II livello con approfondimenti specialistici. In particolare, è in fase di valutazione l’ampliamento del Piano di sorveglianza ad altre fasce di età, oltre alla valutazione specifica dell’esposizione per sottogruppi di popolazione.
Per garantire la prosecuzione nella realizzazione di tali azioni, con l’Intesa n. 182/CSR del 26/10/2017 sulla proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE, relativa all’assegnazione alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2017, è stato previsto a favore della Regione del Veneto un importo pari ad euro 2.000.000,0, ai fini della compartecipazione alle spese connesse alle attività straordinarie di screening che la Regione Veneto sta adottando per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative associate all’esposizione delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS).
Pertanto, con il presente provvedimento si ritiene di recepire la citata Intesa, di cui all’Allegato “A” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale.
Si incarica il Direttore della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, con successivo decreto, all’accertamento di detta somma, nonché alla assegnazione dell’importo ai beneficiari (Aziende ULSS 6 Euganea, ULSS 8 Berica e ULSS 9 Scaligera) e alla definizione delle modalità e delle tempistiche di erogazione, solo dopo l’effettivo introito del finanziamento statale nelle casse regionali.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011;
VISTO il D.lgs. n. 33 del 14/03/2013;
VISTO l’articolo 4 della L.R. n. 1 del 10/01/1997;
VISTO l’articolo 4 della L.R. n. 54 del 31/12/2012;
VISTO l’articolo 2, comma 2, lett. o) della L.R. n. 54 del 31/12/2012;
VISTA l’Intesa n. 182/CSR del 26/10/2017 sulla proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE, relativa all’assegnazione alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2017;
VISTE la D.G.R. n. 565 del 21/04/2015, la D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016;
VISTI il Decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale n. 318 del 25/11/2015, il Decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale n. 38 del 27/04/2016;
delibera
(seguono allegati)
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