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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 92 del 26 settembre 2017


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1450 del 12 settembre 2017

Programma di Cooperazione Transnazionale Interreg CENTRAL EUROPE. Primo bando - Progetto GreenerSites (ex ReSites) - Environmental Rehabilitation of Brownfield Sites in central Europe - CE 394. Attività A.T3.6 - PP6 - Monitoraggio della qualità dell'aria in aree dismesse soggette a bonifica. Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione con l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).

Note per la trasparenza

Nell’ambito del progetto Central Europe cod. CE 394 – GreenerSites è prevista la realizzazione di un progetto pilota da parte di ciascun partner. La Regione del Veneto ha il compito di progettare e implementare l’Attività A.T3.6 - PP6 – Monitoraggio della qualità dell’aria in aree dismesse soggette a bonifica (avvio: giugno 2017 – ultimazione: ottobre 2018). Con il presente atto si approva il Programma di attività da realizzarsi sulla scorta di quanto stabilito dallo schema dell’Accordo di collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) allegato al presente atto.

l'Assessore Gianpaolo E. Bottacin  per l'Assessore  Roberto Marcato di concerto con l'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con propria deliberazione n. 462 del 07/04/2015, la Giunta Regionale ha preso atto dell’approvazione da parte della Commissione Europea del Programma di Cooperazione Transnazionale Interreg CENTRAL EUROPE, valido per il periodo di programmazione 2014/2020, Decisione C (2014) 10023, codice CCI 2014TC 16RFTN003 del 16/12/2014.

Il Programma CENTRAL EUROPE è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR nel quadro dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea - CTE, di cui al Regolamento (UE) n. 1299/2013 del 17/12/2013, e sostiene progetti che vengono selezionati attraverso bandi pubblici internazionali emanati dall’Autorità di Gestione, Città di Vienna (Austria).

A seguito del primo bando, aperto su tutti gli Assi prioritari e Obiettivi Specifici del Programma, sono stati ammessi al finanziamento i primi 35 progetti collocati in graduatoria con la migliore valutazione complessiva, allocando in totale circa 70,5 milioni di euro (fondi FESR), a fronte degli 80 milioni di euro messi a disposizione con il primo bando.

In questo contesto è stato approvato anche il progetto "ReSites” (ora “GreenerSites”) - Rehabilitation of brownfield sites in Central Europe", presentato dal Comune di Venezia, in qualità di Lead Partner, e che prevedeva, tra gli altri, la partecipazione della Regione con la Sezione Progetto Venezia, in qualità di Partner.

Con DGRV n. 913 del 2016 la Giunta Regionale ha preso atto delle risultanze del primo bando per la selezione di progetti del Programma in oggetto, di cui alla decisione del Comitato di Sorveglianza del 14-15/04/2016 e, in particolare, dell’approvazione e finanziamento del progetto “ReSites”, incaricando con il medesimo provvedimento i Direttori delle Strutture regionali coinvolte al perfezionamento e alla firma della documentazione necessaria all’avvio delle attività progettuali e ai conseguenti adempimenti amministrativi e contabili.

La fase di avvio del progetto è coincisa con la riorganizzazione amministrativa dell’Ente e in tale fase il passaggio di consegne e di mansioni è stato effettuato per aggiustamenti successivi, come si ricava dalle premesse del decreto n. 38 del 05 dicembre 2016, con cui il Direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio ha provveduto a definire nella U.O. Bonifiche ambientali e Progetto Venezia la Struttura organizzativa incaricata di intervenire nell’ambito del progetto “ReSites”, considerato che le competenze della previgente Sezione Progetto Venezia (“Progetto Venezia Department”) sono state assunte dalla Direzione Ambiente (“Environment Department).

Considerato inoltre che con nota del 27.04.2017, una società ceca, proprietaria del marchio reSITE, ha diffidato il Lead Partner dall’utilizzo dell’acronimo “ReSites”, chiedendo di cessarne immediatamente l’uso, la Managing Authority ha conseguentemente approvato l’adozione del nuovo acronimo “GreenerSites”, con cui viene ora indicato sinteticamente il progetto in parola.

