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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 77 del 11 agosto 2017


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1269 del 08 agosto 2017

Programma Operativo Regionale 2014-2020 - Fondo Sociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013. Asse II - Inclusione Sociale - Direttiva per la realizzazione di Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l'inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017.

Note per la trasparenza

Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di interventi di Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017. La Direttiva si pone la finalità di promuovere percorsi di inclusione sociale attiva volti alla occupabilità e alla ricollocazione di lavoratori molto svantaggiati. In particolare, l'iniziativa vuole offrire a coloro che intendono reinserirsi nel mercato del lavoro, interventi di accompagnamento al lavoro, formazione e tirocini e percorsi di autoimprenditorialità.

L'Assessore Caner per l'Assessore Donazzan riferisce quanto segue.

La Raccomandazione del Consiglio sul Programma Nazionale di Riforma 2017 (COM (2017) 55 final del 22 maggio 2017) segnala che l’Italia registra un tasso di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale di gran lunga superiore alla media dell'UE, in particolare per i bambini e le persone provenienti da un contesto migratorio. Alcuni progressi sono stati compiuti per quanto riguarda la strategia nazionale di lotta contro la povertà. La recente adozione del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) rappresenta un primo passo positivo verso l'istituzione di un sistema unico e unitario contro la povertà. L’efficacia dello strumento che, a partire dal 2018, diverrà Reddito di Inclusione (REI), dipenderà dalle modalità attuative a partire dalla mobilitazione di adeguate risorse, dall'idonea individuazione dei beneficiari e dalla proposta fattiva di servizi integrati.

La Regione del Veneto registra una quota della popolazione in povertà assoluta pari al 6,8%, una quota di popolazione in condizione di grave deprivazione materiale pari al 2,7% e una quota pari al 4.2% di famiglie con intensità lavorativa molto bassa.

La disoccupazione di lunga durata è uno dei fattori che più incidono sul permanere nella condizione di povertà e rischio di esclusione sociale. In termini assoluti, la povertà continua a colpire in modo molto più consistente i gruppi sociali tradizionalmente più deboli cioè quelli esclusi dal mercato del lavoro; al contempo, resta rilevante la percentuale di nuclei che, pur avendo almeno una fonte di reddito, vive la medesima condizione.

Le caratteristiche delle persone che vivono in povertà assoluta si sono modificate nel tempo. Da un lato si sono aggravate e cronicizzate le condizioni di chi già viveva in povertà e dall’altro nuove categorie sociali si sono ritrovate sotto la soglia di povertà.

Il Programma Operativo Regionale (POR) - Fondo Sociale Europeo (FSE) Veneto 2014-2020 si caratterizza per un approccio all’inclusione sociale incentrato sull’integrazione occupazionale, attraverso l’offerta di politiche attive e servizi personalizzati, con l’obiettivo di ridurre stabilmente il fenomeno delle nuove povertà anche valorizzando risorse del privato sociale. Secondo tale approccio le politiche e i relativi interventi mirati all’inclusione sociale devono offrire risposte individualizzate che implicano l’attivazione di leve differenziate e la facilitazione per la persona nell’accesso ai servizi perseguendo l’obiettivo di ridurre il numero delle persone a rischio povertà e esclusione, rafforzare le competenze sociali e le risorse personali necessarie a favorire la partecipazione attiva delle persone svantaggiate.

Gli esiti delle progettualità realizzate nell’ambito della DGR n. 1151 del 5 luglio 2013 e della DGR n. 316 del 15 marzo 2016 “Azioni Integrate di Coesione Territoriale per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati e l’occupazione sostenibile – Anno 2016” hanno avuto impatto positivo sia sui destinatari degli interventi in termini di occupazione sia sul territorio nel suo complesso rimuovendo situazioni di disagio e esclusione sociale. I progetti approvati nell’ambito del provvedimento “Azioni Integrate di Coesione Territoriale - AICT” (DGR 316/2016) sono stati 7, uno per ciascuna provincia della Regione Veneto e attualmente sono in corso essendo stati avviati nel mese di luglio del 2016.

Tre le tipologie di misure/interventi attivabili a favore dei destinatari “diretti” di questa iniziativa sono state previste misure di politiche attive del lavoro, misure di supporto e assistenza alla persona, interventi per l’avvio di imprese sociali e/o microimprese e/o nuovi rami d’impresa.

Inoltre ciascuna progettualità ha potuto dedicare Servizi alle imprese (destinatari “indiretti”) per l’assolvimento dell’obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili.

Nell’ultimo monitoraggio realizzato, sono risultati coinvolti: 840 destinatari “diretti”, più di 500 partner sia pubblici sia privati e oltre 500 “destinatari indiretti”.

