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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 77 del 11 agosto 2017


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1267 del 08 agosto 2017

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Strumenti di innovazione sociale - NS2 - Nuove Sfide Nuovi Servizi. Approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e della Direttiva.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti di ricerca-azione inerenti tematiche di innovazione sociale, aventi l’obiettivo di favorire la diffusione di una nuova cultura per lo sviluppo dell’inclusione sociale, di sperimentare nuovi modelli di creazione di valore ad impatto sociale e promuovere percorsi innovativi di creazione del lavoro in linea con le pratiche di economia collaborativa e circolare. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Caner per l'Assessore Donazzan riferisce quanto segue.

L’annuale Rapporto Statistico veneto (edizione 2017) mostra la fotografia di una regione che ha saputo fronteggiare la crisi. Tuttavia, nonostante l’occupazione stia ritornando a crescere, permangono zone d’ombra, in particolare per quanto riguarda gli indici di povertà e di disuguaglianza sociale.

In media, le famiglie venete guadagnano di più rispetto alla media nazionale (38.075 euro all’anno vs. 35.017 euro). La disparità reddituale, però, rimane un problema di rilievo. I dati, infatti, ci dicono che il 10% più ricco della popolazione del territorio accumula da solo 5 volte il reddito a disposizione del 10% più povero. Pertanto, nonostante la ripresa economica stia favorendo anche una ripresa dei redditi, la disuguaglianza resta ancora elevata e quindi si rende necessario porre maggiore attenzione al contrasto della povertà e alla promozione dell’inclusione sociale.

Nella Regione del Veneto, il fenomeno della povertà è relativamente meno preoccupante rispetto al resto del paese. Sono a rischio di povertà o esclusione sociale il 16,8% della popolazione, quasi il 12 percento in meno rispetto all’Italia (28,7%) e il 6,9 percento in meno rispetto alla media europea (23,7%). Se il confronto con la media nazionale ed europea è confortante, non va trascurata tuttavia la portata del fenomeno in termini di cittadini coinvolti: infatti, sono circa 828 mila i residenti in Veneto in seria difficoltà, che non riescono a vivere dignitosamente. Sono a rischio di povertà ed esclusione sociale in particolare le donne, le persone con un basso livello di istruzione, le famiglie monoreddito, gli anziani, i giovani e le famiglie monoparentali con figli a carico.

La crisi economica, quindi, in Veneto come nel resto dell’Europa, ha comportato l’emergere di nuovi rischi di esclusione sociale e nuovi bisogni sociali, a cui la società contemporanea è chiamata a far fronte. Molti degli strumenti e delle strategie su cui si basano i sistemi socio-economici occidentali, tuttavia, si stanno rivelando obsoleti e inadeguati per ridurre i nuovi rischi di esclusione sociale, richiedendo quindi l’individuazione e la sperimentazione di paradigmi innovativi.

Per ampliare l’inclusione sociale, l’Unione Europea, da diversi anni, sta stimolando l’adozione di nuove forme di cooperazione tra attori socio-economici, quali leve per realizzare un modello “alternativo” di economia, più sostenibile e incentrato sulla persona. Alla base di queste nuove forme di interazione tra attori economici e attori sociali, c’è la condivisione delle risorse (materiali e immateriali), il loro più efficiente utilizzo per evitare gli sprechi e lo scambio tra pari (peer to peer), in un paradigma in cui agli obiettivi di crescita economica sono associate anche finalità di solidarietà sociale e di impatto positivo per l’intera collettività.

L’obiettivo di questi nuovi paradigmi è quello di strutturare, mediante pratiche di innovazione sociale, modelli innovativi di relazioni socio-economiche, dove l’impresa assume la consapevolezza di dover creare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, producendo beni e servizi e definendo le proprie policy come il frutto di una costante interazione tra più stakeholder. Il sistema economico sulla base del quale si vengono a strutturare tali relazioni, si sviluppa quindi secondo logiche circolari, con l’obiettivo di autosostenersi.

Con l’Avviso che si sottopone all’approvazione della Giunta si intende finanziare progetti che realizzino interventi di ricerca-azione sui temi dell’innovazione sociale, per diffondere una nuova cultura per lo sviluppo dell’inclusione sociale e proporre nuovi modelli di creazione del lavoro in linea con le pratiche di economia collaborativa e circolare. Le proposte progettuali dovranno sviluppare interventi di ricerca-azione che portino alla definizione e sperimentazione di nuovi strumenti di inclusione sociale mediante percorsi di creazione del lavoro basati su strategie collaborative, attenti alla dimensione della valutazione e valorizzazione dell’impatto sociale generato.

