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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 82 del 22 agosto 2017


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1243 del 08 agosto 2017

Veneto Sviluppo S.p.A. - Riconoscimento dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione del Veneto (L.R. n. 19/04). Esercizio 2016. Attività e previsioni per il riconoscimento dei costi sostenuti nel 2017.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento la Regione Veneto riconosce i costi sostenuti da Veneto Sviluppo s.p.a. per le attività svolte su incarico dell'Ente (L.R. n. 19/04) relativamente all'esercizio 2016, rinviando a successivi atti la gestione contabile di detto ristoro costi. Attività e previsioni per il riconoscimento dei costi sostenuti nel 2017.

Il Vice Presidente Gianluca Forcolin, di concerto con l'Assessore Roberto Marcato, riferisce quanto segue.

In attuazione della legge regionale 3 maggio 1975, n. 47, è stata costituita la società finanziaria regionale "Veneto Sviluppo S.p.A.".

La Regione del Veneto, come indicato dall'articolo 8 della legge citata, partecipa alla Società, quale socio di maggioranza assoluta, con una quota pari al 51% del capitale sociale.

Veneto Sviluppo S.p.A. svolge sia attività derivanti da autonome decisioni gestionali, sia derivanti da incarichi ricevuti dalla Regione del Veneto, tra cui la gestione dei fondi regionali. Più precisamente questi ultimi riguardano:

  1. gestione di fondi di rotazione;
  2. gestione di fondi di garanzia;
  3. gestione di fondi per contributi a fondo perduto.

Va sottolineato che l'attività di gestione finanziaria dei fondi affidata a Veneto Sviluppo S.p.A. include a sua volta quattro diverse tipologie di incarichi:

  1. di tesoreria;
  2. di istruttoria;
  3. di rendicontazione;
  4. di monitoraggio.

La legge regionale 13 agosto 2004, n. 19 (Interventi di ingegneria finanziaria per il sostegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese), prevede nel primo comma dell'articolo 6, che alla Finanziaria regionale sia riconosciuto, a copertura degli oneri per la gestione dei fondi regionali di rotazione ad essa assegnati tramite apposite convenzioni, un diritto di commissione, determinato annualmente con provvedimento della Giunta regionale, a carico delle disponibilità dei fondi stessi e riferito al capitale residuo dei finanziamenti in ammortamento al 31 dicembre dell'esercizio precedente, che la società trattiene a valere sulle disponibilità degli stessi fondi di rotazione amministrati.

In applicazione del già citato art. 6 della Legge regionale 13 agosto 2004, n. 19, con la deliberazione n. 998 del 18/3/2005 la Giunta Regionale ha approvato i criteri, le modalità ed il relativo procedimento amministrativo per la determinazione del suddetto ristoro costi.

Sempre nel provvedimento n. 998/2005 è stato previsto che il compenso sia determinato annualmente dalla Giunta Regionale sulla base di una certificazione prodotta dalla Società, approvata dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale, nella quale siano indicati i costi imputabili a tutta l'attività svolta nell'anno precedente per conto della Regione del Veneto e la ripartizione degli stessi per singola attività, indicando, in termini percentuali, le relative commissioni da applicare.

Appare opportuno evidenziare che, in data 20 gennaio 2009, la Giunta regionale ha adottato la DGR n. 16, con la quale è stata introdotta, tra l'altro, una revisione al metodo di determinazione del ristoro costi per le attività svolte su incarico regionale previsto dalla DGR n. 998/05.

Tale innovazione era stata peraltro richiesta dalla Giunta Regionale, che con la DGR n. 947/2007, aveva incaricato le Segreterie e le Strutture regionali competenti di predisporre, congiuntamente ed in collaborazione con la Finanziaria regionale, il testo di una convenzione quadro e di elaborare un nuovo metodo di determinazione degli specifici oneri tecnici di gestione dei fondi regionali sostenuti dalla società, che tenga conto anche delle novità che devono essere introdotte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) citati.

Con la suddetta DGR n. 16/2009 la Giunta Regionale ha pertanto dichiarato decadute le disposizioni contenute nel provvedimento n. 998/2005, in quanto sostituite dalla nuova metodologia per il ristoro dei costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo S.p.A. in vigore fino al 5 febbraio 2012.

