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Materia: Trasporti e viabilità
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1706 del 24 ottobre 2017
Approvazione dello schema di Protocollo di legalità tra la Regione del Veneto e le Prefetture - Uffici territoriali del Governo di Vicenza e Treviso, ai fini della prevenzione dei tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta.
Con il presente provvedimento si propone, nell'ambito dei lavori per la realizzazione della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta, l'approvazione dello schema di Protocollo di legalità tra la Regione del Veneto, e le Prefetture - Uffici territoriali del Governo di Vicenza e Treviso, avente ad oggetto il potenziamento dei controlli antimafia, anche in attuazione delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso e della corruzione previste dalla L.R. 28 dicembre 2012, n. 48.
L'assessore Federico Caner per l'Assessore Elisa De Berti riferisce quanto segue.
In data 9 gennaio 2012 la Regione del Veneto ha aderito al Protocollo di legalità ai fini della prevenzione dei tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, il cui schema è stato approvato con D.G.R. n. 193 del 23 febbraio 2011.
Con successiva deliberazione n. 537 del 3 aprile 2012, la Giunta regionale ha approvato specifiche clausole tipo da inserire nei bandi di gara e/o nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, con l'obiettivo di assicurare la corretta ed uniforme osservanza e applicazione da parte degli uffici dell'Amministrazione regionale degli impegni assunti con il summenzionato Protocollo di legalità.
La stipulazione di simili protocolli rientra ora tra le misure di attuazione delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso e della corruzione, previste dalla L.R. 28 dicembre 2012, n. 48 "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile".
La Regione del Veneto è subentrata dal 1 gennaio 2017 nella gestione della realizzazione della Superstrada pedemontana Veneta, i cui lavori costituiscono il più importante e complesso lavoro di costruzione di un'opera sul territorio regionale e per la quale è opportuno procedere alla sottoscrizione di un apposito Protocollo d'Intesa.
L'art. 4 della legge regionale 48/2012 sopra citata, infatti, al fine di garantire efficaci ed efficienti forme di monitoraggio del mercato dei pubblici appalti e di prevenzione dei fenomeni criminali, impegna la Regione del Veneto a promuovere la stipulazione e la periodica revisione di protocolli di intesa con gli organismi istituzionali preposti al contrasto del crimine organizzato e mafioso, operanti nel territorio del Veneto.
A livello nazionale, peraltro, il quadro delle iniziative pattizie per la tutela della legalità nella Pubblica Am-ministrazione si è venuto arricchendo con il Protocollo d'intesa sottoscritto in data 15 luglio 2014 dal Ministro dell'Interno ed il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (di seguito "Protocollo Ministero dell'Interno / A.N.AC") col proposito di avviare una reciproca collaborazione per lo sviluppo di una coordinata azione di prevenzione dei fenomeni di corruzione e, più in generale, di indebita ingerenza nella gestione della cosa pubblica.
Nello specifico, il sopra citato "Protocollo Ministero dell'Interno / A.N.AC.", detta "Prime linee guida per l'avvio di un circuito collaborativo tra A.N.AC., Prefetture-UTG, e enti locali per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l'attuazione della trasparenza amministrativa", con l'obiettivo di agevolare la piena attuazione delle misure previste dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", anche attraverso l'ampliamento dell'ambito di operatività dei protocolli di legalità oltre il tradizionale campo delle infiltrazioni mafiose per farne uno strumento di prevenzione di portata più generale, in grado di interporre efficaci barriere contro le interferenze illecite nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici.
Si è in quest'ottica evidenziato come risulti fondamentale che, alla repressione sul piano puramente penale, si affianchi una capillare azione di prevenzione in via amministrativa che possa far leva non solo sul rafforzamento degli strumenti normativi, ma anche su quelli di carattere pattizio, attraverso l'introduzione, accanto alle tradizionali clausole antimafia, di pattuizioni tese a rafforzare gli impegni alla trasparenza e alla legalità, pure in ambiti non strettamente riconducibili ai rischi di aggressione da parte del crimine organizzato.
Tra queste pattuizioni di rafforzamento degli impegni di trasparenza e legalità, è utile ricordare che:
Sulla scorta di quanto sopra riportato, la Regione del Veneto, in considerazione della mutata struttura del Concedente e della rilevanza strategica dell'opera in questione, ritiene necessario procedere alla sottoscrizione di uno specifico Protocollo di Legalità, mediante la stipula di un accordo in materia di sicurezza nonché di prevenzione e repressione della criminalità, conforme ai contenuti definiti dal CIPE, sulla base delle linee guida indicate dal Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere (CCASGO) e delle norme di cui all'art. 83 comma 1 del Codice antimafia, che persegua le seguenti finalità:
Si propone conseguentemente l'approvazione dell'allegato schema di "Protocollo di legalità tra Regione del Veneto e Prefetture - Uffici territoriali del Governo di Vicenza e Treviso, ai fini della prevenzione dei tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta" (allegato A).
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l'art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 avente per oggetto "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi";
VISTO il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, avente per oggetto "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE"
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, avente per oggetto: "Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia"
VISTO il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, avente per oggetto "Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136"
VISTO la legge 6 novembre 2012, n. 190, avente per oggetto: "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione"
VISTO il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, recante revisione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
VISTO l'art. 4 della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48, avente per oggetto "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile";
VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTE la direttiva del Ministero dell'Interno 23 giugno 2010, n. 4610, avente per oggetto "Controlli antimafia preventivi nelle attività "a rischio" di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali";
VISTO il Protocollo d'intesa tra A.N.AC. e Ministero dell'Interno stipulato in data 15 luglio 2014, con cui, al fine di rafforzare la cornice di legalità e trasparenza dell'azione amministrativa, sono state adottate le "Prime Linee Guida per l'avvio di un circuito collaborativo tra ANAC-Prefetture-UTG e Enti Locali per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l'attuazione della trasparenza amministrativa";
VISTO l'allegato schema di "Protocollo di legalità tra Regione del Veneto e Prefetture - Uffici territoriali del Governo di Vicenza e Treviso, ai fini della prevenzione dei tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta" (allegato A);
delibera
(seguono allegati)
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