Il progetto GreenerSites si colloca nella priorità OS 3.3 il cui obiettivo è quello di contribuire a migliorare la gestione ambientale delle aree industriali dismesse o sottoutilizzate. In tale progetto verranno definiti strategie, strumenti e,azioni basate su un approccio integrato per rendere più sicure, più pulite e più vivibili le aree urbane funzionali coinvolte. Il progetto mira inoltre a rafforzare le capacità tecniche del settore pubblico nella riqualificazione delle aree industriali attraverso il trasferimento di buone prassi e concrete attività di formazione.

In particolare, per il Veneto è coinvolta l’area industriale di Porto Marghera, area individuata come Sito di Bonifica di Interesse Nazionale con la L.426/1998 (“Nuovi interventi in campo ambientale”). Essa è riconosciuta tra quelle ad alto rischio ambientale per le quali lo Stato si è impegnato per interventi di messa in sicurezza e bonifica, così come ora definita con decreto 24 aprile 2013 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il cui perimetro è stato individuato su proposta della Regione Veneto (DGRV n. 58/2013).

Tale area rientra altresì nell’area di crisi industriale complessa, con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, per il territorio del Comune di Venezia, come riconosciuta dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell’8 marzo 2017.

Il budget totale del progetto, di cui è capofila il Comune di Venezia, è di Euro 3.795.769,00; alla Regione del Veneto spettano Euro 389.380,00, ripartiti nella percentuale dell’80% per il FERS, pari a euro 311.504,00, e nella percentuale del 20% per il FDR, pari a euro 77.876,00.

Le attività di progetto trovano quindi copertura, tra gli altri, nei capitoli n. 102762 “Programma di cooperazione transnazionale “Central Europe” 2014 - 2020 – Progetto ReSites - quota comunitaria - acquisto di beni e servizi (Reg.to UE 17/12/2013, n. 1299)” e n. 102765 “Programma di cooperazione transnazionale “Central Europe” 2014 - 2020 – Progetto ReSites - quota statale - acquisto di beni e servizi (Reg.to UE 17/12/2013, n. 1299)” del bilancio regionale 2017-2019.

La struttura tecnica del progetto è formata da 4 Work packages:

  • Work Package n 1 - Cooperare per una più completa gestione ambientale integrata nelle Aree Urbane Funzionali (FUA) - Obiettivo: tracciare un quadro dell’attuale stato ambientale e socio-economico delle aree urbane / peri-urbane coinvolte nel progetto e agevolare i Partner ad affrontare con un approccio più sostenibile e integrato la gestione ambientale delle aree industriali dismesse.
  • Work Package n 2 - Migliorare la capacità del settore pubblico per un efficace gestione ambientale integrata delle aree industriali dismesse - Obiettivo: acquisire il know-how necessario per sviluppare competenze adeguate per gestire efficacemente la rigenerazione dei brownfields in modo sostenibile.
  • Work Package n 3 - Pianificazione, implementazione e valutazione delle azioni pilota per una riqualificazione ambientale più sostenibile e la riattivazione delle aree industriali dismesse - Obiettivo: progettare e implementare 11 Azioni Pilota concentrandosi su diversi aspetti della gestione ambientale integrata, la bonifica e soluzioni tecniche concrete di sostenibilità e innovative che possano essere trasferite ad altri siti della FUA e oltre.
  • Work Package n 4 - Verso la distribuzione di pianificazione strategica alla scala FUA - Obiettivo: promuovere la progressiva attuazione del piano d'azione su tutte le FUA, garantendo la capitalizzazione e la trasferibilità dei risultati del progetto per una più ampia diffusione delle soluzioni testate nel corso del progetto e la diffusione del know-how acquisito dagli attori pubblici coinvolti, pervenendo alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra i diversi soggetti locali interessati per condividere gli indirizzi del Piano di Azione Strategico sviluppato con il progetto.

La Regione Veneto, oltre ad essere leader dell’azione WP4, è coinvolta nella pianificazione dell’azione pilota nell’area di Porto Marghera con il compito di effettuare un’analisi preliminare dell’attuale situazione dell’area stessa.

Allo scopo, già in fase di redazione della proposta progettuale GreenerSites, la Regione ha previsto il coinvolgimento di ARPAV per lo svolgimento dello Studio preliminare per il monitoraggio della qualità dell’aria a Porto Marghera nell’ambito dell’Attività A.T3.6 - PP6 – “Monitoraggio della qualità dell’aria in aree dismesse soggette a bonifica”, in quanto soggetto competente al fine di valutare le esigenze di monitoraggio, la definizione di livelli di riferimento, su cui tarare l’applicazione dei criteri e delle metodologie per la misura della reale esposizione all’inalazione nelle aree oggetto di bonifica.