La Giunta Regionale, con DGR 1733 del 03/10/2013, ha prorogato la sopra menzionata metodologia anche per il ristoro dei costi sostenuti dalla Finanziaria Regionale negli anni 2012 e 2013 e comunque fino alla conclusione delle procedure di assegnazione del servizio di gestione dei fondi di rotazione e degli altri strumenti di agevolazione alle imprese di cui all'allegato D della DGR 16/2009, che, nel concreto, hanno determinato in capo alla Società Veneto Sviluppo s.p.a. la gestione delle suddette attività per tutto l'esercizio 2014.

Successivamente, con DGR n. 62 del 20/01/2015, veniva stabilito di avviare la gara per l'affidamento del servizio di gestione dei fondi rotativi e degli altri strumenti agevolati di cui all'allegato D alla DGR n. 16/2009, previa individuazione delle strutture regionali competenti detta attività, e contestualmente, di mantenere il servizio per ragioni di continuità ed interesse pubblico e al fine di evitare un grave danno per il sistema economico veneto e di prorogare l'attuale metodologia di ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico regionale secondo le disposizioni contenute nella DGR n. 16/2009, fino alla conclusione delle procedure di affidamento.

Va considerato che le procedure di gara non sono state espletate nel corso del 2016 e che il servizio è stato garantito dall'attuale gestore, che ha continuato a svolgere, per tutto il 2016, le relative attività di gestione dei fondi ex Allegato D della DGR n. 16/2009 per conto della Regione Veneto.

Appare opportuno menzionare che è, inoltre, intervenuta la L.R. n. 17 del 17 giugno 2016, recante "Norme relative all'unificazione dei fondi di rotazione regionali"la quale riforma le disposizioni di cui alle singole leggi regionali di settore nella gestione dei fondi di rotazione e le organizza nella direzione della semplificazione delle norme, le orienta all'unitarietà della gestione delle risorse, alla trasparenza, alla coerenza, alla flessibilità ed efficacia degli interventi finanziari, istituendo il fondo unico di rotazione per le piccole e medie imprese e prevedendo che la gestione del fondo unico sia affidata ad un soggetto individuato nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici.

La citata legge regionale n. 17/2016 prevede che l'individuazione del soggetto gestore del fondo unico di rotazione avvenga entro e non oltre il termine di ventiquattro mesi dall'entrata in vigore della legge e, nelle more dell'espletamento delle procedure necessarie per l'individuazione dello stesso, al fine di garantire la continuità dell'operatività dei fondi, continui ad operare l'attuale gestore.

Ora, con riferimento all'attività svolta nel 2016, in data 28/04/2017, la Società Veneto Sviluppo s.p.a. ha trasmesso la nota prot. n. 10248/2017, pervenuta agli atti dell'Amministrazione Regionale in data 30 maggio 2017 con prot. n. 212228, contenente la certificazione dei costi sostenuti nell'esercizio 2016 per le attività svolte a valere sui fondi regionali su incarico della Regione Veneto (Allegato A), elaborata sulla base delle disposizioni di cui alla DGR n. 16 del 20/01/2009.

Secondo la documentazione prodotta, i costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo s.p.a. per l'attività svolta su incarico regionale nel corso del 2016 ammontano complessivamente ad € 3.224.958,00 (oltre IVA ai sensi di legge ove prevista), di cui Euro 2.544.071,00 per la gestione dei fondi di rotazione ed € 680.887,00 (oltre IVA ai sensi di legge ove prevista) per la gestione dei fondi per contributi.

La copertura dei suddetti costi avviene sulla base di commissioni che oscillano tra:

  • lo 0,25% e lo 0,51% dei finanziamenti residui in essere, per i fondi di rotazione (con media pari allo 0,42% dei finanziamenti residui in essere);
  • lo 0,35% e l'1,06% della consistenza del fondo, per i fondi per contributi (con media pari allo 0,64% della consistenza dei fondi).

La stessa Società ha trasmesso anche l'attestazione di congruità rilasciata dal Dott. Guido Terranova, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Venezia (Allegato B), con la quale si attesta la congruità delle commissioni praticate per l'esercizio 2016 da Veneto Sviluppo s.p.a. alla Regione del Veneto per l'attività di gestione dei fondi di rotazione (commissione media pari allo 0,42%) e per l'attività di gestione dei fondi per contributi (commissione media dello 0,64%), e, in generale, vantaggiose per la Committente rispetto a quelle praticate sul mercato per attività similari.