Le proposte progettuali dovranno vertere su una linea di intervento sotto elencata e coinvolgere un gruppo di lavoro interdisciplinare, con esperienza nelle tematiche trattate:
 

Linea di intervento

Finalità

Social impact

Approfondire le tematiche collegate all’innovazione sociale, capitalizzare le buone prassi in merito ad esperienze aziendali che implementano pratiche ad impatto sociale, definire e sperimentare modelli aziendali strutturati secondo la logica della società benefit.

Economia collaborativa

Analizzare, definire e sperimentare nuovi modelli per fare impresa, di creazione del lavoro e di inclusione sociale, incentrati su pratiche innovative di cooperazione nella produzione di beni e servizi, di scambio e di confronto tra pari (peer to peer).

Economia circolare

Esaminare e sperimentare modelli di creazione del valore basati sull’approccio del “ridurre, riusare e riciclare, per incoraggiare un cambiamento culturale e favorire una più efficace interazione tra pubblico e privato, generando beni e servizi sostenibili sul piano sociale, economico e ambientale.

 
 

Possono presentare progetti:

  • gli Atenei, gli Enti e le Istituzioni contemplati dall’art. 22 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, accreditati dalla Regione del Veneto nell’ambito della Formazione Superiore nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”), e gli atenei, enti ed istituzioni non iscritti/e nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per la Formazione Superiore ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004, entro la data di scadenza del presente Bando;
  • i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per i medesimi ambiti ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015, entro la data di scadenza del presente Bando;
  • enti accreditati o in fase di accreditamento per i Servizi al lavoro ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 2238 del 20 dicembre 2011 e s.m.i. 

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

Si propone di procedere all’apertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali in risposta all’Avviso pubblico “Strumenti di innovazione sociale – NS2  – Nuove Sfide Nuovi Servizi” per un importo complessivo di Euro 4.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione sociale – POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9 v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 4.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016 e ss.mm.ii., nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - Euro 1.200.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale- Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 600.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 420.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 180.000,00; 

Esercizio di imputazione 2018 - Euro 1.200.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 600.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 420.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 180.000,00; 

Esercizio di imputazione 2019 - Euro 1.600.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 800.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 560.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 240.000,00. 

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 30% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla Direttiva - Allegato B - alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto: formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it pena l’esclusione, entro e non oltre il 2 ottobre 2017.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “Strumenti di innovazione sociale – NS2  – Nuove Sfide Nuovi Servizi” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio che sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato; cosi come modificato dal ex. Reg (UE) 1084/2017;
  • il Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell’amministrazione digitale”;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i., “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), art. 1, comma 821;
  • il D.lgs n. 112 del 31 Marzo 1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
  • la Legge Regionale n. 39 del 29/11/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge Regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21/2012;
  • la Legge Regionale n. 30 del 30 dicembre 2016 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge Regionale n. 31 del 30 dicembre 2016 “Legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge Regionale n. 32 del 30 dicembre 2016 di approvazione del “Bilancio di previsione 2017-2019” e ss.mm.ii.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
  • La Legge Regionale n. 11 del 13/04/2001 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112”, ed in particolare gli artt. 136-138;
  • la Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”;
  • La Deliberazione della Giunta Regionale n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • La Deliberazione della Giunta Regionale n. 669 del 28 aprile 2015 di approvazione del documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione del Veneto per il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano e Cultura n. 19 del 28/10/2016 “DGR 669 del 28/10/2016. Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto, nell’ambito del Programma Opertivo FSE 2014-2020”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 670 del 28 aprile 2015 di approvazione del documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1092 del 13 luglio 2017 “Approvazione del “Piano regionale del Lavoro 2017-2018”. L.R. n. 3/2009”;
  • l’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17/05/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, l’Avviso pubblico di cui all’Allegato A “Strumenti di innovazione sociale – NS2  – Nuove Sfide Nuovi Servizi” per la presentazione di progetti e la Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con Deliberazione della Giunta Regionale n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il Bando in premessa;
  4. di destinare all’iniziativa la somma complessiva di Euro 4.000.000,00, relativi a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse II Inclusione sociale - POR FSE 2014-2020;
  5. di determinare in Euro 4.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9 v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 4.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2017 e ss.mm.ii., nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - Euro 1.200.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale- Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 600.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 420.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 180.000,00;

Esercizio di imputazione 2018 - Euro 1.200.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 600.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 420.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 180.000,00; 

Esercizio di imputazione 2019 - Euro 1.600.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 800.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 560.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 240.000,00; 
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al credito determinata dalla programmazione della correlata spesa, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it pena l’esclusione, entro e non oltre il 2 ottobre 2017;
  5. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una commissione di valutazione che sarà nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1267_AllegatoA_351424.pdf
1267_AllegatoB_351424.pdf

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