ARPAV, infatti, in qualità di ente strumentale della Regione e ai sensi della Legge Regionale n. 32 del 18 ottobre 1996 che opera per la tutela, il controllo e il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, ha tra i compiti istituzionali la gestione delle reti di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e l’elaborazione dei relativi dati ambientali. ARPAV ha inoltre il compito di effettuare attività di supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione ed alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti, connessi a determinate attività industriali di cui al DPR n. 175/1988 e successive modificazioni, nonché di formulare modelli di simulazione per la definizione di modalità di intervento in situazioni critiche, con particolare riferimento ai rischi industriali.

ARPAV è il soggetto che deve fornire il supporto tecnico-scientifico alla Regione e agli enti locali per la valutazione di impatto ambientale e per la determinazione di danno ambientale, nonché per la classificazione degli insediamenti produttivi ai sensi del decreto del Ministro della Sanità 5 settembre 1994 (GU 220 del 20/09/1994); l’Agenzia ha pertanto costantemente fornito il supporto necessario agli organi coinvolti nella fase di caratterizzazione dell’area industriale di Porto Marghera.

ARPAV è pertanto il soggetto più qualificato, per provvedere all’analisi dello stato di fatto per quanto riguarda il sistema complessivo di monitoraggio della qualità dell’aria a Porto Marghera, anche e proprio perché assume un ruolo istituzionale di controllo indipendente, rispetto alle caratteristiche ambientali dei sistemi e delle componenti ambientali indagati.

ARPAV viene altresì individuata, nell’Application Form del progetto GreenerSites, per la progettazione e l’implementazione del sistema di monitoraggio, con il compito di individuare e valutare le nuove apparecchiature per caratteristiche tecniche e prestazionali, quantitativi necessari e loro disposizione nell’area nonché per la definizione del sistema di trasmissione dati.

Inoltre, ARPAV, nel corso degli ultimi anni, ha gestito il sistema SIMAGE (Sistema Integrato per il Monitoraggio ambientale e la Gestione delle Emergenze), sistema di gestione del rischio industriale ed eventuali situazioni di emergenza nell’area di Porto Marghera al fine di tutelare la salute e l’ambiente nel territorio dell’area industriale, attraverso il monitoraggio continuo, l’analisi e la trasmissione in tempo reale delle informazioni raccolte, garantendo un efficace flusso di informazioni tra stabilimenti industriali, enti di controllo e popolazione.

In linea con quanto previsto dalle specifiche di investimento I2 – “Monitoraggio della qualità dell'aria per la corretta definizione dei processi di bonifica e per assicurare la salubrità dell'aria a Porto Marghera”, ARPAV provvederà a definire le caratteristiche delle apparecchiature e la loro dislocazione per l’acquisto delle quali è previsto un costo di 50.000,00 euro con fondi a valere sul budget di progetto, rimborsati ad ARPAV sulla base di specifica rendicontazione e presentazione della documentazione di spesa.

Le attività previste dal progetto sono di interesse per ARPAV, in quanto, attraverso questa attività, è possibile integrare il quadro conoscitivo di dettaglio che permette di rendere più efficace il proprio compito di sorveglianza ambientale delle opere di bonifica, con particolare riferimento all’hot spot SIN di Porto Marghera.

Considerato, per quanto sopra premesso, che ARPAV si configura quale soggetto pubblico e che le attività svolte nel progetto garantiscono ad entrambi gli Enti uno scambio di conoscenze e di attività che contribuiscono al miglioramento ambientale ed alla riqualificazione economica dell’area di porto Marghera, si propone alla Giunta regionale di approvare lo schema di accordo di collaborazione allegato A al presente provvedimento, quale parte integrante e sostanziale, ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. , incaricando il direttore della Direzione Ambiente alla sottoscrizione e attuazione dello stesso ed all’adozione ed espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla sua esecuzione.

Per la realizzazione dell’attività in collaborazione è previsto un mero rimborso delle spese sostenute da ARPAV, senza alcun margine di profitto, fino ad un massimo di 140.000,00 euro con fondi a valere sul budget di progetto (comprensivo delle spese d’investimento), che sarà liquidato secondo le modalità e procedure previste dal predetto schema di Accordo.