Con riferimento alle informazioni sull'attività svolta per ciascun fondo gestito nell'anno 2016 si rinvia a quanto dettagliatamente descritto nella relazione periodica che la Società ha trasmesso alle Strutture regionali competenti, che si allega al presente provvedimento (Allegato C) e che costituisce ulteriore elemento per la valutazione dell'attività svolta dalla Finanziaria Regionale da parte delle medesime Strutture.

Passando ad analizzare i costi sostenuti e le relative commissioni sui fondi regionali rendicontati dalla Società nel 2016, si fa presente che gli stessi rappresentano un limite massimo, ben potendo la Giunta Regionale, in applicazione di disposizioni normative o sulla base delle convenzioni in essere determinare un importo inferiore.

Ciò considerato, gli uffici regionali competenti l'istruttoria del presente provvedimento hanno inviato alle Strutture competenti la certificazione dei costi sostenuti presentata da Veneto Sviluppo s.p.a., affinché le stesse formulassero un parere in relazione alle attività svolte dalla Società nell'anno 2016 ed eventuali osservazioni in merito. Le Strutture coinvolte hanno espresso i previsti pareri e l'ultimo riscontro è pervenuto in data 06/07/2017, a cui ha fatto seguito una richiesta di chiarimenti alla Finanziaria Regionale e fornita dalla stessa in data 27/07/2017.

Ora, in relazione al procedimento di ristoro dei costi sostenuti per l'anno 2016, l'importo riconosciuto con il presente provvedimento risulta essere inferiore a quanto rendicontato dalla Società, quale risultante delle limitazioni accertate sulla base dei pareri delle Strutture regionali competenti, in applicazione della normativa comunitaria e regionale, nonché delle specifiche condizioni poste nelle convenzioni che regolano i suddetti fondi, i cui esiti e motivazioni sono riportati nell'Allegato D.

Con riferimento a detto allegato, giova osservare che, per l'esercizio 2016, a fronte di un ristoro dei costi sostenuti sui fondi regionali richiesto dalla Società complessivamente pari a € 3.244.958,00 (oltre IVA ai sensi di legge ove prevista), con la presente deliberazione si propone di riconoscere alla Veneto Sviluppo s.p.a. per la gestione dei fondi regionali un importo complessivo pari a € 2.764.009,11, di cui € 2.442.004,38 per la gestione dei fondi rotativi ed € 322.004,73 per la gestione dei fondi per contributi (Allegato D). Peraltro, detti importi, sono stati oggetto di asseverazione da parte dei revisori della Società ai sensi dell'art. 11 c. 6 lett. j del D. Lgs. n. 118/2011.

Il ristoro dei costi sostenuti nell'anno 2016 dalla Veneto Sviluppo s.p.a. corrisponde all'applicazione delle seguenti commissioni percentuali medie:

  • lo 0,40% dei finanziamenti residui in essere, per i fondi di rotazione;
  • lo 0,30% della consistenza dei fondi, per i fondi per contributi.

Appare opportuno segnalare, con riferimento alla modalità di erogazione/pagamento degli importi riconosciuti alla Veneto Sviluppo s.p.a. quale ristoro costi, che la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per il Veneto, nel Giudizio di Parifica al Rendiconto Generale della Regione del Veneto per l'esercizio 2014, ha segnalato, per quanto riguarda "le modalità di erogazione delle commissioni che, se è vero che talora possono essere (laddove la legge istitutiva lo preveda espressamente, diversamente non sarebbe possibile) un onere a carico del fondo (con le cui risorse, quindi, debbono essere coperte), è però indubitabile che, costituendo un corrispettivo per un'attività di servizio svolta professionalmente dalla società nei confronti della Regione - quindi costituendo un costo/spesa che deve trovare corrispondenza nel bilancio della medesima - non possono essere "pagate" mediante l'autorizzazione al prelievo diretto dal Fondo che, ricordiamo, altro non è se non una dotazione di liquidità messa a disposizione dalla Regione per il raggiungimento di determinati scopi (di regola agevolativi nei confronti di terzi) in attuazione di fini istituzionali propri."

Aggiunge, inoltre, la Corte che "Tale disponibilità costituisce, quindi, una posta creditoria patrimoniale della Regione sulla quale è fatto divieto di operare compensazioni con eventuali poste creditorie (si presume la Corte volesse indicare "debitorie") di bilancio relative a spese correnti di gestione che, in tal modo sfuggono alla rilevazione nel conto del bilancio, generando una spesa occulta che finisce per non essere rilevata nel calcolo del rispetto del patto di stabilità."