Vi sono almeno cinque ragioni che consentono di poter qualificare tale iniziativa come una buona pratica.

In primo luogo, si tratta di una iniziativa che, pur non essendo stata proposta come Azione di sistema, si sta configurando come tale sia per la dimostrata capacità di coinvolgere diverse tipologie di partner (Comuni, Cooperative sociali di tipo B, Imprese private, Fondazioni, Aziende del Servizio Sanitario, Camere di Commercio…), sia per la numerosità dei partner coinvolti assegnando a ciascuno ruoli e compiti precisi ed evitando sovrapposizioni.

In secondo luogo, la leva del co-finanziamento privato, prevista come obbligatoria, ha alimentato un meccanismo di co-responsabilità tra i soggetti coinvolti e, in tal senso, è stato forse l’elemento che più ha consentito di dare avvio a una collaborazione fattiva e proattiva fra sistema sociale, del lavoro, sanitario, educativo, dell'istruzione e della formazione, nonché fra servizi del pubblico e del privato sociale.

In terzo luogo, i partenariati si sono organizzati in reti territoriali “coordinate” favorendo la logica multi-attore e multi professionale con l’obiettivo di offrire risposte concrete e strutturate a complesse esigenze dei destinatari dell’iniziativa.

La molteplicità di tipologie di interventi proponibili ai destinatari e componibili in modo differenziato, se da un lato ha consentito la personalizzazione dei percorsi, dall’altro poteva creare difficoltà di partecipazione ai destinatari per cause prevalentemente di tipo economico. La attivazione di leve differenziate (FSE, FESR, Co-finanziamento privato) ha consentito di facilitare la persona nell’accesso ai servizi.

Infine, oltre alle misure e agli interventi dedicati ai destinatari diretti dell’iniziativa, è stato previsto di avviare servizi di consulenza e supporto dedicati alle imprese (destinatari “indiretti”) per accompagnarle e supportarle nell’assunzione di soggetti molto svantaggiati. La bi-direzionalità dell’intervento si sta rivelando efficace sia nel colmare gap informativi delle imprese sia per rendere concretamente possibile l’accesso in azienda grazie all’adeguamento del posto di lavoro.

Per i motivi sopra delineati che qualificano l’iniziativa come una buona pratica ma anche per garantire continuità a tali tipologie di interventi, la Regione del Veneto intende promuovere la realizzazione di ulteriori Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017.

Possono presentare candidatura i Soggetti accreditati per l'ambito della Formazione superiore e/o i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento ai sensi della DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i” e Soggetti accreditati ai Servizi Lavoro ai sensi della DGR 2238/2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto” (art. 25 L.R. n. 3/2009).

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

I nuovi e ulteriori interventi saranno finanziati con uno stanziamento pari a Euro 6.000.000,00 a valere sulle risorse del POR–FSE 2014/2020 “Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione” (CRO) riferite all’Asse II “Inclusione Sociale”, priorità di investimento 9.i.

Lo stanziamento è a carico dei capitoli in uscita n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione So-ciale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 7 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione della innovazione sociale”.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 6.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione 2017/2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016 nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2017 - Euro 1.800.000,00 di cui quota FSE Euro 900.000,00, quota FDR Euro 630.000,00, quota Reg.le Euro 270.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - Euro 3.900.000,00 di cui quota FSE Euro 1.950.000,00, quota FDR Euro 1.365.000,00, quota Reg.le Euro 585.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2019 - Euro 300.000,00, di cui quota FSE Euro 150.000,00, quota FDR Euro 105.000,00, quota Reg.le Euro 45.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti di impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Lavoro potrà prevedere opportune modifiche.

Per il presente provvedimento, la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 30% anziché al 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

Inoltre il rendiconto delle attività realizzate e/o spese sostenute, deve essere presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 45 giorni dalla conclusione delle attività previste da progetto anziché 60 giorni come previsto al punto E “Rendicontazione delle attività” –Presentazione del rendiconto - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

In allegato al presente provvedimento, sono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati – Anno 2017” (Allegato A) per un importo complessivo di Euro 6.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020 e la Direttiva di riferimento (Allegato B). L’avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B) costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto. I progetti presentati saranno approvati con Decreto del Direttore della Direzione Lavoro entro 15 giorni successivi al previsto termine di presentazione delle proposte progettuali.

La trasmissione della domanda di ammissione e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Lavoro deve avvenire, secondo le modalità e i termini indicati nella citata Direttiva, esclusivamente per via telematica, dalla casella di Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto: lavoro@pec.regione.veneto.it.