La convenzione definisce le modalità di gestione delle azioni previste dall’Attività “A.T3.6 - PP6 – Monitoraggio della qualità dell’aria in aree dismesse soggette a bonifica”:

  • predisposizione dello studio di fattibilità per il monitoraggio della qualità dell’aria a Porto Marghera;
  • definizione del quadro delle collaborazioni di ARPAV con le aziende interessate;
  • individuazione delle specifiche e delle linee guida procedurali per la fornitura e il posizionamento delle attrezzature;
  • suddivisione delle spese atta a consentire la progettazione e l’implementazione del sistema di monitoraggio, per l’attuazione del quale sono previsti rispettivamente un costo di 20.000,00 euro e di 50.000,00 euro.

Il Direttore della Direzione Ambiente, con successivi atti darà corso agli impegni di spesa e alle conseguenti liquidazioni tenendo conto dei vincoli dettati dall’applicazione delle disposizioni del Manuale d’implementazione che, stante le modalità di intervento di ARPAV, non potranno essere rendicontate unicamente sotto la voce  “external expertise and services costs”, per la quale sono disponibili 70.000,00 euro, ma ripartite per le linee di spesa adeguate, in relazione alla natura del servizio fornito e alle attività espletate, rispetto alle quali ARPAV avrà l’obbligo di attenersi per quanto attiene al rispetto delle regole generali e specifiche sulla eleggibilità delle spese, rendicontazione e verifica.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., il quale prevede che le Amministrazioni Pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012

VISTO il Decreto legislativo 14/03/2013, n. 33 per quanto riguarda gli obblighi di pubblicazione di accordi tra Enti;

VISTA la DGR n. 802 del 27 maggio 2016 “Organizzazione amministrativa della Giunta regionale: istituzione delle Direzioni in attuazione dell’art. 12 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla legge regionale 17 maggio 2016, n. 14”;

VISTA la “Legge di bilancio di previsione 2017-2019” (Legge regionale 30 dicembre 2016, n. 32);

delibera

  1. di approvare le premesse, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare il Programma di attività per il “Monitoraggio della qualità dell’aria in aree dismesse soggette a bonifica”, da realizzarsi sulla scorta di quanto stabilito dallo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e ARPAV di cui all’allegato A al presente provvedimento del quale costituisce parte integrante e sostanziale;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione Ambiente della gestione tecnico-amministrativa del progetto di cui al punto 2., nonché dell’adozione degli atti riguardanti l’eventuale rimodulazione nell’ambito del progetto ivi compresa la relativa programmazione tecnico-economica;
  4. di determinare in euro 140.000,00 (centoquarantamila/00) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Ambiente, entro il corrente esercizio, disponendo la coperture finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli n. 102762 “Programma di cooperazione transnazionale “Central Europe” 2014 - 2020 – Progetto ReSites - quota comunitaria - acquisto di beni e servizi (Reg.to UE 17/12/2013, n. 1299)” e n. 102765 “Programma di cooperazione transnazionale “Central Europe” 2014 - 2020 – Progetto ReSites - quota statale - acquisto di beni e servizi (Reg.to UE 17/12/2013, n. 1299)” del bilancio regionale 2017-2019;
  5. di dare atto che la Direzione Ambiente, a cui sono stati assegnati i capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  6. di dare mandato al direttore della Direzione Ambiente alla sottoscrizione dell’Accordo, di cui al precedente punto 2, ed incaricarlo dell’adozione ed espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla esecuzione della presente deliberazione
  7.  di stabilire che l’importo definito al precedente punto 4, sarà liquidato dalla struttura regionale competente, entro 30 giorni dalla ricezione della nota di richiesta trasmessa da ARPAV, fino alla concorrenza del 40% dell’importo massimo con la presentazione degli elaborati previsti come deliverables DT 3.6.1 e DT 3.6.2; un secondo acconto, fino alla concorrenza del 40% dell’importo massimo previsto alla presentazione della documentazione delle spese sostenute e, a saldo, fino alla concorrenza del 20% dell’importo massimo, alla presentazione della documentazione delle spese sostenute e della reportistica prevista dal progetto;
  8. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni di cui alla L.R. n 1/2011;
  9. di incaricare la Direzione Ambiente dell’esecuzione del presente atto;
  10. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo n. 23 del D.lgs 14/3/2013, n. 33;
  11. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1450_AllegatoA_353313.pdf

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