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Materia: Trasporti e viabilità
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1232 del 01 agosto 2017
Linea AV/AC Verona-Padova. 1° Lotto funzionale Verona-Bivio Vicenza- Comuni e Province di localizzazione: Verona, San Martino Buon Albergo, Zevio, Caldiero, Belfiore, San Bonifacio, Arcole, Monteforte d'Alpone e Provincia di Verona, Lonigo, Montebello Vicentino, Brendola, Montecchio Maggiore, Altavilla Vicentina e Provincia di Vicenza. Procedura di approvazione del progetto definitivo ai sensi degli articoli 166 e art. 167 c. 5 del D. Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.
Il provvedimento è finalizzato all’espressione del parere che il Presidente della Regione deve rendere in sede CIPE, sentiti i Comuni nel cui territorio si realizza l’opera, ai fini dell’approvazione del progetto definitivo della Linea AV/AC Torino-Venezia, Tratta Verona-Padova, 1° Lotto Funzionale Verona-Bivio Vicenza.
L'Assessore Elisa De Berti riferisce quanto segue.
In data 29.03.2006 con Delibera n. 94 il CIPE ha approvato, ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. 190/02, il progetto preliminare dell’intervento denominato “Collegamento ferroviario AV/AC Verona- Padova, limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova”. Lo stesso provvedimento individua quale soggetto aggiudicatore Rete Ferroviaria Italiana (RFI) S.p.a. e stabilisce che l’opera venga realizzata mediante affidamento a contraente generale.
Occorre precisare inoltre che la citata Deliberazione approva con prescrizioni e raccomandazioni il progetto limitatamente alle tratte Verona- Montebello Vicentino e Grisignano di Zocco – Padova, mentre per la tratta intermedia Montebello Vicentino – Vicenza – Grisignano di Zocco, il Cipe ha approvato il solo corridoio nell’ambito del quale collocare il nuovo tracciato.
In data 10.11.2015 il Consorzio “Iricav Due”, con sede legale in Via Francesco Tovaglieri 413 – 00155 Roma, in qualità di “Contraente generale” dell’intervento “Linea AV/AC Torino-Venezia, Tratta Verona-Padova, 1° Lotto Funzionale Verona-Bivio Vicenza”, ha trasmesso alla Regione del Veneto il progetto definitivo, ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006, art. 166, ai fini dell’espressione del parere regionale in conferenza di servizi.
Lo stesso Consorzio “Iricav Due” ha altresì, trasmesso alla Sezione Coordinamento Attività Operative – Settore VIA della Regione Veneto, copia del progetto definitivo in argomento e dello Studio di Impatto Ambientale (SIA), acquisita con prot. n. 39699 del 02.02.2016, per l’attivazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale regionale, non prima di aver provveduto in data 30.01.2016 a far pubblicare a mezzo stampa sui quotidiani “La Repubblica”, “L’Arena di Verona” e “Il Corriere del Veneto”, l’avviso di deposito del progetto e del SIA.
Come è noto, il segmento ferroviario Verona-Bivio Vicenza fa parte della Linea AV/AC Verona-Padova, da tempo considerata dalla Regione del Veneto tra le infrastrutture strategiche per risolvere i problemi di mobilità del territorio in quanto parte del Corridoio Mediterraneo della Rete Centrale europea (Progetto Prioritario n. 6, TEN-T CNC 3); detto progetto si prefigge l’obiettivo di garantire una significativa riduzione dei tempi di percorrenza, di alleggerire la rete ordinaria e di incrementare, rispetto agli attuali standard, la qualità e l’affidabilità del servizio offerto, promuovendo il riequilibrio modale a favore del trasporto ferroviario, mediante il quale sarà possibile perseguire anche una riduzione dell’inquinamento, nonché il miglioramento della sicurezza dei traffici.
In data 09.03.2016 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato la Conferenza di Servizi sul progetto definitivo; in tale ambito, la Regione del Veneto ha espresso il proprio parere con nota prot. 114151 del 23.03.2016 recepito con D.G.R. n. 504/2016, richiamando le osservazioni e richieste di dettaglio di ciascun Comune attraversato e formulando altresì delle dettagliate richieste di approfondimento tecnico riferite in particolare alle tematiche idrauliche, di cantierizzazione, di viabilità interferita, di messa in pristino delle aree, ambientali, nonché in merito al divieto di apertura di nuove cave di prestito.
Successivamente, la Commissione Tecnica Regionale in materia di valutazione di impatto ambientale ha espresso sul progetto in argomento, il proprio parere n. 598 del 14.07.2016, fatto proprio dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 1595 del 10.10.2016.
In tale parere sono evidenziati in particolare i seguenti elementi in variante rispetto al progetto preliminare approvato con specifico riferimento agli aspetti di seguito riportati:
Il parere espresso dalla Commissione VIA è risultato favorevole, subordinatamente all’accoglimento di varie prescrizioni/raccomandazioni. Successivamente, in data 18.01.2017 è pervenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il parere n. 2232 della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS.
Per opere quale è quella in esame, rientranti fra le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, la Regione del Veneto è interessata dalle procedure di cui al D. Lgs. 163/2006 sotto due profili: quello attinente la pronuncia di compatibilità ambientale di cui si è sopra detto, e quello invece previsto in merito alla localizzazione urbanistica dell’intervento. La citata norma statale prevede, infatti, che il progetto preliminare venga approvato dal CIPE, che decide a maggioranza, con il consenso, ai fini dell’intesa sulla localizzazione, dei Presidenti delle Regioni interessate che si pronunciano sentiti i Comuni nel cui territorio si realizza l’opera.
Si tratta ora di formulare, con particolare riferimento alle parti in variante rispetto al precedente livello di progettazione approvato, il parere di competenza regionale da rendere in sede CIPE, in occasione dell’esame del progetto definitivo.
A tal fine, l’Assessore regionale Elisa De Berti ha convocato in data 26.07.17 presso la sede regionale in via delle Franceschine, 10 – 1° piano – 37122 Verona, le Amministrazioni provinciali di Verona e Vicenza ed i Comuni interessati, in relazione alle specifiche competenze, per l’esame congiunto del progetto definitivo.
In tali riunioni, tenutesi alla presenza di rappresentanti di RFI e dei progettisti, sono state specificamente illustrate a ciascun Comune le soluzioni progettuali adottate, finalizzate anche all’accoglimento delle istanze dei Comuni stessi, formulate durante il procedimento di redazione del progetto.
Un numero rilevante di modifiche progettuali è stato inserito nell’ambito delle “prescrizioni” al progetto definitivo, finanziabili pertanto nel quadro economico dell’intervento. Altre richieste, invece, sono state ricomprese nelle somme disponibili, ai sensi della vigente normativa, nell’ambito delle “opere compensative”, come di seguito riportato:
Altre ulteriori compensazioni derivano da prescrizioni indicate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come di seguito riportato:
Premesso quanto sopra, in relazione a quanto emerso negli incontri del 26.07.17 e tenuto conto dei precedenti pareri formulati dalla Regione del Veneto sul progetto in argomento, si ritiene che il parere che la Regione sarà chiamata a formulare in sede CIPE potrà essere favorevole al progetto definitivo proposto, subordinando la sua approvazione al rispetto delle prescrizioni di seguito riportate:
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Legge n. 443 del 21.12.2001;
VISTO il D. Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.;
VISTA la D.G.R. n. 154 del 10.02.2015;
VISTA la D.G.R. n. 504 del 19.04.2015;
VISTA la D.G.R. n. 1595 del 10.10.2016;
VISTO l’art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla Legge regionale n. 14 del 17.05.2016;
delibera
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