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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 106 del 10 novembre 2017


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1623 del 12 ottobre 2017

Interventi per combattere la povertà ed il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari L. R. 26 maggio 2011, n.11. Finanziamento Empori della Solidarietà.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si autorizza il finanziamento delle attività relative all'attivazione e implementazione degli Empori di cui al programma triennale in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari approvato con DGR n. 1166 del 5 luglio 2013, ai sensi della LR 11/2011.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Il Veneto, nell'ambito delle politiche di solidarietà sociale, ha inteso riconoscere, valorizzare e promuovere l'attività relativa alla redistribuzione delle eccedenze alimentari.

La L. R. 26 maggio 2011, n.11 ha accolto tale finalità negli strumenti di programmazione economica e sociale ed ha previsto che, per il perseguimento della redistribuzione delle eccedenze alimentari, la Regione si avvalga di soggetti del terzo settore che esercitino in modo prevalente tale attività operando in Veneto con una progettualità di rete a livello territoriale.

Con DGR/CR n. 155 del 24 dicembre 2012 la Giunta regionale ha approvato il programma triennale degli interventi e la convenzione che disciplina i rapporti tra la Regione e i soggetti del terzo settore coinvolti, sottoponendolo al parere della commissione consiliare competente che, nella seduta del 22 maggio 2013, ha espresso a maggioranza il parere favorevole.

Con DGR n. 1166 del 5 luglio 2013 è stato approvato il programma degli interventi, a valenza triennale, per la promozione dell'attività di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari, nel testo concordato con la commissione consiliare competente.

In data 11 luglio 2012 è stata ufficializzata, con D.D. n. 196, la costituzione di un apposito gruppo di lavoro a supporto della struttura regionale competente, per la definizione di adeguate strategie d'intervento in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari.

Di recente al tavolo partecipano anche i referenti dell'Osservatorio regionale Rifiuti - ARPAV, con i quali la Direzione Servizi sociali ha instaurato una collaborazione per promuovere la consapevolezza etica ed ambientale sulla eccessiva quantità di beni alimentari che diventano rifiuti e per incentivare comportamenti virtuosi, a partire dagli empori solidali presenti nel territorio regionale.

Il tavolo di lavoro, che si è periodicamente incontrato, dapprima in forma allargata, e nell'ultimo biennio solo con i soggetti gestori degli Empori e il Banco alimentare Veneto, ha elaborato specifiche linee guida per la gestione dell'Emporio della Solidarietà. Emporio che va inteso come strumento di sostegno alle forme di povertà, non solo attraverso la distribuzione di alimenti ma con interventi di accompagnamento, formazione ed educazione, che riducano al minimo i meccanismi di assistenza tradizionali.

Con DGR 1862 del 25.11.2016 sono stati approvati i progetti relativi alla realizzazione e/o implementazione di empori della solidarietà per il periodo 2016/2017; è stato altresì previsto che il finanziamento regionale coprirà percentuali massime, rispetto alla somma concessa a ciascun beneficiario, relativamente a determinati costi.

Con il medesimo provvedimento è stata demandata al Direttore della Direzione Servizi sociali l'approvazione delle linee guida per la gestione dell'emporio.

Il Decreto dirigenziale n. 11 del 31.01.2017 ha approvato questo documento che indica modalità e criteri per l'accesso all'emporio, riferimenti normativi e strumenti operativi uniformi, allo scopo di estendere su tutto il territorio regionale una metodologia che ha visto la nascita di buone prassi a livello locale.

Nell'anno 2017 hanno presentato richiesta di prosecuzione dell'attività di Emporio solidale i seguenti soggetti:

-  Emporio solidale del Basso Piave gestito dall'Associazione S. Vincenzo de Paoli Santi Liberale e Bartolomea di S. Donà di Piave, con sede in Via del Campanile 12. Si tratta dell'implementazione di un'attività ben avviata che offre servizi prevalentemente a nuclei familiari in difficoltà.

-  Emporio solidale di Mirano gestito dalla Cooperativa sociale Primavera di Mirano con sede in Via Marconi 33. Il progetto prevede, oltre alla distribuzione alimentare, percorsi di inclusione dei nuclei seguiti, investendo sulla costruzione di reti informali e sensibilizzazione della comunità.

A sostegno di tali empori si prevede un impegno finanziario di Euro 32.000,00 ciascuno.