Detti rilievi sono stati sostanzialmente confermati anche nel Giudizio di parifica per l'anno 2015 e per il 2016, evidenziando anche in quest'ultima criticità relative sia alle modalità di determinazione che al meccanismo di corresponsione delle commissioni, in quanto: "le prime, fondandosi su specifiche aliquote di prelievo e/o di pagamento a valere su ciascun fondo oggetto della gestione, applicate con riferimento al capitale residuo dei finanziamenti in essere e alla consistenza di ciascun fondo al 31 dicembre dell'anno precedente, tendono a disincentivare l'operatività dei fondi e, dunque, a compromettere il perseguimento delle finalità di interesse pubblico sottese alla gestione; il secondo, consentendo il prelievo diretto delle commissioni dai fondi, impedisce la necessaria rappresentazione, finanziaria e contabile, di quella che costituisce, per la Regione, una spesa (ed un costo) nel relativo bilancio."

Al fine di tenere in debita considerazione i rilievi della Corte dei Conti, si propone di rinviare a successivi provvedimenti regionali la gestione delle fasi contabili correlate in base ai principi contabili, a carico del bilancio regionale al fine di corrispondere il suddetto ristoro costi per l'anno 2016 alla Veneto Sviluppo s.p.a., per l'attività di gestione sui fondi gestiti a conto del bilancio della Regione, in ossequio al principio di universalità del bilancio.

In proposito, tutte le Strutture regionali che gestiscono linee di spesa in favore di Veneto Sviluppo S.p.A. erano già state invitate sia nel corso del 2015 e che del 2016 ad attivarsi richiedendo l'istituzione di appositi capitoli di bilancio ed in particolare l'istituzione di capitoli per adeguare le procedure di gestione contabile relative al ristoro dei costi di gestione dei Fondi regionali in ossequio alle osservazioni della Corte.

Sempre in coerenza con le osservazioni formulate dalla Corte dei Conti nei propri giudizi di Parifica sopra richiamati, nel rispetto del principio di competenza finanziaria potenziata e su indicazione delle strutture regionali competenti, risulta necessario, come del resto già avvenuto con DGR n. 2128/2016 in riferimento alla stima previsionale dei costi sostenuti per il 2016, acquisire da Veneto Sviluppo s.p.a. una previsione di stima dei costi per la gestione dei fondi su incarico regionale per il 2017, al fine di predisporre gli atti necessari anche di natura contabile a valere sui documenti di bilancio regionale.

Detta informazione previsionale si rende necessaria anche al fine di consentire, a fini contabili, una correlazione temporale tra il sostenimento dei costi da parte della Società e la relativa insorgenza di partite creditorie nel bilancio della medesima e, nel contempo, la riconciliazione con le partite debitorie dell'Ente Regionale.

A tal fine la Veneto Sviluppo s.p.a. con nota prot. n. 16843/2017 del 19/07/2017 ha fornito un prospetto che riepiloga analiticamente le commissioni/costi di gestione dei fondi di rotazione e per contributi, così come consuntivate nel 2015 e previsionalmente stimate dalla Società per il corrente esercizio 2017 con riferimento a ciascuna misura gestita (Allegato E).

La Società nella nota citata rappresenta che, come per l'esercizio 2016, ritiene cautelativamente di mantenere valori analoghi a quelli del 2015, da interpretarsi quindi come livelli massimi di costo che potranno ragionevolmente maturare con riguardo all'esercizio 2017. Detti importi sono determinati in continuità di applicazione della metodologia vigente e risultano complessivamente pari a € 3.953.544,43.

La suddetta somma rappresenta per la Veneto Sviluppo s.p.a. un tetto massimo che la Finanziaria prevede di non superare, con riferimento a ciascun fondo, anche nell'esercizio 2017, fatti salvi eventuali ulteriori limiti applicabili in base alle normative e alle disposizioni vigenti.

Pertanto, sulla base di quanto rappresentato, risulta necessario approvare la stima analitica dei costi previsionali per l'esercizio 2017 presentata dalla Società (Allegato E), da interpretarsi quindi come livelli massimi di costo che potranno ragionevolmente maturare con riguardo all'esercizio 2017, tenuto conto che la Regione del Veneto potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base dei dati definitivi e certificati del 2017, una volta effettuata l'istruttoria di verifica da parte delle Strutture Regionali. Conseguentemente, appare inoltre necessario incaricare le Strutture Regionali competenti a compiere i necessari atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale.