Nell’oggetto del messaggio di Posta Elettronica Certificata dovrà essere riportata la seguente dicitura: “Direzione Lavoro - POR FSE – AICT - Anno 2017”.

Si propone infine di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e della occupazione” e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento (UE) n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento (UE) n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento (UE) n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione Comunitaria C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Comunicazione della Commissione COM (2010) 2020 definitivo, “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;
  • l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C (2014) 8021 del 29 ottobre 2014;
  • la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
  • la Legge n. 223 del 23 luglio 1991 “Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità Europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro”;
  • la Legge n. 34 del 25 febbraio 2008 “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007)”;
  • la Legge n. 92 del 28 giugno 2012 recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, così come modificata dal D.Lgs n. 83 del 2012 (cd. decreto sviluppo) convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 134 del 7 agosto 2012;
  • la Legge n. 183 del 10 dicembre 2014, recante Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro;
  • la Legge n. 115 del 29 luglio 2015, Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2014. (15G00129) (GU Serie Generale n.178 del 03-08-2015) recante modifica dell’art. 52 della Legge n. 234 del 24 dicembre 2012;
  • la Legge n. 33 del 15 marzo 2017, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (GU n. 70 del 24 marzo 2017);
  • il Decreto Legislativo n. 297 del 19 dicembre 2002, “Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, lettera a) della legge 17 maggio 1999, n. 144”
  • il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
  • il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015 - Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183;
  • il Decreto Legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 - Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183;
  • il Decreto Legislativo 118/2011 e s.m.i. - “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
  • la Legge Regionale n. 10 del 30 gennaio 1990 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro”;
  • la Legge Regionale n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” come modificata dalla L.R. n. 23/2010;
  • la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • la Legge Regionale n. 8 del 24 febbraio 2016 (BUR n. 18 del 26/02/2016) Bilancio di previsione 2016-2018;
  • la L.R. n. 32 del 30 dicembre 2016 (BUR n. 127 del 30/12/2016) Bilancio di previsione 2017-2019;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2238 del 20/12/2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 legge regionale 13 marzo 2009 n. 3)”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2895 del 28/12/2012, Allegato A, “Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1324 del 23 luglio 2013 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 24 gennaio 2013. Deliberazione/CR n. 44 del 14.05.2013” e s.m.i.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28 aprile 2015, approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto. Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015, approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28 aprile 2015 di approvazione delle Unità di Costo Standard. Fondo Sociale Europeo. Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1 del 10.01.2017 che approva il Documento Tecnico di Accompagnamento del Bilancio di Previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13.01.2017 di approvazione del bilancio finanziario gestionale 2017-2019;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 108 del 07.02.2017 che approva le Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2017-2019;
  • l’art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, l’avviso pubblico “Azioni Integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017”, Allegato A, e la Direttiva per la presentazione delle proposte progettuali, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di determinare in Euro 6.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Lavoro, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9i – Obiettivo Specifico 7. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 6.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione 2017/2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016 nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2017 - Euro 1.800.000,00 di cui quota FSE Euro 900.000,00, quota FDR Euro 630.000,00, quota Reg.le Euro 270.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - Euro 3.900.000,00 di cui quota FSE Euro 1.950.000,00, quota FDR Euro 1.365.000,00, quota Reg.le Euro 585.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2019 - Euro 300.000,00 di cui quota FSE Euro 150.000,00, quota FDR Euro 105.000,00, quota Reg.le Euro 45.000,00;
  1. di prendere atto che lo stanziamento è a carico dei capitoli in uscita n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”;
  2. di dare atto che la Direzione Lavoro, a cui sono assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  3. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  4. di prevedere l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 30% anziché al 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”;
  5. di prevedere che il rendiconto delle attività realizzate e/o spese sostenute, sia presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 45 giorni dalla conclusione delle attività previste da progetto anziché 60 giorni come previsto al punto E “Rendicontazione delle attivi-tà” – Presentazione del rendiconto - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”;
  6. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Lavoro l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  7. di stabilire che la trasmissione della domanda di ammissione e i relativi allegati dovrà avvenire esclusivamente per via telematica tramite PEC con le modalità e nei termini indicati nella citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto - Direzione Lavoro, dalla casella di Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, lavoro@pec.regione.veneto.it, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto;
  8. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti al nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Direzione Lavoro, che determinerà entro quindici giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione dei progetti;
  9. di incaricare la Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto relativo alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  10. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nonché nel sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

1269_AllegatoA_351465.pdf
1269_AllegatoB_351465.pdf

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