-  Emporio solidale Beato Erico di Treviso gestito dalla S. Vincenzo de Paoli Consiglio centrale di Treviso in una sede messa a disposizione in comodato gratuito dalla Curia Vescovile di Treviso, nella quale la Caritas e l'Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Treviso collaborano nella presa in carico della persona.

Per garantire un'efficace prosecuzione delle attività di tale emporio si prevede un impegno finanziario di Euro 25.000,00.

-  Emporio solidale La Dispensa di Montebelluna gestito dall'Associazione Amici della solidarietà di Montebelluna che si occupa di prodotti alimentari freschi e deperibili. Obiettivi per l'emporio, che nel 2015 ha ottenuto la Certificazione ISO 9001, sono il consolidamento della rete del reperimento prodotti e l'incremento di azioni di promozione culturale anche attraverso inserimenti lavorativi.

Per garantire un'efficace prosecuzione delle attività di tale emporio si prevede un impegno finanziario di Euro 45.000,00.

-  Empori di Verona "Don Giacomelli" gestito dall'Associazione S. Zeno Onlus e "Casa del Colle" gestito dalla Caritas Diocesana Veronese, aperti nel corso del 2015, prevedono l'implementazione di percorsi inclusivi dei nuclei familiari seguiti e il consolidamento della gestione del supermercato.

-  Emporio di Villafranca "Il Tione" gestito dall'Associazione Il Giracose Onlus di Nogarole Rocca ed Emporio di S. Martino Buon Albergo gestito dall'Associazione Casa di Martino Onlus di S. Martino Buon Albergo, inseriti in circuiti di coordinamento fra enti socio-assistenziali ed enti locali allo scopo di sostenere persone in condizioni di fragilità, anche attraverso percorsi di accompagnamento e inclusione sociale.

A sostegno di tali Empori, in considerazione dei preventivi di spesa trasmessi, si prevede un impegno finanziario di Euro 12.000,00 per "Il Tione" ed Euro 23.000,00 per ciascuno degli altri tre.

-  Emporio di Porto Tolle gestito da Associazione Solidarietà Delta di Porto Tolle. Lo stabile è in fase di allestimento e l'emporio sarà operativo all'inizio del 2018.

-  Emporio di Cittadella gestito dall'Associazione Emporio solidale Medio Brenta in collaborazione con la Parrocchia del Duomo che mette a disposizione spazi di proprietà. Il progetto si prefigge di creare opportunità di inserimento lavorativo per la conduzione e l'operatività dell'emporio a persone prive di reddito.

-  Emporio di Chioggia gestito dall'Associazione Carità Clodiense. Caratteristica di questo emporio è la formula della banca del tempo: sì alla borsa della spesa ma in cambio il beneficiario deve mettere a disposizione qualche ora della settimana.

-  Emporio solidale di Treviso gestito dall'associazione Veneti schiacciati dalla crisi, attività di intervento verso le famiglie in difficoltà, anche attraverso contributi derivanti dai telespettatori di rete Veneta.

A sostegno di tali Empori, in considerazione dei preventivi di spesa trasmessi, si prevede un impegno finanziario di Euro 25.000,00 per Chioggia e Euro 30.000,00 per ciascuno degli altri tre.

Poiché il perdurare della crisi economica sta determinando anche in Regione Veneto nuove situazioni di impoverimento e vulnerabilità sociale con un aumento delle famiglie e delle persone che si sono rivolte ai servizi sociali locali e ai soggetti del Terzo settore per soddisfare i propri bisogni, tra cui quello primario che è il diritto al cibo, nuove realtà del Terzo Settore si sono attivate per la costruzione di un progetto sociale qual è l'Emporio solidale prendendo a riferimento le iniziative sperimentali già consolidate nel territorio regionale.

Hanno quindi presentato le proposte progettuali, chiedendo di entrare a far parte della rete regionale degli Empori della Solidarietà i seguenti soggetti:

-  Progetto Emporio solidale di Vittorio Veneto, gestito dalla Società S.Vincenzo de Paoli Consiglio centrale di Vittorio Veneto in un edificio di proprietà della Curia.

-  Progetto Emporio della Solidarietà Venezia gestito dall'Associazione Corte del Forner, iscritta all'albo comunale delle associazioni di volontariato del Comune di Venezia, che intende redistribuire le eccedenze non solo attraverso le strutture tradizionali di banchi ed empori della solidarietà ma anche attraverso interventi a domicilio.