Con riferimento al rilievo della Corte dei Conti concernente le modalità di determinazione delle commissioni spettanti alla Veneto Sviluppo per l'attività di gestione dei fondi secondo cui le stesse, fondandosi su specifiche aliquote di prelievo e/o di pagamento calcolate sui finanziamenti residui in essere e sulla consistenza di ciascun fondo, tendono a disincentivare l'operatività dei fondi stessi, si rappresenta che l'Amministrazione Regionale oltre a notificare alla Veneto Sviluppo s.p.a. i rilievi sollevati dalla Corte, intende richiedere alla Società di valutare, sulla base di un approccio condiviso, le possibili modifiche al metodo al fine di renderlo più efficace ed efficiente anche in termini di operatività dei fondi stessi a favore delle imprese.

Tuttavia, va considerato che la gestione dei fondi viene mantenuta ex lege (art. 3 c. 2 L.R. n. 17/2016) in capo all'attuale gestore (Veneto Sviluppo s.p.a.) fino alla conclusione del primo semestre del 2018. Essendo detto termine ormai prossimo rispetto alla data del presente provvedimento, stante la complessità della metodologia e la numerosità dei fondi regionali e degli interlocutori coinvolti, appare di difficile attuazione una modifica del metodo stesso prima dello spirare del richiamato termine.

Qualora non si riuscisse entro tale termine a condividere un nuovo approccio con l'attuale gestore, si rappresenta che sarà comunque prioritaria l'introduzione di modalità incentivanti di gestione dei fondi nella predisposizione della nuova convenzione di gestione dei medesimi, al fine di consentire una maggiore operatività ed efficienza degli stessi a favore dei soggetti beneficiari.

Inoltre, in coerenza con detta metodologia di ristoro dei costi sostenuti da Veneto Sviluppo s.p.a. per la gestione dei Fondi regionali, si rappresenta che oramai da alcuni anni il contributo per le spese di funzionamento previsto dalla L. R. 47/75 non viene più erogato.

Alla luce di quanto rilevato e considerato che le commissioni che la Società propone di applicare risultano essere nel loro insieme convenienti per la Regione del Veneto rispetto a quelle applicate per servizi analoghi da altri soggetti gestori sul mercato, come attestato dal Dott. Guido Terranova Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Venezia, per la cui relazione si rinvia all'Allegato B, si propone:

  • di riconoscere alla Veneto Sviluppo S.p.A., nei limiti indicati nell'allegata tabella (Allegato D), un ristoro dei costi ivi indicato, con riferimento, per quanto riguarda i fondi di rotazione, ai finanziamenti residui in essere al 31 dicembre 2016, e, per quanto riguarda i fondi per contributi a fondo perduto, con riferimento alla consistenza di ciascun fondo al 31 dicembre 2016;
  • di rinviare a successivi provvedimenti regionali la gestione delle fasi contabili di spesa a carico del bilancio regionale degli importi riconosciuti quale ristoro costi per l'anno 2016 alla Veneto Sviluppo s.p.a., per l'attività di gestione sui fondi gestiti, in ossequio al principio di universalità del bilancio, nei limiti indicati nell'allegata tabella (Allegato D) degli importi risultanti dall'applicazione delle percentuali di ristoro costi determinate con il presente provvedimento;
  • di approvare la stima dei costi previsionali per l'esercizio 2017 sulla base della tabella presentata dalla Società (Allegato E), da interpretarsi quindi come livelli massimi di costo che potranno ragionevolmente maturare con riguardo all'esercizio 2017, fatti salvi eventuali ulteriori limiti applicabili, tenuto conto che la Regione del Veneto potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base dei dati definitivi e certificati del 2017, una volta effettuata l'istruttoria di verifica da parte delle Strutture Regionali,in applicazione della metodologia vigente, e di incaricare dette Strutture di compiere i necessari atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale.

Giova, inoltre, segnalare che in adempimento a quanto disposto dall'art. 11 della L.R. 39/2013 e dall'art. 22 del D. Lgs. n. 33/2013 in materia di obblighi di trasparenza e pubblicità, le società partecipate controllate sono tenute ad implementare ed aggiornare, nel proprio sito istituzionale, l'apposita Sezione "Amministrazione trasparente" nel rispetto degli obblighi previsti dalla suddetta normativa.