-  Progetto Emporio della Solidarietà a Mestre, in una struttura del Comune di Venezia, gestito dalla Fondazione di partecipazione Casa dell'Ospitalità, ente con personalità giuridica di diritto privato, riconosciuta dalla Regione Veneto, che già opera per il recupero e la redistribuzione di pasti provenienti da ristoranti e strutture alberghiere.

La Giunta regionale, tenuto conto delle finalità di cui alla legge regionale 26 maggio 2011, n.11 e delle finalità della L. n. 166 del 19.08.2016 (Legge Gadda), intende sostenere e valorizzare le esperienze sperimentali maturate dai sopracitati soggetti nella raccolta e redistribuzione di generi alimentari, accogliendo le richieste pervenute, tenendo anche conto che si tratta di progetti sociali che comportano un'organizzazione logistica e gestionale di una certa complessità (reperimento locali, attivazione centri d'ascolto, presenza cospicua di volontari) e costi elevati, pertanto non facilmente realizzabili pur in presenza di un contributo regionale.

L'Emporio solidale è infatti un progetto sociale sperimentale che prevede un servizio di distribuzione di beni di prima necessità, organizzato come un vero e proprio supermercato, all'interno del quale i beneficiari possono reperire in modo autonomo e secondo le loro esigenze, prodotti alimentari e non, nella misura concordata con i centri di ascolto che ne elaborano il progetto di accompagnamento.

Per come si è evoluto nel corso di questi anni il progetto permette di produrre attenzione e cultura sui temi della sostenibilità e della responsabilità collettiva nella risposta al bisogno.

L'avvio delle nuove progettualità richiede un impegno economico di Euro 20.000,00, per ciascun soggetto, relativo all'allestimento degli spazi, alla formazione e all'eventuale assunzione di collaboratori, reclutati tra le categorie svantaggiate.

Le attività di redistribuzione delle eccedenze alimentari poste in essere dal Banco Alimentare Onlus di Verona dovranno essere inserite nel più ampio contesto della programmazione regionale in materia e coordinate con le reti operanti nei territori nei quali interviene.

A sostegno dell'attività del Banco Alimentare è previsto un finanziamento di Euro 100.000,00.

L'erogazione dei contributi avverrà con un acconto pari al 60% del finanziamento concesso, a seguito della dichiarazione di avvio e il saldo su presentazione della rendicontazione delle spese sostenute nel periodo 1/10/2017 - 30/09/2018 e di esaustiva relazione sui risultati raggiunti, entro il 30.09.2018.

Il finanziamento regionale coprirà percentuali massime, rispetto alla somma concessa a ciascun beneficiario del presente provvedimento, relativamente a determinati costi, tenendo conto delle indicazioni contenute nella DGR n. 1862 del 25.11.2016.

Entro il 30.04.2018 i beneficiari dovranno trasmettere un report che evidenzi il numero dei soggetti coinvolti nella rete, il numero e la tipologia dei beneficiari nonché la quantità di alimenti redistribuiti nel territorio di competenza.

A fronte della spesa complessiva prevista per il sostegno dei summenzionati progetti, pari a Euro 490.000,00, le risorse finanziarie necessarie trovano fondamento nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (DMLPS) del 10 ottobre 2016, che ha assegnato alla Regione del Veneto una quota del Fondo nazionale per le politiche sociali.

Poiché il citato provvedimento disponeva che le Regioni programmassero gli impieghi delle risorse per le aree di utenza e secondo i macro-livelli e gli obiettivi di servizio indicati nell'Allegato 1 del medesimo atto ministeriale, con nota prot. n. 61191 del 14.02.2017, l'Assessore ai Servizi Sociali della Regione del Veneto ha trasmesso al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la programmazione degli impieghi delle risorse destinate alla Regione Veneto, condizione necessaria per l'erogazione delle risorse (art. 3 del succitato decreto ministeriale).

Nella citata nota è stato previsto nell'ambito del Macrolivello n. 5 "Misure di inclusione sociale - Sostegno al Reddito" lo specifico stanziamento da destinare alle azioni regionali per combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione di eccedenze alimentari.

Nella Legge Regionale di Bilancio 2017, la spesa complessiva succitata, pari a € 490.000,00, trova copertura alla Missione 12 "Diritti sociali, Politiche sociali e Famiglia", Macroaggregato 104 "Trasferimenti correnti", Programma P1204 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale", Capitolo 103383 "Fondo nazionale per le Politiche Sociali - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale - Trasferimenti (art. 20, L. 8/11/2000 n. 328 - art. 80, c. 17 L. 23/12/2000 n. 388)", art. 013 "Trasferimenti correnti ad Istituzioni sociali private" del Bilancio di previsione della Regione 2017-2019.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge regionale n. 11 del 26 maggio 2011;

VISTA la Legge regionale di Bilancio 2017;

VISTO l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.   di finanziare, per le motivazioni espresse in premessa, le attività in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari, anche attraverso l'attivazione e/o implementazione di empori solidali, destinando un contributo di:

  • Euro 100.000,00 a favore del Banco alimentare del Veneto (C.F. 93097590231),
     
  • Euro 45.000,00 all'Associazione Amici della Solidarietà di Montebelluna (C.F. 04104560265),
     
  • Euro 32.000,00 alla Cooperativa Sociale Primavera di Mirano (C.F. 01904930268),
     
  • Euro 32.000,00 all'Associazione S. Vincenzo de Paoli Santi Liberale e Bartolomea di S. Donà di Piave (C.F. 93022890276),
     
  • Euro 25.000,00 all'Associazione S. Vincenzo de Paoli - Consiglio centrale Treviso (C.F. 94043560260),
     
  • Euro 23.000,00 alla Caritas Diocesana Veronese di Verona (C.F. 93019070239),
     
  • Euro 23.000,00 All'Associazione di Carità S. Zeno di Verona (C.F. 03071290237),
     
  • Euro 12.000,00 all'Associazione Il Giracose Onlus di Nogarole Rocca (C.F. 93193530230),
     
  • Euro 23.000,00 all'Associazione Casa di Martino Onlus di S. MartinoBuon Albergo (C.F. 93256470233),
     
  • Euro 30.000,00 all'Associazione Solidarietà Delta di Porto Tolle - Rovigo (C.F. 90004600293)
     
  • Euro 25.000,00 all'Associazione Carità Clodiense (C.F. 91006640279)
     
  • Euro 30.000,00 all'Associazione Veneti Schiacciati dalla Crisi di Treviso (C.F.94146370260)
     
  • Euro 30.000,00 all'Associazione Emporio solidale MedioBrenta di Cittadella (C.F. 90018530288)
     
  • Euro 20.000,00 all'Associazione Società S. Vincenzo de Paoli Consiglio Centrale di Vittorio Veneto (C.F. 93004190265)
     
  • Euro 20.000,00 all'Associazione Corte del Forner di Venezia (C.F. 94086930271)
     
  • Euro 20.000,00 alla Fondazione di partecipazione Casa dell'Ospitalità di Mestre (C.F. 03782700276)

2.   di prevedere l'assegnazione ai beneficiari di cui al punto 2, la spesa complessiva di Euro 490.000,00, sul Programma P1204 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale", Capitolo 103383 "Fondo nazionale per le politiche sociali - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale - Trasferimenti (Art. 20 L. 08/11/2000 n. 328 - Art. 80, c. 17 L. 23/12/2000, n. 388)", art. 013 "Trasferimenti correnti ad Istituzioni sociali private" del Bilancio di previsione della Regione 2017-2019;

3.   di attribuire alla spesa suddetta il seguente codice Siope: 10603 - 1633;

4.   di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR 1/2011 e non ha natura di debito commerciale;

5.   di dare atto che la spesa di cui al precedente punto 3. trova copertura nell'accertamento in entrata n. 902 del 2017, disposto con DDR n. 42 del 19.04.2017 ai sensi dell'art. 53 del D. Lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata 001623 "Assegnazione del Fondo Nazionale per le politiche sociali - risorse indistinte (art. 20, L. 08/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n. 388)" (reversale n. 2573);

6.   di demandare l'impegno di spesa e ogni altro adempimento a successivo atto del Direttore della Direzione Servizi Sociali;

7.   di stabilire che l'erogazione dei contributi avverrà con un acconto pari al 60% del contributo assegnato, a seguito della dichiarazione di avvio del progetto ed il saldo su presentazione della rendicontazione delle spese sostenute e di esaustiva relazione sui risultati raggiunti, che dovrà essere trasmessa entro il 30.09.2018;

8.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33;

9.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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