Pertanto, si propone di procedere come sopra richiamato relativamente al riconoscimento del ristoro dei costi sostenuti, ferme restando le verifiche previste dal rispetto degli obblighi di pubblicità e trasparenza previste dall'art. 22 del D. Lgs. 33/2013 e dall'art. 11 della L.R. n. 39/2013 che dovranno essere effettuate dalle Strutture regionali competenti alla gestione delle fasi di spesa prima dell'erogazione/pagamento del richiamato ristoro dei costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo s.p.a. a seguito dei provvedimenti attuativi della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L.R. 3 maggio 1975, n. 47;

VISTA la L.R. 13 aprile 2001, n. 11;

VISTA la L.R. 13 agosto 2004, n. 19;

VISTA la L.R. 54 del 31/12/2012;

VISTA la L.R. n. 17 del 17 giugno 2016;

VISTA la DGR n. 16 del 20 gennaio 2009;

VISTA la DGR n. 1733 del 3 ottobre 2013;

VISTA la DGR n. 62 del 20 gennaio 2015;

VISTA la certificazione dei costi sostenuti nel 2016 per l'attività svolta di gestione dei fondi su incarico della Regione del Veneto trasmessa dalla Veneto Sviluppo S.p.A. (Allegato A);

VISTA l'attestazione trasmessa dal Dott. Guido Terranova, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Venezia (Allegato B);

VISTA la relazione sull'attività svolta dalla Veneto Sviluppo S.p.A. relativa all'anno 2016 (Allegato C);

VISTA la tabella riepilogativa (Allegato D) riguardante i costi sostenuti per le attività svolte nel 2016 su incarico regionale per le quali si riconoscono alla Società le percentuali di ristoro dei costi e gli importi individuati per ciascun fondo;

VISTA la tabella presentata dalla Società contenente la stima dei costi previsionali per l'esercizio 2017 per la gestione dei fondi regionali (Allegato E);

delibera

  1. di riconoscere alla Veneto Sviluppo S.p.A. un ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte su incarico della Regione del Veneto per l'esercizio 2016, ai sensi della L.R. n. 19/04, sulla base della certificazione dei costi sostenuti trasmessa dalla Società (Allegato A), per la qualeè stata redatta l'attestazione di congruità (Allegato B), con riferimento alla relazione sulle attività svolte dalla Finanziaria Regionale nel corso del 2016 (Allegato C), nei limiti posti nell'allegata tabella (Allegato D), relativamente ai fondi di rotazione e ai fondi per contributi ivi indicati;
  2. di rinviare a successivi provvedimenti regionali la gestione contabile delle fasi di spesa a carico del bilancio regionale degli importi riconosciuti al fine di corrispondere al suddetto ristoro costi per l'anno 2016 alla Veneto Sviluppo s.p.a., per l'attività di gestione sui fondi regionali, in ossequio al principio di universalità del bilancio, nei limiti delle somme riconosciute nell'allegata tabella (Allegato D);
  3. di stabilire che le verifiche sul rispetto degli obblighi di pubblicità e trasparenza previste dall'art. 22 del D. Lgs. n. 33/2013 e dall'art. 11 della L.R. n. 39/2013 dovranno essere effettuate dalle Strutture regionali competenti alla gestione delle fasi di spesa prima dell'erogazione/pagamento del richiamato ristoro dei costi sostenuti dalla Veneto Sviluppo s.p.a. di cui ai precedenti punti;
  4. di approvare la stima dei costi previsionali per l'esercizio 2017 sulla base della tabella presentata dalla Società (Allegato E), da interpretarsi quindi come livelli massimi di costo che potranno ragionevolmente maturare con riguardo all'esercizio 2017, fatti salvi eventuali ulteriori limiti applicabili, tenuto conto che la Regione del Veneto potrà stabilire un riconoscimento dei costi inferiore a consuntivo, sulla base dei dati definitivi e certificati del 2017, una volta effettuata l'istruttoria di verifica da parte delle Strutture Regionali,in applicazione della metodologia vigente, e di incaricare dette Strutture di compiere i necessari atti, anche di gestione contabile, a valere sui documenti di bilancio regionale;
  5. di trasmettere la presente deliberazione alla Veneto Sviluppo s.p.a. e alle Strutture regionali per l'esercizio delle attività di competenza;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di pubblicare la presente deliberazione, ad esclusione degli allegati, nel Bollettino Ufficiale della Regione e nel sito internet della Regione del Veneto.

Allegati (omissis)

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